lunedì 30 agosto 2010

Brevi. Settebello brillante, anche il Montenegro è ko


Pallanuoto: se il successo inaugurale sulla Spagna era stato importante, quello odierno sui campioni europei in carica del Montenegro è addirittura fondamentale. 11-10 il punteggio in favore degli azzurri, che ora guidano il raggruppamento a pari merito con la Romania (che a sua volta ha prevalso sugli iberici). Domani la selezione tricolore attende la Turchia. In serata (19.30) scenderà in acqua anche il Setterosa nel debutto europeo con la Grecia (nazionale che eliminò l'Italia ai Mondiali di Roma del 2009).

Calcio femminile: sarà la Francia l'avversario dell'Italia nei play-off di qualificazione ai Mondiali di Germania nel 2011. Le ragazze di Ghedin giocheranno l'andata (11 o 12 settembre) in trasferta. Il sorteggio ha risparmiato alle azzurre due spauracchi come Norvegia e Svezia.

Tennis: iniziato l'ultimo torneo del Grande Slam della stagione, lo Us Open. Agevole passaggio del turno per Francesca Schiavone, 6-1, 6-0 alla giapponese Morita. La vincitrice del Roland Garros affronterà nel prossimo match un'altra italiana, Maria Elena Camerin, brava nel superare l'australiana Ferguson per 6-4, 6-0. Oggi è andato in scena un altro derby tricolore: Sara Errani ha avuto la meglio per 7-6 (4), 7-5 su Tatiana Garbin.

Federico Militello

'Italia, come stai?': segnali di risveglio dal basket


Nel 2009 il basket maschile italiano aveva toccato il fondo con la mancata qualificazione agli Europei (e, di conseguenza, ai Mondiali). Anche quest'anno il pass diretto non è arrivato e sarà necessario ricorrere all'Additional Round del prossimo anno, dove gli azzurri si giocheranno un posto con Georgia, Polonia, Bulgaria, Ucraina e Bosnia. Il risultato, tuttavia, è positivo nel complesso, poiché l'Italia è tornata finalmente a guardare con ottimismo al domani: dopo una notte lunga e buia, si intravede un pallido raggio di sole. Pianigiani ha creato una buona struttura di squadra, nella quale viene esaltato l'enorme talento di Andrea Bargnani, finalmente consacratosi come leader e trascinatore del gruppo. Proprio dal fenomeno romano e da Marco Belinelli sono dipesi quasi sempre i destini tricolori, con i compagni militanti nella Serie A italiana (dove in pratica sono dei panchinari) spesso non all'altezza. Proprio il neo-ct ha commesso degli errori in proposito. Prima fra tutte, certamente la sciagurata scelta dell'oriundo: con tutti i passaportati del nostro campionato, possibile che non ci fosse nulla di meglio di Anthony Maestranzi, play-maker discreto e nulla più? Perché uno dei nostri giovani più promettenti, Pietro Aradori, è stato impiegato con il contagocce? Ha senso convocare in nazionale a 30 anni un rincalzo come Thomas Ress? In un anno molte cose potranno cambiare, tuttavia l'importante sarà avere a disposizione ( e qui sarà molto importante l'opera diplomatica del presidente Meneghin) le tre stelle della Nba (sperando, per l'appunto, che anche Danilo Gallinari vesta finalmente l'azzurro: per motivi vari non ci è ancora riuscito!). Nel frattempo sono attesi ad un salto di qualità i talentuosi Melli, Gentile e Renzi. Diciamolo apertamente: quest'Italia, se al completo, può giocarsela con chiunque. L'obiettivo principale resta Londra 2012: con unità di intenti e tanto lavoro, questo sogno potrà diventare realtà.

Anche nel settore femminile la selezione tricolore del ct Ticchi dovrà ricorrere agli spareggi del prossimo anno (in teoria più semplici rispetto agli uomini, con la sola Serbia a rappresentare una plausibile insidia). In questo caso, però, la buona sorte non ha certamente arriso al Bel Paese. Priva della sua fuoriclasse Francesca Macchi, oltre che di Simona Ballardini, l'Italia ha comunque disputato un eccellente girone di qualificazione, sconfiggendo per ben 2 volte la Lituania, vincitrice del raggruppamento. Le azzurre sono state condannate dalle 2 sconfitte con la Croazia, squadra mediocre che però rappresenta da ormai un biennio la nostra bestia nera. Il gioco espresso, tuttavia, è parso in alcuni frangenti veramente corale ed organizzato. Da un gruppo solido e coeso sono poi emerse le grandi qualità di alcune giovani interessanti come Sottana, Cinili e Consolini. Considerando poi il serbatoio delle giovanili, con l'Under18 campione d'Europa in carica, si comprende come l'avvenire sia roseo. Regolando il mirino a più breve termine, con il ritorno di Macchi l'Italia guadagnerà moltissimo sul piano del talento e dell'imprevedibilità. Anche in questo caso sognare le Olimpiadi non è un reato.

Federico Militello

Brevi. L'Italia batte la Spagna nella pallanuoto


Pallanuoto: l'Italia bagna il suo debutto agli Europei di Zagabria con una fondamentale vittoria per 7-6 sulla Spagna. I gol tricolori sono stati realizzati da Felugo (2), Presciutti (2), Aicardi (2) e Luongo. Era assente per squalifica il fortissimo oriundo Pietro Figlioli. Gli azzurri sono inseriti in un gruppo di ferro che comprende anche Montenegro (l'avversario odierno), Croazia, Romania e Turchia. La prima approda direttamente in semifinale, la seconda e la terza, invece, disputeranno i quarti di finale.

Pallavolo femminile: con un sussulto di orgoglio la nazionale femminile ha sconfitto per 3-1 la Polonia ed ha conquistato un'insperata medaglia di bronzo alle Final Six del World Grand Prix.

Beach soccer: medaglia d'argento per l'Italia ai Campionati Europei di Portogallo. Gli azzurri sono stati sconfitti in finale per 3-2 dai padroni di casa lusitani. Si tratta, comunque, di un grande ritorno del Bel Paese ad alti livelli dopo gli ultimi anni della gestione Magrini. Con il nuovo ct Esposito, infatti, i miglioramenti sono stati sin da subito evidenti.

Basket femminile: l'Italia ha sconfitto per 68-59 l'Olanda nell'ultimo turno di qualificazione agli Europei 2011. Tuttavia, causa concomitante successo della Croazia sul Belgio (85-70), le azzurre devono dire addio alla qualificazione diretta avendo perso entrambe le sfide dirette con le croate. L'anno prossimo, dunque, la selezione tricolore parteciperà all'Additional Round, dove l'unica avversaria insidiosa sarà la Serbia. L'Italia, infortuni permettendo, potrà nuovamente contare su Macchi e Ballardini.

Federico Militello

Edoardo trionfa in Scozia: i fratelli Molinari in Ryder Cup!


29 agosto 2010, ore 17.43. Buca 17 del prestigiosissimo Johnnie Walker Championship, ultimo torneo dell'European Tour valido per la convocazione in Ryder Cup (ovvero la sfida tra Europa e Stati Uniti). Edoardo Molinari, secondo ad un colpo dal leader della classifica, l'australiano Brett Rumford, ha l'opportunità dell'aggancio in vetta. Un putt difficilissimo, lungo circa 15 metri e con pendenza verso sinistra. L'azzurro si concentra, colpisce la pallina. Questa rotola lenta ma inarrestabile e finisce in buca. E' l'inizio del tripudio tricolore, l'alba di una nuova grande impresa compiuta da due fratelli capaci di imprimere un sferzata drastica e decisa alla storia del golf italiano.
'Edo' si è aggiudicato il torneo scozzese con 10 colpi sotto il par (uno di vantaggio proprio su Rumford), risultato maturato con ben 3 birdie nelle ultime 3 buche. Il più grande dei fratelli Molinari, per sperare nella wild card per la Ryder Cup, doveva solo vincere e, da vero campione, ha trionfalmente raggiunto l'obiettivo. In serata, infatti, il capitano della selezione del Vecchio Continente, Colin Montgomery, ha ufficializzato la presenza del golfista del Bel Paese, che va ad aggiungersi a quella del fratello minore Francesco, già certo da tempo della partecipazione (e terzo ieri in classifica generale: solo un bogey alla 18 ha privato i nostri esponenti della doppietta). Un risultato a storico e senza precedenti: l'Italia torna in Ryder Cup 13 anni dopo l'ultima apparizione di Costantino Rocca e, per la prima volta, lo farà con due rappresentanti, per di più fratelli.
Il golf nostrano sta bruciando le tappe: dopo il titolo mondiale nel 2009, ora questa ennesima, grande soddisfazione, che indubbiamente porterà lustro e prestigio internazionale a tutto il movimento tricolore. Il merito è tutto di questi fantastici Fratelli d'Italia.

