venerdì 30 dicembre 2011

Buon anno a tutti!



Cari amici,

l'appuntamento con le notizie e gli approfondimenti sportivi è per lunedì 2 gennaio. Ci attende un 2012 emozionante, con Europei di calcio ed Olimpiadi di Londra in primo piano.
Auguro a tutti voi un anno fantastico e denso di felicità in ogni campo della vostra vita.

A presto

Federico Militello

giovedì 29 dicembre 2011

Intervista a Federica Brignone: "Attacco sempre e punto a vincere"



Due uscite nelle prime due gare stagionali potevano mettere pressione a chiunque, ma non a Federica Brignone. La 21enne di Milano ha approcciato con la consueta grinta il Gigante di Lienz, agguantando una preziosissima seconda piazza alle spalle dell'austriaca Anna Fenninger. Una prestazione che la vice-campionessa iridata valuta come punto di partenza in vista dell'unico risultato in grado di appagarla completamente: la vittoria.

Dominio svizzero a Bormio, nono Dominik Paris




Dominio svizzero nella Discesa Libera di Bormio sulla mitica pista Stelvio. Il campione olimpico Didier Defago, tornato quest'anno ad alti livelli dopo il grave infortunio subito nella passata stagione, si è imposto con 29 centesimi di vantaggio sul connazionale Patrick Kueng.

Per il 34enne di Morgins si tratta della quarta affermazione in carriera in Coppa del Mondo dopo le due Discese vinte a Wengen e Kitzbuhel nel 2009 ed il SuperG della Val Gardena risalente al lontano 2002: insomma, il veterano rossocrociato si conferma uomo da grandi piste. Conferma il feeling con la Stelvio anche lo stesso Kueng, già ai piedi del podio nel 2010.

Terza piazza, la seconda stagionale, per l'austriaco Klaus Kroell, grande favorito della vigilia, ma alla fine distante 42 centesimi dalla vetta. Ai piedi del podio si collocano il canadese Eric Guay e l'americano Bode Miller, rispettivamente quarto e quinto.

Ottima gara per l'azzurro Dominik Paris, nono ad 1.23 dal vincitore. Si tratta di un risultato di grande spessore per l'altoatesino, per due motivi: dei primi 10, con i suoi 22 anni, è di gran lunga il più giovane; inoltre ha sfoderato una prestazione degna di nota su una pista che, in linea teorica, poco si addiceva alle sue caratteristiche. Questo significa che il giovane rappresentante del Bel Paese, unico atleta della squadra tricolore dotato di ottime doti di scorrevolezza, appare sulla strada giusta per diventare un discesista completo. Grossa delusione per Peter Fill e Matteo Marsaglia, rispettivamente 18mo e 29mo, che non hanno saputo ripetere le buone prestazioni delle prove: l'aumento di umidità ed il mutamento delle condizioni della neve non possono sempre rappresentare un alibi. Positiva, invece, la 24ma piazza di Siegmar Klotz. Squalificato per il salto di una porta Christof Innerhofer, per il quale si profila sempre più un'annata da dimenticare. Crisi nera, infine, per Werner Heel, 46mo a quasi 5 secondi dal leader.

Federico Militello

mercoledì 28 dicembre 2011

Federica Brignone torna sul podio: è seconda a Lienz






Federica Brignone riscatta un inizio di stagione travagliato (con due uscite a Solden ed Aspen) agguantando una splendida seconda piazza nello Slalom Gigante di Lienz, in Austria.

Quarta al termine di una prima manche incertissima ed in cui le prime 6 erano raggruppate in meno di 3 decimi e le prime 30 in meno di 2 secondi, la 21enne di Milano ha sfoggiato la consueta classe nella discesa conclusiva, riuscendo sempre a far correre lo sci con grande determinazione. Solo qualche imperfezione nell'ultimo tratto di gara ha privato l'azzurra del successo, andato all'austriaca Anna Fenninger per soli 2 decimi.
Resta una certezza: quest'anno Federica Brignone, dal punto di vista tecnico, possiede qualcosa in più delle altre. Deve solo esserne consapevole e continuare nel lavoro intrapreso con profitto nell'ultimo biennio.

Terzo gradino del podio per la francese Tessa Worley, nona a metà gara ed autrice di una seconda manche all'attacco e senza particolari sbavature. Solo quarta, invece, la fuoriclasse tedesca Viktoria Rebensburg, che, al comando dopo la prima frazione, ha pagato a caro prezzo un errore proprio sul muro conclusivo.

Ottima quinta piazza per l'americana Lindsey Vonn, sempre più dominatrice incontrastata della classifica generale: la quarta sfera di cristallo della carriera è ormai ipotecata.

Convincente prestazione di squadra per l'Italia, che, oltre al podio della Brignone, accoglie con soddisfazione l'ottavo posto della giovane Sabrina Fanchini (la sorella minore di Elena e Nadia), al suo miglior risultato in carriera dopo aver superato ben 15 avversarie nella seconda manche, l'undicesimo di Irene Curtoni (autrice del miglior crono nella prova conclusiva) ed il 13mo di Denise Karbon, nuovamente dolorante al ginocchio più volte operato in passato. 24ma e 25ma, infine, Lisa Agerer e Manuela Moelgg.

Domani si torna in pista: in programma uno Slalom Speciale.

Federico Militello

Simone Bertazzo: "Sto sempre meglio, ai Mondiali voglio una medaglia"




L'Italia deve molto a Simone Bertazzo. Grazie al 29enne di Pieve di Cadore, infatti, il bob tricolore continua a mentenersi nelle posizioni di vertice in campo internazionale, nel solco di una tradizione che da sempre vede il Bel Paese primeggiare in questa disciplina.
Dopo una passata stagione formidabile, impreziosita da due successi e dalla terza piazza finale nella classifica generale di Coppa del Mondo nel bob a 2, il pilota veneto non è stato molto fortunato in questo inizio di annata a causa di un infortunio ad un polpaccio che ne ha limitato il rendimento. Un contrattempo che, per fortuna, risulta in via di guarigione. Bertazzo, dunque, guarda con fiducia ed ottimismo alla seconda parte di stagione, sognando una medaglia ai Mondiali di Lake Placid in programma a metà febbraio su una pista sulla quale ha già vinto. Per il 2012, inoltre, l'azzurro si augura anche che sempre più giovani si avvicinino ad uno sport affascinante ed adrenalinico.

lunedì 26 dicembre 2011

Il super-pagellone sportivo del 2011 (discipline invernali)






