tag:blogger.com,1999:blog-61346680429736035892024-02-20T01:10:26.720+01:00Lo Sport Secondo MilitelloFederico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.comBlogger986125tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-49072421580547388542012-06-22T18:36:00.001+02:002012-06-22T18:36:33.658+02:00Europei canoa: Idem intramontabile; ok anche Benassi<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxXUldwUXfDXKIOnxekSpy6chp6wjBBQEcNxPVyJYygf_u5oGKn0gIW9cBN9_1fRZ-QmG3nJ4Q0XMDjs86npBHZxLH8P6TGpf1KlKGrzg3dVPRic4UBk3H0efsnh8fwfLHmH7TFn0nqx8/s1600/Canoa+-+Idem.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxXUldwUXfDXKIOnxekSpy6chp6wjBBQEcNxPVyJYygf_u5oGKn0gIW9cBN9_1fRZ-QmG3nJ4Q0XMDjs86npBHZxLH8P6TGpf1KlKGrzg3dVPRic4UBk3H0efsnh8fwfLHmH7TFn0nqx8/s320/Canoa+-+Idem.jpg" width="320" /></a></div>
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"Io ho sconfitto il tempo". E' questo il titolo che Josefa Idem potrebbe dare ad una sua eventuale autobiografia. A 47 anni (ma non vi erano dubbi su questo) l'intramontabile italo-tedesca resta ancora di gran lunga l'atleta di punta della canoa velocità italiana, sulla quale poggiano quasi tutte le speranze tricolori di ottenere una prestazione di rilievo alle prossime Olimpiadi di Londra 2012.<br />
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Nel corso degli Europei di Zagabria, la nativa di Goch, dopo essere giunta terza in batteria, ha conquistato l'accesso alla finale del K1 500 femminile. La campionessa olimpica di Sidney 2000, infatti, è giunta alle spalle della danese Henriette Engel Hansen nella prima semifinale, facendo segnare tra l'altro il secondo miglior crono di giornata. Insomma, a prescindere da questa rassegna continentale dove comunque potrà ambire ad un posto tra le migliori cinque, la preparazione a Cinque Cerchi di Josefa Idem procede nel migliore dei modi.<br />
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Molto bene anche Maximilian Benassi, che ha staccato il biglietto per l'atto conclusivo del K1 1000 agguantando la terza piazza nella semifinale vinta dal bielorusso Aleh Yurenia davanti allo svedese Anders Gustafsson.<br />
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Come preventivato alla vigilia, l'Italia può puntare al podio nella prova del C2 1000 grazie a Sergiu Craciun e Mihail Vartolomei. I due oriundi originari della Romania, infatti, sono stati preceduti solo dall'Ungheria in batteria, garantendosi l'accesso diretto alla finale che assegnerà le medaglie.<br />
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Dalla canadese giungono segnali confortanti anche dai giovani Daniele Santini e Luca Incollingo, approdati in semifinale nel C2 500 dopo aver addirittura vinto la loro semifinale. Successo nel penultimo atto anche per il K2 500 di Alberto Richetti ed Alberto Regazzoni, che ora andranno a caccia di un piazzamento tra i primi cinque d'Europa.<br />
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Eliminati tutti gli altri equipaggi azzurri, formati prevalentemente da nuove leve che sono state schierate a Zagabria per vivere un'importante esperienza internazionale in vista del prossimo quadriennio.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />
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<br class="Apple-interchange-newline" /></div>Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-88327451562231080402012-06-21T23:01:00.001+02:002012-06-21T23:01:16.967+02:00I precedenti italici nel Gp d'Europa<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGWUECl5-CzdSQAsBeelvOM-iYXbtcCIurTlue6pyAJLL_DnMujPUYYfryX7oeRdVDIQ_BYGJDO8MEPNfmhWnU8MW19BAe8-uBkaTyNEWzBFRAi0SjC9ZPMd06XQ8O_ps_-Foymo3DuQw/s1600/Schumacher.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGWUECl5-CzdSQAsBeelvOM-iYXbtcCIurTlue6pyAJLL_DnMujPUYYfryX7oeRdVDIQ_BYGJDO8MEPNfmhWnU8MW19BAe8-uBkaTyNEWzBFRAi0SjC9ZPMd06XQ8O_ps_-Foymo3DuQw/s320/Schumacher.jpg" width="320" /></a></div>
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Il Gp d’Europa affonda le sue radici nel lontanissimo 1923. Venne istituito dalla Associazione Internazionale degli Automobil Club Riconosciuti, l’antenata dell’odierna FIA, quale titolo onorifico per la gara di maggior prestigio della stagione agonistica, carattere che mantenne anche dopo l’avvento del Mondiale fino al 1977.<br />
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Dal 1983, poi, il Gp d’Europa divenne una gara effettiva del calendario di Formula1, con le sole eccezioni del periodo 1986-1992 e del 1998. Dopo essersi disputato per 24 anni su quattro piste differenti (Brands Hatch, Donington, Jerez de la Frontera e Nurburgring), dal 2008 si tiene sul circuito cittadino di Valencia.<br />
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Lusinghiero appare il bilancio della Ferrari nel Gp d’Europa., dove ha collezionato ben 12 successi complessivi. Nel complesso, inoltre, i piloti e le scuderie italiane hanno sempre conseguito risultati prestigiosi in questa competizione.<br />
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La prima edizione onorifica del 1923 a Monza, infatti, fu vinta da Carlo Salamano con la sua Fiat 805/405, mentre nelle due annate successive si imposero a Lione e Spa Francorchamps rispettivamente le Alfa Romeo di Giuseppe Campari ed Antonio Ascari. Quest’ultimo, che scomparve proprio nel 1925 dopo un incidente nel Gp di Francia, era il padre di quell’Alberto Ascari che si aggiudicò i titoli mondiali nel 1952 e nel 1953 con la Ferrari. Proprio lui regalò inoltre alla Rossa di Maranello il primo trionfo nel Gp d’Europa, imponendosi a Monza con la sua F125.<br />
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Il tricolore continuò a sventolare alto nel Gp d’Europa anche nel triennio successivo: nel 1950, il primo anno in cui si disputò il Mondiale di F1, a primeggiare fu il futuro iridato Giuseppe Farina con l’Alfa Romeo; con la stessa scuderia, poi, tagliarono il traguardo per primi l’anno dopo Juan Manuel Fangio e Luigi Fagioli. Nel 1952, infine, fu ancora Alberto Ascari a riportare la Ferrari al successo: fu l’ultima vittoria di un italiano con il Cavallino Rampante nel Gp d’Europa.<br />
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La casa automobilistica del Bel Paese, infatti, tornò a graffiare tre anni dopo con il francese Maurice Trintignant a Montecarlo, prima di ripetersi nel 1959 e nel 1960 con il britannico Tony Brooks e lo statunitense Phil Hill, rispettivamente sui circuiti di Reims-Gueux e Monza. Da lì per la Ferrari iniziò un lunghissimo digiuno: in 40 anni, infatti, la scuderia italiana ottenne una sola vittoria nel 1974 grazie allo svizzero Clay Regazzoni, che al Nurburgring si rese artefice di una prestazione eccezionale, precedendo il sudafricano Jody Scheckter (Tyrrel-Ford) e l’argentino Carlos Reutemann (Brabham-Ford).<br />
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Negli anni 2000, poi, la Rossa tornò a ruggire grazie ai quattro trionfi di Michael Schumacher al Nurburgring (2000, 2001, 2004, 2006) ed a quello di Rubens Barrichello sulla medesima pista (2002).<br />
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La Ferrari, infine, ha agguantato un primo posto anche nella prima edizione disputata a Valencia, con Felipe Massa che nel 2008 si impose davanti a Lewis Hamilton (McLaren).<br />
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<a href="http://www.f1passion.it/2012/06/f1-colori-italiani-al-gp-europa/">http://www.f1passion.it/2012/06/f1-colori-italiani-al-gp-europa/</a>
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-89019744288826577512012-06-20T18:51:00.001+02:002012-06-20T18:51:05.258+02:00Da venerdì Europei di canoa velocità a Zagabria<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkpr4YC_Lnzpp7KiKNWiZDFIbxBDbA5XqkAKqg8FMpz1xzcaLmnxQlQOAsgh8qAJuP5XiZ8AmepCKujhuVhTD2vKGkXH7vz-O_BJqvCYRuS-H2-9gg0vXjhGgBjA-SQjVrAxl77QTBn0c/s1600/Canoa+-+Benassi2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="206" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkpr4YC_Lnzpp7KiKNWiZDFIbxBDbA5XqkAKqg8FMpz1xzcaLmnxQlQOAsgh8qAJuP5XiZ8AmepCKujhuVhTD2vKGkXH7vz-O_BJqvCYRuS-H2-9gg0vXjhGgBjA-SQjVrAxl77QTBn0c/s320/Canoa+-+Benassi2.jpg" width="320" /></a></div>
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Prenderanno il via venerdì a Zagabria i Campionati Europei di canoa velocità.<br />
L’Italia schiererà i suoi tre atleti che prenderanno parte alle Olimpiadi di Londra 2012: Maximilian Benassi (K1 1000 metri), Norma Murabito (K1 200) e l’intramontabile Josefa Idem (K1 500), che malgrado le 47 primavere sulle spalle andrà ancora una volta a caccia di un risultato di prestigio. Per la campionessa olimpica di Sidney 2000, tuttavia, questa rassegna continentale rappresenterà solo una tappa di passaggio per affinare la preparazione in vista dell’obiettivo a Cinque Cerchi.<br />
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Se l’italo-tedesca sarà al top della forma solo in Gran Bretagna, Benassi e Murabito si porranno come obiettivo minimo l’accesso in finale, anche se la corsa al podio appare oggettivamente chiusa per entrambi.<br />
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La selezione tricolore, tuttavia, vanta chances di medaglia nel settore della canadese e questa rappresenta una svolta epocale, dato che il Bel Paese in questa disciplina aveva sempre recitato il ruolo della comparsa. Il merito è dei naturalizzati rumeni Sergiu Craciun e Mihail Vartolomei, che, a causa dei regolamenti internazionali sul cambio di nazionalità, non potranno però rappresentare l’Italia alle Olimpiadi fino a Rio de Janeiro 2016. I due oriundi compongono un equipaggio di tutto rispetto nel C2 1000, di sicuro da prime cinque posizioni.<br />
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Per il resto, tra kayak e canadese, spazio alle nuove leve su cui dovranno poggiare le basi per il prossimo quadriennio. Da seguire con attenzione le giovanissime Irene Burgo e Francesca Capodimonte, possibili eredi di Josefa Idem.<br />
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‘’<i>Mi aspetto degli europei di altissimo livello, perché per tutte le squadre di questo continente saranno l’ultimo impegno agonistico prima dei Giochi olimpici. Quindi ci sarà una partecipazione al completo anche se per gli atleti qualificati alle Olimpiadi, per gli altri come per i nostri, rappresenteranno ovviamente un punto di passaggio nella preparazione più che un traguardo. D’altra parte per coloro che non vanno ai Giochi saranno una eccezionale occasione di partenza per costruire un percorso che porti al quadriennio prossimo. Noi andiamo con tanti giovani e cominciamo a guardarci intorno</i>’’, il parere del ct azzurro Gianni Mazzoni.<br />
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Con un gruppo variegato ed eterogeneo, l’Italia insegue a Zagabria nuove certezze per rilanciare finalmente uno sport che da troppi anni si regge sulle spalle dell’inossidabile Josefa Idem.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />
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<br class="Apple-interchange-newline" />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-35503745376643165582012-06-18T14:59:00.001+02:002012-06-18T14:59:25.895+02:00'Italia, come stai?": nasce Olimpiazzurra.com<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEWu7Xf0fVsO8z6QeaVqV-OsmkEK9wiULrfFXGl5QKW0Fn63Xe1uwAT7T4TgdYHmGaWQN0m8ZYp5PXSwzhomV69aOniRt_mRxANHrXAcoey5Ly723q1BFhujCrq8w-_EATA6nj21QNcC0/s1600/Olimpiazzurra.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEWu7Xf0fVsO8z6QeaVqV-OsmkEK9wiULrfFXGl5QKW0Fn63Xe1uwAT7T4TgdYHmGaWQN0m8ZYp5PXSwzhomV69aOniRt_mRxANHrXAcoey5Ly723q1BFhujCrq8w-_EATA6nj21QNcC0/s320/Olimpiazzurra.jpg" width="320" /></a></div>
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<b>SABATO 23 GIUGNO, ORE 8</b>. Sono la data e l'ora che segnano l'inizio di una nuova, stimolante e (lo speriamo tutti) felice avventura.<br />
Il blog di Olimpiazzurra nacque i primi giorni di dicembre con l'intento dichiarato di fornire agli appassionati ed amanti di sport una nuova visione del panorama italiano a cinque cerchi. Nel nostro Paese, infatti, quasi tutti i portali sono sovraffollati di notizie calcistiche, mentre tutte le altre discipline, motori a parte, vengono spesso relegate in terza/quarta fascia.<br />
<b>Noi, invece, abbiamo puntato sempre su un concetto molto semplice: pari dignità</b>. Chiunque fa sport compie sacrifici importanti e degni di essere raccontati, senza dimenticare che le difficoltà aumentano quando gli stipendi a fine mese non sono faraonici.<br />
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In poco più di sei mesi il nostro lavoro ha prodotto risultati sorprendenti e per certi versi inaspettati,<b> segnale di come gli italiani abbiano realmente fame di sport a 360 gradi.</b> La strada verso un cambiamento culturale in questo senso appare di certo ancora molto lunga, ma possiamo dire di aver intrapreso il sentiero giusto.<br />
Per questo abbiamo deciso di lanciare un nuovo e rivoluzionario progetto: <b>Olimpiazzurra, da semplice blog, diventerà un vero e proprio sito web</b> a partire proprio dal 23 giugno alle ore 8. Questo il link dove potrete trovarci: <a href="http://olimpiazzurra.com/">http://olimpiazzurra.com/</a>.<br />
