venerdì 22 giugno 2012

Europei canoa: Idem intramontabile; ok anche Benassi




"Io ho sconfitto il tempo". E' questo il titolo che Josefa Idem potrebbe dare ad una sua eventuale autobiografia. A 47 anni (ma non vi erano dubbi su questo) l'intramontabile italo-tedesca resta ancora di gran lunga l'atleta di punta della canoa velocità italiana, sulla quale poggiano quasi tutte le speranze tricolori di ottenere una prestazione di rilievo alle prossime Olimpiadi di Londra 2012.

giovedì 21 giugno 2012

I precedenti italici nel Gp d'Europa





Il Gp d’Europa affonda le sue radici nel lontanissimo 1923. Venne istituito dalla Associazione Internazionale degli Automobil Club Riconosciuti, l’antenata dell’odierna FIA, quale titolo onorifico per la gara di maggior prestigio della stagione agonistica, carattere che mantenne anche dopo l’avvento del Mondiale fino al 1977.

Dal 1983, poi, il Gp d’Europa divenne una gara effettiva del calendario di Formula1, con le sole eccezioni del periodo 1986-1992 e del 1998. Dopo essersi disputato per 24 anni su quattro piste differenti (Brands Hatch, Donington, Jerez de la Frontera e Nurburgring), dal 2008 si tiene sul circuito cittadino di Valencia.

Lusinghiero appare il bilancio della Ferrari nel Gp d’Europa., dove ha collezionato ben 12 successi complessivi. Nel complesso, inoltre, i piloti e le scuderie italiane hanno sempre conseguito risultati prestigiosi in questa competizione.


La prima edizione onorifica del 1923 a Monza, infatti, fu vinta da Carlo Salamano con la sua Fiat 805/405, mentre nelle due annate successive si imposero a Lione e Spa Francorchamps rispettivamente le Alfa Romeo di Giuseppe Campari ed Antonio Ascari. Quest’ultimo, che scomparve proprio nel 1925 dopo un incidente nel Gp di Francia, era il padre di quell’Alberto Ascari che si aggiudicò i titoli mondiali nel 1952 e nel 1953 con la Ferrari. Proprio lui regalò inoltre alla Rossa di Maranello il primo trionfo nel Gp d’Europa, imponendosi a Monza con la sua F125.

Il tricolore continuò a sventolare alto nel Gp d’Europa anche nel triennio successivo: nel 1950, il primo anno in cui si disputò il Mondiale di F1, a primeggiare fu il futuro iridato Giuseppe Farina con l’Alfa Romeo; con la stessa scuderia, poi, tagliarono il traguardo per primi l’anno dopo Juan Manuel Fangio e Luigi Fagioli. Nel 1952, infine, fu ancora Alberto Ascari a riportare la Ferrari al successo: fu l’ultima vittoria di un italiano con il Cavallino Rampante nel Gp d’Europa.

La casa automobilistica del Bel Paese, infatti, tornò a graffiare tre anni dopo con il francese Maurice Trintignant a Montecarlo, prima di ripetersi nel 1959 e nel 1960 con il britannico Tony Brooks e lo statunitense Phil Hill, rispettivamente sui circuiti di Reims-Gueux e Monza. Da lì per la Ferrari iniziò un lunghissimo digiuno: in 40 anni, infatti, la scuderia italiana ottenne una sola vittoria nel 1974 grazie allo svizzero Clay Regazzoni, che al Nurburgring si rese artefice di una prestazione eccezionale, precedendo il sudafricano Jody Scheckter (Tyrrel-Ford) e l’argentino Carlos Reutemann (Brabham-Ford).

Negli anni 2000, poi, la Rossa tornò a ruggire grazie ai quattro trionfi di Michael Schumacher al Nurburgring (2000, 2001, 2004, 2006) ed a quello di Rubens Barrichello sulla medesima pista (2002).

La Ferrari, infine, ha agguantato un primo posto anche nella prima edizione disputata a Valencia, con Felipe Massa che nel 2008 si impose davanti a Lewis Hamilton (McLaren).

http://www.f1passion.it/2012/06/f1-colori-italiani-al-gp-europa/

Federico Militello

mercoledì 20 giugno 2012

Da venerdì Europei di canoa velocità a Zagabria




Prenderanno il via venerdì a Zagabria i Campionati Europei di canoa velocità.
L’Italia schiererà i suoi tre atleti che prenderanno parte alle Olimpiadi di Londra 2012: Maximilian Benassi (K1 1000 metri), Norma Murabito (K1 200) e l’intramontabile Josefa Idem (K1 500), che malgrado le 47 primavere sulle spalle andrà ancora una volta a caccia di un risultato di prestigio. Per la campionessa olimpica di Sidney 2000, tuttavia, questa rassegna continentale rappresenterà solo una tappa di passaggio per affinare la preparazione in vista dell’obiettivo a Cinque Cerchi.

lunedì 18 giugno 2012

'Italia, come stai?": nasce Olimpiazzurra.com








SABATO 23 GIUGNO, ORE 8. Sono la data e l'ora che segnano l'inizio di una nuova, stimolante e (lo speriamo tutti) felice avventura.
Il blog di Olimpiazzurra nacque i primi giorni di dicembre con l'intento dichiarato di fornire agli appassionati ed amanti di sport una nuova visione del panorama italiano a cinque cerchi. Nel nostro Paese, infatti, quasi tutti i portali sono sovraffollati di notizie calcistiche, mentre tutte le altre discipline, motori a parte, vengono spesso relegate in terza/quarta fascia.
Noi, invece, abbiamo puntato sempre su un concetto molto semplice: pari dignità. Chiunque fa sport compie sacrifici importanti e degni di essere raccontati, senza dimenticare che le difficoltà aumentano quando gli stipendi a fine mese non sono faraonici.