Sci alpino 8.5: Mondiali di Garmisch trionfali per l'Italia, con il terzo posto finale del medagliere (secondo se non contiamo la prova a squadre) e ben 6 medaglie complessive. Nella rassegna iridata tedesca è sbocciata la stella di Christof Innerhofer, vincitore di ben tre allori: oro in SuperG, argento in Super Combinata e bronzo in Discesa Libera. In generale la nazionale azzurra si è dimostrata competitiva in quasi tutte le discipline, rivelandosi per la prima volta più una selezione da grandi eventi che da Coppa del Mondo. In questo finale di 2011 è emersa con prepotenza la forza del gruppo degli slalomisti, al momento i migliori del globo. Preoccupa, invece, l'involuzione di discesisti del calibro di Werner Heel e Peter Fill. In campo femminile è sbocciata la superba Federica Brignone, dotata di una classe cristallina e meritatamente sul podio ai Mondiali (argento in Gigante). Resta il problema dello Slalom, dove la sola Manuela Moelgg riesce a garantire qualche sporadica apparizione tra le prime 5.

Sci di fondo 6.5: bisogna tenere conto che a marzo i risultati del settore femminile erano ottimi grazie alle prestazioni di Arianna Follis, Marianna Longa e Magda Genuin. Tutte e tre le atlete sopracitate, tuttavia, hanno appeso gli sci al chiodo, lasciando un vuoto difficilmente colmabile nelle prossime stagioni. L'unica ragazza di vero talento è Gaia Vuerich, specialista delle sprint che con il passare del tempo potrebbe proiettarsi anche sulle lunghe distanze. In campo maschile è emerso tardi (29 anni), come tradizione italica, un campione come Roland Clara, mentre sono da segnalare anche i progressi di David Hofer. Federico Pellegrino rappresenta l'astro nascente della squadra, un predestinato delle sprint che, se ben gestito, pare destinato a diventare anche un grande polivalente.

Biathlon  7.5: dopo anni di anonimato l'Italia è tornata grande grazie a Lukas Hofer, prima costantemente tra i primi 10 in Coppa del Mondo e poi capace di agguantare un fantastico bronzo iridato nella mass start iridata. L'inizio della stagione attuale è stato tutt'altro che agevole per il 22enne altoatesino, il quale possiede comunque tutte le carte in regola per tornare presto al vertice. In campo femminile è emersa la stella di Dorothea Wierer, dominatrice dei Mondiali juniores ed addirittura ottava nell'inseguimento in quelli assoluti. I tecnici dovranno monitorare attentamente la crescita di questa ragazza: sperperarne il talento sarebbe delittuoso.

Slittino 10 e lode: una stagione trionfale per Armin Zoeggeler, in cui ha conquistato la decima sfera di cristallo (eguagliato il record assoluto dell'austriaco Markus Prock) ed il sesto titolo iridato della carriera sul catino di Cesana Pariol, che recentemente ha chiuso i battenti. L'annata in corso non è cominciata nel migliore dei modi per il Cannibale, che ha accusato principalmente un problema di materiali nei confronti dei tedeschi. Oltre all'intramontabile 37enne di Foiana, l'Italia può festeggiare anche l'emersione di giovani talenti come Dominik Fischnaller, erede naturale di Zoeggeler, ed il doppio composto da Ludwig Rieder e Patrick Rastner. Insomma, in futuro lo slittino continuerà a portare grandi soddisfazioni al Bel Paese, anche se, con ogni probabilità, i fasti del Cannibale saranno irripetibili.

Snowboard 9: l'Italia è diventata una potenza di questa disciplina, in particolar modo nel settore parallelo, dove Roland Fischnaller (bronzo ai Mondiali) ed Aaron March sono in grado di lottare per la vetta in ogni gara. Tra le ragazze cresce esponenzialmente la 18enne Nadya Ochner, già vicina al podio in questo avvio di stagione. Benissimo anche il settore dello snowboardcross con Luca Matteotti, Alberto Schiavon ed Omar Visitin, mentre c'è da lavorare, e molto, nell'half-pipe.

Freestyle 6: stagione senza acuti per Deborah Scanzio nelle moguls, spesso tra le top10, ma mai in grado di avvicinare il podio. In crescita Giacomo Matiz. Bene in Coppa Europa i giovani Ruggero Rosi e Giorgia Bertoncini. Per quanto riguardo lo ski-cross, aveva ben figurato Eleonora Teglia, prima di infortunarsi ad una spalla in estate e di saltare questo avvio di stagione. Discreti ma nulla più, invece, Tomasi e Castellaz.

Salto con gli sci 8: è arrivato il primo storico podio ai Mondiali grazie all'argento di Elena Runggaldier. Bene anche la giovanissima Evelym Insam, costantemente tra le top10 nelle prime gare di Coppa del Mondo. Positivo anche il rendimento di Andrea Morassi e Sebastian Colloredo, i cui progressi dal punto di vista tecnico ed atletico sono evidenti: i due azzurri possono ambire ad un posto in pianta stabile tra i top15 nel massimo circuito globale.

Combinata nordica 8: settore in crescita esponenziale. Se da un lato Alessandro Pittin si avvicina sempre più alla sospirata vittoria, dall'altro si è ormai consacrato un atleta dalle grandi potenzialità come Lukas Runggaldier. Alle loro spalle, poi, spingono con decisione diversi giovani che tanto bene stanno facendo in Coppa Europa, tra cui Samuel Costa e Manuel Maierhofer. L'impressione è che la combinata nordica potrà essere una delle principali miniere azzurre ai prossimi Mondiali di Fiemme 2013.

Bob 8.5: Simone Bertazzo ha riportato in alto il tricolore con una stagione da campione, nella quale ha vinto due gare ed ha concluso terzo nella classifica generale di Coppa del Mondo. A 29 anni l'azzurro è entrato nel periodo della piena maturità agonistica. L'avvio dell'attuale stagione non è stato semplice, con il pilota di Pieve di Cadore limitato da un infortunio al polpaccio. L'appuntamento clou, tuttavia, saranno i Mondiali di Lake Placid nel mese di febbraio, pista sulla quale l'italiano ha già vinto lo scorso anno. Alle spalle di Bertazzo, purtroppo, il vuoto. Procede lenta la crescita del giovane Achim Obkircher, mentre in campo femminile l'Italia è addirittura sparita dalle competizioni internazionali dopo il ritiro di Jessica Gillarduzzi. Alle prossime Olimpiadi giovanili di Innsbruck 2012, comunque, parteciperanno Patrick Baumgartner e Mathilde Parodi: la speranza è che il futuro possa partire da loro.