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<b>La nostra filosofia non cambierà</b>. Spazio a tutti gli sport olimpici, la cui promozione sarà senza precedenti con tanto di preview alle gare, cronaca, analisi, approfondimenti, risultati ed interviste. Rispetto al blog, poi, <b>potrete usufruire dell'aggiornatissima sezione "flash news"</b>, grazie alla quale potrete venire aggiornati in tempo reale sugli svariati avvenimenti sportivi. Nella sezione "media", inoltre, potrete prendere visione degli eventi da guardare comodamente o alla tv o in streaming nel corso del fine settimana.<br />
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Punteremo molto anche sul coinvolgimento degli atleti, veri ed unici artefici delle imprese che tanto ci fanno sognare. <b>Possiamo anticiparvi che, per accompagnarvi nel migliore dei modi nel mese che ci separa dall'attesissimo evento delle Olimpiadi di Londra 2012, troverete delle interviste</b> a Carlotta Ferlito (sabato 23 giugno), Elisa Santoni, Niccolò Mornati, Mauro Berruto, Erika Fasana, Paolo Pizzo, Eva Lechner, Adriano Malori, Martina Grimaldi, Valeria Straneo, Michele Frangilli, Manuel Cappai, Elio Verde, Valentina Truppa, Alessandro Fabian. E tante altre ancora...Quali? Lo scoprirete solo seguendoci con l'affetto che avete mostrato nei nostri confronti in questi mesi e per il quale vi ringraziamo.<br />
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Ci auguriamo che olimpiazzurra.com diventi un <b>gradito compagno</b> di viaggio nella vostra vita quotidiana, grazie al quale potrete trascorrere dei momenti di spensieratezza coltivando la sana passione per lo sport.<br />
Tutti insieme formeremo un'unica, grande famiglia: quella di Olimpiazzurra.<br />
Vi aspettiamo!<br />
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<a href="http://www.olimpiazzurra.com/">http://www.olimpiazzurra.com/</a><br />
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<b>Federico Militello</b><br />
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<br class="Apple-interchange-newline" />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-12212240107556538642012-06-13T18:09:00.001+02:002012-06-13T18:09:55.429+02:00Pallanuoto: l'Italia supera il Kazakistan solo ai rigori<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkVAZzJyZNN-s0mwx6A3IiiLH5fXhu_XyV9gLX4JcaZs4ymFGeJ07JHnbr6wpI3rU61jtINnVRqNyiocZms9XCVkRf3VTpJ8c7l4nJsgPQIse01NOL39IrgS-K-aBWhynUebmvb-AYswM/s1600/pallanuoto+-+settebello.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkVAZzJyZNN-s0mwx6A3IiiLH5fXhu_XyV9gLX4JcaZs4ymFGeJ07JHnbr6wpI3rU61jtINnVRqNyiocZms9XCVkRf3VTpJ8c7l4nJsgPQIse01NOL39IrgS-K-aBWhynUebmvb-AYswM/s320/pallanuoto+-+settebello.jpg" width="320" /></a></div>
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Dopo la sofferta vittoria contro la modestissima Cina per 10-9, <b>arriva un altro successo risicatissimo per la nazionale italiana di pallanuoto</b> nel corso della World League di scena ad Almaty, in Kazakistan. Quest’oggi il Settebello ha affrontato proprio i padroni di casa, prevalendo solo ai rigori dopo aver concluso i tempi regolamentari sul 10-10.<br />
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La selezione tricolore aveva iniziato la terza frazione con cinque reti di vantaggio, prima di subire un calo fisico e psicologico e subire l’aggancio degli avversari. Ai tiri dai 5 metri, poi, <b>evitava la beffa un formidabile Stefano Tempesti,</b> che parava ben tre penalties su tre ai kazaki, mentre non fallivano la via della rete Pietro Figlioli, Valentino Gallo e Maurizio Felugo.<br />
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In ogni caso, l’Italia, in pieno carico di lavoro in vista delle Olimpiadi di Londra, è apparsa opaca e complessivamente molto distante dalla forma migliore. <b>Non ha funzionato per nulla la difesa in inferiorità numerica</b> (eloquente il 6 su 7 subito), così come non ha incantato la fase di superiorità (6/12). L’assenza del centroboa Matteo Aicardi si fa sentire (il ct proverà a recuperarlo in extremis per i Giochi), anche se gli oriundi Danijel Premus e Tamas Marcz rappresentano comunque delle alternative di tutto rispetto. Certo, se vorrà cullare ambizioni a Cinque Cerchi, la nazionale campione del mondo dovrà compiere un deciso passo avanti sin dal proseguo di questa manifestazione. Domani gli azzurri affronteranno gli Stati Uniti per il primato del girone che precede i quarti di finale ad eliminazione diretta.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-35831897639665533982012-06-12T20:40:00.000+02:002012-06-12T20:40:26.503+02:00Il bilancio della Ferrari dopo 7 gare<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizFej8sU7bj_pmS2WPh_UcNTEaSLRh_t6h52frB88HVoPMWgjZYUd65VkElggZDXM0SUtXNMElXjUIE6U2m7e2hJjdxCNtr0X2ZxqGrddDZ12b2-HVmoReHr9DLvBxkPjSgG_12NW4WpY/s1600/Alonso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizFej8sU7bj_pmS2WPh_UcNTEaSLRh_t6h52frB88HVoPMWgjZYUd65VkElggZDXM0SUtXNMElXjUIE6U2m7e2hJjdxCNtr0X2ZxqGrddDZ12b2-HVmoReHr9DLvBxkPjSgG_12NW4WpY/s320/Alonso.jpg" width="320" /></a></div>
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Quando un terzo del Mondiale di F1 volge ormai alle spalle, è tempo di tracciare i primi bilanci in casa Ferrari.<br />
Considerate le premesse di inizio stagione, il poter con tare su un Fernando Alonso in piena corsa per il titolo e staccato appena due lunghezze dal leader Lewis Hamilton, profuma di miracolo.<br />
Ma facciamo un passo indietro. L'estate scorsa, nel bel mezzo di un annus horribilis, i vertici del Cavallino Rampante decisero di arrestare lo sviluppo della F150 Italia per concentrarsi sul progetto 2012. L'idea, neppure tanto velata, era quella di creare una vettura performante ed in grado di lottare per la vittoria sin dalle prime gare. Ebbene, dopo mesi di intenso lavoro e, soprattutto, di ingenti risorse economiche profuse, sin dai test invernali la F2012 presentò lacune importanti dal punto di vista aerodinamico, tanto da far aleggiare a Maranello lo spettro di una nuova annata da incubo. Per fortuna non è andata così e le chances iridate sono rimaste intatte, per lo più grazie alle capacità di indomito lottatore di Fernando Alonso.<br />
Il 30enne asturiano, in particolare, si è reso artefice di due vere e proprie imprese nei primi due appuntamenti stagionali, agguantando più punti di tutti a dispetto di una monoposto da quinta fila. In Australia, dopo essere scattato dalla 12ma piazza, lo spagnolo giunse quinto, mentre in Malesia, complice il gradito regalo della pioggia, sfoderò una delle sue migliori prestazioni in carriera, trionfando dopo una partenza dalla nona posizione.<br />
Dopo i Gp extra-europei, tuttavia, la Ferrari ha impresso una svolta al campionato, apportando prima ai test del Mugello e poi a Barcellona delle modifiche tecniche che ne hanno migliorato l'aerodinamica e, di conseguenza, gli endemici difetti di trazione e velocità di punta. Non è un caso, infatti, se nelle ultime tre qualifiche il bi-campione del mondo non sia mai uscito dalla top5.<br />
Insomma, ancora una volta la capacità di reazione da parte degli uomini della scuderia italiana si è rivelata fondamentale, tanto che, in pochi mesi, è stato assottigliato quasi del tutto un gap che a marzo si aggirava intorno al secondo.<br />
Alonso, dunque, può contare finalmente su un mezzo con cui correre all'attacco e puntare alla vittoria. Certo, la Ferrari non dovrà più ripetere errori strategici come quello del Gp del Canada, i quali hanno fatto tornare alla memoria alcuni svarioni del passato che, con l'ingresso nell'organico dell'inglese Pat Fry, sembravano ormai dimenticati. Questo Mondiale, infatti, se deciderà molto probabilmente solo nel finale e magari per pochi punti di differenza: decisiva, quindi, si rivelerà la costanza di rendimento in zona podio.<br />
Il vero, grande problema per la “Rossa” resta Felipe Massa. I numeri, come sempre, ci vengono in soccorso: in sette Gran Premi il pilota brasiliano è sempre giunto alle spalle del compagno di squadra sia in qualifica che in gara, racimolando appena 15 miseri punti in classifica. Se Alonso ha ottenuto tre podi complessivi, Massa vanta come miglior risultato la sesta posizione di Montecarlo.<br />
Insomma, un vero e proprio fardello sulle ambizioni Ferrari in chiave Mondiale costruttori, con un pilota che, conscio che la sua avventura a Maranello terminerà a fine anno, potrebbe anche calare ulteriormente sul piano motivazionale. Un Massa di questo tipo non fa bene a nessuno, né alla sua immagine né alle velleità di successo del Cavallino Rampante.<br />
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<a href="http://www.f1passion.it/2012/06/f1-bilancio-dopo-sette-gran-premi-ferrari/">http://www.f1passion.it/2012/06/f1-bilancio-dopo-sette-gran-premi-ferrari/</a>
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-47759382238181802512012-06-11T19:57:00.001+02:002012-06-11T19:57:38.129+02:00'Italia, come stai?': bene il 3-5-2, ma servono accorgimenti<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ9u_TumRQ2TGcwA0bClwd7Tq5pSDYP8D7eTrQV2-kSWUl83EUSZwfwkrVuEd-bmqcW4f4BkW8bcyF51CsFTmXAk3In1kWb9_GfYvdXA24feRjP_3KuJmo23QePFCJK5qEvUUGxcboKmo/s1600/Prandelli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ9u_TumRQ2TGcwA0bClwd7Tq5pSDYP8D7eTrQV2-kSWUl83EUSZwfwkrVuEd-bmqcW4f4BkW8bcyF51CsFTmXAk3In1kWb9_GfYvdXA24feRjP_3KuJmo23QePFCJK5qEvUUGxcboKmo/s320/Prandelli.jpg" width="320" /></a></div>
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Il pareggio dell'Italia nel debutto europeo contro la Spagna può essere analizzato sotto punti di vista differenti.<br />
<b>Partiamo dal risultato. Il calcio iberico, nonostante sia campione di tutto, ancora una volta non è riuscito a prevalere su quello italiano nei 90 minuti in una partita ufficiale di un Mondiale o un Europeo</b>. L'ultimo successo non amichevole delle Furie Rosse, infatti, risale addirittura alle Olimpiadi di Anversa 1920.<br />
Anche nella rassegna continentale di quattro anni fa, infatti, Casillas e compagni si imposero solo ai calci di rigore, dopo che era stata l'Italia ad andare più vicina al gol con Mauro German Camoranesi.<br />
Tutto questo per dire che, <b>se esiste una nazionale in grado di mandare in confusione e rendere prevedibile il tiki-taka spagnolo, questa è proprio quella azzurra</b>.<br />
<a name='more'></a><b>La scelta del 3-5-2 ha premiato Prandelli.</b> E' bene sottolineare che tale sistema di gioco sarebbe stato perfetto con la presenza di Andrea Barzagli (attualmente infortunato) in difesa e lo spostamento di Daniele De Rossi nel suo ruolo naturale di centrocampista. Tuttavia il 28enne romano si è disimpegnato egregiamente anche nel settore arretrato, anche se, naturalmente, manca dell'esperienza necessaria per controllare con disinvoltura alcuni automatismi fondamentali come il fuorigioco (non è un caso, infatti, che Torres si sia ritrovato per ben due volte solo dinanzi a Buffon). <b>E' mancato, invece, l'apporto sperato dalle fasce</b>. A destra Maggio appare piuttosto scarico dopo una logorante stagione vissuta a mille all'ora al Napoli, mentre Giaccherini, schierato in una posizione nuova per lui, si è limitato al compitino mantenendo la posizione e non attaccando con decisione gli spazi che la difesa iberica concedeva. Il calciatore della Juventus, inoltre, soffre molto in fase di contenimento, come è accaduto dopo l'ingresso in campo di Jesus Navas. In vista del prossimo impegno, dunque,<b> potrebbero salire vertiginosamente le quotazioni di Ignazio Abate e Federico Balzaretti.</b><br />
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Il centrocampo tricolore ha retto al meglio l'urto del palleggio spagnolo, soprattutto in fase di possesso.<b> Il credo calcistico di Prandelli emerge lampante sul campo:</b> gli azzurri non lanciano mai il pallone, a costo di risultare snervanti. Di contro, tuttavia, il filtro non sempre ha funzionato al meglio, con gli incursori avversari che spesso si sono ritrovati ad affrontare direttamente la difesa a tre. Per questo, considerando la sua cadenza piuttosto lenta, Thiago Motta potrebbe lasciar spazio ad Antonio Nocerino.<br />
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Il reparto offensivo, poi, desta molti punti interrogativi. <b>Se Mario Balotelli è quello visto con la Spagna, la selezione tricolore rischia di giocare in dieci.</b> Difficile capire cosa passi per la mente del 21enne talento bresciano, che di questo passo rischia di diventare il nuovo Godot del nostro calcio. L'ingresso di Di Natale ha infuso una sterzata al gioco azzurro, perché, come si è visto anche nell'occasione del gol, consente di attaccare la profondità. Discreta, nel complesso, si è rivelata la prova di Antonio Cassano, che ha dispensato buone giocate, seppur ad intermittenza: considerando il lungo periodo di inattività, il 30enne barese potrà riacquistare brillantezza solo giocando.<br />
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Infine <b>uno sguardo alla classifica:</b> dando quasi per scontata (anche se nel calcio la certezza non esiste) il successo della Spagna sull'Irlanda del Trap, l'Italia, per non essere chiamata per l'ennesima volta a dipendere dai risultati altrui, dovrà battere a tutti i costi la Croazia nel match di giovedì. Se la Spagna non ci batte dal 1920, noi non superiamo i croati dal 1942 ed anche gli ultimi due precedenti parlando di due sconfitte (2-1 ai Mondiali del 2002 e 2-0 in un'amichevole del 2006). Insomma, dovremo avere la meglio della nostra bestia nera per cercare di fare strada in questo Europeo che, come previsto, si sta rivelando decisamente complesso ed impegnativo.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-53998609264775061142012-06-09T14:34:00.001+02:002012-06-09T14:34:38.887+02:00Italia-Spagna: la resa dei conti<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjerwvZijvtZr1MGaTWp9qv2FIbwlGwIQ2UNw2WD-YSFcCZcT5riLJ4AyHOgmkNdBPFwifjqXqH5llO8dRspeJUA6SZ4esJ01RI6xmkVwwJgQG_egGu5VZjX3Llwy0acu4BSQ2KBXYp8kE/s1600/Italia-Spagna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjerwvZijvtZr1MGaTWp9qv2FIbwlGwIQ2UNw2WD-YSFcCZcT5riLJ4AyHOgmkNdBPFwifjqXqH5llO8dRspeJUA6SZ4esJ01RI6xmkVwwJgQG_egGu5VZjX3Llwy0acu4BSQ2KBXYp8kE/s320/Italia-Spagna.jpg" width="320" /></a></div>
