lunedì 10 gennaio 2011

'Italia, come stai?': le prospettive azzurre verso i Mondiali di alpino e fondo



Trascorso il primo scorcio di stagione, si avvicinano i Mondiali sia per lo sci alpino (Garmisch) che per lo sci nordico (Oslo Holmenkollen): si tratterà degli eventi clou di un'intera annata.

Nel fondo l'Italia punterà quasi tutto sulle donne. Arianna Follis e Marianna Longa, però, dovranno provare ad agguantare delle medaglie in equipe. Nelle gare individuali (10 tc, combinata e 30 km tl), infatti, appare insostenibile la concorrenza delle norvegesi Bjoergen (seriamente candidata a vincere tutto, cioè 6 ori complessivi), Steira e Johaug e della polacca Kowalczyk. Molto più aperto, invece, il discorso staffetta, dove il quartetto azzurro ha finalmente trovato in Virginia De Martin una buona alternista da prime due frazioni, dunque alle spalle dell'inarrivabile Norvegia si potrà competere con Svezia e Finlandia per l'argento. Un'altra medaglia (non facile però) potrebbe giungere, come già nel 2009, nella sprint a coppie in tecnica classica, dove Longa e Follis (o Genuin) valgono certamente un piazzamento da top5. Nella sprint individuale in tecnica libera, infine, il Bel Paese calerà il suo asso più importante con la campionessa uscente Follis, anche se bissare il titolo con la mostruosa Bjoergen di questi tempi risulta quanto meno utopistico: obiettivo seconda piazza quindi, con la slovena Majdic come rivale più pericolosa.
In campo maschile un eventuale podio dovrebbe venire accolto come una sorta di miracolo. Nelle prove di lunga distanza non sembrano esserci dubbi sulle scarse aspirazioni da medaglia degli italiani: non adatta alle loro caratteristiche la 15 tc, mentre nella combinata e nell'attesa 50 km tl serve quello spunto veloce che il pur ottimo Clara ed i veterani Piller Cottrer e Di Centa non hanno (o non hanno più). Escludendo a priori la sprint a coppie in alternato, unica speranza è rappresentata dalla sprint individuale a tecnica libera, dove Scola e Renato Pasini fungeranno da out-sider in una prova in cui agli specialisti si aggiungeranno mine vaganti come Cologna e Northug. Oltre al fondo i Mondiali di sci nordico comprendono anche combinata nordica e salto con gli sci. Alessandro Pittin sta vivendo una stagione molto difficile, con notevoli difficoltà in fase di stacco e di volo. Al momento (con una condizione che potrebbe crescere nel prossimo mese) non è da top10. Sono da top5 (e anche da podio in certe condizioni di vento) le azzurre del salto con gli sci, anche se la tragedia di Simona Senoner inevitabilmente (e giustamente) metterà in secondo piano l'aspetto agonistico nelle prossime settimane.

Nello sci alpino, stando ai risultati attuali, l'esito della rassegna iridata non dovrebbe discostarsi molto da quella olimpica, con una sola medaglia nel carniere. Un podio che, ancora una volta, potrebbe provenire dallo Slalom, nel quale (uscite a parte) Razzoli, Moelgg e Deville hanno ampiamente dimostrato di valere le primissime posizioni. Per il resto, sperando in piacevoli sorprese, si fatica ad immaginare qualche altro azzurro nella top3 nelle rimanenti discipline. In Gigante Blardone e Simoncelli inseguono Ligety, Svindal e Richard ad almeno due spanne di distanza, mentre i velocisti Innerhofer, Heel e Fill hanno sfoderato sin qui un rendimento altalenante e comunque non da vertice assoluto. Nelle gare di un giorno, inoltre, ritengo ancora gli intramontabili Cuche, Walchofer e Miller superiori ai nostri rappresentanti.
Tra le donne l'obiettivo sarà l'ingresso tra le prime dieci posizioni, essendo la concorrenza di qualità eccezionale. In Discesa e SuperG, infatti, realisticamente Vonn, Riesch, Gut e Gorgl paiono gareggiare in una dimensione parallela e ciò si percepisce dalla loro sciata, vistosamente più potente ed aggressiva. Da notare che lo sci di questa campionesse viene fatto sempre correre e ciò sviluppa una velocità che spesso permette di sopperire anche a dei piccoli errori. Una sorpresa tricolore è più fattibile in Gigante e Slalom, anche se sino ad ora, Moelgg a parte (due volte a podio in questa stagione), le italiane hanno reso ben al di sotto delle aspettative.
Insomma, contrariamente agli anni passati, quando ci presentavamo ai grandi appuntamenti con alle spalle podi e vittorie a raffica in Coppa del Mondo per poi raccogliere le briciole, questo 2011 presenta una situazione diametralmente opposta, con l'Italia in veste di mina vagante: sarà diverso anche l'esito finale?

Federico Militello

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