Federico Militello

sabato 28 agosto 2010

Tutte le news di un sabato intenso


Ginnastica ritmica: medaglia d'oro per l'Italia nella tappa di Coppa del Mondo svoltasi a Pesaro. Le Farfalle Azzurre, già iridate nel 2009 e seconde ai Mondiali in questa stagione, con il punteggio di 55.750 hanno preceduto Bielorussia e Israele.

Golf:
fratelli Molinari da sogno. I campioni del mondo in carica stanno letteralmente incantando con il loro gioco anche in Scozia, dove nel Johnnie Walker Open Francesco è al comando con 206 colpi (10 sotto il par) davanti ad Edoardo, secondo con 205 (-9). Nell'ultima e decisiva giornata i due azzurri dovranno guardarsi dall'assalto di ben 5 giocatori appaiati al terzo posto con -8.

Pallavolo femminile: 'Vergogna!', l'eloquente commento del ct Massimo Barbolini al termine della secca sconfitta per 3-0 contro il Brasile nella Final Six del Grand Prix. Azzurre mai in partita e psicologicamente annientate dallo strapotere fisico delle verde-oro. Ora urge una svolta in vista dei Mondiali, dove, causa un sorteggio tutt'altro che benevolo, per ambire alle semifinali dovremo prevalere su squadroni come Stati Uniti, Cuba, Olanda e lo stesso Brasile. Servirà la vera Italia.

Beach volley: ottimo quinto posto finale nella tappa del World Tour dell'Aia per la nuova coppia tricolore formata da Matteo Martino e Matteo Ingrosso, sconfitti dagli americani Fuerbringer-Lucena per 2-0 (23-21, 21-17). Ora cosa farà Martino, da anni considerato una promessa della pallavolo indoor? Tornerà alle origini o proseguirà nell'avventura sulla sabbia, sognando Londra 2012? Intanto agli Europei Under23 hanno conquistato la finalissima le azzurre Menegatti-Giombini (2-1 alle russe Ukolova-Vozakova), mentre sono stati sconfitti in semifinale Paolo Nicolai e Paolo Ingrosso (1-2 dai polacchi Kadziola-Szalankiewicz).

Ciclismo: stasera prenderà il via la Vuelta Espana. L'Italia punta forte su Vincenzo Nibali per la classifica generale. Il 25enne siculo, se la condizione sarà quella del Giro d'Italia, è dotato delle carte in regola per farci divertire.

Federico Militello

venerdì 27 agosto 2010

Sabbia tricolore: Italia in finale nel beach soccer


Beach soccer: 5 anni dopo la sua prima volta (con conseguente vittoria) l'Italia torna in finale nell'Euroleague di beach soccer. Grazie alla vittoria per 6-5 sulla Spagna, infatti, gli azzurri hanno raggiunto matematicamente il primo posto nel Gruppo B, qualificandosi per l'atto conclusivo dove attenderanno una tra Portogallo e Russia. Grandi protagonisti Corosiniti e Palmacci, autori di una doppietta a testa. Il nuovo corso del ct Esposito, dunque, ha già fruttato un risultato di grande prestigio.

Beach volley: quest'oggi la sabbia arride al Bel Paese. Nell'ultima tappa del World Tour all'Aia (Olanda), la nuova coppia formata da Matteo Martino (convertitosi da 2 mesi a questa nuova disciplina: sarà una scelta definitiva?) è già sicura del quinto posto dopo aver sconfitto coppie prestigiose come i georgiani Geor-Gia e, soprattutto, i brasiliani Harley-Pedro. Purtroppo la sconfitta per 2-1 con gli olandesi Boersma-Spijkers ha privato gli italiani dell'accesso diretto alla semifinale, che comunque potranno ancora agguantare domani. Le buone notizie, però, non finiscono qui. Agli Europei Under23, infatti, Paolo Nicolai e Paolo Ingrosso sono giunti in semifinale senza aver perso neppure un set: pronti per l'assalto al trono continentale.

Pallavolo femminile: la nazionale di Barbolini è stata superata per 3-2 dal Giappone nella terza giornata delle Final Six del World Grand Prix. Domani appuntamento con il Brasile, dove serve vincere per mantenere in vita le residue speranze di medaglia.

Federico Militello

giovedì 26 agosto 2010

Brevi. L'Italia vince nel basket, ma non basta. Bene il beach soccer


Pallacanestro: l'Italia doveva vincere con 10 punti di scarto sul Montenegro per continuare a sperare nella qualificazione diretta agli Europei 2011. Il successo è arrivato, ma di un 'solo' punto: 72-71. Incredibile e stratosferica prestazione del 'Mago' Bargnani, autore di 34 punti, quasi la metà del totale azzurro. In ombra, invece, Marco Belinelli (appena 6). Ora la nazionale di Pianigiani giocherà il prossimo anno l'Additional Round per l'ultimo posto disponibile. Tornerà (si spera) Danilo Gallinari e qualche altro giovane potrebbe affacciarsi alla ribalta (Gentile, Renzi, Cournooh). Una scommessa con tutti voi amici: scommettiamo che l'Italia ai prossimi Europei arriverà (e di molto) davanti a Montenegro e Israele nella classifica finale? Il dado è tratto, la scintilla ha dato vita ad una fiamma che si espande. L'Italia della pallacanestro è tornata ad avere un'identità ed una mentalità vincente: l'Europa presto dovrà temerci.

Pallavolo femminile: inaspettata battuta d'arresto per le azzurre nella Final Six del World Grand Prix, sconfitte 3-0 dagli Usa. Le americane, a questo punto, sono la nostra vera 'bestia nera', avendo eliminato l'Italia anche alle Olimpiadi di Pechino 2008. La selezione tricolore domani affronterà il Giappone: fondamentale un successo per ambire al podio.

Beach soccer: terminato (finalmente) il ciclo-Magrini, è iniziata l'era di Massimiliano Esposito come nuovo commissario tecnico. Alla Superfinal a sei squadre della Euroleague (in pratica il Campionato Europeo), gli azzurri hanno sconfitto nella prima partita del gruppo B la quotata Svizzera per 8-6. Da segnalare la tripletta di Gori, uno dei volti nuovi nella selezione tricolore. Domani azzurri di nuovo in campo con la Spagna: in caso di vittoria sarebbe certo il primato del girone e, di conseguenza, la finalissima per il titolo.

Federico Militello

Impavida Italia, Lituania battuta 83-81!