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Inutile girarci attorno:<b> Italia-Spagna è la partita dell'anno</b>. Una resa dei conti vera e propria: da una parte la nostra nazionale cercherà di ristabilire la solida gerarchia antecedente al 2008; dall'altro gli iberici punteranno a confermarsi la squadra leader degli ultimi anni.<br />
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Gli Europei del 2008 si erano conclusi per gli azzurri ai quarti di finale, quando a fermarci furono proprio le Furie Rosse ai rigori. <b>Da allora iniziò uno dei periodi più neri del nostro calcio</b>, culminato con l'umiliante Mondiale di Sud Africa 2010. Piombata in un vero e proprio Inferno dantesco, l'Italia ha cercato di risollevarsi con la cura Prandelli, il quale ha intrapreso una rivoluzione copernicana e senza precedenti: basta catenaccio e contropiede, la parola d'ordine diventa qualità. Quattro anni dopo il cerchio si chiude: <b>un Europeo si era chiuso con la Spagna, un altro incomincia nuovamente con i detentori del titolo</b>. Un segno del destino?<br />
<a name='more'></a>E' fondamentale ricordare come la cavalcata europea ed iridata dei rivali spagnoli sia iniziata proprio nel 2008 dopo aver superato ai rigori la selezione tricolore.<b> L'Italia, infatti, per quasi un secondo ha rappresentato un autentico spauracchio per le Furie Rosse: basti considerare che nei 90 minuti non ci sconfiggono in una partita ufficiale dalle Olimpiadi di Anversa 1920!</b> Logico, dunque, che con il venir meno del più grande tabù, seppur solo grazie ai penalties, la Spagna abbia acquisito quella forza mentale che le avrebbe consentito di raggiungere il trono del mondo. </div>
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Da allora l'atteggiamento degli iberici nei nostri confronti è considerevolmente mutato: se prima, da eterni perdenti, criticavano la qualità del nostro calcio, ritenuto estremamente difensivo e poco spettacolare,<b> ora che hanno vinto hanno assunto un posizione di assoluta supponenza e superiorità</b>, tanto che molti giocatori della 'Roja' hanno affermato che i loro unici rivali saranno loro stessi. </div>
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Inutile nascondere che sulla carta<b> i favoriti saranno proprio loro</b>.<b> L'Italia, infatti, è giunta in Polonia nelle peggiori condizioni possibili.</b> Lo scandalo scommesse che ha destabilizzato l'ambiente (anche se, per fortuna, negli ultimi giorni se ne è parlato molto meno), l'infortunio di Andrea Barzagli, nostro miglior difensore, un sonoro 0-3 subito dalla Russia in amichevole: tanti fattori che non inducono di certo all'ottimismo. </div>
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Prandelli, tuttavia, si è rivelato ancora una volta un allenatore ragionevole e razionale: preso atto che, avuto riguardo alle caratteristiche dei suoi uomini ed alle indicazioni della Serie A, il 4-3-1-2 non poteva funzionare,<b> ha finalmente virato sul più consono 3-5-2</b>, <a href="http://olimpiazzurra.blogspot.it/2012/02/calcio-nazionale-prandelli-hai-pensato.html">che Olimpiazzurra auspicava sin dal mese di febbraio</a>.</div>
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Certo, <b>De Rossi difensore centrale rappresenta una vera e propria scommessa</b>, anche se il 28enne ha già dimostrato di poter disimpegnarsi al meglio in quel ruolo nella Roma. In fondo, poi, solo i temerari hanno il coraggio di rischiare e la fortuna spesso aiuta gli audaci. </div>
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La difesa a tre, inoltre, consentirà alla nostra nazionale di sfruttare un elemento letale sulla fascia destra come <b>Cristian Maggio</b>, il quale potrebbe mettere in seria difficoltà con le sue sgroppate il terzino sinistro iberico Jordi Alba: una delle chiavi decisive del match potrebbe essere proprio questa. </div>
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Senza il trequartista, poi, l'Italia non solo risulterà più coperta dietro, ma potrà contare anche sugli inserimenti di Marchisio e Thiago Motta, risultando quindi più imprevedibile. </div>
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In attacco, infine, ci affideremo all'estro di Cassano e <b>Balotelli.</b></div>
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Serve l'impresa, ma l'Italia ha una missione da compiere: ristabilire la consueta gerarchia con la Spagna. Sì, è proprio una resa dei conti.</div>
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<b>Federico Militello</b></div>Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-74061710529356564132012-06-08T17:31:00.002+02:002012-06-08T17:31:56.523+02:00Schumy, ora o mai più!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0o4o17HIpvY4zHvDaTUtHhVx11a0gPDwnZZjshuuzu5FTaP9QFt5t6EIxBOcnsXs-QtUhaek8frsqbpzzaKUYwKw_96NrzLp-H2plRi9eFx8uotaYPrbZ8ql8AzQYpY0bSp5DJvp7YMs/s1600/schumacher-mercedes.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="198" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0o4o17HIpvY4zHvDaTUtHhVx11a0gPDwnZZjshuuzu5FTaP9QFt5t6EIxBOcnsXs-QtUhaek8frsqbpzzaKUYwKw_96NrzLp-H2plRi9eFx8uotaYPrbZ8ql8AzQYpY0bSp5DJvp7YMs/s320/schumacher-mercedes.jpg" width="320" /></a></div>
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A Montecarlo Michael Schumacher ha fatto segnare un nuovo record, difficilmente battibile in futuro: è stato infatti il primo pilota nella storia a conquistare una pole position in tre decenni differenti. La penalità attribuitagli nel corso del precedente Gp di Spagna, però, ha impedito al Kaiser di conseguire il medesimo primato, questa volta per quanto riguarda le vittorie in gara.<br />
Per il 43enne di Kerpen, tuttavia, si presenta subito una nuova, ghiottissima occasione per tornare sul gradino più alto del podio per la prima volta dal suo ritorno in Formula1.<br />
Diciamolo subito, la pista di Montreal è tra le preferite in assoluto di Schumy. Qui il teutonico ha trionfato in ben sette occasioni: con la Benetton nel 1994 e con la Ferrari nel '97, '98, '00, '02, '03 e '04. I podi complessivi del sette volte iridato, inoltre, sono ben undici, considerando le piazze d'onore del 2001, 2005 e 2006 ed il terzo posto del lontanissimo 1993.<br />
Gli unici ritiri del fuoriclasse tedesco sul circuito nord-americano risalgono alla fine degli anni '90, quando non vide la bandiera a scacchi nelle edizioni del '96 e del '99.<br />
Schumacher, inoltre, nella sua seconda carriera ha disputato la miglior gara in Mercedes proprio nel Gp del Canada dello scorso anno, quando sfoderò una prestazione eccezionale ed entusiasmante, lottando a lungo per il podio in condizioni estreme di pioggia battente ed inchinandosi solo nel finale a Jenson Button, Sebastian Vettel e Mark Webber quando la pista si era ormai asciugata: in quella occasione il Kaiser dimostrò al mondo di essere ancora un pilota di valore e dalla classe cristallina.<br />
Precedenti alla mano e tenuto conto di una Mercedes che dovrebbe adattarsi al meglio ad un circuito dove trazione e velocità appaiono fondamentali, senza contare che le gomme utilizzate saranno le stesse di Monaco, si comprende come per il totem della F1 si presenti una chance da cogliere al volo.<br />
L'inizio di stagione di Schumacher risulta di difficile decifrazione: se in qualifica ha compiuto dei notevoli miglioramenti rispetto allo scorso biennio ed è parso quasi sempre veloce, lo stesso non può dirsi per la gara, dove ha 'collezionato' ben quattro ritiri e due miseri decimi posti. Certo, in più di un'occasione, tra incidenti e guasti meccanici, la sfortuna si è accanita contro l'ex-cannibale teutonico, tuttavia i soli due punti in classifica sembrano un bottino eccessivamente magro per il carisma del pilota.<br />
Schumy, dunque, dopo aver dimostrato di saper ancora graffiare in qualifica, è chiamato ad una svolta decisa anche in gara, dove dovrà rivelarsi consistente ed in grado di mantenere un ritmo da podio e vittoria.<br />
Non dimentichiamo, infine, che sono giorni decisivi per il tedesco, ancora indeciso sulla direzione che prenderà il suo futuro a fine stagione. Michael aspetta altri segnali incoraggianti per decidere se continuare a correre o dare l'addio definitivo al circus: Montreal è l'occasione giusta per ottenerli.<br />
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<a href="http://www.f1passion.it/2012/06/f1-gp-canada-2012-schumy-ora-o-mai-piu/">http://www.f1passion.it/2012/06/f1-gp-canada-2012-schumy-ora-o-mai-piu/</a>
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-39716193994136017252012-06-07T18:50:00.001+02:002012-06-07T18:50:33.323+02:00Verso Italia-Spagna: cosa dicono di noi gli iberici?<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSNLvQp2WMk1vpCk82igDSsAIR6Gjuf3eZzftrTLZegCpfO9HWjuo68JeJAAx-ksrgX9l7wdED0HQbTgNr7ZJdROZ-ePtXuHMasE-Uv4p3pJLNRn5cOaWLHl57XG7gw6tUT4H2m8mXCdk/s1600/Marca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSNLvQp2WMk1vpCk82igDSsAIR6Gjuf3eZzftrTLZegCpfO9HWjuo68JeJAAx-ksrgX9l7wdED0HQbTgNr7ZJdROZ-ePtXuHMasE-Uv4p3pJLNRn5cOaWLHl57XG7gw6tUT4H2m8mXCdk/s320/Marca.jpg" width="284" /></a></div>
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In vista dell'attesissima Italia-Spagna di domenica (ore 18, Diretta Rai1), vediamo la posizione dei media iberici nei confronti della selezione tricolore.<br />
<a name='more'></a>Ci concede molto spazio il sito madrileno<b> 'Marca'</b>, che in un approfondimento descrive come molto pericolosa la coppia d'attacco formata da Cassano e Balotelli. Un articolo, inoltre, viene completamente dedicato ad <b>Angelo Ogbonna</b>, il quale, secondo i nostri colleghi, verrà schierato titolare domenica per sostituire l'infortunato Andrea Barzagli. Tra le righe si nota un sottile filo di ironia: se l'Italia si deve affidare ad un giocatore che milita in Serie B per contrastare la 'Invincible Armada', allora non è messa tanto bene...<br />
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Una stoccata vera e propria, inoltre, viene dalla constatazione che nel nostro Paese, come risulta da un sondaggio sul sito della Gazzetta, i supporters italiani sono convinti che la squadra di Prandelli sia inferiore solo alla Germania.<b> Una certezza che solleva la mal celata ilarità di 'Marca'.</b><br />
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Infine <b>Luis Aragones</b>, tecnico della Spagna campione d'Europa nel 2008, e Julen Guerrero, ex-calciatore che faceva parte delle Furie Rosse ai Mondiali del 1994, affermano che l'Italia, se da un lato si presenterà in Polonia con tante incognite e poche certezze, resta un avversario ostico e da non sottovalutare.<br />
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Come già dopo la sconfitta con la Russia,<b> continua lo snobismo da parte del catalano 'As'</b>, che riserva un misero trafiletto agli Azzurri con un'intervista di Cesare Prandelli. Un atteggiamento che la dice lunga: non parlano di noi perché non ci considerano un avversario pericoloso.<br />
Nel calcio, come nella vita, tutto cambia celermente: e se domenica si accorgessero finalmente di noi?<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-48444100063404287552012-06-05T16:31:00.001+02:002012-06-05T16:31:12.913+02:00Errani, che libidine! E' semifinale al Roland Garros!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimNhffFACJJ-Ku4UKJX_oXVPBbuQOlIN9TNU5n0fj4Iybsk-TeRPSV-Yvn8QipoBragALPnSfmbE2urpbhxVx6R3SbdTvZJptTCvmrKoMMM6MXCEutBJcCsFrAWgtbO8wKMlihRVEtDpY/s1600/Errani2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimNhffFACJJ-Ku4UKJX_oXVPBbuQOlIN9TNU5n0fj4Iybsk-TeRPSV-Yvn8QipoBragALPnSfmbE2urpbhxVx6R3SbdTvZJptTCvmrKoMMM6MXCEutBJcCsFrAWgtbO8wKMlihRVEtDpY/s320/Errani2.JPG" width="320" /></a></div>
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Sara Errani supera per 6-3 7-6 la tedesca Angelique Kerber e s<b>i qualifica per la prima volta in carriera per le semifinali del Roland Garros</b>. La 25enne emiliana, mai così avanti in una prova del Grande Slam, ha prevalso per la prima volta in carriera su una top10 (la teutonica occupa proprio la decima piazza nel ranking Wta) e nel penultimo atto del torneo parigino affronterà l'australiana <b>Samantha Stosur</b>, n.6 del mondo. Il tennis femminile italiano ha trovato una grandissima campionessa.<br />
<a name='more'></a>Nel match odierno 'Sarita' ha sfoderato il suo intero repertorio, <b>mandando letteralmente in tilt l'avversaria con una solidità da fondo campo impressionante e con una capacità di variare il gioco con smorzate e palle alte degne della Francesca Schiavone dei bei tempi</b>.<br />
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La rappresentante del Bel Paese partiva subito a razzo nel primo set, strappando subito il break alla Kerber e volava piuttosto agevolmente sul 4-3, prima di sbrogliare una difficile situazione nell'ottavo game, quando si trovava sotto per 15-30. Contenuto il tentativo di rimonta della tedesca, la Errani strappava nuovamente il servizio alla teutonica, aggiudicandosi il parziale per 6-3.</div>
