Nel 2009 il basket maschile italiano aveva toccato il fondo con la mancata qualificazione agli Europei (e, di conseguenza, ai Mondiali). Anche quest'anno il pass diretto non è arrivato e sarà necessario ricorrere all'Additional Round del prossimo anno, dove gli azzurri si giocheranno un posto con Georgia, Polonia, Bulgaria, Ucraina e Bosnia. Il risultato, tuttavia, è positivo nel complesso, poiché l'Italia è tornata finalmente a guardare con ottimismo al domani: dopo una notte lunga e buia, si intravede un pallido raggio di sole. Pianigiani ha creato una buona struttura di squadra, nella quale viene esaltato l'enorme talento di Andrea Bargnani, finalmente consacratosi come leader e trascinatore del gruppo. Proprio dal fenomeno romano e da Marco Belinelli sono dipesi quasi sempre i destini tricolori, con i compagni militanti nella Serie A italiana (dove in pratica sono dei panchinari) spesso non all'altezza. Proprio il neo-ct ha commesso degli errori in proposito. Prima fra tutte, certamente la sciagurata scelta dell'oriundo: con tutti i passaportati del nostro campionato, possibile che non ci fosse nulla di meglio di Anthony Maestranzi, play-maker discreto e nulla più? Perché uno dei nostri giovani più promettenti, Pietro Aradori, è stato impiegato con il contagocce? Ha senso convocare in nazionale a 30 anni un rincalzo come Thomas Ress? In un anno molte cose potranno cambiare, tuttavia l'importante sarà avere a disposizione ( e qui sarà molto importante l'opera diplomatica del presidente Meneghin) le tre stelle della Nba (sperando, per l'appunto, che anche Danilo Gallinari vesta finalmente l'azzurro: per motivi vari non ci è ancora riuscito!). Nel frattempo sono attesi ad un salto di qualità i talentuosi Melli, Gentile e Renzi. Diciamolo apertamente: quest'Italia, se al completo, può giocarsela con chiunque. L'obiettivo principale resta Londra 2012: con unità di intenti e tanto lavoro, questo sogno potrà diventare realtà.
Anche nel settore femminile la selezione tricolore del ct Ticchi dovrà ricorrere agli spareggi del prossimo anno (in teoria più semplici rispetto agli uomini, con la sola Serbia a rappresentare una plausibile insidia). In questo caso, però, la buona sorte non ha certamente arriso al Bel Paese. Priva della sua fuoriclasse Francesca Macchi, oltre che di Simona Ballardini, l'Italia ha comunque disputato un eccellente girone di qualificazione, sconfiggendo per ben 2 volte la Lituania, vincitrice del raggruppamento. Le azzurre sono state condannate dalle 2 sconfitte con la Croazia, squadra mediocre che però rappresenta da ormai un biennio la nostra bestia nera. Il gioco espresso, tuttavia, è parso in alcuni frangenti veramente corale ed organizzato. Da un gruppo solido e coeso sono poi emerse le grandi qualità di alcune giovani interessanti come Sottana, Cinili e Consolini. Considerando poi il serbatoio delle giovanili, con l'Under18 campione d'Europa in carica, si comprende come l'avvenire sia roseo. Regolando il mirino a più breve termine, con il ritorno di Macchi l'Italia guadagnerà moltissimo sul piano del talento e dell'imprevedibilità. Anche in questo caso sognare le Olimpiadi non è un reato.
Federico Militello
diciamo che l'italia nel basket non è più all'anno zero, ma all'anno 0.5
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