Cuore, grinta, orgoglio e attaccamento alla maglia. Con queste doti l'Italia ha compiuto una grande impresa in Lituania, rimanendo in corsa sino all'ultima giornata per la qualificazione diretta agli Europei 2011. 83-81 il punteggio in favore delle azzurre, superbe nello sconfiggere in volata le temibili baltiche (che in questo girone hanno vinto tutte le partite eccetto quelle con la nazionale tricolore). Nel primo tempo la selezione del ct Ticchi partiva contratta, subendo un parziale di 9 punti in avvio. La reazione, però, non si faceva attendere e le italiane riuscivano a chiudere i due quarti iniziali con 3 lunghezze di margine grazie ad una super Marte Alexander (21 punti alla fine per l'oriunda italo-californiana, miglior realizzatrice). Nel terzo quarto, complice uno dei soliti black-out che hanno connotato queste qualificazioni dell'Italia, le padrone di casa volavano a +11, con l'aggravante dei 4 falli commessi da Raffaella Masciadri. Nell'ultima frazione, tuttavia, con più di un piede e mezzo fuori dagli Europei, le azzurre compivano una magica metamorfosi, in grado di allibire le avversarie: difesa asfissiante ed a tutto campo, razionalità ed organizzazione in attacco, grande precisione nei tiri liberi. Trascinata dai canestri di Giorgia Sottana e dalla sempre incisiva Masciadri, le azzurre si riportavano in scia alle lituane, prima del sorpasso a 1'30'' dalla fine con una tripla incredibile di Alexander. Poi il finale punto a punto, con Maria Chiara Franchini che realizzava a 13 secondi dalla sirena il gioco da tre punti decisivo. E' una vittoria vitale per la selezione tricolore. Ora sperare nel pass diretto per Polonia 2011 non è un reato: se il Belgio batterà la Croazia in casa e l'Italia (a Cagliari) prevarrà sull'Olanda, allora il sogno sarà realtà. Ricordiamo che le belghe saranno obbligate a vincere, pena la possibile esclusione dall'Additional Round: insomma, sarà partita vera. Comunque vada, anche senza le stelle Macchi e Ballardini (infortunate), la nazionale azzurra ha compiuto un torneo di qualificazione molto positivo, dove tutte le giocatrici hanno saputo dare il loro apporto i maniera determinante. Con il gruppo, dunque, si è sopperito alle assenze delle giocatrici di maggior talento. Questa è la vera Italia.

Federico Militello

Un oro e un bronzo per l'Italia ai Mondiali juniores di snowboard


Fine agosto, ultime giornate di mare e relax. Dall'altra parte del mondo, però, è pieno inverno e sono in corso di svolgimento a Wanaka Nze (Nuova Zelanda) i Campionati Mondiali juniores di snowboard. Anche nella lontana Oceania il nostro tricolore sventola alto nel cielo maori. Edwin Coratti, 19enne altoatesino di origini calabresi, ha vinto il titolo iridato nel PGS, sconfiggendo in finale il russo Konstantin Shipilov. La giovane promessa azzurra aveva già debuttato in questa stagione nel circuito di Coppa Europa. Molto bene anche Manuel Pietropoli nell'half pipe, capace di aggiudicarsi la medaglia di bronzo, la prima nella storia del Bel Paese in questa disciplina, alle spalle del giapponese Taku Hiraoka e dell'australiano Nathan Johnstone. Ricordiamo che il 20enne di Desenzano del Garda vanta già una vittoria in Coppa del Mondo (nel 2008 a Bardonecchia).
In campo femminile sono da segnalare le buone prestazioni di Nadya Ochner ed Andrea Tribus nel PGS, rispettivamente 12ma e 18ma: queste due ragazze possiedono un grande talento e sentiremo parlare molto di loro in futuro.
Infine una curiosità dallo sci alpino. L'italiano Mirko Deflorian, che non disputa una gara di Coppa del Mondo dal 2007 e che è stato squalificato per doping per un anno e mezzo, ha deciso di cambiare vita a 30 anni. Dalla prossima stagione, infatti, cambierà nazionalità e si cimenterà nel circuito mondiale con la divisa della Moldavia (che tra le sue file può contare già sul naturalizzato svizzero Urs Imboden).

Federico Militello

mercoledì 25 agosto 2010

Olimpiadi Giovanili: un grande successo per l'Italia


Si sono concluse oggi a Singapore le prime Olimpiadi Giovanili della storia, una manifestazione osteggiata da gran parte dei media, considerata inutile e fuori luogo. Il sottoscritto, invece, la ritiene una grande trovata, una vetrina straordinaria per i giovanissimi (di età compresa tra i 14 ed i 18 anni), dove appunto i talenti del domani possono sin da subito confrontarsi con coetanei provenienti da tutti i continenti in una competizione a Cinque Cerchi. Assaporare l'inebriante spirito olimpico costituisce qualcosa di magico. Molti di questi atleti si imporranno in un futuro prossimo anche a livello senior, tanti altri, però, rimarranno dei perfetti sconosciuti. Poco importa: in tutti loro, comunque vada, rimarrà nella memoria il ricordo di un'esperienza formativa ed indimenticabile.
Per quanto riguarda i risultati della nostra amata Italia, anche tra i giovani, come d'altronde tra i senior, ci confermiamo tra le prime 5 potenze sportive del mondo. Il Bel Paese, infatti, è giunto quinto nel medagliere complessivo con 25 medaglie (8 ori, 10 argenti e 7 bronzi) alle spalle di Cina, Russia, Corea del Sud e Ucraina. Insomma, la spedizione tricolore ha preceduto niente meno che lo squadrone degli Stati Uniti, oltre che potenze come Grand Bretagna, Germania, Francia e Australia. Tra i giovani medagliati più interessanti in chiave futura meritano una segnalazione Edoardo Luperi e Camilla Mancini nella scherma, Carlotta Ferlito nella ginnastica artistica (e grande speranza per Londra 2012), Alessia Trost nell'atletica e Flavio Bizzarri nel nuoto. Questi sfavillanti risultati vanno ad aggiungersi ai già innumerevoli successi in campo juniores ottenuti quest'estate dall'Italia nelle discipline più disparate. Sì, il futuro è sempre più azzurro.

Federico Militello

Italia autoritaria, 3-0 alla Cina


Grande debutto per la nazionale femminile di pallavolo alle Final Six del World Grand Prix. Nel match inaugurale contro la Cina padrona di casa le ragazze del ct Barbolini hanno conseguito un secco 3-0, frutto di una superiorità apparsa sin dall'inizio netta e senza discussioni. 25-20, 25-16, 25-21 i parziali in favore della selezione tricolore. Ancora una volta molto bene l'opposto Serena Ortolani, ormai una certezza nel sestetto titolare. In un contesto di squadra molto positivo, inoltre, è da segnalare anche l'ottima prova a muro di Simona Gioli. Ovviamente molto soddisfatto Barbolini al termine dell'incontro: ''Sono contento, ma è solo la prima vittoria e dobbiamo proseguire con questo passo. Nei prossimi giorni dovremo mantenere alta la concentrazione''.
Negli altri match in programma è arrivata una clamorosa sorpresa da Giappone-Brasile, con le nipponiche, in grande crescita in questo 2010 con una pallavolo veloce ed insidiosa, vincitrici per 3-2 dopo una lunga battaglia. Molto sofferto anche il successo degli Usa (3-2) contro la Polonia. Proprio le americane saranno domani le prossime avversarie dell'Italia alle ore 7 (diretta su La7d, replica su La7 alle 18).

Federico Militello


lunedì 23 agosto 2010

L'Italia vince, la Lettonia no: Additional Round vicino


In Finlandia l'Italia ha rievocato il celebre romanzo di Robert Louis Stevenson: Dr. Jekyll and mr Hyde. Bella e impossibile nel primo tempo, concluso con 18 punti di vantaggio, inguardabile ed irritante nella seconda frazione, quando i finnici hanno persino raggiunto un vantaggio di una lunghezza per due volte (76-75 e 81-80). Negli istanti finali, però, due importanti recuperi difensivi di Mancinelli e Giachetti consentivano a Belinelli di realizzare i liberi decisivi per il definitivo 85-83. Al di là della buona prestazione di Bargnani (miglior realizzatore con 24 punti) e dello stesso Belinelli (23), la selezione tricolore ha mostrato forse il suo limite più grande: la quasi totale dipendenza dalle sue due stelle Nba, ai quali sono quasi sempre affidati i possessi 'pesanti'. Se i due fuoriclasse azzurri, però, attraversano un momento di difficoltà, allora cala immediatamente la notte. Il ct Pianigiani dovrà lavorare a fondo su questo aspetto, responsabilizzando altri atleti di talento come Mancinelli, Gigli e Aradori (tenuto sempre ed inspiegabilmente in panchina), oltre che puntando sul gioco corale anche quando la situazione appare critica e difficoltosa. Le partite, infatti, si vincono in 12 e non in 2. La vera brutta notizia della serata, tuttavia, è giunta dalla Lettonia, dove i baltici sono stati umiliati per 92-56 dall'Israele. Di conseguenza le speranze tricolori di qualificazione diretta sono ridotte al lumicino: 1) l'Italia vince con il Montenegro con qualsiasi risultato e Israele perde sia con Finlandia ( a Tel Aviv) che con gli stessi montenegrini (in trasferta); 2) gli azzurri superano con 10 punti di scarto il Montenegro e quest'ultimo cede in casa nel match finale ad Israele. Insomma, l'Additional Round è quasi una realtà.