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Nel secondo set, poi, succedeva di tutto, con l'azzurra che,<b> dopo aver perso per ben 5 volte di fila il servizio</b>, lo riconquistava sempre nel gioco successivo. Particolarmente emozionante il dodicesimo game, con 'Sarita' che annullava due set-point alla rivale, prima di conquistare il sei pari.</div>
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Nel tiebreak, poi, la <b>maggiore freschezza atletica dell'italiana</b> aveva decisamente la meglio, con la Errani che, quasi senza forzare, chiudeva con un perentorio 7-2. </div>
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<b>Con la bolognese inizia una nuova era per il tennis femminile italiano</b>, la cui carriera promette di rivelarsi superiore persino a quelle di Schiavone e Pennetta, le unica azzurre ad aver mai raggiunto la top10 sino ad ora. Rispetto alle più esperte compagne di Fed Cup, infatti, <b>la giovane emiliana possiede una maggiore completezza e, soprattutto, una continuità di rendimento incredibile,</b> che per certi versi può ricordare, seppure in campo maschile, Rafael Nadal. Impressiona come la Errani non regali mai un solo game alle avversarie e sia pienamente concentrata e sul pezzo anche quando si trova sotto 40-0 o 40-15. </div>
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I suoi errori gratuiti, poi, si contano sulle dita di una mano,<b> mentre negli scambi lunghi da fondo campo al momento non esiste sul pianeta una giocatrice superiore alla tennista tricolore</b>. </div>
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Rispetto a Pennetta e Schiavone, inoltre, 'Sarita' è esplosa molto prima, essendo ancora giovanissima (25 anni) e ben lontana dal periodo della piena maturazione agonistica. I margini di miglioramenti, dunque, sono ancora enormi, soprattutto sulle altre superfici. <b>In futuro, tuttavia, la piccola, grande italiana dovrà lavorare molto per risolvere il suo vero ed importante punto debole: il servizio. </b></div>
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Se Sara Errani riuscirà a poter contare su una battuta più che discreta, diventerà una giocatrice difficilmente battibile. Con ovvie conseguenze legate al ranking internazionale.</div>
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<b>Intanto il Roland Garros è tutt'altro che finito: giovedì l'azzurra affronterà la Stosur</b>, che proprio nel servizio possiede la sua arma più micidiale. Sulla carta rappresentante del Bel Paese parte piuttosto sfavorita, considerando anche il precedente degli scorsi Internazionali di Roma, quando la aussie si impose in 2 set, pur se piuttosto combattuti. La sensazione, tuttavia, è che la nostra portacolori si giocherà fino in fondo le sue chances per accedere alla finale.</div>
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<b>Federico Militello</b></div>Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-9124976409527609902012-06-04T18:02:00.001+02:002012-06-04T18:02:11.157+02:00'Italia, come stai?': ritmica, è ancora sport?; Seppi verso i top15<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimxzV-arwvNpqqZfh1c_g0gak4gEfchPqD17k8qeHPSs2Keaq_RSqtCWtb8ETuIQjjmf5hqtL5232WD4RTdcExF6z69S5pEOIpt24Ncj64CIiybTtUU0g2hYClsb3_F-6TcriNiyHgj8c/s1600/bandieraitalia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimxzV-arwvNpqqZfh1c_g0gak4gEfchPqD17k8qeHPSs2Keaq_RSqtCWtb8ETuIQjjmf5hqtL5232WD4RTdcExF6z69S5pEOIpt24Ncj64CIiybTtUU0g2hYClsb3_F-6TcriNiyHgj8c/s320/bandieraitalia.jpg" width="320" /></a></div>
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Partiamo dalla nuda cronaca. La nazionale italiana di ginnastica ritmica ha vinto le ultime tre edizioni consecutive dei Campionati del Mondo (2009-2010-2011), <b>dato che sottolinea inequivocabilmente come le Farfalle d'Oro abbiano monopolizzato l'intero quadriennio olimpico,</b> rivelandosi sempre e meritatamente superiori alla concorrenza. L'impressione condivisa era che le giurie avessero incominciato finalmente a premiare <b>lealmente</b> le compagini più meritevoli, tanto che la cocente delusione delle Olimpiadi di Pechino 2008 (quando l'Italia, seconda forza alla vigilia ed artefice di due ottimi esercizi, fu addirittura estromessa dal podio, sul quale salì invece la Cina padrona di casa che sino ad allora non si era mai vista in questa disciplina...) sembrava finalmente alle spalle.<br />
<a name='more'></a>A due mesi dai Giochi di Londra, tuttavia, si addensano nuove ed inquietanti nubi sulla ginnastica ritmica italiana. In tal senso è emblematico il responso dei Campionati Europei di Nižnij Novgorod, dove le padrone di casa della Russia hanno trionfato davanti alla Bielorussia ed all'Italia. Il dato che fa più riflettere, tuttavia, è il distacco delle azzurre dalle vincitrici, superiore ai 2 punti, una vera e propria enormità in questo sport. E dire che la selezione tricolore ha eseguito i due esercizi in programma (Cinque Palle-Nastri e Cerchi) con la consueta maestria, realizzando delle combinazioni complesse e fuori portata per le rivali. Russia e Bielorussia, invece, si sono limitate a presentare dei programmi privi di particolari difficoltà tecniche, eppure, a detta dei giudici, di un altro pianeta rispetto all'Italia.<br />
<b>La nazionale del Bel Paese, inoltre, si è vista persino impensierire da Bulgaria e Spagna nella corsa alla medaglia di bronzo</b>, due compagini oggettivamente distanti anni luce dalla realtà italica.<br />
Insomma, gli Europei russi suonano come una sorta di avvertimento per Santoni e compagne che potremmo immaginare così composto: "<i>Vi abbiamo fatto vincere per tre anni, ma alle Olimpiadi potrete accontentarvi al massimo di un terzo posto</i>". A questo punto la domande inevitabile e scontata è la seguente: <b>questo è sport? Possibile che ogni volta il podio olimpico della ginnastica ritmica debba essere stabilito a priori? E, cosa ancor più grave, possibile che il Cio e gli organi internazionali non facciano nulla per rendere più credibile una specialità che a questo punto rischia di diventare una competizione di pura facciata?</b> Se questa è la ginnastica ritmica, allora è giusto che, a partire da Rio de Janeiro 2016, venga esclusa dalle Olimpiadi. In qualsiasi sport, per una questione di principio e rispetto, deve vincere chi si impegna maggiormente e possiede un talento superiore agli avversari. Se ciò non avviene, ma anzi a prevalere sono interessi politici o anche peggio, allora stiamo parlando di qualcosa che non è più sport e che, di conseguenza, non merita alcuna considerazione.<br />
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Ci sono sconfitte che passano alla storia. Nella categoria rientra anche il match perso dopo oltre 4 ore di battaglia da <b>Andreas Seppi </b>contro il numero 1 al mondo, il serbo Novak Djokovic.<br />
L'Italia, finalmente, ha trovato anche in campo maschile un ottimo giocatore, che a 28 anni ha raggiunto la sua piena maturazione tecnica e mentale. L'altoatesino, infatti, dalla scorsa stagione riesce a sfoderare con significativa continuità un gioco solido e completo,<b> avendo notevolmente migliorato il fondamentale del servizio e reso più incisivo il diritto</b>. Andreas è un giocatore diverso anche di testa, con le paure del passato che hanno lasciato spazio ad una rinnovata consapevolezza dei propri mezzi e ad una gestione ottimale dei momenti più delicati degli incontri. E' bene sottolineare che Seppi ha perso la partita con il serbo per demeriti propri (qualche errore gratuito di troppo nel finale), il che la dice lunga sulla qualità di gioco espressa dal portacolori del Bel Paese, capace di tenere in scacco il migliore al mondo a suon di colpi vincenti e grazie ad una solidità impressionante da fondo campo.<br />
<b>Il Seppi ammirato a Parigi è un atleta in grado ormai di giocarsela ad armi pari o quasi con tutti i top10 del globo, dunque non è escluso che, continuando di questo passo, possa entrare presto tra i primi 15 del pianeta</b>. L'altoatesino, inoltre, può rappresentare anche quell'elemento che il tennis nostrano attendeva da un decennio per ritornare a vivere giornate memorabili in Coppa Davis. Sì, grazie ad Andreas Seppi, l'Italia della racchetta è entrata in una nuova dimensione.<br />
Della magnifica Sara Errani, infine, parleremo la prossima settimana, in quanto il suo Roland Garros è tutt'altro che finito.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-43556430419976368012012-06-01T11:19:00.001+02:002012-06-01T11:19:07.202+02:00'London Hope', canoa: Molmenti la certezza, Benassi e Murabito per stupire<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz7cVuBxN4okFRwRjiTpL9BsicECidzMArkmT-jdx4ccCns6XM_A4OQEbCvFcH5MS7jMs-5-sU2aKlcLkmUpC5fQuucoIVLI2J6k5ABvjS-2dVGhD8ZOaLYbeCBadN_8DjQFP-Hi6SBG4/s1600/Molmenti.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz7cVuBxN4okFRwRjiTpL9BsicECidzMArkmT-jdx4ccCns6XM_A4OQEbCvFcH5MS7jMs-5-sU2aKlcLkmUpC5fQuucoIVLI2J6k5ABvjS-2dVGhD8ZOaLYbeCBadN_8DjQFP-Hi6SBG4/s320/Molmenti.JPG" width="320" /></a></div>
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Canoa slalom al completo per la prima volta nella storia, velocità ai minimi termini da un ventennio a questa parte. Un grande possibilità di medaglia, qualche piacevole sorpresa all'orizzonte e...la donna che ha sconfitto il tempo: questa, in sintesi, la spedizione azzurra alle Olimpiadi di Londra 2012 nel settore della pagaia.<br />
<a name='more'></a>Le ambizioni di podio sono riposte in<b> Daniele Molmenti</b>, uno dei fuoriclasse attuali dello sport italiano e da tre anni ai vertici del K1 slalom con un palmares che parla da solo: 3 titoli europei, 1 Mondiale ed 1 Coppa del Mondo. Il 27enne di Pordenone, <a href="http://olimpiazzurra.blogspot.it/2012/05/daniele-molmenti-in-esclusiva-londra.html">che qualche settimana ad Olimpiazzurra rivelò di apprezzare molto il bacino londinese</a>, ha raggiunto una continuità di rendimento eccezionale, avendo già dimostrato in passato di preparare nel migliore dei modi i grandi eventi. L'azzurro andrà alle Olimpiadi per vincere ed incontrerà nello storico rivale sloveno Peter Kauzer il più accreditato contendente al trono a Cinque Cerchi.<br />
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Nel C2 maschile punteranno ad un ingresso in finale <b>Pietro Camporesi e Niccolò Ferrari</b>, i quali hanno però dimostrato di poter valere anche un piazzamento tra i primi cinque. Prendendosi tutti i rischi del caso e con la mentalità di chi non ha nulla da perdere, i due azzurri potrebbero anche rappresentare una gradita sorpresa.<br />
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<b>Roberto Colazingari e Clara Giai Pron</b>, rispettivamente nel C1 maschile e nel K1 femminile, sono i volti nuovi su cui il Bel Paese punta per costruire un futuro radioso. Entrambi sono dotati di straordinarie doti tecniche che li hanno portati ad ottenere importanti risultati a livello giovanile. Londra costituirà per loro una tappa di passaggio verso Rio de Janeiro 2016.<br />
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E' una compagine molto risicata, tuttavia in grado di raggiungere un risultato a sensazione. Stiamo parlando della selezione della canoa velocità, capitanata ancora una volta dalla a dir poco intramontabile <b>Josefa Idem</b>, giunta ormai alla sua ottava Olimpiade. Il podio appare come un obiettivo oggettivamente molto arduo, ma la 47enne italo-tedesca<b> potrebbe diventare la prima azzurra di sempre a vincere una medaglia olimpica in 4 decenni differenti:</b> un record che sarebbe destinato a rimanere imbattuto.<br />
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Il totem della pagaia tricolore, tuttavia, non sarà solo. In campo femminile, infatti, ha ottenuto una qualificazione insperata, ma proprio per questo ancora più bella, la siciliana <b>Norma Murabito</b>, che si cimenterà nel K1 200. Una gara breve ed imprevedibile, dove la 25enne isolana, che ha dimostrato di possedere margini di miglioramento ancora importanti, cercherà di entrare in finale per poi giocarsi al meglio tutte le sue carte.<br />
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In campo maschile, infine, l'unico nostro alfiere sarà <b>Maximilian Benassi</b> nel K1 1000. Sul fatto che l'azzurro sia uomo da finale non ci sono dubbi, mentre per le medaglie l'impresa appare molto più ardua.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-27387121615756707722012-05-31T14:14:00.001+02:002012-05-31T14:14:31.805+02:00Caos-scommesse, ma tra dieci giorni c'è la Spagna: a qualcuno interessa?<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBcfVhTgvOczWQr1J0docWKYvYjBOLtRtMrsa-TlAy1CxTRKkDRykJ38FB0DUWKHeTjlRXm1VnKstmrYsrBxLYAXY-9_A0HAunG2olZwrbjQE3PM51uE0wfWrfcmADkCAQTd4LULWliTE/s1600/Prandelli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBcfVhTgvOczWQr1J0docWKYvYjBOLtRtMrsa-TlAy1CxTRKkDRykJ38FB0DUWKHeTjlRXm1VnKstmrYsrBxLYAXY-9_A0HAunG2olZwrbjQE3PM51uE0wfWrfcmADkCAQTd4LULWliTE/s320/Prandelli.jpg" width="299" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilDcF-49bFBmDanuNHljDGBnZOeP4RrVUhH74YHuw9oucKbgNF1bnmB1uy-DHeWviUdpaneRdO2M9eyzpyet3TzIVQ3Non2_Zboqj1FAFm5acgClXp57hsjtQu0QqjBzp1Zc3UIqWE0OU/s1600/Del+Bosque.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilDcF-49bFBmDanuNHljDGBnZOeP4RrVUhH74YHuw9oucKbgNF1bnmB1uy-DHeWviUdpaneRdO2M9eyzpyet3TzIVQ3Non2_Zboqj1FAFm5acgClXp57hsjtQu0QqjBzp1Zc3UIqWE0OU/s320/Del+Bosque.jpg" width="320" /></a></div>