Skeleton 5: i risultati continuano a latitare e questa rimane l'unica disciplina del panorama invernale in cui l'Italia realmente non riesce ad essere competitiva. La guida tecnica dell'americano Caleb Smith ha portato dei benefici tangibili, con Maurizio Oioli finalmente qualificato con regolarità tra i primi 20. Negli ultimi due anni, inoltre, si è cominciato per la prima volta a lavorare anche sui giovanissimi e proprio su di loro bisognerà puntare per ambire ad un futuro finalmente luminoso.

Hockey sul ghiaccio 7: ritorno in Prima Divisione ed agevole vittoria nell'Euro Ice Hockey Challenge. Una stagione più che positiva, dunque, per l'Italia, che ora punta a consolidarsi nell'elite internazionale grazie all'innesto di alcuni oriundi come Rob Sirianni e Dave Borrelli ed alla crescita di giovani autoctoni come Marco Insam, Anton Bernard e Simon Kostner.

Pattinaggio velocità 5: il ritiro di Enrico Fabris ha allontanato il Bel Paese dal podio. La nota positiva dell'anno è rappresentata dal giovane Mirko Nenzi, ragazzo su cui si può lavorare sulle distanze dei 1000 e 1500 metri. L'impressione, comunque, è che per rivedere l'Italia al vertice serviranno diversi anni, soprattutto perché siamo carenti dal punto di vista di impianti al coperto.

Short Track 9: Arianna Fontana è diventata una fuoriclasse di rango globale, prima con i 3 argenti iridati e poi con ben 5 successi in Coppa del Mondo. Stella ormai consacrata è anche Martina Valcepina, talento purissimo nei 500 metri. Molto bene nel complesso la squadra femminile, meno quella maschile, dove il solo Tommaso Dotti ha lasciato intravedere dei lampi di classe. Importante il ritorno di Yuri Confortola, anche se il 25enne di Tirano a breve dovrà nuovamente tornare sotto i ferri.

Pattinaggio artistico 9: a 24 anni Carolina Kostner è diventata finalmente una campionessa che affronta le competizioni con il sorriso sulle labbra e senza l'assillo della pressione. L'altoatesina, dopo il bronzo iridato, ha conquistato anche il Grand Prix, il primo della suo palmares. Bene anche il settore delle coppie con Berton-Hotarek e quello della danza con Cappellini-Lanotte.

Curling 7.5: il ritorno di Diana Gaspari ha rinforzato la selezione femminile, capace di giungere sesta agli Europei e di strappare un importante pass per i Mondiali del 2012. Ultimo posto e conseguente retrocessione, invece, per Joel Retornaz e la selezione maschile. Il lavoro del tecnico canadese Daniel Rafael, comunque, sta cominciando a portare i primi frutti, soprattutto con una formazione rosa che può ambire senza mezzi termini ad una storica qualificazione alle Olimpiadi di Sochi 2014.

Federico Militello

venerdì 23 dicembre 2011

BUON NATALE!



Cari amici,

auguro a tutti voi un Natale soave ed in cui possiate trascorrere delle felici ore in armonia.
L'appuntamento con le consuete news sportive e con gli approfondimenti è per martedì 27 dicembre. Ringrazio tutti voi per l'affetto che avete dimostrato nei miei confronti in quasi due anni.
Tanti auguri!

Federico Militello

Pellegrini, Zoeggeler e Settebello i top azzurri del 2011





Il 2011 volge al termine ed è tempo di bilanci. Ho eletto i migliori italiani della stagione, suddivisi in tre categorie: maschile, femminile e sport di squadra. Non è stato facile scegliere: i nomi da prendere in considerazione erano veramente tanti, quindi, inevitabilmente, qualcuno è rimasto escluso. Poco male, questo significa che lo sport italiano gode di ottima salute e che i risultati sono stati spesso quantitativamente all'altezza delle aspettative. Come numeri 1 dell'anno abbiamo scelto Federica Pellegrini, bi-campionessa iridata a Shanghai nei 200 e 400 sl, Armin Zoeggeler, leggenda vivente dello sport italiano in grado di vivere un'annata da favola con la decima sfera di cristallo ed il sesto titolo mondiale della carriera, ed il Settebello campione del mondo, simbolo della rinascita perentoria degli sport di squadra tricolori. Nella lista maschile è presente anche Antonio Cairoli, re del globo nella categoria MX1 di motocross.

Top Femminile


1) Federica Pellegrini
2) Giorgia Bronzini
3) Valentina Vezzali
4) Arianna Fontana
5) Eleonora Lo Bianco
6) Elisa Santoni
7) Carolina Kostner
8) Antonietta Di Martino
9) Natalia Valeeva
10) Tania Cagnotto

Top maschile


1) Armin Zoeggeler
2) Christof Innerhofer
3) Stefano Tempesti
4) Fabio Scozzoli
5) Aldo Montano
6) Paolo Pizzo
7) Massimo Fabrizi
8) Antonio Cairoli
9) Luca Dotto
10) Lukas Hofer

Top squadre


1) Nazionale di pallanuoto maschile
2) Nazionale femminile di ginnastica ritmica
3) Nazionale femminile di pallavolo
4) Nazionale maschile di pallavolo
5) Trentino Volley
6) Nazionale maschile di Coppa Davis
7) Nazionale di fioretto femminile
8) Montepaschi Siena (Basket)
9) Nazionale femminile di pallanuoto
10) Nazionale di rugby femminile

Federico Militello

giovedì 22 dicembre 2011

Il super-pagellone sportivo del 2011 (discipline estive)



La stagione 2011 è oramai in dirittura d'arrivo. Prima di proiettarci su un 2012 importantissimo da un punto di vista sportivo, vediamo che voto si sono meritate tutte le discipline del panorama tricolore.