Federico Militello

domenica 22 agosto 2010

Imperiale Cairoli, sul tetto del mondo per la quarta volta!


Con il secondo posto nel Gp del Brasile Antonio Cairoli ha conquistato con due gare di anticipo il suo secondo titolo mondiale consecutivo nella Mx1, il quarto in carriera (considerando anche quelli in Mx2). In 6 anni il 24enne di Patti ha raggiunto il tetto del mondo per 4 volte. Il SuperSiculo, dunque, si consacra, per talento, risultati e spettacolarità, tra i più grandi piloti di cross della storia.
Sul pietroso e sconnesso suolo verde-oro l'azzurro si è piazzato terzo in Gara-1 alle spalle dell'altro italiano Davide Philippaerts e del grande rivale belga Clement Desalle. Nella seconda prova, però, un Cairoli indiavolato scavava sin dalla partenza un solco incolmabile sui più immediati inseguitori, mentre Desalle, a causa di un errore, doveva accontentarsi di un mesto 17mo posto, dando di conseguenza addio alle residue velleità di titolo mondiale. Il solido Philippaerts, terzo in classifica generale, ha trionfato nel Gp brasiliano grazie alla piazza d'onore nella seconda competizione.
Cairoli, ormai irraggiungibile, precede Desalle nella graduatoria del campionato di ben 108 punti, un margine che non ha bisogno di ulteriori commenti se non quello che la superiorità del pilota tricolore è apparsa schiacciante. L'italiano, inoltre, ha vinto brillantemente la sua scommessa di inizio stagione, quando, tra mille scetticismi, decise di gareggiare con una ktm 350, rivelatasi allo stato dei fatti più veloce, affidabile e maneggevole delle 450.
A questo punto l'obiettivo del fuoriclasse isolano sarà probabilmente quello di eguagliare ( e magari superare) il record di titoli mondiali conquistati in passato dal belga Stefan Everts: 10. Ha l'età giusta per provarci. La dinastia dell'Imperatore Cairoli è appena all'inizio di un ciclo che potrà ancora riservare gioie e soddisfazioni.

Federico Militello

Brevi. Idem ultima ai Mondiali.Vince Gibilisco


Canoa: Josefa Idem ha concluso in nona ed ultima posizione la finale del k1 500 femminile ai Mondiali di Poznan. I tecnici azzurri hanno attribuito la causa della debacle alle alghe presenti sul corso d'acqua polacco. Alibi a parte (in alcuni casi patetici), per l'Italia si è conclusa la peggior manifestazione iridata degli ultimi 20 anni (una sola medaglia conquistata da Maximilian Benassi nel k1 5000). Ora bisogna investire sui giovani che in questi anni hanno agguantato podi nelle competizioni juniores ed under23 (in questa stagione oro nel k4 1000 maschile, più 3 argenti e 2 bronzi agli Europei).

Cricket: seppur sconfitta in finale dagli Usa (superati però nella prima fase) per 188-185, l'Italia ha conquistato la promozione in Terza Divisione (dal 22 al 29 gennaio 2011 ad Hong Kong) nella World Cricket League. Un torneo di altissimo livello per gli azzurri, superbi nel centrare un obiettivo di grande prestigio. Soddisfatto il presidente federale Simone Gambino, che esalta questa nazionale multietnica: ''Nel nostro piccolo abbiamo fatto un regalo alla nostra patria per i festeggiamenti del 150mo anno dall'Unità d'Italia''.

Pallavolo femminile: sconfitta indolore per l'Italia contro la Repubblica Dominicana (2-3) nel Grand Prix. Il ct Barbolini ha dato spazio alle seconde linee. Da mercoledì spazio alla Final Six.

Atletica: trionfo di Giuseppe Gibilisco nello Iaaf World Challenge di Berlino. Nel salto con l'asta l'azzurro è stato l'unico a superare i 5.71 metri. Bene anche Elisa Cusma (terza negli 800 dove si è imposta la sud-africana Semenya) ed Antonietta Di Martino (seconda con 1.97 nell'alto; prima la tedesca Friedrich). Da registrare la folgorante prestazione del keniano Rudisha, autore di uno stratosferico record del mondo (che resisteva dal 1997) negli 800 metri: 1:41.09, 2 centesimi meglio del precedente primato.

Federico Militello

sabato 21 agosto 2010

Canoa disastrosa, le medaglie sono un miraggio


Se per sperare di vincere una sola medaglia ai Mondiali di Poznan l'Italia dovrà affidarsi domani alla 46enne Josefa Idem (e non sarà neppure facile in una finale davvero competitiva), si comprende senza particolari difficoltà come il livello di questa disciplina sia al momento a dir poco scadente e distante anni luce da potenze come Germania ed Ungheria. Dai tempi di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi sembrano trascorsi secoli. Il miglior risultato odierno, si fa per dire, è costituito dall'ottavo posto di Stefania Cicali nel k1 1000 femminile. Addirittura ultimi sono giunti nelle rispettive finali il k1 1000 di Maximilian Benassi ed il k4 di Scaduto-Richetti-Pierotti-Facchin. Disastrose, poi, le qualificazioni di tutti gli equipaggi tricolori nella nuova distanza olimpica dei 200 metri, esclusi mestamente dalle finali per le medaglie. Tra questi è da sottolineare l'ennesima delusione per Michele Zerial (nella foto) nel k1: dopo l'illusorio argento degli Europei di Milano del 2008 (nei 500), il giovane talento azzurro non ha successivamente ottenuto alcun risultato di rilievo, piombando in aurea di inquietante mediocrità. L'Italia, ora, si trova davanti ad un bivio: o si svolta in maniera decisa nel tentativo di ottenere risultati immediati oppure, per evitare brutte figure a Cinque Cerchi, si dovrà mettere da parte l'obiettivo Londra 2012 (con conseguenti senatori) per lavorare su alcuni giovani di talento che negli ultimi 2 anni hanno ben figurato ai Mondiali juniores ed under23. In questi anni le medaglie della formidabile Idem (oltre al bronzo alquanto fortuito di Facchin-Scaduto a Pechino 2008) hanno quasi sempre nascosto la vera realtà della canoa italiana, dove i difetti sono innumerevolmente maggiori dei pregi. E' tempo di intervenire, poiché il Bel Paese non può accontentarsi di semplici piazzamenti, bensì deve ambire sempre ai metalli più pregiati.

Federico Militello

venerdì 20 agosto 2010

Maestosa Italia e Super Bargnani: Lettonia triturata 109-93


Non capita tutti giorni (non succedeva da molti anni in realtà) che l'Italia superi la fatidica quota 100 punti. Ci è riuscita questa sera con una prestazione maiuscola, praticando un basket spettacolare ed a tratti persino 'champagne'. Nel terzultimo turno di qualificazione agli Europei di Lituania 2011, infatti, la nazionale tricolore ha superato la Lettonia per 109-93, mantenendosi in corsa per il passaggio del turno diretto. Proprio dai baltici annichiliti questa sera servirebbe un regalo di Natale con 4 mesi di anticipo: se i lettoni battessero in casa Israele, allora l'Italia avrebbe molte possibilità di passaggio del turno ( a patto, ovviamente, di vincere con Finlandia e Montenegro). Tuttavia questo non è il momento dei calcoli o delle recriminazioni per le sconfitte iniziali in questo girone: quel che conta, infatti, è che l'Italia può finalmente definirsi una squadra, un equipe dove il gruppo continua a cementificarsi e dove tutti lottano con ardore e dedizione per il raggiungimento di obiettivi importanti. Giocando in questo modo, infatti, anche un eventuale Additional Round non dovrebbe incutere alcun timore. Gli azzurri sin dalle prime battute hanno controllato il match odierno, portandosi in alcuni casi anche oltre i 20 punti di vantaggio. Migliore in campo, per la seconda volta consecutiva, è stato un proverbiale Andrea Bargnani, autore di una stratosferica doppia doppia (30 punti, record personale in nazionale, e ben 13 rimbalzi, oltre che alcune stoppate apprezzabili). Il 'Mago', ormai, è il vero leader della squadra. Molto bene anche Marco Belinelli (19 punti) e Jacopo Giachetti (18 punti), quest'ultimo molto efficace ai liberi e fondamentale ricambio dalla panchina per il play titolare Anthony Maestranzi.
L'Italia tornerà nuovamente in campo fra tre giorni nella trasferta scandinava contro la Finlandia. Dopo un triennio di buio apocalittico, la pallacanestro italiana può tornare finalmente a splendere.