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In questi giorni, purtroppo, non si fa altro che parlare dello scandalo-scommesse, ennesima piaga che affligge il calcio italiano. Persino le conferenze stampa dei giocatori azzurri sono divenute monotematiche in questo senso. Tra 10 giorni, tuttavia, incominceranno gli Europei di Polonia ed Ucraina ed<b> il debutto per la selezione tricolore sarà tremendo,</b> dato che ad attenderci ci saranno i campioni d'Europa e del mondo della Spagna. <b>Ma tutto questo a qualcuno interessa?</b><br />
<a name='more'></a>A noi di Olimpiazzurra, certamente sì.<b> Per questo siamo preoccupati, e non poco</b>. Il percorso di avvicinamento di Italia e Spagna al match dell'anno, infatti, appare radicalmente agli antipodi.<br />
Da un lato sulla stampa iberica si discute di tattica, di ballottaggi (come quello tra Torres, Llorente e Negredo per il ruolo di prima punta), assenti (Villa e Puyol) e di possibilità di conquistare uno storico bis nella rassegna continentale, da noi non esiste nient'altro che il calcio-scommesse, <b>con gli Europei che ricoprono un ruolo solo secondario</b>.<br />
Siamo onesti, negli ultimi giorni <b>lo stesso Prandelli ha forse parlato di schemi di gioco, esperimenti, coppie offensive e giocatori su cui puntare?</b> No, il ct di Orzinuovi ha dovuto chiarire l'affaire Criscito e spiegare le proprie motivazioni sulla convocazione dello juventino Bonucci, coinvolto anch'egli nel polverone di questi giorni.<br />
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<b>In Spagna</b>, come si evince dalle dichiarazioni dei calciatori, Casillas su tutti, <b>sono consapevoli di essere la nazionale da battere e di non dovere temere nessuno se non sé stessi.</b> E noi? Probabilmente non ci siamo neppure chiesti a che livello siamo: in questo momento non è certo la preoccupazione principale.<br />
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L'impressione, dunque, è che, cabala a parte (storicamente gli azzurri si esaltano con gli scandali, come già accaduto nel 2006),<b> la nazionale italiana non si stia preparando nel migliore dei modi all'Europeo</b>, soprattutto dal punto di vista mentale. Il serio rischio è quello di arrivare in Polonia senza la spinta e la concentrazione giuste per affrontare un girone molto difficile e che, presumibilmente, potrebbe decidersi (nel bene o nel male) sin dalla prima partita con gli iberici.<br />
<br />
<b>Per questo sarebbe opportuno che Prandelli riesca ad isolare il gruppo dall'ambiente circostante</b>. Certo, i media continueranno imperterriti ad occuparsi del calcio-scommesse, ma lo stesso non devono fare gli azzurri, che per un mese dovranno dimenticarsi della questione. La soluzione potrebbe essere un silenzio stampa di bearzotiana memoria.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-57143243843020640772012-05-30T08:57:00.001+02:002012-05-30T08:57:27.610+02:00Alessandra Pagliaro: "Sogno di entrare nell'Esercito e di partecipare alle Olimpiadi"<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh12VLwU2AgfNY8jLQlMzPGBn5rFkWn5E8FZQTbKFTzzSjFmWm2C9S5zrrTpuoSRB7TwmNcn96XBhDVhTqWvJM11NNJBVWP95eJ3ohatC9xx_0pH5ItwvmPAfbaTGyeFCYlZBFPXQMpRZ0/s1600/Pagliaro2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh12VLwU2AgfNY8jLQlMzPGBn5rFkWn5E8FZQTbKFTzzSjFmWm2C9S5zrrTpuoSRB7TwmNcn96XBhDVhTqWvJM11NNJBVWP95eJ3ohatC9xx_0pH5ItwvmPAfbaTGyeFCYlZBFPXQMpRZ0/s320/Pagliaro2.jpg" width="320" /></a></div>
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Negli ultimi anni, in Italia, sollevamento pesi è sinonimo di Pagliaro. Nel bene e nel male. Genny Pagliaro, infatti, ha riportato dopo molti anni il Bel Paese ai vertici internazionali in questa disciplina, anche se ha vissuto due enormi delusioni come le Olimpiadi di Pechino 2008 e la mancata qualificazione a Londra 2012.<br />
La 24enne nissena, tuttavia, tra qualche anno potrebbe essere affiancata dalla sorella minore Alessandra, classe 1997 ed altro grandissimo talento della pesistica tricolore, che lo scorso anno fece segnare ben 17 primati nazionali giovanili nella categoria -44 kg.<br />
Alessandra Pagliaro, sebbene ancora adolescente, possiede già le <b>idee molto chiare suoi suoi obiettivi futuri:</b> entrare in un corpo militare e partecipare alle Olimpiadi.<br />
<a name='more'></a><br />
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<b>Come hai iniziato a praticare questo sport?</b><br />
"<i>Ho iniziato a praticare questo sport guardando mia sorella allenarsi e fare carriera. Così mio padre, vedendo che Genny riusciva a fare grandi cose, mi ha consigliato di iniziare a praticare questa disciplina per vedere cosa riuscivo a fare. E' andata bene ed ho proseguito</i>".<br />
<b><br /></b><br />
<b>Ti aspettavi di ottenere sin da subito dei record di categoria? </b><br />
"<i>No, realmente non pensavo di riuscire a fare già dei record nella mia categoria, dato che avevo iniziato da poco tempo a praticare la pesistica</i>".<br />
<br />
<b>Ti senti la campionessa del futuro? E quanto pesa l'aspettativa degli italiani nei tuoi confronti?</b><br />
"<i>Vedendo le prestazioni attuali, penso di essere in grado anche io di raggiungere i risultati ottenuti da mia sorella e spero anche di essere in grado, in un futuro, di saper gestire le ansie e le pressioni che si potranno creare nel caso qualche gara dovesse dipendere da me</i>".<br />
<b><br /></b><br />
<b>Quest'anno, a differenza dell'anno scorso, non sei migliorata molto nel totale: per quale motivo?</b><br />
"<i>Non sono riuscita a migliorarmi nel totale poiché, avendo cambiato molti allenatori nell'ultimo periodo, mi sono sentita a disagio sia fisicamente che mentalmente</i>".<br />
<br />
<b>Dato che sei ancora una ragazzina, quando potrai iniziare un vero e proprio lavoro di potenziamento muscolare?</b><br />
"<i>Teoricamente è proprio a questa età che bisogna costruire una bella costituzione muscolare, per evitare infortuni e lesioni di vario genere e comunque aiuta molto anche a sollevare i pesi"</i>.<br />
<br />
<b>200 kg nel totale: riuscirai mai a sollevarli? Ci credi?</b><br />
"<i>Come obbiettivo è abbastanza esagerato, fatti alla mano io non sono forte come lo era mia sorella alla mia età, ciò mi fa pensare che se lei neppure ci è mai arrivata a fare 200 Kg nel totale, le probabilità per me si riducono sia mentalmente che statisticamente</i>".<br />
<br />
<b>Quale sogno vorresti realizzare nella tua carriera?</b><br />
"<i>Io spero innanzitutto di riuscire a sistemarmi in qualche gruppo sportivo, preferibilmente nell'Esercito, dato che mia sorella già ne fa parte, in secondo piano andare alle Olimpiadi e, se possibile, fare anche un buon piazzamento</i>".<br />
<br />
<b>Quali sono i tuoi obiettivi stagionali?</b><br />
"<i>Tra pochi mesi ci saranno gli Europei Under17, nei quali vorrei vincere una medaglia. Per quanto riguarda i Mondiali, penso sia molto più difficile</i>".<br />
<br />
<b>Perché, secondo te, i Paesi asiatici e dell'Est Europa sono così superiori nel sollevamento pesi? </b><br />
"<i>Nei Paesi dell'Est c'è da considerare che hanno una cultura molto più ricca della nostra per quanto riguarda gli sport fisici</i>".<br />
<br />
<b>Tua sorella Genny, talento purissimo, non si è qualificata alle Olimpiadi: che cosa è successo e cosa non ha funzionato? Si è trattato di un problema di testa?</b><br />
"<i>Mia sorella è un po' complicata mentalmente, se non gli si da ciò che vorrebbe, ella si allena senza voglia. Sono stati molti i motivi per cui lei è andata fuori gara, ma come ci dicono sempre gli allenatori, e io penso sia una cosa giusta, quelli che vanno in pedana ad alzare i pesi alla fine siamo noi, quindi, problemi a parte, l'errore più grosso lo ha fatto lei</i>".<br />
<br />
<b>Genny è il tuo modello sportivo?</b><br />
"<i>Sì, in assoluto</i>".<br />
<br />
<b>Pensi di poter essere in grado di partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016 o sono troppo vicine?</b><br />
"<i>Penso sia ancora troppo presto</i>".<br />
<br />
<b>Consiglieresti alle ragazzine della tua età di provare il sollevamento pesi?</b><br />
"<i>Sì, perché è uno sport semplice con pochi avversari, non serve essere fenomeni per arrivare a fare gare internazionali e far così carriera</i>".<br />
<br />
<b>Come si riesce a mantenere la propria femminilità praticando questo sport?</b><br />
"<i>Non saprei, dato che io comportandomi normalmente non la perdo la mia femminilità: è uno sport come tutti gli altri, solo che noi abbiamo qualche callo nelle mani in più</i>".<br />
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<b>Federico Militello</b><br />
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<br class="Apple-interchange-newline" /></div>Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-49690791276412269472012-05-29T19:21:00.000+02:002012-05-29T19:21:35.793+02:00Biaggi-Melandri, duello azzurro per il Mondiale superbike<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn2C8Gw41WdDjwebwnwF6nx4kq1YMWS4RyDS952EYfa1Pl5pFdFWE4QT6lcUrThPILbXIEAsSRBnMFWWza4TqKwx3GbehEVCIKKYxwHYXApvGbDSsYobcZdDmoJZxh8rTW-XZxON9XRBE/s1600/biaggi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn2C8Gw41WdDjwebwnwF6nx4kq1YMWS4RyDS952EYfa1Pl5pFdFWE4QT6lcUrThPILbXIEAsSRBnMFWWza4TqKwx3GbehEVCIKKYxwHYXApvGbDSsYobcZdDmoJZxh8rTW-XZxON9XRBE/s320/biaggi.jpg" width="320" /></a></div>
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Max Biaggi ragioniere, Marco Melandri in crescita costante e Carlos Checa sprecone: questi, in estrema sintesi, i verdetti del Gp degli Stati Uniti.<br />
Il Corsaro, a dispetto del suo soprannome storico, da inizio campionato (una sola vittoria per lui proprio nel debutto in Australia) sta correndo in difesa e puntando su una costanza in zona punti sino ad ora decisiva per guidare la classifica generale. Il 40enne romano, infatti, in undici manche disputate ha conquistato cinque podi, ma, soprattutto, solo una volta è uscito dalle prime cinque posizioni (ottavo in gara-2 ad Assen).<br />
Attualmente il centauro italiano può contare su un Aprilia RSV4 che, sebbene sia ancora una moto di tutto rispetto, appare ormai arrivata al culmine del suo sviluppo tecnico, essendo stata spremuta in ogni modo sin dalla stagione 2010, ovvero quella del titolo iridato. Di contro, la concorrenza continua a progredire ed in questo momento la BMW S1000 pare il mezzo in grado di adattarsi meglio ad ogni tipo di tracciato.<br />
“Qualcosa ci inventeremo”, ha dichiarato Biaggi, consapevole che per conquistare il sesto mondiale in carriera dovrà tornare a vincere: puntare solo sui piazzamenti, sebbene nel Mondiale più equilibrato degli ultimi anni con ben cinque piloti racchiusi in 30 punti, potrebbe non bastare. In particolare dovrà cambiare l'approccio alle gare da parte del Corsaro, apparso nelle ultime occasioni troppo remissivo nel corpo a corpo, in special modo nelle prime tornate successive alla partenza. I prossimi tre circuiti di Misano, Aragon e, soprattutto, Brno (la pista più amata dal romano) dovrebbero rivelarsi favorevoli alle caratteristiche tecniche dell'Aprilia, con Biaggi che si giocherà una buona fetta di Mondiale.<br />
Prima di quest'anno la BMW non si era mai aggiudicata un Gran Premio in Superbike, mentre ora, oltre ad esserci riuscita per due volte, risulta pienamente in lotta per la corona iridata. Gran parte dei meriti sono da attribuire a Marco Melandri, riuscito a sviluppare in pochi mesi una moto dal potenziale elevatissimo ma ancora troppo grezzo, cui ha aggiunto le sue indiscutibili doti di guida per colmare rapidamente il gap dai migliori. La progressione del 29enne ravennate spaventa i rivali, avendo agguantato due vittorie ed un secondo posto nelle ultime quattro manches: senza la caduta provocata da Jonathan Rea a Donington, a quest'ora “Macho” sarebbe solo a qualche lunghezza di distanza da Biaggi nella graduatoria complessiva.<br />
Considerando la classifica, l'esperienza, il carisma e la classe dei contendenti al trono della Superbike, l'impressione è che la corsa al titolo possa rivelarsi un discorso tutto italiano tra Biaggi e Melandri.<br />
Madornale occasione sprecata, invece, per lo spagnolo Carlos Checa: agevolmente in testa in gara-2 dopo aver dominato la prima manche, il campione del mondo iberico è rovinosamente caduto, gettando al vento 25 punti che lo avrebbero reinserito con vigore nella lotta all'iride. La Ducati 1098R ancora una volta si è rivelata superiore alla concorrenza su circuiti tortuosi come quello del Miller Park, anche se la Bicilindri di Borgo Panigale ha sofferto oltremodo sul rettilineo principale a causa di un'inferiore velocità di punta.<br />
In questa stagione il 39enne iberico ha già commesso tre errori che, alla resa dei conti, potrebbero rivelarsi decisivi, ovvero le cadute in Australia e Stati Uniti e la clamorosa scelta di montare gomme da bagnato ad Assen con la pista completamente asciutta (e 17mo posto finale). Le 30 lunghezze di ritardo da Biaggi in classifica lasciano ancora intatte le chances iridate dello spagnolo, anche se le prossime piste e l'ascesa della BMW potrebbero presto far rimpiangere la debacle americana.<br />
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<a href="http://www.f1passion.it/2012/05/world-sbk-biaggi-e-melandri-e-sfida-azzurra-per-il-titolo/">http://www.f1passion.it/2012/05/world-sbk-biaggi-e-melandri-e-sfida-azzurra-per-il-titolo/</a>