Sport Estivi


Atletica 5.5: la sola medaglia di bronzo di Antonietta Di Martino ai Mondiali non può bastare. Il ricambio generazionale procede lento, anche se non mancano talenti su cui investire, e molto, nei prossimi anni, soprattutto l'astista Claudio Stecchi e la saltatrice in lungo Daryia Derkach. Alle Olimpiadi del prossimo anno le speranze di podio saranno risicatissime. Fondamentale, a riguardo, sarà il recupero di Alex Schwazer nella 50 km di marcia. Molto bene, nel complesso, il settore della maratona femminile, con Incerti, Ejaffini e Straneo che hanno realizzato tutte e tre dei tempi di assoluto prestigio internazionale. Ennesimo infortunio, invece, per Andrew Howe, la cui carriera sembra ormai irrimediabilmente segnata da un destino avverso.

mercoledì 21 dicembre 2011

Fischnaller supera Karl e si aggiudica il PGS di Carezza


Strepitosa vittoria per Roland Fischnaller nel PGS di Carezza (BZ).
L'azzurro, qualificatosi per la fase ad eliminazione diretta con il terzo crono assoluto, ha superato in finale il fuoriclasse austriaco Benjamin Karl, conquistando il secondo successo stagionale dopo quello ottenuto ad inizio stagione a Landgraaf, in Olanda.


Il 31enne altoatesino ha avuto la meglio del grande rivale bianco-rosso al termine di una sfida molto tirata ed avvincente: al termine della prima manche l'italiano inseguiva l'avversario a soli 9 centesimi di distanza. Nella seconda, poi, il fidanzato di Denise Karbon commetteva un errore piuttosto vistoso, ma dopo alcuni istanti lo stesso Karl cadeva nell'affrontare una porta verso destra, spianando la strada al tripudio tricolore.
Per Fischnaller si tratta di un trionfo importantissimo in chiave sfera di cristallo. E domani si disputerà il PSL, specialità in cui il rappresentante del Bel Paese eccelle.

Il podio è stato completato dallo sloveno Rok Flander, terzo, e dall'austriaco Andreas Prommegger, quarto.  Eliminati agli ottavi gli azzurri Aaron March e Meinhard Erlacher, superati rispettivamente da Fischnaller e Flander.

In campo femminile, invece, primo successo in carriera per la canadese Caroline Calve, che ha avuto la meglio della tedesca Amelie Kober nell'atto conclusivo. Qualificazione solo sfiorata per le azzurre Corinna Boccacini e Nadya Ochner, rispettivamente 17ma e 18ma: domani, nel PSL, l'Italia potrà ben figurare anche con la squadra rosa.

Federico Militello

lunedì 19 dicembre 2011

'Italia, come stai?': Blardone, un campione ritrovato; Pittin, la vittoria è vicina




Ad inizio stagione la squadra di Gigante appariva oggettivamente quella più in difficoltà dello sci alpino italiano. Reduce da una passata stagione disastrosa, con protagonisti ormai over30 e con rincalzi giovani che faticavano ad affacciarsi ai massimi livelli, quella attuale doveva essere vissuta come una stagione malinconica e di transizione, rimpiangendo i fasti del passato recente e sperando in un futuro nuovamente luminoso.


Qualche segnale che il vento stesse cambiando si è percepito, però, già nelle prime gare nord-americane, dove Davide Simoncelli, reduce da un'operazione ai legamenti crociati , aveva ritrovato la top10, mentre Massimiliano Blardone, seppure a sprazzi, aveva lasciato intravedere delle sezioni che lasciavano ben sperare. Poi è arrivata l'Alta Badia. La Gran Risa, da decenni, rappresenta un amuleto per lo sci tricolore, dove quasi sempre i problemi e le difficoltà lasciano spazio alla magia. Così è avvenuto anche quest'anno. Blardone, mai tra i primi 15 nei primi tre Giganti stagionali, si è ritrovato come per incanto, tornando a vincere a quasi due anni di distanza dall'ultima volta. Un successo effimero, potrà pensare qualcuno, perché nei grandi eventi (Mondiali ed Olimpiadi) i pendii non sono mai così ripidi e favoriscono atleti dotati di maggiore scorrevolezza e sensibilità. Attenzione, quello che abbiamo ammirato ieri è un Blardone diverso, in via di trasformazione. A 32 anni il nativo di Domodossola ha compreso che, per ritornare competitivo, doveva intraprendere una nuova strada. L'apoteosi sulla Gran Risa, analizzando i dati cronometrici di entrambe le manches, è maturato nel tratto finale, quello dove la pendenza era più lieve, dove solitamente l'azzurro pagava sonoramente dazio dai rivali. Il campione del Bel Paese, inoltre, si è adattato ottimamente anche ad un fondo molle, con una neve da accarezzare più che da aggredire: lo scorso anno, senza ghiaccio, Blardone si sarebbe smarrito. Cambiare dopo la trentina non è affatto facile e denota grande coraggio. Il piemontese ne ha avuto tanto, sospinto da una grande obiettivo: costruirsi ancora un biennio da sciatore di rango mondiale.

Alessandro Pittin è diventato un vincente. Perché, direte voi? In fondo non ha ancora vinto, ma al massimo è arrivato secondo. C'è modo e modo, però, per arrivare secondi.
Venerdì, nella staffetta a coppie con Lukas Runggaldier, la medaglia di bronzo di Vancouver 2010 ha esultato all'arrivo dopo aver agguantato la piazza d'onore, stringendo il pugno ed alzandolo al cielo. Stesso discorso per il terzo posto di sabato nella gundersen individuale. Pittin era contento e soddisfatto di essere salito sul podio, di aver riscritto per l'ennesima volta la storia della combinata nordica italiana. Ieri no. Dopo un vibrante duello con il francese Jason Lamy Chappuis, in cui le ha provate tutte per staccare il fuoriclasse transalpino, l'azzurro si è dovuto accontentare ancora una volta della seconda piazza. Questa volta, però, la gioia era scomparsa, bensì un gesto di stizza sottolineava la rabbia per non aver agguantato il bersaglio grosso. In quell'istante Alessandro Pittin è diventato un vincente. In lui è scattata la scintilla del campione, che lo porterà ad inseguire la vittoria come il leone insegue la preda nella savana. Al momento Lamy Chappuis è più completo rispetto all'azzurro, superiore nel salto e, seppur inferiore nel fondo, dotato di uno spunto veloce eccezionale e, soprattutto, di un senso tattico spiccato. Il francese sta dominando il circuito della combinata nordica da tre stagioni, ma ha già raggiunto il massimo delle proprie potenzialità, mentre l'azzurro, di 4 anni più giovane, possiede ancora enormi margini di miglioramento, dal trampolino come in volata. Le gerarchie, in fondo, sono fatte per essere ribaltate.