Federico Militello

Brevi. Che vittoria nel cricket. Highlander Josefa Idem


Cricket: meravigliosa Italia! Gli azzurri hanno letteralmente asfaltato la Tanzania per 259 a 72 ed hanno concluso al primo posto il girone della quarta divisione del World Cricket League. Domani, presso l'Ovale di Rastignano (Bologna), la selezione tricolore sfiderà gli Stati Uniti nella finalissima valevole per la promozione in terza divisione.

Canoa velocità: il prossimo settembre Josefa Idem compirà 46 anni! Contro avversarie più giovani anche di 25 anni, tuttavia, la fenomenale canoista del Bel Paese continua a recitare la parte del leone. Ai Mondiali di Poznan, infatti, l'italo-tedesca si è qualificata in finale nel k1 500 dopo aver vinto la batteria del mattino ed essersi piazzata terza nella finale del pomeriggio. Josefa non ama gareggiare a distanza di poche ore e certamente domenica, sfruttando la giornata di riposo di domani, saprà sfoderare uno dei suoi proverbiali attacchi. Da migliorare, infine, lo scatto in partenza.
Eliminati, invece, il k4 femminile, il C1 maschile ed il k2 maschile (tutti sulla distanza dei 500 metri). Grande attesa domani per le finali dei 1000 metri e per le batterie del k2 200 (nuova specialità olimpica) in cui si cimenterà Michele Zerial.

Tennis: Francesca Schiavone è tornata a ruggire. Dopo il disastroso post-Roland Garros, in cui ha praticamente quasi sempre perso al primo turno, la 30enne milanese ha raggiunto i quarti di finale nel torneo Wta di Montreal ($2000000, cemento) sconfiggendo negli ottavi la ex-numero 1 del mondo russa Dinara Safina. 6-4, 6-3 il punteggio in favore delle azzurre. Ora Francesca affronterà la danese Caroline Wozniacki, che a sua volta ha superato in tre set Flavia Pennetta al turno precedente. Proprio dalla 28enne Brindisina è giunta una dichiarazione allarmante in vista della finale di Fed Cup (contro gli Usa a novembre), alla quale potrebbe rinunciare in vista di una possibile partecipazione al Masters di Bali. Contro le sorelle Williams, per avere anche una minima possibilità di vittoria, l'Italia dovrà essere al gran completo, con le sue storiche condottiere Pennetta e Schiavone. Speriamo che Flavia ci ripensi.

Federico Militello

L'Italia surclassa 3-0 l'Olanda e vola alla Final Six


Da molti anni, Olimpiadi a parte (ma anche questo tabù verrà presto sfatato) , la nazionale femminile di pallavolo non tradisce mai. Quest'oggi la selezione tricolore allenata dal ct Barbolini ha sconfitto per 3-0 l'Olanda (29-27, 25-16, 25-15), qualificandosi matematicamente per la Final Six del World Grand Prix. In questa manifestazione le azzurre hanno ottenuto in passato 2 argenti e 3 bronzi, l'ultimo dei quali nel 2008; il trionfo pieno, però, non è mai arrivato. Dopo il ritiro dalla nazionale della fuoriclasse Tai Aguero, la selezione tricolore non ha di certo perso smalto. Al contrario sembra aver raggiunto finalmente la svolta della carriera la giovane (23 anni) Serena Ortolani, molto continua e determinata nel delicato ruolo di opposto. Barbolini, inoltre, alle veterane Piccinini, Gioli, Barazza, Lo Bianco, Del Core e Cardullo ha affiancato con successo alcune giovani talentuose come Arrighetti, Merlo, Rondon e Bosetti. Un segnale che il volley rosa femminile riesce a rinnovarsi costantemente e con ottimi riscontri in termini di risultati. La strada intrapresa verso il Mondiale previsto per il mese di novembre sembra quella giusta. Molto soddisfatto il ct al termine del successo contro la nazionale orange: ''Sono contento per la vittoria che ci qualifica per le finali di Ningbo (dal 25 al 29 agosto, n.d.r). Ora però concentriamoci per la partita di domani contro il Giappone che sarà molto difficile''.

Federico Militello

giovedì 19 agosto 2010

Brevi. Canoa, beach volley e cricket: l'Italia va!


Canoa velocità: iniziati a Poznan, Polonia, i Campionati del Mondo. Oggi erano in programma le batterie e le semifinali dei 1000 metri e l'Italia ha recitato la parte della prima donna. Nel k1 maschile Maximilian Benassi è volato in finale con il miglior tempo assoluto delle semifinali. L'azzurro, ritenuto da anni una grande promessa, potrebbe essere pronto per il salto di qualità. In finale anche Stefania Cicali nel k1 femminile (con il secondo crono) ed il promettentissimo k4 di Facchin, Pierotti, Richetti e Scaduto, che nell'atto conclusivo rappresenterà una vera mina vagante. Domani, inoltre, scenderà in acqua il vero, unico ed inimitabile totem della canoa italiana: Josefa Idem. Passano gli anni (tanti), ma la regina azzurra rimane sempre lei. Attenzione anche al k1 200 di Michele Zerial. L'Italia, comunque, è partita alla grande.

Beach volley: ottimo cammino per Greta Cicolari e Marta Menegatti nella tappa del World Tour di Aland (Finlandia). Le azzurre hanno sconfitto prima le spagnole Lialiana-Baquerizo per 2-0 (21-16, 21-15) e poi le greche Tsiartsiani-Arvaniti per 2-1 al termine di un match entusiasmante (36-34, 19-21, 15-12). La coppia tricolore, già certa del nono posto, domani affronterà le georgiane Saka-Rtvelo.

Cricket: Italia superlativa a Bologna. Nella quarta divisione del World Cricket League, infatti, gli azzurri hanno surclassato ieri per 212-161 la corazzata degli Stati Uniti. Grandi protagonisti della prestigiosa vittoria sono stati Andy Northcote e Dilan Fernando. La selezione tricolore, poi, si è ripetuta oggi superando per 233-186 le Isole Cayman. A questo punto l'Italia è al comando del girone a pari merito con Stati Uniti e Tanzania. Proprio con la nazionale africana si giocherà domani l'ingresso nella finale valevole per la promozione in terza divisione.

Federico Militello

mercoledì 18 agosto 2010

Quanti sport di squadra azzurri a Londra 2012?