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<b>Federico Militello</b></div>Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-55057338011774075282012-05-28T19:46:00.002+02:002012-05-28T19:46:53.767+02:00F1, cose mai viste. Alonso come Ulisse<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCpQJq3mnfkjEX1VqVj15eKvp6AURHUWPF_Ho-xdHe-Iwrcw1aTaKBTXEVySfAswJteePCkdttRXl9_goz-HZu4h2EAQuQMrHdK_hZz8JKVi-W3pKP2Bu046YXzCW3ISreKie5ny-BBPo/s1600/Alonso+Ulisse.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCpQJq3mnfkjEX1VqVj15eKvp6AURHUWPF_Ho-xdHe-Iwrcw1aTaKBTXEVySfAswJteePCkdttRXl9_goz-HZu4h2EAQuQMrHdK_hZz8JKVi-W3pKP2Bu046YXzCW3ISreKie5ny-BBPo/s320/Alonso+Ulisse.jpg" width="320" /></a></div>
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E' il Mondiale delle cose mai viste, dell'equilibrio che regna sovrano assoluto e che fa gongolare il patron Bernie Ecclestone: non è forse l'incertezza la fonte più pura dell'eccitazione e dello spettacolo?<br />
In F1 sei vincitori differenti nei primi sei Gp dell'anno non si erano mai visti. Per la verità qualcosa di simile accadde nel 1951, quando, sebbene Juan Manuel Fangio primeggiò in due circostanze, nei primi sei appuntamenti stagionali figurarono proprio sei diversi trionfatori. Il cinque volte campione del mondo argentino, infatti, concluse il Gp di Francia con la vettura dell'italiano Luigi Fagioli, dunque gli organizzatori assegnarono il successo anche a quest'ultimo, con conseguente divisione dei punti. Altri tempi.<br />
Davvero senza precedenti, inoltre, è l'impresa realizzata sabato da Michael Schumacher. Il 43enne di Kerpen, infatti, è diventato l'unico pilota di tutti i tempi ad aver conquistato almeno una pole position in ben tre decenni differenti (anni '90, '00, '10): una longevità agonistica difficilmente eguagliabile in futuro. Il prossimo obiettivo del Kaiser sarà quello di stabilire il medesimo record anche per quanto riguarda le vittorie.<br />
Il sei può venire definito come il numero magico della stagione attuale. Sono ben sei, infatti, i piloti racchiusi in 25 punti, ovvero quelli che si assegnano con una vittoria, nella classifica iridata comandata da Fernando Alonso. La lotta per il titolo, tuttavia, deve essere allargata anche a Jenson Button e Romain Grosjean, staccati rispettivamente 31 e 41 lunghezze dalla vetta. Otto contendenti al Mondiale (e ci sarebbe stato anche Schumacher senza gli innumerevoli inconvenienti patiti in questo avvio di stagione), naturalmente, non si erano mai visti.<br />
La sensazione è che questa situazione di latente equilibrio sia destinata a perdurare ancora molto a lungo, forse anche sino al termine del campionato, anche se è lecito attendersi una progressiva scrematura tra i contendenti al trono iridato. Il contesto attuale è determinato dal fatto che gli stessi tecnici faticano a comprendere sino in fondo il comportamento delle monoposto, che muta notevolmente al variare della temperatura, degli pneumatici utilizzati e del quantitativo di benzina a bordo. Chi riuscirà a comporre il giusto puzzle tra queste molteplici variabili, potrà spiccare il volo.<br />
Il Mondiale di F1 è divenuto qualcosa di molto simile ad un romanzo di avventura di cui risulta inverosimile e quantomeno arduo intuire il finale. Un romanzo in cui a Fernando Alonso ci piace associare il ruolo di Ulisse, ovvero dell'eroe che, malgrado delle capacità ed un talento fuori dal comune, deve superare innumerevoli prove prima di rivedere l'amata Itaca. Perché è bene sottolinearlo: ricordando il livello di competitività della F2012 ad inizio campionato, solo un fuoriclasse come il 30enne di Oviedo avrebbe potuto ritrovarsi in testa al Mondiale dopo sei gare.<br />
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<a href="http://www.f1passion.it/2012/05/f1-il-mondiale-delle-cose-mai-viste/">http://www.f1passion.it/2012/05/f1-il-mondiale-delle-cose-mai-viste/</a>
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<b>Federico Militello</b><br />
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<br /></div>Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-30484968501197028432012-05-28T12:26:00.000+02:002012-05-28T12:26:00.384+02:00'Italia, come stai': nuoto a gonfie vele, ma la Pellegrini? Giro d'Italia, la fine di un'era<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiUbqmj4pqtKx2-yuCTDwlx7ldKN0gEHKMwEcb8_7hhwFLfL7bdBEUcyuDA1oV_sWd9Fbd12oMqDzKD8UYBgJd7IWVPnzRLM-d2LB56hzxi8FKx1gCNqiEyTIuAk7GjaAc5toHnwOtHAM/s1600/bandieraitalia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiUbqmj4pqtKx2-yuCTDwlx7ldKN0gEHKMwEcb8_7hhwFLfL7bdBEUcyuDA1oV_sWd9Fbd12oMqDzKD8UYBgJd7IWVPnzRLM-d2LB56hzxi8FKx1gCNqiEyTIuAk7GjaAc5toHnwOtHAM/s320/bandieraitalia.jpg" width="320" /></a></div>
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Quest'oggi la rubrica <b>'Italia, come stai?'</b> è dedicata ai Campionati Europei di nuoto ed al deludente Giro d'Italia per i colori azzurri.<b> </b><br />
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<b>I trionfi dell'Italia agli Europei di Debrecen sono stati celebrati molto più del dovuto</b>. Il record di 18 podi complessivi e la vittoria nella Coppa delle Nazioni, infatti, sono dovuti principalmente al fatto che in Ungheria fossero assenti molti big del Vecchio Continente (solo per fare qualche esempio, mancavano la Gran Bretagna, quasi tutte la nazionali francese, Muffat compresa, e russa). Ciò premesso, a due mesi dalle Olimpiadi di Londra la selezione tricolore ha ottenuto dei riscontri molto incoraggianti, anche se il clima di entusiasmo generale è stato scalfito dal preoccupante caso-Pellegrini.<br />
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Partiamo dalle note liete. <b>L'Italia si presenterà in Gran Bretagna con due nuove possibilità di medaglia assolutamente impreviste sino a qualche giorno fa</b>. Si tratta di Gregorio Paltrinieri nei 1500 sl e della staffetta 4x100 mista maschile. Il 17enne di Carpi, nuotando un tempo stratosferico al di sotto dei 14'49", è entrato di diritto nel gotha di questa specialità, nella quale, se il cinese Yang Sun appare ancora di un altro pianeta, il coreano Park sembra già più alla portata. Quel che è certo, tuttavia, è che alle spalle dei due asiatici in questo momento proprio l'azzurro si candida come più serio pretendente al bronzo a Cinque Cerchi, anche se non bisogna dimenticare il pericolosissimo tunisino Oussama Mellouli. Indipendentemente da quello che sarà l'esito delle Olimpiadi,<b> con Paltrinieri il Bel Paese ha trovato un vero e proprio campione</b>.<br />
La selezione tricolore, inoltre,<b> mai nella storia aveva potuto contare su una staffetta mista addirittura in grado di puntare ad un podio olimpico</b>. L'anello debole era sempre stato rappresentato dalla frazione a delfino, tuttavia il problema è stato risolto da Matteo Rivolta, altra grande rivelazione azzurra e bronzo nei 100 farfalla. Il record italiano di 3'32"80 avrebbe consentito al quartetto italiano di lottare per un metallo prezioso ai Mondiali dello scorso anno, tuttavia si tratta di un crono ancora ampiamente migliorabile: Fabio Scozzoli, infatti, sebbene abbia trionfato nei 100 rana, non è ancora al top della forma, mentre a Londra Luca Dotto potrebbe infondere un ulteriore scossone nella frazione finale. Inutile dire che molto dipenderà dal dorso di Di Tora e dal delfino di Rivolta, tuttavia l'impressione è che l'Italia possa finalmente giocarsi una medaglia che avrebbe del sensazionale e che premierebbe il movimento natatorio nostrano nella sua interezza.<br />
L'Europeo di Debrecen verrà ricordato poi come quello del ritorno all'oro di Filippo Magnini (vincitore di una gara oggettivamente di livello non eccelso) e delle esplosioni di giovani di talento come <b>Arianna Barbieri</b>, Carlotta Zofkova e Mattia Pesce. La competizione magiara, tuttavia, dovrà segnare anche un <b>bivio nella carriera di Federica Pellegrini</b>. Non è la prima volta che la fuoriclasse di Spinea affronta grosse difficoltà tecnico-caratteriali, tuttavia in passato le ha sempre superate alla sua maniera: vincendo.<br />
Questa volta, tuttavia, mancano solo due mesi alle Olimpiadi ed il tempo per correre ai ripari si assottiglia inesorabilmente.<br />
La 'Fede' nazionale, probabilmente,<b> è nervosa e comincia a temere la concorrenza straniera</b>, con australiane, americane e, soprattutto, con la francese Camille Muffat che negli ultimi mesi hanno ottenuto dei crono di assoluto rilievo e che in questo momento l'azzurra non riesce ad avvicinare, sia nei 200 sia nei 400 sl. Questi ultimi, poi, restano l'eterno dilemma della pluri-campionessa del mondo, nei quali spesso riaffiorano antiche paure.<br />
A mio parere Federica Pellegrini possiede il talento ed il carattere per reagire anche questa volta, anzi, <b>forse proprio in queste situazioni, in cui chi tanto l'ha osannata in passato ora le rivolge ingiuste e taglienti critiche, riesce a trovare dentro sé stessa quelle energie per ribaltare un destino che sembra segnato</b>. La corsa all'oro, soprattutto per la grande caratura delle avversarie, resta molto difficile. Tuttavia continuo a credere che, se al top della forma e convinta al 100% delle proprie capacità, la vera rivale della Pellegrini è proprio la Pellegrini stessa.<br />
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Un <b>Giro d'Italia </b>senza azzurri sul podio non si vedeva dal 1995, quando lo svizzero Tony Rominger precedette il russo Evgenij Berzin ed il lettone Petr Ugrumov. Sembra di essere tornati indietro proprio alla prima metà degli anni '90, quando nessun italiano vinse il Giro dal 1992 al 1996.<b> Allora non eravamo competitivi per vincere una grande corsa a tappe e, Nibali a parte, non lo siamo più nemmeno oggi</b>.<br />
Lasciando da parte Marco Pantani (campionissimi come il Pirata e Fausto Coppi nascono, forse, ogni mezzo secolo), l'era dei vari Gotti, Savoldelli, Simoni, Cunego, Di Luca, Basso e Scarponi è finita. Ottimi corridori che per un decennio hanno retto le sorti dell'ital-bici e regalato al Bel Paese numerosi successi nella Corsa Rosa. Il Giro terminato ieri a Milano, tuttavia, ha emesso un verdetto malinconico: <b>se l'Italia, come dimostrato dalle Classiche nel Nord e dall'avvio di stagione in generale, tornerà a breve la corazzata da battere nelle corse di un giorno</b> (grazie ai vari Ulissi, Moser, Battaglin, Favilli, Felline, Rabottini, Gaurdini, Viviani, etc.), <b>lo stesso non può dirsi nelle competizioni di tre settimane</b>. Anche quest'anno, in tal senso, i nomi nuovi hanno fatto fatica ad emergere. Non ha brillato Dario Cataldo, 12mo nella generale, mentre i giovani Brambilla e Caruso hanno lasciato intravedere dei buoni segnali, pur se nel ruolo di gregari.<br />
I veterani, Basso in primis, ma anche lo stesso Scarponi, hanno oramai imboccato la parabola discendente, mentre<b> Damiano Cunego, a 30 anni, ha dato una risposta definitiva al quesito che aleggia da anni sulla sua carriera: corridore da corse a tappe o da classiche?</b> Risposta: attualmente, né l'uno né l'altro. Certo, il veronese resta certamente un ciclista di valore e con un palmares in cui figurano un Giro d'Italia, tre Giri di Lombardia ed una Amstel Gold Race, tuttavia, in riferimento ad un talento puro è cristallino, ha raccolto oggettivamente molto meno di quanto avrebbe potuto. Pozzovivo, infine, resta un ottimo scalatore, ma a mio modo di vedere non in grado, per caratteristiche tecniche, di puntare al primato.<br />
Come detto, per le corse a tappe ci resta solo Vincenzo Nibali. <b>Lo Squalo dello Stretto parteciperà al Tour de France per puntare al podio</b>, nel quale dovrà cercare di limitare i danni dai vari Wiggins ed Evans nei quasi 100 km a cronometro. Il 27enne siciliano potrà contare su un gregario di lusso come Basso ed ha raggiunto ormai la maturità giusta per puntare ad un risultato di prestigio. Solido nelle prove contro il tempo, incisivo sulle salite con pendenze non impossibili come quelle del Tour ed <b>abile come nessun altro in discesa,</b> il campione della Liquigas potrà regalare spettacolo alla Grand Boucle.<br />
Se per 6-7 anni dovremo affidarci quasi esclusivamente a Nibali, l'auspicio è che il siciliano possa presto essere affiancato da alcuni giovani talenti come Fabio Aru (scalatore puro che debutterà da professionista con l'Astana tra poco più di un mese) e Mattia Cattaneo, vincitore del Girobio 2011.<br />
L'Italia ha saputo rigenerarsi in tre anni per quanto riguarda le corse di un giorno, sfoderando una nidiata di talenti che il mondo ci invidia. Ci riuscirà anche nei Grandi Giri, anche se servirà un po' di pazienza.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-76393965496441463312012-05-26T16:20:00.000+02:002012-05-26T16:20:01.688+02:00Schumacher leggendario, la classe non è acqua<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipwYxO5-Y3x6SbwqHRZkjiEns5N0RPotHwWINzmcSentxvv5miLc9Qv67TB7y-fSXsblm5SvgbJ-KysMIIYGQGSuyZMDaS3rhMEBpzdDSop1wuTUSTXVd42iaqgntkfgbx20nkkWfgDFk/s1600/Schumy.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipwYxO5-Y3x6SbwqHRZkjiEns5N0RPotHwWINzmcSentxvv5miLc9Qv67TB7y-fSXsblm5SvgbJ-KysMIIYGQGSuyZMDaS3rhMEBpzdDSop1wuTUSTXVd42iaqgntkfgbx20nkkWfgDFk/s320/Schumy.jpg" width="320" /></a></div>
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Il ruggito del vecchio leone. Il graffio del più grande di sempre. La stoccata di una leggenda che non si piega all'inesorabile scorrere del tempo. Michael Schumacher è tornato, questa volta per davvero.<br />