Federico Militello

domenica 18 dicembre 2011

Blardone immenso, doma la Gran Risa e torna Gigante



Scusaci Max. Troppo presto ti avevamo dato per finito, avviato verso il viale del tramonto, non più adatto allo sci moderno. Scusaci, perché pensavamo che fossi vecchio lottare ancora ai vertici mondiali.
Blardone, oggi sei tornato grande.


Sesto dopo la prima manche nel classico Gigante pre-natalizio dell'Alta Badia, l'alfiere tricolore ha disputato una seconda prova impressionante, attaccando dall'inizio alla fine e guadagnando decimi in tutti i settori della pista. Lo sciatore di Domodossola è risultato straordinario nell'ultimo tratto, quello più pianeggiante e meno adatto alle sue caratteristiche, nel quale è riuscito ad abbreviare il più possibile le traiettorie e ad accumulare quella velocità necessaria per piombare sul traguardo come una saetta.

All'arrivo Blardone infliggeva ben 98 centesimi al leader provvisorio, il francese Thomas Fanara. Si percepiva che l'azzurro aveva disputato una frazione mastodontica. I rivali successivi, Reichelt, Shoerghofer, Svindal ed Hirscher, non riuscivano a reggere il ritmo, finendo inesorabilmente alle spalle del rappresentante del Bel Paese. Poi era il turno dell'ultimo concorrente, l'americano Ted Ligety, dominatore delle ultime stagioni. Il campione del mondo yankee poteva gestire un margine di ben 1.11'', ma ben presto la sua azione appariva meno fluida e continua di quella dell'italiano. All'arrivo il cronometro diceva che il fenomeno nordamericano era solo quarto a 58 centesimi da Blardone, dietro anche a Reichelt e Schoerghofer, rispettivamente secondo e terzo: l'apoteosi tricolore poteva cominciare.

La gara odierna ha segnato la rinascita della squadra italiana di Gigante, con Davide Simoncelli 10mo dopo essere risalito dalla 29ma piazza (sfavorito da una prima manche disegnata in maniera discutibile dall'allenatore croato Ante Kostelic) ed il giovane Giovanni Borsotti 12mo (era 28mo). Su una delle piste più impegnative del mondo, gli sciatori azzurri hanno dimostrato di avere delle doti tecniche di pregevole fattura, non avendo nulla da invidiare ai rivali stranieri. Quello di  Blardone rappresenta anche il primo successo stagionale per l'Italia nello sci alpino ed è arrivato forse dall'elemento sul quale, solo qualche settimana fa, non avremmo scommesso neppure un euro. Scusaci Max, ora sappiamo che sei ancora un grande campione.

Federico Militello

sabato 17 dicembre 2011

Florschuetz si impone nel bob a 2, in ripresa Simone Bertazzo

E' Thomas Florschuetz l'uomo copertina di questo inizio di stagione nel bob a 2 maschile. In tre gare il 33enne tedesco non è andato mai oltre la seconda piazza e quest'oggi ha conquistato il secondo successo consecutivo sul catino di Winterberg.
Il pilota teutonico, in testa dopo la prima manche, si è difeso senza particolari patemi nella seconda, precedendo lo svizzero Beat Hefti di 24 centesimi.


Clamorosa rimonta del lettone Oskars Melbardis, artefice di una delle scalate più incredibili degli ultimi anni: 11mo a metà gara, il 23enne baltico è stato assolutamente perfetto nella seconda discesa, dalla spinta (la migliore in assoluto) fino ai tratti guidati, riuscendo ad agguantare un podio a 0.45 dalla vetta che sa di impresa.
Autore di un grande recupero è stato anche il tedesco Maximilian Arndt, da decimo a quarto, mentre sorprende l'exploit dell'olandese Edwin Van Calker, quinto.

12ma piazza per l'azzurro Simone Bertazzo. Il 29enne di Pieve di Cadore è in fase di recupero dall'infortunio al polpaccio, anche se non può spingere ancora come vorrebbe in fase di partenza. L'impressione è che la sosta natalizia arrivi a pennello per recuperare la forma migliore in vista degli appuntamenti di gennaio e febbraio, quando il pilota tricolore troverà piste gradite come quelle di St. Moritz, Calgary e, soprattutto, Lake Placid, dove si disputeranno i Mondiali.

In classifica generale Florschuetz guida con 660 punti, 25 in più di Hefti.

http://wintersport-news.it/it_IT/6588,News.html 

Federico Militello

Visitin sesto nello snowboardcross. Norvegia-Francia in finale ai Mondiali donne di pallamano

Snowboard: miglior risultato in carriera per il 22enne Omar Visitin. Nel primo snowboardcross stagionale di Coppa del Mondo disputato a Telluride (Usa), l'azzurro è approdato in finale, giungendo infine sesto dopo una caduta. Un'ottima prestazione se si considera che, almeno sulla carta, Visitin doveva rappresentare la quarta forza della squadra italiana alle spalle di Luca Matteotti, Alberto Schiavon ed Emanuel Perathoner. Se i primi due non si erano neppure qualificati alla gara, quest'ultimo si è classificato invece 12mo. 39ma piazza, infine, per Fabio Cordi. La competizione è stata vinta dal francese Pierre Vaultier. Tra le donne, invece, successo per l'americana Lindsey Jacobellis. 21ma la rientrante Raffaella Brutto.

Pallamano femminile: sarà Francia-Norvegia la finalissima dei Mondiali brasiliani, con le detentrici scandinave ampiamente favorite per il trionfo. In semifinale le sorprendenti transalpine hanno avuto la meglio della Danimarca  per 28-23, mentre le campionesse del Nord Europa hanno liquidato la Spagna con un agevole 30-22, dominando con un atletismo ed una dinamicità decisamente superiori.

Slittino: 13ma piazza per Sandra Gasparini nella prova di Coppa del Mondo di Calgary vinta dalla canadese Alex Gough. Per maggiori informazioni, potete trovare l'articolo completo al seguente link: http://wintersport-news.it/6581,News.html.