L'obiettivo del Coni in vista di Londra 2012 è la qualificazione di almeno 4 sport di squadra. Al momento, però, appena tre discipline appaiono 'quasi' sicure di calcare tra 2 anni il suolo britannico: pallavolo (maschile e femminile) e pallanuoto maschile. Nel volley, infatti, il livello delle selezioni tricolori è molto elevato (le ragazze, poi, sono al top mondiale), mentre nella pallanuoto il nuovo ciclo del ct Campagna sembra aver dato nuova linfa al Settebello: non dovrebbero esserci problemi, dunque, nello staccare il tanto ambito biglietto a Cinque Cerchi.
La possibile sorpresa (e sarebbe un risultato storico) potrebbe giungere dal calcio femminile. La formazione di Ghedin, infatti, si giocherà molte delle sue chances nei play-off di qualificazione ai Mondiali previsti nel prossimo settembre: una eventuale vittoria avvicinerebbe moltissimo le azzurre alle Olimpiadi. Questa disciplina, snobbatissima dai media e relegata quasi sempre in irrispettosi trafiletti dai giornali, sta compiendo dei progressi esponenziali negli ultimi anni e, grazie a perseveranza, tenacia ed ambizione, le ragazze del Bel Paese si stanno avvicinando inesorabilmente alle nazioni di vertice.
Appeso ad un filo sottilissimo, invece, il calcio maschile. Diciamo pure che l'Under21 al 70% è fuori dagli Europei di categoria e, di conseguenza, dalle Olimpiadi. Serve un miracolo: vincere le ultime due partite con Galles e Bosnia e sperare che l'Ungheria, nelle sfide alle medesime avversarie degli italiani, ne pareggi almeno una. La gloriosa selezione tricolore, medaglia d'oro a Berlino 1936, non manca la qualificazione dal 1980. Non partecipare a Londra sarebbe un disastro.
Ancora in fase di evoluzione la vicenda della pallanuoto rosa, dove è in atto un profondo ricambio generazionale che potrebbe essere foriero di convincenti risultati sin dal prossimo biennio: qualificarsi non sarà semplice (partecipano solo 8 squadre), anche se esistono concrete possibilità.
E' messo un po' meno peggio del calcio il basket, sia maschile che femminile, che almeno rimane ancora artefice del proprio destino. Viste le difficoltà di agguantare gli Europei, però, parlare di Giochi Olimpici può sembrare alquanto ardito... Inoltre, una volta raggiunta eventualmente la rassegna continentale attraverso l'Additional Round, per sognare Londra servirebbe un torneo di altissimo livello (le prime due qualificate direttamente, dalla terza alla sesta diritto di partecipare al 'pre-olimpico'): al momento, però, le nazionali azzurre non possono garantire questi risultati.
Sogna una storica qualifica l'Hockey sul prato femminile, dopo averla sfiorata a Pechino 2008. Nella stagione attuale, tuttavia, la squadra italiana è parsa regredita rispetto a formazioni che in passato venivano regolarmente sconfitte (Russia, Belgio, Bielorussia): insomma, a meno di gradite sorprese, l'impresa dovrà essere rimandata. In questo sport, inoltre, non vi è nulla da fare per gli uomini, attualmente molto lontani da un barlume di competitività (anche se si sta investendo su un promettente nucleo di under21).
Neanche a parlarne, infine, per la pallamano: almeno per il prossimo decennio (e forse anche oltre) rimarrà la pecora nerissima dello sport italiano.
Ricapitoliamo in percentuali quanto appena detto:

Sport/Possibilità di qualificazione

Pallavolo femminile 100%
Pallavolo maschile 95%
Pallanuoto maschile 80%
Pallanuoto femminile 50%
Calcio maschile 5%
Calcio femminile 50%
Basket maschile 20%
Basket femminile 20%
Hockey femminile 25%
Hockey maschile 0%
Pallamano m. e f. 0%

Impossibile, dunque, eguagliare il record di Atene 2004 (8 sport di squadra presenti, ma facevano parte del programma a Cinque Cerchi anche baseball e softball, ora esclusi). Più realistiche, invece, le 5 presenze di Pechino 2008 (Calcio, pallavolo m. e f., pallanuoto m. e f.).

Federico Militello

martedì 17 agosto 2010

Brevi. Brutta sconfitta per il basket femminile. Vince il cricket


Basket femminile: era la partita decisiva per la qualificazione e l'Italia l'ha persa. In Croazia ilrisultato è impietoso: 74-63 per le padrone di casa. Le azzurre sono state costantemente sotto nel punteggio, anche se all'inizio del terzo quarto avevano raggiunto le rivali sul 46-46. A questo punto la qualificazione diretta è diventata un'utopia. Ecco le auspicabili combinazioni: 1) La Croazia batte la Lituania nel prossimo turno (difficile). In questo caso l'Italia, vincendo le ultime 3 partite, sarebbe qualificata (anche se proprio la trasferta in terra baltica pare proibitiva). 2) L'Italia vince tutte i match rimanenti e la Croazia perde in Belgio (ci può stare) nell'ultimo turno. Insomma, la nazionale di Ticchi si avvia verso l'Additional Round previsto nel maggio 2011. La selezione tricolore sta pagando oltremodo le assenze di Ballardini e, soprattutto, Macchi, le quali avrebbero garantito un fondamentale contributo in termini di fantasia ed esperienza.

Cricket: dopo la sconfitta nel match inaugurale con il Nepal, l'Italia ha conquistato la sua prima vittoria nella quarta divisione della World Cricket League. Nella seconda partita di scena a Bologna, infatti, l'Argentina è stata superata dagli azzurri con il punteggio di 262/10 a 202/10. Domani il team del Bel Paese tornerà di nuovo in campo contro gli Usa.

Federico Militello

Questa è l'Italia: Israele sconfitto 81-76


L'Italia risorge sulle dune di Tel Aviv e supera nell'infuocato impianto di Yad Eliyahu (14mila spettatori) i padroni di casa israeliani per 81-76. Questo risultato mantiene in corsa gli azzurri per la qualificazione diretta agli Europei del 2011, tuttavia, non avendo ribaltato il -8 dell'andata, la differenza canestri, anche vincendo le prossime tre gare, potrebbe condannarci. Serve un miracolo. Quasi certamente, dunque, la nazionale di Pianigiani dovrà ricorrere all'Additional Round del prossimo anno dove si competerà per l'ultimo posto disponibile. Questa sera, però, finalmente l'Italia ha giocato da Italia. Immarcabile Bargnani (26 punti e migliore in campo), prezioso anche se non sempre preciso Belinelli, fondamentale in regia l'oriundo Maestranzi, insostituibile in difesa Carraretto.
La selezione tricolore sin dalle prime battute prendeva in mano le redini del match, portando il proprio vantaggio a +9 all'intervallo. Nel terzo quarto, poi, il margine cresceva sino ad un maestoso +15. A questo punto, però, l'Italia mancava della dote di cui ancora risulta carente: il cinismo. Con gli israeliani visibilmente nervosi ed incapaci di reagire, gli azzurri non riuscivano a piazzare la zampata decisiva. Nell'ultima frazione, inevitabilmente, il solito black-out italiano (altro fattore su cui lavorare) riportava i padroni di casa addirittura a -3. Nel finale, però, i liberi di Belinelli e Maestranzi consentivano alla nazionale di portare in porto il risultato. Proprio all'ultimo secondo, inoltre, Gigli falliva la tripla del +8, che sarebbe stata cruciale per la differenza canestri.
Poco male. L'Italia ha ritrovato la voglia di lottare, di soffrire, di imporre il proprio gioco. Ora questa squadra ha un'anima e per oggi può bastare così.

Federico Militello

Pensieri e parole: quanto contano le domande nello sport?


Per uno sportivo la mente è tutto. Prima, dopo e durante la gara quante domande sorgono nell'intimo di qualsiasi atleta? Innumerevoli. Il problema, però, è rappresentato dalla risposta, in grado di condizionare positivamente o negativamente l'intera prestazione. Una domanda, dunque, può diventare ora un prezioso alleato ora un nemico subdolo ed invincibile. Risulta importante, quindi, saper dominare ed indirizzare positivamente i propri quesiti. E' necessario acquisire una determinata consapevolezza, affinché l'atleta tragga una certa utilità dalla domanda che si pone.
Di questo interessantissimo argomento si occupa la mental coach Valentina Parente.



Federico Militello

lunedì 16 agosto 2010

Notizie di sport a 360° sui giovani italiani


L'estate 2010 sta aprendo interessanti scenari per lo sport italiano che verrà: in molte discipline, infatti, i giovani del Bel Paese si stanno disimpegnando con successo (Olimpiadi giovanili comprese, delle quali si parlerà più diffusamente in seguito).