No, non era il vero Kaiser quello che si era ammirato in questi due anni e mezzo dal suo ritorno in F1. Un pilota mai sul podio e sistematicamente preceduto dal più giovane compagno di squadra Nico Rosberg.<br />
Serviva la pista dei campioni per ritrovare lo smalto dei tempi andati e mai dimenticati. Montecarlo, il circuito cittadino che in passato ha esaltato solo i grandi fuoriclasse, dove nell'albo d'oro figurano i sei successi di Ayrton Senna, i 5 di Graham Hill e, appunto, Schumacher. Qui il 43enne di Kerpen ha realizzato un autentico capolavoro, dando finalmente un senso al suo ritorno nel grande circus. Un giro impeccabile quello del fenomeno teutonico, supportato finalmente da una Mercedes equilibrata e performante. Schumy è risultato aggressivo ed incisivo, guidando al limite ed infliggendo 8 centesimi al primo degli inseguitori, l'australiano Mark Webber.<br />
E poco importa se, a causa di una penalità subita a Barcellona dopo l'incidente con Bruno Senna, il sette volte iridato dovrà arretrare di cinque posizioni sulla griglia di partenza. Oggi Schumacher ha realizzato il suo grande obiettivo, poiché ha dimostrato al mondo che, a dispetto dell'età e delle innumerevoli critiche subite, la sua classe e la sua capacità di rivaleggiare con avversari che potrebbero essere suoi figli sono rimaste intatte. Il libro dei record, dunque, torna ad aggiornarsi 6 anni dopo: per il Kaiser, infatti, quella odierna costituisce la 69ma pole position in carriera.<br />
Le qualifiche odierne, in previsione gara, potrebbero rivelarsi meno determinanti rispetto al passato. Certo, superare resta un'impresa quasi impossibile, tuttavia cruciali per il risultato finale si riveleranno la gestione degli pneumatici (alcune squadre potrebbero optare per due soste, altre per le canoniche tre) e, soprattutto, la tattica di gara (fondamentale sarà non rimanere imbottigliati nel traffico). Il grande equilibrio vigente in questa stagione è stato confermato anche dal circuito monegasco, con i valori in campo in rapido mutamento a seconda delle mescole montate sulle macchine.<br />
Potremmo definirlo il Mondiale dell'altalena. La Mercedes, ad esempio, dopo la gloria del Gp di Cina con il trionfo di Rosberg, era finita nella polvere dopo le sconcertanti ed anonime prove in Bahrein e Spagna. Ora la scuderia teutonica è nuovamente lì davanti a tutti a giocarsi il podio.<br />
Dalla prima piazza scatterà Mark Webber, ma la Red Bull resta un mistero irrisolto, con Sebastian Wettel appena decimo ed a disagio su una monoposto troppo sottosterzante. Sull'australiano, poi, pende la spada di Damocle della partenza, dato che sino ad ora in questo fondamentale si è rivelato disastroso.<br />
Luci ed ombre anche in casa McLaren, con Hamilton terzo grazie alla penalizzazione di Schumacher e Jenson Button addirittura 13mo ed eliminato nella Q2. La vettura di Woking conferma, seppur con un solo pilota, di adattarsi al meglio su qualsiasi tipo di tracciato, anche se, soprattutto sul passo gara, non si è mai rivelata sino ad ora superiore alla concorrenza, soffrendo molto il degrado delle gomme.<br />
Discreto il rendimento della Lotus, con Romain Grosjean e Kimi Raikkonen rispettivamente quarto ed ottavo. La E20 si conferma una macchina equilibrata nel migliore dei modi dal punto di vista aerodinamico e facile da guidare, dunque in proiezione gara e considerando il rendimento evidenziato nelle prove libere, esistono i presupposti per un Gp in rimonta da parte della coppia finnico-transalpina. Il grande problema, tuttavia, restano le qualifiche, dove la vettura non riesce a portare in temperatura gli pneumatici, il che potrebbe rivelarsi decisivo nella corsa al titolo mondiale.<br />
Inutile nasconderlo, serpeggia delusione in casa Ferrari. I test di giovedì e della mattinata odierna avevano illuso, ma alla fine Fernando Alonso e Felipe Massa devono accontentarsi solo di una quinta ed una settima piazza. Questa volta non riuscito il miracolo al 30enne iberico, ma il segnale incoraggiante proviene proprio dal brasiliano, per la prima volta incisivo e vicinissimo al compagno di squadra in questa stagione: lo sviluppo della F2012, dunque, prosegue nel verso giusto ed a piccoli passi, anche se, soprattutto in qualifica, resta un gap ancora piuttosto importante da colmare.<br />
Ad ogni modo, il Cavallino Rampante domani può puntare al podio, in quanto il ritmo gara della Rossa si è rivelato oltremodo performante. Alonso dovrà cercare di sfruttare al meglio tutte le occasioni che gli si presenteranno, considerando che a Montecarlo spesso l'ingresso della safety-car può mutare radicalmente le carte in tavola.<br />
E' bene ricordare, poi, che in un Mondiale complicato ed equilibrato come quello attuale, nella lotta all'iride l'obiettivo primario del campione di Oviedo deve essere orientato sempre alla conquista del maggior numero possibile di punti.<br />
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<a href="http://www.f1passion.it/2012/05/f1-analisi-qualifiche-gp-monaco-2012-il-ruggito-del-vecchio-leone/">http://www.f1passion.it/2012/05/f1-analisi-qualifiche-gp-monaco-2012-il-ruggito-del-vecchio-leone/</a>
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-72027869462698245242012-05-25T10:39:00.001+02:002012-05-25T10:39:56.417+02:00Europei ginnastica artistica: Morandi in finale, fuori la squadra<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuHP1r-Qqi7CbFbx9xHux1yWwhXMe4mYpWeOOY004p6aED9nUA_4f4t7P0QrKqObOL6k9ztFtpL5CzdVspdAA2-BYj0c4aqsjddQTfZ6bOVlLzuv7we7K-P2QCSLmvPWLGjxSF_KcFuHM/s1600/Morandi.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuHP1r-Qqi7CbFbx9xHux1yWwhXMe4mYpWeOOY004p6aED9nUA_4f4t7P0QrKqObOL6k9ztFtpL5CzdVspdAA2-BYj0c4aqsjddQTfZ6bOVlLzuv7we7K-P2QCSLmvPWLGjxSF_KcFuHM/s320/Morandi.JPG" width="320" /></a></div>
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<b>Premessa</b>: dopo un decennio, finalmente i tecnici hanno dato spazio ad una squadra giovane in una grande competizione internazionale.<b> Tesi:</b> il livello delle nuove leve è ancora molto basso, dunque si intuisce perché si sia insistito per così tanti anni con i veterani.<br />
Ai Campionati Europei di ginnastica artistica di scena a Montpellier, infatti, l'Italia, nona nelle qualifiche, è rimasta fuori dalla finale a squadre con 41.566 punti. Per raggiungere l'atto conclusivo sarebbero serviti i 42.949 della Svizzera, ottava.<br />
<a name='more'></a>La selezione tricolore schierava <b>Ludovico Edalli</b> (bronzo alle Olimpiadi giovanili del 2010 alle parallele), Lorenzo Ticchi, Paolo Principi, Andrea Cingolani e, come unico veterano, <b>Matteo Morandi</b>. Quest'ultimo ha staccato il pass per la finale agli anelli con il terzo punteggio (15.366), preceduto dal francese Samir Ait Said (15.566) e dal russo Alekasndr Balandin (15.466).<br />
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In occasione delle Olimpiadi di Londra torneranno in squadra veterani come <b>Alberto Busnari ed Enrico Pozzo</b>, tuttavia la rassegna continentale rappresentava proprio l'occasione giusta per testare i giovani sulle grandi platee internazionali e far comprendere loro quanto lavoro ci sia ancora da fare per raggiungere una buona competitività.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-45580797544374813262012-05-24T23:26:00.001+02:002012-05-24T23:26:18.463+02:00E' un calcio (mercato) finalmente italiano?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSqGiv9fk4djOCBOwkYzgW6QcOWfQGE0KMwmw0VxcoVGPZdgDL71ZpX-kXYqIjs-aWokubWPjgSajzaLEfKwPgANHhz4bBbOiysQdnHPZy2EiykHga3qHbduxeaHhPVIY1pPH9c141WdM/s1600/Verratti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSqGiv9fk4djOCBOwkYzgW6QcOWfQGE0KMwmw0VxcoVGPZdgDL71ZpX-kXYqIjs-aWokubWPjgSajzaLEfKwPgANHhz4bBbOiysQdnHPZy2EiykHga3qHbduxeaHhPVIY1pPH9c141WdM/s320/Verratti.jpg" width="270" /></a></div>
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In questa prima fase di calciomercato stiamo assistendo ad una piacevole inversione di tendenza rispetto al recente passato.<b> Se negli anni precedenti tutti i club davano una caccia spietata a giovani stranieri di dubbio talento, questa volta sulle pagine dei quotidiani i nomi sotto i riflettori appartengono quasi tutti a giocatori italiani. </b><br />
Basti pensare ai gioiellini del Pescara Marco Verratti (inseguito da Juventus, Napoli ed Inter), Ciro Immobile (andrà al Genoa) e Lorenzo Insigne (di proprietà del Napoli, ma corteggiato da mezza Serie A).<br />
E che dire poi di Sebastian Giovinco, possibile (ma non certo) erede di Alessandro Del Piero alla Juventus, sulle cui tracce sono piombati anche Barcellona e Manchester City.<br />
<a name='more'></a><br />
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Proprio il reparto degli attaccanti sta vivendo un grandissimo fermento. Per <b>Mattia Destro</b> (dopo l'esaltante stagione vissuta a Siena e la conseguente convocazione in Nazionale) si sta scatenando un'asta tra Juventus ed Inter, con entrambe le società che stanno facendo un pensierino pure a Fabio Borini della Roma, anch'egli già nel giro azzurro.<br />
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Non ci dimentichiamo, poi, neppure di <b>Manolo Gabbiadini</b> (il nuovo Gigi Riva), reduce da una stagione in cui ha trovato poco spazio all'Atalanta, ma inseguito da diverse big italiane (Napoli su tutte) e straniere (Manchester United).<br />
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Se a livello offensivo non mancano i giovani rampanti, anche in mezzo al campo qualcosa si muove. Detto dell'enfant prodige Verratti, dovrebbe fare ritorno alla Roma il centrocampista (quest'anno in prestito al Crotone) <b>Alessandro Florenzi</b>, ottimo incursore ed autore di ben 11 reti nel campionato cadetto.<br />
Ambito da molte squadre di provincia sarà anche <b>Luca Marrone</b> (Juventus), anche se Antonio Conte crede moltissimo in questo prodotto del vivaio che potrebbe trovare maggiori spazi con il ritorno della Vecchia Signora in Champions League.<br />
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Anche per quanto riguarda i difensori, appare in fibrillazione il mercato degli azzurri. Preso atto dell'addio del totem Alessandro Nesta, il Milan ha deciso di puntare sul 23enne centrale del Chievo<b> Francesco Acerbi,</b> reduce da un'annata in cui si è rivelato abile negli anticipi ed insuperabile nel gioco aereo. Gli altri due pezzi pregiati sono Davide Astori (che dovrebbe lasciare Cagliari) e, soprattutto, <b>Angelo Ogbonna</b>, con quest'ultimo che possiede le qualità per diventare in un futuro prossimo un dei migliori difensori d'Europa.<br />
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Per concludere, molti grandi club stanno tenendo d'occhio anche diversi portieri giovanissimi come Antonio Donnarumma, Mattia Perin e <b>Nicola Leali </b>(già acquistato dalla Juventus per il dopo-Buffon).<br />
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Inutile dire che un tale movimento di calciatori azzurri <b>non potrà che far bene anche alle Nazionali italiane</b>. Che i nostri club abbiano finalmente compreso che forse conviene maggiormente puntare sui giovani di casa nostra piuttosto che su stranieri esotici e mediocri?<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-25828486792882775182012-05-24T11:39:00.001+02:002012-05-24T11:39:34.549+02:00Nuoto: Bianchi miglior crono in batteria e pass per Londra<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXRYI_DV2s4oQ4QqoCaOpnvH9iBadZYBzTBz3QXELpbD8DHvRjXVwCJvItxasn1g2bN2kMLXFgBInWCVvIdbIKN7-NbhWWI196hejSVDFXUdonU0jqbVrZnRNHHDtHz6cFxIYFzOWXfO4/s1600/Bianchi.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXRYI_DV2s4oQ4QqoCaOpnvH9iBadZYBzTBz3QXELpbD8DHvRjXVwCJvItxasn1g2bN2kMLXFgBInWCVvIdbIKN7-NbhWWI196hejSVDFXUdonU0jqbVrZnRNHHDtHz6cFxIYFzOWXfO4/s320/Bianchi.JPG" width="320" /></a></div>
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Continua lo scintillante momento del nuoto italiano agli Europei di Debrecen. Nelle batterie dei 100 farfalla femminili, infatti, <b>Ilaria Bianchi non solo ha ottenuto il miglior tempo assoluto </b>(58"31), ma ha anche centrato la qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012. Nella stessa gara, buona anche la prestazione di Silvia Di Pietro, quinta in 58"86.<br />
<a name='more'></a>Nei 100 sl maschili, <b>Filippo Magnini </b>è approdato in semifinale (quinto in 49"24) insieme a Michele Santucci (15mo in 49"66), mentre non ha preso il via Marco Orsi.<br />
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Convincente qualificazione in finale negli 800 sl per Gabriele Detti e <b>Gregorio Paltrinieri </b>(<a href="http://olimpiazzurra.blogspot.it/2012/05/nuoto-in-mano-ai-super-giovani-e-il.html">dominatore ieri dei 1500</a>), autori rispettivamente del secondo e del terzo crono complessivo.<br />
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Buona prestazione per la <b>4x200 sl femminile</b> (De Memme, Nesti, Carli e Buratto), che ha staccato il pass per l'atto conclusivo con il quinto tempo. In finale, però, l'Italia schiererà <b>Federica Pellegrini</b> ed Alice Mizzau per puntare al podio.<br />
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Unica nota dolente della mattinata, infine, è quella proveniente dai 200 rana femminili, dove sia<b> Lisa Fissneider</b> sia Chiara Boggiatto sono rimaste fuori dalla semifinale.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-67455078790551081872012-05-23T10:35:00.001+02:002012-05-23T10:35:04.220+02:00I nuovi oriundi dello sport italiano<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4tOYg3HlnrEOqBJjmdm7UTNO8C6uzs5TPbvePYndFUqNPTvE5JLsGQkh0WA_7I5Y4drILQce2KeLiCVKXCSwA3gFv7Ub6sShRsS1ZbycDeMmgW2NoWFfR4OTtE82hlf9ie8kwxycTz8w/s1600/Gonzalez.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4tOYg3HlnrEOqBJjmdm7UTNO8C6uzs5TPbvePYndFUqNPTvE5JLsGQkh0WA_7I5Y4drILQce2KeLiCVKXCSwA3gFv7Ub6sShRsS1ZbycDeMmgW2NoWFfR4OTtE82hlf9ie8kwxycTz8w/s320/Gonzalez.jpg" width="320" /></a></div>
