venerdì 30 luglio 2010

Schwazer-Di Martino: dispiaceri azzurri



E' calato il gelo sull'Europeo dell'Italia. Dopo un inizio scoppiettante ed al di là delle aspettative, con le medaglie insperate conquistate da Meucci e dal capitano Vizzoni, proprio le punte di diamante tricolori sono state artefici di controprestazioni inattese, che peseranno notevolmente nel resoconto finale della spedizione del Bel Paese in terra iberica. Alex Schwazer ritirato al 35mo km della 50 km di marcia (oro al francese Diniz, il secondo dopo quello del 2006) , Antonietta Di Martino 13ma e prima delle escluse dalla finale del salto in alto.
Il problema del marciatore altoatesino sembra diventato lo stesso della fidanzata Carolina Kostner: la testa. Il 25enne di Vipiteno, argento 3 giorni fa nella 20 km, ha ammesso di aver ormai perso la gioia e la voglia di divertirsi in questo sport: ''Il mio corpo non sembra più voler fare fatica. Ho cercato nuovi stimoli quest'anno, per questo ho puntato su due gare. Purtroppo sono 2 anni che non riesco più ad essere felice. Ora voglio fermarmi per capire cosa fare del mio futuro''.
Un problema al piede di stacco, invece, ha condizionato la prestazione della 32enne di Cava de' Tirreni, eliminata dopo tre errori alla misura di 1,92 m: ''La solita sfortuna. Ho avvertito questo fastidio fisico già la scorsa settimana ed oggi si è riacutizzato. Peccato''.
Ed ora cosa succederà? Presumibile che Schwazer si specializzi in futuro nella sola distanza della 20 km,, tralasciando la gara lunga che, sebbene lo abbia reso grande, ora costituisce un evidente limite psicologico. Partecipare ad entrambe le competizioni, inoltre, presuppone delle motivazioni che al momento l'azzurro non possiede. Per quanto riguarda la Di Martino, invece, dovrà trovare la forza per rialzarsi ancora una volta: il 2.01 ottenuto quest'anno ai Campionati Italiani dimostra come le potenzialità per rendere al meglio in campo internazionale esistano ancora.
Tuttavia non è ancora il tempo dei bilanci (anche se al momento il numero di medaglie è già identico all'edizione del 2006): Gibilisco, Howe e la staffetta veloce maschile possono ancora regalare delle soddisfazioni. Senza dimenticare Grenot, Baldini e 4x400 uomini: in fondo sino ad ora non hanno reso al meglio proprio gli out-siders?

Federico Militello

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