Pallanuoto: agli Europei maschili under17 l'Italia di è laureata regina del Vecchio Continente superando in finale la Germania per 13-12 dopo i rigori. Miglior realizzatore è stato Presciutti con 4 marcature a referto. Si prospetta dunque una nuova linfa per la nazionale maggiore di Sandro Campagna.

Softball: dominio tricolore agli Europei juniores, dove le azzurrine hanno sommerso praticamente tutte le avversarie. Nella competizione under22, invece, è arrivato 'solo' un argento. Il ricambio generazionale, quindi, sembra volgere verso la retta via.

Canoa Slalom: anche qui sventola alto ed imperioso il tricolore. Clara Giai Pron, 18 anni, ha ottenuto la medaglia d'oro agli Europei juniores, mentre nella stessa manifestazione ha agguantato il bronzo Lukas Mayr.

Basket femminile: Italia Campione d'Europa under18. Battuta in finale la Spagna. Si tratta dello stesso gruppo, evidentemente di grande prospettiva, che aveva raggiunto l'argento due anni prima nella competizione under16. Il lavoro della Federazione, con la fondazione del College Italia (squadra di club delle serie minori gestita direttamente dagli organi federali con l'intento di far crescere le giovani promesse), comincia a portare i primi frutti. Auspicabile che il meccanismo sia copiato in campo maschile.

Canottaggio: 3 argenti e 2 bronzi per gli azzurri ai Mondiali juniores. Un simile risultato a livello giovanile non si vedeva da anni. E' il segnale che questo sport sta pian piano tornando a rinverdire i fasti della gloriosa tradizione del Bel Paese. A tal proposito, inoltre, ha gareggiato nell'otto anche Vincenzo Abbagnale, 17 anni e figlio del mitico Giuseppe.

Sci nautico: Maria Luisa Pajni ha vinto il titolo Europeo Under21 a Meuzac, Francia, primeggiando nella classifica complessiva che prevede la sommatoria dei punteggi delle varie specialità (slalom, tricks e salto). Bene anche Beatrice Ianni e Silvia Caruso, rispettivamente argento nello slalom e bronzo nel tricks. In campo maschile, inoltre, il migliore è stato Lorenzo D'Alberto, quinto. Infine, l'Italia ha vinto la classifica generale per nazioni.

Federico Militello

'Italia,come stai?': imprese italiche agostane (speciale nuoto)


Ai Campionati Europei di nuoto l'Italia ha ottenuto 17 medaglie nel complesso, 4 in meno del 2008, anche se in questa edizione gli ori sono saliti da 5 a 6. Due anni fa, inoltre, proprio quei 5 allori bastarono per uno splendido secondo posto nel medagliere; ora, invece, con la crescita esponenziale di Francia, Germania e Gran Bretagna, il Bel Paese è stato relegato ad una comunque lusinghiera quinta piazza. Il bilancio, dunque, non può che essere positivo: l'Italia merita un bel 7 in pagella. Vediamo perché.

Nuoto di fondo, voto 9: si è assistito ad un vero e proprio strapotere tricolore. Record di medaglie conquistate (8), di cui 2 d'oro ed una indimenticabile tripletta nella 5 km. In questo sport l'Italia è una potenza. A fianco dell'ormai veterano Valerio Cleri, vero fenomeno per continuità di risultati, crescono molti giovani di qualità come Ferretti, Ruffini e Stochino, mentre in campo femminile Martina Grimaldi e Giorgia Consiglio, rispettivamente 22 e 20 anni, promettono di dominare la scena per il prossimo decennio. Questi risultati sono il frutto di una programmazione seria e lungimirante, che ha compreso l'importanza del nuoto in corsia per la preparazione alle grandi distanze: i rush finali degli azzurri, infatti, dimostrano la differenza tra il campione ed il piazzato. Il nuoto di fondo, dunque, è solo all'inizio di quella che si preannuncia una nuova epopea italiana.

Nuoto, voto 7: 2 note liete sopra tutto: Federica Pellegrini e Fabio Scozzoli. La fuoriclasse veneta si è confermata tra le nuotatrici più forti della storia, anche se sorgono alcuni dubbi sull'ambizioso progetto di vincere 4 medaglie d'oro a Londra 2012 (100, 200, 400, 800). Non è la prima volta, infatti, che 'Fede' accusa dei problemi fisici dovuti alla forte tensione accumulata per il susseguirsi ravvicinato delle gare. A Budapest, dopo il bronzo negli 800, è arrivato il titolo del Grande Slam nei 200, seguito però dalla rinuncia ai 400 (e sarebbe stata una vittoria quasi certa). A questo punto, con giovani rampanti come la Lippok in esponenziale ascesa, forse sarebbe meglio andare sul sicuro, puntando su quell'accoppiata 200-400 che era sfuggita a Pechino 2008. Scozzoli, invece, è stato la grande rivelazione della manifestazione, abbassando con i costumi 'antichi' l'ormai storico record italiano di Domenico Fioravanti nei 100 rana (con conseguente bronzo). La consacrazione, poi, è arrivata con il successo nei 50. Due fattori devono far riflettere: il 22enne di Lugo, allenato da un tecnico ungherese, ha costruito i suoi successi sopratutto con la partenza e le virate, ovvero i fondamentali di cui sono maggiormente carenti quasi tutti gli azzurri (con i quali si perdono decimi spesso decisivi). Bene anche Samuel Pizzetti (due bronzi nel mezzofondo), anche se il 23enne di Codogno al momento non sembra competitivo per il podio a livello mondiale. Dai giovani arrivano 3 note liete: Stefano Pizzamiglio nel dorso, Michela Guzzetti nella rana ed i velocisti dello stile libero. Proprio i vari Dotto, Leonardi ed Orsi sono le speranze più fondate per la creazione di una staffetta competitiva in proiezione olimpica. Tra i veterani è da salutare con gioia il ritorno su discreti livelli di Filippo Magnini e Luca Marin, bravi a superare il loro principale avversario: la testa. Messi infatti alle spalle i blocchi psicologici che li assillavano, i due campioni potranno tornare ad esibirsi sui livelli che li avevano consacrati nel gotha globale. Bocciati senza attenuanti, invece, i vari Lestingi, Colbertaldo, Giorgetti, Di Tora e Di Pietro, dominatori tra gli juniores, ma semplici comparse tra i grandi (da ormai troppo tempo). Preoccupa moltissimo il settore femminile dove, Pellegrini a parte ed aspettando il ritorno al top di Alessia Filippi, esiste un vuoto imbarazzante. Un dato inequivocabile funge da specchio della situazione: con un fenomeno forse unico come Federica, non è stato possibile neppure schierare una staffetta 4x200 stile libero...Urge cambiare tutto, lavorando assiduamente su giovani campionesse in via di formazione (Polieri e Fissneider) e tralasciando atlete che ormai da anni fanno incetta di piazzamenti (Gemo, Segat, Boggiatto). Dopo anni di dominio, infine, è crollata anche la 4x200 maschile: confrontando il potenziale tricolore e quello delle rivali (Russia, Francia e Germania), si comprende come sarà dura invertire la tendenza per il prossimo quadriennio.

Tuffi, voto 7: 3 medaglie (due d'oro ed una d'argento) tutte al femminile. Tania Cagnotto si è confermata la vera 'cinese d'Europa', aggiungendo altri 2 titoli (1 metro e nel sincronizzato con Francesca Dellapè) alla sua già ricca collezione. La debacle nella prova da 3 metri, inoltre, è stata solo il frutto di una giornata-no. Finalmente ha cominciato a brillare anche la stella di Noemi Batki (seconda dalla piattaforma 10 metri), cui serviva solo un brillante risultato per ottenere la tanto attesa svolta mentale: ora la tuffatrice italo-ungherese dovrà accrescere le proprie ambizioni anche ai Mondiali. Ed i maschi? Non pervenuti. 0 medaglie, un risultato che non si verificava dal 2000. L'infortunio di Nicola Marconi ci ha forse privato di un podio nel sincro da 3 metri, tuttavia è palese come le altre nazioni siano progredite (Germania su tutte), mentre noi siamo rimasti pressoché gli stessi da ormai 5 anni. Benedetti, Sacchin e Dell'Uomo sono dei buoni atleti, ma al momento recitano solo un ruolo da comprimari. Serve un aumento deciso del coefficiente di difficoltà dei tuffi, che i rivali europei hanno portato in alcuni casi anche a 3.8. Il futuro, però, potrebbe riservare un ottimo ricambio generazionale con i rampanti Giovanni Tocci ed Andrea Chiarabini.