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Come ormai saprete, sono un accanito sostenitore della "<a href="https://www.google.it/search?sugexp=chrome,mod=0&sourceid=chrome&ie=UTF-8&q=politica+degli+oriundi">politica degli oriundi</a>".<br />
Negli ultimi giorni sono emersi diversi naturalizzati che potrebbero fare comodo al Bel Paese nell'immediato futuro ed in svariate discipline. Andiamo a fare la loro conoscenza.<br />
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Partiamo dall'atletica. Qui si è messa in luce la cubana<b> Yadisleidy Pedroso Gonzalez</b>. 25 anni di L'Avana, l'atleta caraibica vive a Salerno da un paio d'anni dopo aver sposato Massimo Matrone, suo attuale tecnico. Stiamo parlando di un grandissimo talento dei 400 hs, capace di far segnare nel meeting di Belem (Brasile) un tempo di 55"58, quarta miglior prestazione al mondo stagionale. Solo qualche giorno prima, inoltre, l'italo-cubana aveva sfiorato addirittura il record del mondo nei 200 hs, fermandosi ad un solo decimo (25"7) dal primato della francese Patricia Girard (25"6). Insomma, l'Italia dell'atletica sembra aver trovato finalmente un elemento di grandissimo valore su cui puntare. <b>Peccato che alla Gonzalez, a causa delle solite lungaggini della burocrazia nostrana, manchi ancora la cittadinanza tricolore</b>. Da qui a Londra sarà una corsa contro il tempo per ottenerla.<br />
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<b>Chi invece il passaporto ce lo ha già è Maksym Obrubanskyy</b>, ucraino che da 12 anni vive anch'egli in provincia di Salerno (precisamente a Campagna). Si tratta di un mezzofondista 24enne che con 13'31"09 è già in possesso del minimo di partecipazione agli Europei di Helsinki e che, soprattutto, lascia intravedere segnali importantissimi in chiave maratona, avendo corso la 'mezza' in 1h03'23".<br />
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In vista delle finali di World League in programma ad Almaty (Kazakistan) dal 12 al 17 giugno, <b>Sandro Campagna ha convocato per il suo Settebello ben sei oriundi.</b> Se l'australiano Pietro Figlioli, il cubano Amaurys Perez, il croato Deni Fiorentini ed il serbo Goran Volarevic facevano già parte del giro azzurro, per cautelarsi dall'infortunio ad un dito di Matteo Aicardi (che resta in dubbio per Londra 2012) il ct della selezione tricolore ha concesso una chance anche al croato <b>Daniel Premus</b> ed all'ungherese <b>Tamas Marcz</b> (addirittura 38enne e campione olimpico con la nazionale magiara a Sidney 2000), entrambi centroboa.<br />
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Anche <b>Cesare Prandelli</b> non ha mai disdegnato l'impiego degli oriundi, anzi. Dopo le fugaci apparizioni di Amauri e Ledesma e l'ingresso in pianta stabile nel gruppo di Thiago Motta, ecco che il ct ha convocato nel listone pre-Europei anche <b>Ezequiel Schelotto</b>, esterno argentino dell'Atalanta (in passato già nel giro dell'Under21 di Casiraghi) che può essere considerato il vero erede di Mauro German Camoranesi.<br />
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Infine, dalla stagione 2013, anche la pallavolo potrebbe avere il suo naturalizzato di lusso. Stiamo parlando del fuoriclasse cubano <b>Osmany Juantorena</b>, che a quanto pare, dopo diverse resistenze iniziali, si sarebbe deciso finalmente a vestire l'azzurro. Inutile dire che con lui, Zaytsev e Parodi, la selezione tricolore diverrebbe difficilmente battibile.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-70841508083975215292012-05-21T11:37:00.001+02:002012-05-21T11:37:03.228+02:00'Italia, come stai': tuffi e tiro a volo, certezze olimpiche; il punto sul Giro d'Italia<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4Z3k7QAilAjbxib4S6xZeOWbHT_zqNPQ4YFTt_-_GasmshkCIKjpKBZykeyOmumqgitrHiMHxNYeCLu9yX2v2zUPndpGlbx5SKyNaRerPn8pOUfL_xaOO29H-kOB_qTKjANbeF4y5x0s/s1600/bandieraitalia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4Z3k7QAilAjbxib4S6xZeOWbHT_zqNPQ4YFTt_-_GasmshkCIKjpKBZykeyOmumqgitrHiMHxNYeCLu9yX2v2zUPndpGlbx5SKyNaRerPn8pOUfL_xaOO29H-kOB_qTKjANbeF4y5x0s/s320/bandieraitalia.jpg" width="320" /></a></div>
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Il conto alla rovescia prosegue inesorabile (-67 giorni al via) ed ogni fine settimana l'Italia sta ricevendo segnali confortanti in vista delle Olimpiadi di Londra 2012.<br />
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<b>Tania Cagnotto</b>, a dispetto di una condizione fisica non ottimale (reduce dalle World Series ed in piena fase di carico), si è confermata sul tetto d'Europa nei 3 metri sincro insieme a Francesca Dallapé, facendo segnare un punteggio di 325 punti che garantirebbe un podio quasi certo in terra britannica. Sulla strada verso le medaglie, considerando inarrivabili le cinesi, <b>le rappresentanti del Bel Paese dovranno guardarsi in particolar modo da Canada, Australia ed Usa,</b> ma l'impressione è che se le nostre ragazze disputeranno una gara senza sbavature, l'obiettivo non dovrebbe sfuggire. Tania Cagnotto, inoltre, si presenterà a Londra anche come una delle più serie pretendenti alla medaglia anche nella prova individuale. Si suol dire che una rondine non fa primavera, <b>dunque il quarto posto nella competizione europea, frutto evidentemente di una giornata-no, non eclissa minimamente le potenzialità della 27enne altoatesina</b>, che già nelle World Series, cinesi a parte, si era rivelata superiore al resto del mondo per talento e continuità. Un punto a favore dell'azzurra sarà che alle Olimpiadi disputerà per prima la gara del sincronizzato, dunque un'eventuale medaglia potrebbe tranquillizzarla ed infonderle ulteriore fiducia per l'individuale.<br />
Gli Europei di Eindhoven, inoltre, hanno segnato l'inizio di un <b>importante ricambio generazionale in campo maschile</b>. Andrea Tocci, 17enne di Cosenza, ha conseguito un brillante nono posto nella prova del trampolino da 1 metro in quello che è stato il suo debutto in una competizione senior di questo livello. Già pluri-campione europeo giovanile, l'astro nascente calabrese garantisce un futuro di altissimo livello alla selezione tricolore, essendo uno specialista anche dei 3 metri. Dalla piattaforma, inoltre, è rinato (ed è incredibile utilizzare un verbo del genere per un ragazzo del 1995!) Andrea Chiarabini, sesto nella prova dominata dal suo quasi coetaneo inglese (1994) Thomas Daley. Il talentuoso laziale, presente a soli 14 anni ai Mondiali di Roma 2009, si era smarrito un paio di stagioni or sono, in quanto aveva addirittura timore di tuffarsi da 10 metri d'altezza. Superati i timori e dopo una graduale ripresa dal trampolino, il giovanissimo azzurro sembra aver imboccato nuovamente la strada giusta. L'età, in fondo, è tutta dalla sua parte.<br />
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Ottime notizie giungono dagli sport di precisione. Nel<b> tiro a volo </b>Valerio Luchini si è laureato campione d'Europa nello skeet, tuttavia non sarà presente alle Olimpiadi di Londra 2012. La scelta dei tecnici, infatti, era avvenuta già da qualche settimana e bisogna sottolineare come sia Luigi Lodde sia, soprattutto, Ennio Falco potranno giocarsi le loro possibilità di medaglia ai Giochi in una disciplina dove per vincere serve raggiungere quasi la perfezione.<br />
Il<b> tiro a segno</b> italiano, poi, ha dimostrato di non dipendere solo dal fenomeno Niccolò Campriani (che nella prova di Coppa del Mondo a Milano ha ottenuto un primo ed un secondo posto), avendo conquistato due importanti brozni con Marco De Nicolo e Giuseppe Giordano. Insomma, altri due out-siders di lusso sul sentiero verso i Cinque Cerchi, aspettando segnali di risveglio anche da Petra Zublasing ed Elania Nardelli.<br />
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Ad una settimana dal termine, il<b> Giro d'Italia</b> sembra aver preso una fisionomia ben definita. L'uomo da battere e grande favorito è diventato l'iberico Joaquim (con la 'm' finale, perché egli si sente più catalano che spagnolo) Rodriguez, al quale non sarà per nulla facile per Ivan Basso e Michele Scarponi recuperare un distacco rispettivamente di 1'22" e 1'36". Stiamo parlando di un gap che, sebbene non incolmabile, assume già proporzioni importanti, soprattutto perché <b>gli azzurri dovranno cercare di staccare il capitano della Katusha proprio sul suo terreno preferito: la salita</b>. Certo, sino ad ora il 33enne nativo di Parets del Vallès si è rivelato di gran lunga il migliore su rilievi brevi e con pendenze non impossibili. Decisivi, dunque, saranno i <b>tre tapponi alpini </b>in programma mercoledì (con il passo Giau che potrebbe far selezione anche con la sua impegnativa e tecnica discesa), venerdì (forse il giorno cruciale con l'arrivo in salita sulla temibile Alpe di Pampeago) e sabato (da scalare il Mortirolo prima dello Stelvio), senza dimenticare che domenica a Milano è prevista una <b>lunga cronometro di 30 km dove potrebbero esserci sorprese</b>. Di certo per vincere questo Giro bisognerà attaccare. Sino ad ora Basso si è limitato a correre in difesa ed a limitare i danni, ma per cullare sogni rosa dovrà muoversi sin dal Giau. Lo stesso discorso vale per Scarponi, sin qui apparso non così brillante come nella passata stagione.<br />
<b>Questo Giro, inoltre, sta dicendo che l'Italia, veterani a parte, in questo momento per la vittoria nei Grandi Giri può puntare sul solo Vincenzo Nibali</b>, che si sta preparando per il Tour de France in programma nel mese di luglio. Non abbiamo più grandi scalatori (anche se i giovani Brambilla e Caruso, seppur nel ruolo di gregari, qualche buon segnale lo stanno fornendo) ed anche gli attesi nomi nuovi faticano oltremodo ad emergere (Cataldo e Pozzovivo). Insomma, se il Bel Paese nelle corse di un giorno può contare su una vera e propria nidiata di talenti (Ulissi, Moser, Battaglin, Viviani, Felline e Favilli, solo per citarne alcuni), lo stesso non può dirsi per le competizioni a tappe, anche se a breve, con i prossimi passaggi tra i professionisti di Mattia Cattaneo e Fabio Aru (che a luglio debutterà con l'Astana) potrebbe presto invertire la tendenza.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />
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<br class="Apple-interchange-newline" />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6134668042973603589.post-41925317782851865372012-05-20T19:11:00.001+02:002012-05-20T19:11:39.022+02:00Tiro a volo: Valerio Luchini campione d'Europa nello skeet<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ8Zr6oE4PuYChSl7CK65cc54CUaA8kGZkTYHmIzOHoQQ3pXTzQD6rjQjZ6p3QihlV0YSuakGjIRJKI2GtACAFB1q6LIsWBKXuu6tbFaZcETp9uhs4_5MkZ3frdY-KHTFb9GFRgjd7niw/s1600/Luchini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ8Zr6oE4PuYChSl7CK65cc54CUaA8kGZkTYHmIzOHoQQ3pXTzQD6rjQjZ6p3QihlV0YSuakGjIRJKI2GtACAFB1q6LIsWBKXuu6tbFaZcETp9uhs4_5MkZ3frdY-KHTFb9GFRgjd7niw/s320/Luchini.jpg" width="320" /></a></div>
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Valerio Luchini è campione d'Europa per la prima volta in carriera. Il 28enne romano si è imposto a Larnaca (Cipro) nella gara di skeet, abbattendo 147 piattelli su 150.<br />
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Entrato in finale con il secondo punteggio (122/125) alle spalle del padrone di casa <b>Georgios Achilleos</b>, l'azzurro si è rivelato infallibile in finale, non mancando neppure uno dei 25 bersagli. Il rappresentante del Bel Paese ha preceduto il greco Efthimios Mitas (146) e lo stesso Achilleos, con quest'ultimo che ha superato solo allo spareggio il connazionale Andreas Chasikos.<br />
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Non si sono qualificati per la finale, invece,<b> Luigi Lodde</b> (decimo con 120/125) ed<b> Ennio Falco</b> (ventiduesimo con 119/125). <b>E dire che proprio questi ultimi parteciperanno ai prossimi Giochi di Londra 2012, mentre Luchini dovrà guardarsi la rassegna a Cinque Cerchi dalla tv.</b> Le scelte dei tecnici, infatti, erano state rese note ben prima della rassegna continentale.<br />
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L'Italia, inoltre, è giunta <b>seconda nella prova a squadre</b> (361/375) alle spalle di Cipro (365/375), divenuta una super-potenza di questa disciplina grazie all'apporto del tecnico <b>Andrea Benelli</b>, 52enne fiorentino campione olimpico ad Atene 2004.<br />
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Buone notizie per il tricolore giungono anche dalla gara juniores, dove<b> Gabriele Rossetti</b> ha vinto l'argento (141/150) alle spalle del cipriota Nicolas Vasiliou (142/150).<br />
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Ieri, intanto, si era disputata la gara di skeet femminile, <b>con Chiara Cainero (23ma e lontanissima dalla finale) che continua a lanciare segnali inquietanti in vista di Londra</b>: l'impressione è che difficilmente l'olimpionica friulana potrà inserirsi nella lotta per il podio.<br />
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<b>Federico Militello</b><br />Federico Militellohttp://www.blogger.com/profile/03838249461167168958noreply@blogger.com0