mercoledì 13 giugno 2012

Pallanuoto: l'Italia supera il Kazakistan solo ai rigori




Dopo la sofferta vittoria contro la modestissima Cina per 10-9, arriva un altro successo risicatissimo per la nazionale italiana di pallanuoto nel corso della World League di scena ad Almaty, in Kazakistan. Quest’oggi il Settebello ha affrontato proprio i padroni di casa, prevalendo solo ai rigori dopo aver concluso i tempi regolamentari sul 10-10.

martedì 12 giugno 2012

Il bilancio della Ferrari dopo 7 gare




Quando un terzo del Mondiale di F1 volge ormai alle spalle, è tempo di tracciare i primi bilanci in casa Ferrari.
Considerate le premesse di inizio stagione, il poter con tare su un Fernando Alonso in piena corsa per il titolo e staccato appena due lunghezze dal leader Lewis Hamilton, profuma di miracolo.
Ma facciamo un passo indietro. L'estate scorsa, nel bel mezzo di un annus horribilis, i vertici del Cavallino Rampante decisero di arrestare lo sviluppo della F150 Italia per concentrarsi sul progetto 2012. L'idea, neppure tanto velata, era quella di creare una vettura performante ed in grado di lottare per la vittoria sin dalle prime gare. Ebbene, dopo mesi di intenso lavoro e, soprattutto, di ingenti risorse economiche profuse, sin dai test invernali la F2012 presentò lacune importanti dal punto di vista aerodinamico, tanto da far aleggiare a Maranello lo spettro di una nuova annata da incubo. Per fortuna non è andata così e le chances iridate sono rimaste intatte, per lo più grazie alle capacità di indomito lottatore di Fernando Alonso.
Il 30enne asturiano, in particolare, si è reso artefice di due vere e proprie imprese nei primi due appuntamenti stagionali, agguantando più punti di tutti a dispetto di una monoposto da quinta fila. In Australia, dopo essere scattato dalla 12ma piazza, lo spagnolo giunse quinto, mentre in Malesia, complice il gradito regalo della pioggia, sfoderò una delle sue migliori prestazioni in carriera, trionfando dopo una partenza dalla nona posizione.
Dopo i Gp extra-europei, tuttavia, la Ferrari ha impresso una svolta al campionato, apportando prima ai test del Mugello e poi a Barcellona delle modifiche tecniche che ne hanno migliorato l'aerodinamica e, di conseguenza, gli endemici difetti di trazione e velocità di punta. Non è un caso, infatti, se nelle ultime tre qualifiche il bi-campione del mondo non sia mai uscito dalla top5.
Insomma, ancora una volta la capacità di reazione da parte degli uomini della scuderia italiana si è rivelata fondamentale, tanto che, in pochi mesi, è stato assottigliato quasi del tutto un gap che a marzo si aggirava intorno al secondo.
Alonso, dunque, può contare finalmente su un mezzo con cui correre all'attacco e puntare alla vittoria. Certo, la Ferrari non dovrà più ripetere errori strategici come quello del Gp del Canada, i quali hanno fatto tornare alla memoria alcuni svarioni del passato che, con l'ingresso nell'organico dell'inglese Pat Fry, sembravano ormai dimenticati. Questo Mondiale, infatti, se deciderà molto probabilmente solo nel finale e magari per pochi punti di differenza: decisiva, quindi, si rivelerà la costanza di rendimento in zona podio.
Il vero, grande problema per la “Rossa” resta Felipe Massa. I numeri, come sempre, ci vengono in soccorso: in sette Gran Premi il pilota brasiliano è sempre giunto alle spalle del compagno di squadra sia in qualifica che in gara, racimolando appena 15 miseri punti in classifica. Se Alonso ha ottenuto tre podi complessivi, Massa vanta come miglior risultato la sesta posizione di Montecarlo.
Insomma, un vero e proprio fardello sulle ambizioni Ferrari in chiave Mondiale costruttori, con un pilota che, conscio che la sua avventura a Maranello terminerà a fine anno, potrebbe anche calare ulteriormente sul piano motivazionale. Un Massa di questo tipo non fa bene a nessuno, né alla sua immagine né alle velleità di successo del Cavallino Rampante.

http://www.f1passion.it/2012/06/f1-bilancio-dopo-sette-gran-premi-ferrari/

Federico Militello

lunedì 11 giugno 2012

'Italia, come stai?': bene il 3-5-2, ma servono accorgimenti




Il pareggio dell'Italia nel debutto europeo contro la Spagna può essere analizzato sotto punti di vista differenti.
Partiamo dal risultato. Il calcio iberico, nonostante sia campione di tutto, ancora una volta non è riuscito a prevalere su quello italiano nei 90 minuti in una partita ufficiale di un Mondiale o un Europeo. L'ultimo successo non amichevole delle Furie Rosse, infatti, risale addirittura alle Olimpiadi di Anversa 1920.
Anche nella rassegna continentale di quattro anni fa, infatti, Casillas e compagni si imposero solo ai calci di rigore, dopo che era stata l'Italia ad andare più vicina al gol con Mauro German Camoranesi.
Tutto questo per dire che, se esiste una nazionale in grado di mandare in confusione e rendere prevedibile il tiki-taka spagnolo, questa è proprio quella azzurra.