Federico Militello

venerdì 16 dicembre 2011

Piove a Winterberg, gare di skeleton modificate



La Federazione Internazionale aveva deciso di provare un nuovo format di gara sul catino tedesco di Winterberg. Al termine delle canoniche due manches, infatti, non sarebbe stato designato il vincitore, bensì i migliori 10 si sarebbero qualificati per una terza discesa che, azzereando le prestazioni cronometriche precedenti, si sarebbe rivelata decisiva.
L'esperimento è stato compiuto solo a metà, poiché sia in campo maschile sia in quello femminile la seconda frazione è stata cancellata a causa della pioggia incessante che ha reso pericolose le conidzioni del ghiaccio. "La sicurezza degli atleti viene prima di tutto", ha dichiarato il presidente della giuria di gara Wolfgang Straub.
Domani, in ogni caso, si disputerà la prova conclusiva cui prenderanno parte i migliori 10 della competizione odierna.
Tra gli uomini hanno ottenuto il pass i fratelli lettoni Martins e Tomass Dukurs, il russo Alexander Tretiakov, i tedeschi Alexander Gassner, Alexander Kroeckel e Frank Rommel, i canadesi Michael Douglas ed Eric Neilson ed i britannici Andy Wood e Kristian Bromley. Positiva la prestazione dell'azzurro Maurizio Oioli, 18mo.
Tra le donne, invece, si sono qualificate la giapponese Nozomi Komuro, le tedesche Marion Thees e Katharina Heinz, le americane Anne O'Shea e Katie Unlaender, le canadesi Amy Gough e Sarah Reid, le russe Olga Potylitsina e Maria Orlova e la britannica Shelley Rudman.

http://wintersport-news.it/it_IT/6570,News.html


Federico Militello

Azzurri comprimari in Val Gardena. Iniziata la Coppa del Mondo di skicross






Sci Alpino: nel giorno in cui il quasi 38enne Didier Cuche naufraga in 19ma piazza, il SuperG della Val Gardena celebra la prima vittoria in carriera del 24enne Beat Feuz. Si può parlare quindi di un ipotetico passaggio di consegne tra i due campioni elvetici. La nazionale rossocrociata ha dunque trovato un ennesimo rinforzo giovane, che, viste le grandi qualità anche in Discesa e SuperCombinata, potrà puntare alla sfera di cristallo assoluta nei prossimi anni. Feuz, sceso con il pettorale n.26 quando la pista  era già ampiamente rovinata , ha preceduto di 3 decimi l'americano Bode Miller e di 44 centesimi il norvegese Jjetil Jansrud. Peggior gara dell'anno per gli azzurri, che non amano né la Saslong né la neve molle che vi hanno trovato. Dalla 22ma alla 24ma piazza si sono susseguiti Peter Fill, Matteo Marsaglia e Christof Innerhofer. Continua la crisi di Werner Heel, appena 40mo. Domani grande attesa per la Discesa Libera. I tempi di Ghedina, che qui vinse per ben 4 volte, sono però molto lontani.

Freestyle-Skicross: a San Candido si sono disputate le qualifiche delle prima gara stagionale di Coppa del Mondo. Nessuno degli azzurri ha centrato il pass per il tabellone ad eliminazione diretta. Il migliore dei nostri è stato Diego Castellaz, 37mo. Da segnalare che alla competizione ha partecipato anche Stefan Thanei, passato l'estate scorsa dallo sci alpino (dove è stato discesista di buon livello) allo skicross. Il 30enne altoatesino è giunto 64mo. In campo femminile, invece, non vi erano italiane iscritte, con Eleonora Teglia ancora in recupero dopo un infortunio alla spalla.

Federico Militello

giovedì 15 dicembre 2011

Tutto pronto a Carezza per la Coppa del Mondo di snowboard



Dopo l’annullamento delle gare di Coppa del Mondo di snowboard a Carezza, in programma il 3 e 4 dicembre, i migliori atleti della disciplina tornano in Alto Adige per recuperare l’appuntamento sulla pista Pra-di-Tori mercoledì 21 e giovedì 22 dicembre. Oltre alle gare, ci sarà per tutti gli appassionati anche un interessante programma di contorno.


Al centro delle due giornate all’insegna dello snowboard ci sono ovviamente le quattro gare di Coppa del Mondo di snowboard. Mercoledì, 21 dicembre infatti Si disputerà lo slalom gigante parallelo maschile e femminile. Alle ore 9 avrà inizio la qualificazione, mentre alle ore 13 ci saranno le finali. Il giorno successivo, ovvero giovedì, 22 dicembre, è invece in programma lo slalom parallelo. Gli orari sono sempre gli stessi, cioè ore 9 per le qualificazioni e ore 13 le finali.
Al cancelletto di partenza ci saranno anche otto atleti altoatesini. Alcuni, come Roland Fischnaller e Aaron March, sono addirittura tra i favoriti. Fischnaller ha vinto lo slalom a Landgraaf, March è giunto secondo. Da notare anche i piazzamenti di Meinrad Erlacher (quarto) e Christoph Mick (decimo), che a Carezza correrà davanti al suo pubblico. Nella squadra maschile partirà inoltre il campione de mondo juniores Edwin Coratti. Tra le donne la nazionale italiana schiererà Nadya Ochner, ottima quarta a Landgraaf, Andrea Tribus e Nathalie Egger.


Un programma di contorno vario
I migliori snowboarder del circuito bianco saranno in Alto Adige però già il giorno prima delle gare, vale a dire martedì, 20 dicembre. Infatti i vari Karl, Fischnaller e compagni si alleneranno sulla pista Pra di Tori nella ski area Carezza per conoscere al meglio le caratteristiche del ripido pendio. Sempre nella giornata di martedì, alle ore 18 ci sarà al Grandhotel Carezza l’estrazione dei pettorali, mentre alle ore 21 il Comitato Organizzatore preseduto da Andreas Obkircher inviterà gli appassionati dello snowboard e non solo al World Cup Party, la festa d’apertura delle due giorni di Coppa del Mondo, nel C-Punkt, sempre a Carezza.
Durante le due giornate di gara il divertimento è assicurato. Infatti sia il mercoledì, sia il giovedì tante sorprese aspettano i fans nella zona d’arrivo, tra queste il Flying Disco con un dj, una sfilata di moda firmata Under Armour, un sampling Coca Cola, una degustazione di tè Pompadour e il Motorhome di Audi. Mercoledì 21 è previsto anche un After World Cup Forst 1857 Party, sempre nel „C-Punkt“ a Carezza.