Nuoto sincronizzato, voto 5: 4 gare, 4 quarti posti. E' l'Italia la vera 'Regina del legno' di questi Europei. Certo, il ritiro di Beatrice Adelizzi, prima storica medagliata ai Mondiali, ha certamente influito, tuttavia le nuove leve non sembrano all'altezza della situazione. Due punti di riflessione aiutano a capire meglio la situazione: 1) nelle ultime stagioni la distanza da Russia e Spagna (soprattutto nella prova a squadre) non solo non è stata colmata, ma si è addirittura ingigantita; 2) in campo continentale siamo stati scavalcati dall'Ucraina, diventata così la terza forza in Europa. Il nuoto sincronizzato azzurro, dunque, vive una fase di profondo regresso. Cosa fare? La necessità incombente sarebbe quella di un tecnico russo (e non del giapponese Tomomatsu, come invece è stato fatto). Verso Londra 2012 la qualificazione pare alla portata (soprattutto per il duo Lapi-Flamini), tuttavia serve uno sforzo per scalare ulteriormente la vetta dei vertici mondiali e non lasciare che il bronzo iridato della Adelizzi rimanga solo un episodio estemporaneo.

Federico Militello

domenica 8 agosto 2010

'Italia,come stai?': imprese italiche agostane (prima parte)


Nelle ultime settimane l'Italia ha ottenuto risultati di prestigio in praticamente tutte le discipline sportive cui ha partecipato. L'unica nota stonata giunge dal basket, dove occorre una immediata e decisa inversione di tendenza.

Il successo certamente più importante è rappresentato dal titolo europeo conquistato dalla nazionale di baseball, il nono della storia. L'ultimo trionfo continentale del Bel Paese risaliva al 1997. Si è trattato di una vittoria indiscutibile: i grandi rivali dell'Olanda, infatti, sono stati piegati prima per 11-3 nel girone eliminatorio e poi per 8-4 nella finalissima. Troppo forte l'Italia, con battitori del calibro di Ramos, Chapelli, Mazzanti (nominato Mvp), Chiarini e Granato in grado di risolvere le partite in qualsiasi momento. Molto bene sul monte di lancio anche i pitcher Thiago Da Silva, Richetti e Cooper. Insomma, se gli azzurri sono tornati padroni del Vecchio Continente, non è stato di certo frutto di un caso. La federazione, infatti, sta da tempo lavorando su più fronti per aumentare la competitività del nostro baseball: nascita del campionato con franchigie, investimento sui giovani talenti (lo scorso anno l'Under21 agguantò la medaglia d'oro europea, quest'anno la selezione juniores è giunta ottava ai Mondiali), trasmissione delle partite (di campionato e nazionale) in televisione. In attesa che questo sport ritorni, magari nel 2020, nel programma olimpico, l'Italia occupa attualmente una posizione di avanguardia.

Non è arrivato l'oro, ma sono stati certamente positivi i Campionati Europei di atletica per l'Italia: 4 argenti e 2 bronzi il bilancio finale, che fa registrare 3 medaglie in più rispetto a Goteborg 2006. E' stata la manifestazione degli out-siders, con atleti come Vizzoni, Meucci, La Mantia ed Incerti capaci di valicare i propri limiti grazie ad indubbie doti di coraggio, abnegazione e caparbietà. Questi ultimi, inoltre, si cimentano in specialità che anche a livello mondiale lasciano aperti degli spiragli di podio (Meucci a parte, in quanto i 10000 sono il regno dell'Africa: auspicabile il passaggio alla maratona). Non è impensabile, dunque, pensare con ambizione alle prossime Olimpiadi. Addirittura storica la prestazione della 4x100 (seconda), strepitosa nell'infrangere un ormai ventennale record italiano. Il quartetto tricolore ha dimostrato quanto contino l'affiatamento e la coesione in una disciplina che non si inventa da un giorno all'altro. In futuro si potrebbe migliorare ulteriormente con gli innesti di Cerutti (da superare le incomprensioni interne) e, perché no, Howe. L'Italia può esultare anche per il ritorno a grandi livelli di Gibilisco, mentre Libania Grenot pare ormai matura per il definitivo salto di qualità. Nei prossimi anni, inoltre, saranno da podio olimpico anche le staffette 4x400. L'atletica italiana, quindi, definita lo scorso anno morta e sepolta dopo le zero medaglie ai Mondiali, ha saputo rispondere da par suo, con una prestazione complessiva che ha saputo mascherare le carenze delle grandi 'stelle'. Di Schwazer e Di Martino si era già discusso, mentre per quanto riguarda Howe è ingiusto parlare di delusione: il campione reatino, infatti, era reduce da 2 anni di calvario per un susseguirsi di infortuni, dunque il quinto posto finale deve essere valutato come un punto di partenza verso il prossimo biennio: a 25 anni Andrew potrà dare ancora moltissimo allo sport italiano.

Il tiro a segno è ormai una realtà consolidata per lo sport italiano. Nella carabina 10 metri maschile Niccolò Campriani non rappresenta più una promessa, ma un campione di livello globale che promette di dar vita ad una vera e propria era di successi tricolori nei prossimi anni. Dopo i trionfi in Coppa del Mondo ed agli Europei, infatti, il 23enne azzurro si è consacrato definitivamente con la medaglia d'oro iridata. A sorpresa, ma non per questo meno lieta,è pervenuta anche la medaglia di bronzo di Elania Nardelli nella carabina 10 metri femminile: un nuovo talento che va ad arricchire la corazzata del Bel Paese della quale fanno parte anche Badaracchi, Fait e Petra Zublasing. Meno bene rispetto al solito sono andate le cose nel tiro a volo, dove, in attesa dello skeet maschile, è arrivata la sola medaglia di bronzo di Jessica Rossi nella fossa femminile. Tuttavia il livello della squadra italiana è talmente elevato in questo sport (come dimostrano anche i recenti successi agli Europei ed in Coppa del Mondo), che ogni tanto può starci una battuta a vuoto. Insieme alla scherma, infatti, il tiro al piattello resta la principale fucina di metalli preziosi in vista dell'evento a Cinque Cerchi.

Federico Militello

Buon debutto per Pittin nel Summer Grand Prix


Vi sembrerà strano che si parli di Alessandro Pittin in pieno agosto, tuttavia anche in estate si svolgono delle competizioni di combinata nordica. Si tratta infatti del Summer Gran Prix, dove sui trampolini al posto della neve si trova l'erba sintetica, mentre la prova di fondo si disputa con gli ski-roll.
Nella primo appuntamento stagionale ad Oberstdorf (Germania), il bronzo olimpico di Vancouver 2010 ha terminato al quinto posto, dopo una bella rimonta dall'undicesima piazza nel provisional competition round (ovvero il salto di prova, in quanto quello ufficiale è stato cancellato a causa delle avverse condizioni climatiche). La vittoria è andata al teutonico Eric Frenzel, che ha preceduto il connazionale Johannes Rydzek. Il podio è stato completato dal norvegese Magnus Moan. Proprio con lo scandinavo si è sviluppata gran parte della gara di Pittin, il quale ha pagato proprio nel finale il ritmo troppo elevato imposto dall'avversario. Alessandro, comunque, si è detto molto soddisfatto del risultato, poiché era giunto a questa manifestazione senza una preparazione particolare e quindi senza grandi aspettative. Unico neo è rappresentato dagli ski-roll (di fornitura tedesca), apparsi lenti e pesanti e dunque molto più faticosi da gestire rispetto agli sci invernali.
In Germania erano presenti anche altri due atleti italiani: 31mo Armin Bauer e 38mo Giuseppe Michielli.

Federico Militello