Intanto questa sera alle ore 23 (diretta su Raisport2) gli azzurri saranno impegnati nella prova di Coppa del Mondo di Telluride (USA), dove si terranno un PGS maschile ed uno femminile. All'interno della selezione tricolore c'è grande attesa per Aaron March, Roland Fischnaller e per la giovanissima Nadya Ochner.
Ieri, inoltre, si sono disputate le qualificazioni dello snowboardcross. A sorpresa sono rimasti fuori dai migliori 50, e dunque dal tabellone principale, sia Alberto Schiavon che Luca Matteotti, tra i grandi favoriti per il successo. A rappresentare il Bel Paese, dunque, saranno Emanuel Perathoner (sesto in qualifica), Omar Visitin e Fabio Cordi. Ottimo anche il rientro in gara per Raffaella Brutto, che ha strappato agilmente il pass per i turni ad eliminazione diretta.
Federico Militello

martedì 13 dicembre 2011

Sport Invernali, il programma della settimana


Mancano 8 giorni al solstizio d'inverno ed il calendario delle discipline della neve entra nel vivo. Dal 15 al 18 dicembre le gare si susseguiranno a ritmi vorticosi.

Ecco, nel dettaglio, il programma di tutte le discipline e, tra parentesi, i canali tv dove seguirle.



Sci alpino: gli uomini saranno impegnati sulla mitica Saslong in Val Gardena con un SuperG (venerdì) e la classicissima Discesa Libera (sabato), mentre domenica c'è grande attesa per lo Slalom Gigante dell'Alta Badia dove i nostri atleti, Blardone e Simoncelli in primis, covano propositi di riscatto. Le ragazze, invece, saranno di scena a Courchevel (Francia) per un Gigante (sabato) ed uno Slalom Speciale (domenica). Puntano al podio tra le porte larghe sia Denise Karbon che Federica Brignone, mentre tra i rapid gates è lecito aspettarsi ulteriori progressi da parte di Manuela Moelgg, Irene Curtoni e Chiara Costazza. (Raisport1 ed Eurosport).


Sci di fondo: si gareggia a Rocla, in Slovenia. Se sabato saranno flebili le speranze di podio per la selezione tricolore nella 10 km tc femminile e nella 15 tc maschile, le chances aumenteranno invece con le sprint a tecnica libera del giorno successivo, dove David Hofer, Federico Pellegrino e la rientrante Gaia Vuerich possono senz'altro far bene. Attesa ad un salto di qualità anche Elisa Brocard, mentre una gradita sorpresa potrebbe provenire dalla 19enne Greta Laurent. (Raisport2 ed Eurosport).


Salto con gli sci: si comincia con le qualificazioni di venerdì 16 dal trampolino grande di Endelberg (Svizzera), mentre le due gare individuali sono previste per i giorni successivi. Andrea Morassi e Sebastian Colloredo proveranno a ripetere le buone prestazioni ottenute sino ad ora, puntando come obiettivo minimo ad un ingresso tra i migliori 20. Intanto nel circuito di Continental Cup bisognerà seguire con attenzione la crescita dei giovanissimi Michael Lunardi, Federico Cecon, Thomas Tagliaro, Zeno Di Leonardo e Giacomo Marcocig. (Eurosport).


Combinata nordica: la Coppa del Mondo sarà di scena a Seefeld, dove si terranno anche le gare delle discipline nordiche alle prossime Olimpiadi Giovanili di Innsbruck 2012. Venerdì ci sarà un'occasione ghiotta per Alessandro Pittin e Lukas Runggaldier, che potranno ambire ad un risultato di prestigio nella staffetta sprint, format che ritorna dopo diversi anni nel circuito maggiore. Nelle gundersen di sabato e domenica, inoltre, Armin Bauer e Giuseppe Michielli tenteranno l'ingresso tra i migliori 30. Intanto in Continental Cup il Bel Paese calerà una schiera di giovani vasta come mai in precedenza, il che testimonia la crescita esponenziale di questo sport in Italia: si tratta di Samuel Costa, Mattia Runggaldier, Manuel Maierhofer, Roberto Tomio, Paolo Corradini, Paolo Corradini, Daniele Varesco, Raffaele Buzzi, Andrew Lunardi, Christian Bauer, Luca Gianmoena ed Alex Insam. (Eurosport).


Biathlon: si gareggia nuovamente ad Hochfilzen dopo la cancellazione della tappa di Gran Bernard per assenza di neve. Si comincia con la sprint maschile giovedì, seguita da quella femminile venerdì e dai due inseguimenti in programma sabato. Domenica, poi, al via la prima staffetta mista dell'anno. L'Italia non sembra ancora pronta per il podio, anche se Lukas Hofer e Michela Ponza potrebbero evidenziare qualche ulteriore miglioramento sulla strada verso la top5. Rispetto allo scorso fine settimana, Christian De Lorenzi, colpito da bronchite, verrà sostituito da Mattia Cola, recente vincitore della 10 km sprint in Ibu Cup. (Eurosport).


Slittino: orari impossibili per seguire le prove degli azzurri. Venerdì notte si disputerà il singolo femminile, sabato a partire dalle 23 il singolo maschile ed il doppio. Teatro di gara sarà il budello di Calgary. Lasciatecelo dire: finalmente una pista vera, dove le qualità del pilota emergeranno sulla forza fisica in fase di spinta. Naturalmente c'è grande attesa in un pronto riscatto del Cannibale Armin Zoeggeler, ma puntano a far bene anche Dominik Fischnaller, Sandra Gasparini, ed i due equipaggi di doppio Oberstolz-Gruber e Rieder-Rastner. (Raisport ed Eurosport).


Bob e skeleton: tutto dipende dalla condizioni fisiche di Simone Bertazzo. Se il 29enne di Pieve di Cadore avrà smaltito l'infortunio al polpaccio, allora potrà tornare finalmente a lottare per posizioni consone al suo talento sul catino tedesco di Winterberg. La gara di bob a 2 è in programma sabato mattina a partire dalle 9.00, mentre le prove si skeleton andranno in scena il giorno prima. (Raisport2).


Snowboard: a Telluride (Usa) torna la Coppa del Mondo dopo una sosta di quasi due mesi. Programma intensissimo: giovedì PGS, venerdì Snowboardcross, sabato Team Event SBX, domenica Half Pipe. Quella azzurra può a buon diritto considerarsi una corazzata. Nel Parallelo, alle ormai certezze Roland Fischnaller ed Aaron March, si affiancheranno con propositi bellicosi anche i giovani Christoph Mick ed Edwin Coratti, mentre in campo femminile proverà ancora una volta a stupire la formidabile enfant prodige Nadya Ochner. Nel Cross, inoltre, il Bel Paese può contare su due atleti in grado di lottare costantemente per il podio: Luca Matteotti ed Alberto Schiavon. Da salutare con entusiasmo il rientro in pista della talentuosa Raffaella Brutto, infortunatasi ad un ginocchio crociato sul finire dello scorso inverno. (Raisport2).


Freestyle: prima gara stagionale di cross sulle nevi italiane di San Candido. Puntiamo su un buon risultato da parte di Elena Teglia, tornata ad allenarsi soltanto da due mesi dopo un infortunio alla spalla, e Diego Castellaz. (Raisport2).


Federico Militello

lunedì 12 dicembre 2011

'Italia, come stai?: Pellegrini, a Londra sarà dura; il punto sugli sport invernali


Premessa doverosa: le competizioni internazionali in vasca da 25 metri valgono 1/4 rispetto a quelle da 50. Prima di tutto perché è quest'ultima ad assegnare le medaglia olimpiche; inoltre si tratta di due sport oggettivamente differenti, poiché per trionfare al coperto servono delle doti come tuffo e virate che sono meno determinanti all'aperto, dove invece prevalgono acquaticità e resistenza.
Detto questo, la selezione tricolore ritorna in Italia con alcune certezze e tanti dubbi, che in fondo erano i medesimi della vigilia degli Europei di Stettino.
In chiave Londra 2012, è scontato che il Bel Paese punterà al podio principalmente (o forse sarebbe meglio dire 'esclusivamente) con Fabio Scozzoli nei 100 rana e con Luca Dotto nei 50 e 100 sl. Questi due atleti sono caratterizzati dalla medesima prerogativa: la fame di vincere, di arrivare più in alto di qualsiasi altro nuotatore al mondo. Per Scozzoli il rivale numero uno in chiave Cinque Cerchi sarà il norvegese Dale Oen, anche se il contesto internazionale, nel complesso, non pare così agguerrito. Ben diverso, invece, il discorso per quanto riguarda lo stile libero, dove Dotto dovrà confrontarsi con autentici fuoriclasse come l'australiano Magnussen, il brasiliano Cielo ed il canadese Hayden. La crescita dell'azzurro, tuttavia, lascia ben sperare, così come i miglioramenti dei vari Rolla, Spadaro e Bocchia, che potrebbero realmente contribuire alla costruzione di una 4x100 in grado di ambire al bersaglio grosso.
Scozzoli e Dotto a parte, l'Italia non può contare al momento su altri elementi da podio olimpico in campo maschile.
Tra le donne, invece, tutto dipenderà, come sempre, da Federica Pellegrini. Già lo scorso anno la pluri-campionessa iridata fallì l'appuntamento in vasca corta, per poi dominare i successivi Mondiali di Shanghai. I continui cambi di allenatore, l'ultimo dei quali avvenuto ad 8 mesi dall'appuntamento clou di una carriera, lasciano però perplessi. La 23enne veneta è caratterizzata da una personalità molto forte, difficile da gestire. Dovrà provarci il nuovo tecnico Claudio Rossetto, il cui compito principale sarà quello di restituire finalmente una velocità di base degna di nota alla fuoriclasse di Spinea. Allo stato dei fatti, non vedo la Pellegrini favorita alle Olimpiadi di Londra né nei 400 né, soprattutto, nei 200 metri. Nella distanza più lunga l'azzurra dovrà vedersela con ossi duri del calibro della danese Friis e, soprattutto, della padrona di casa britannica Adlington, senza dimenticare la spagnola Belmonte Garcia, mentre nei 200 la strada potrebbe essere sbarrata per chiunque dalla formidabile enfant prodige del nuoto a stelle e strisce Melissa Franklin. Insomma, per provare a battere queste grandi campionesse è necessario non indugiare oltre e buttarsi a capofitto negli allenamenti. Anche se, a dire il vero, un dubbio ci assale: la Pellegrini possiede ancora la stessa fame di vincere di Dotto e Scozzoli?

Per Carolina Kostner il 2011 verrà ricordato come l'anno che ha rappresentato lo spartiacque tra una prima parte di carriera da ragazzina inesperta e logorata in maniera eccessiva dalla pressione esterna ed una seconda da campionessa matura ed in grado di primeggiare con costanza sui più svariati palcoscenici mondiali.
La 24enne altoatesina ha cominciato la stagione con una nuova identità: sul ghiaccio le paure del passato hanno lasciato spazio alla gioia di coltivare la passione di una vita. Carolina emoziona con una espressività da attrice consumata, creando un'atmosfera solenne e per certi versi magica. Anche dal punto di vista tecnico l'azzurra ha compiuto passi da gigante e, grazie all'esperienza acquisita, riesce a gestire nel migliore dei modi pure dei salti non eseguiti perfettamente. Insomma, la Kostner attuale rappresenta un patrimonio per lo sport italiano e non è affatto escluso che non lo rimanga anche oltre le Olimpiadi del 2014.

Arianna Fontana ha superato anche l'esame di maturità del campo di gara di Shanghai, ovvero quello dove si assegnerà il titolo iridato all-round del 2012. 5 vittorie in due mesi rappresentano un bottino da fuoriclasse assoluta, che certificano lo stratosferico livello raggiunto dalla 21enne valtellinese. Il merito di questa prorompente fioritura nel verde prato delle più grandi atlete dello short track è dovuta principalmente al tecnico canadese Eric Bedard, che ha portato tecniche di allenamento nuove (incentrate principalmente sull'esplosività muscolare) ed insegnato alle azzurre tattiche di gara accorte e redditizie. Tornano alla mente le parole della Fontana al termine delle Olimpiadi di Vancouver 2010, quando vinse il bronzo nei 500 metri: "Per fare il vero di salto di qualità ed impensierire le potenze asiatiche, servono dei cambiamenti a livello tecnico, magari con un allenatore straniero che porti qualcosa di nuovo". La campionessa di Sondrio è stata ascoltata ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

La nazionale di curling femminile è giunta sesta ai Campionati Europei di Mosca. Un risultato che, oltre ad essere il migliore degli ultimi 4 anni, consente alla selezione tricolore di partecipare ai Mondiali del 2012 che assegneranno i primi punti per la qualificazione alle Olimpiadi di Sochi 2014. Fondamentale per il ritorno ad alti livelli della squadra è stato il rientro dopo due anni di stop della skip Diana Gaspari, già capitana alle Olimpiadi di Torino 2006 e medaglia d'argento agli Europei del 2007. L'intesa tra la 27enne di San Candido e le altre compagne di squadra può solo migliorare, dunque i margini di miglioramento in vista della rassegna iridata sono elevati. L'Italia ha dimostrato di potersela giocare alla pari con chiunque, perdendo solo per inesperienza alcuni match con selezioni sulla carta più forti e vincendo con relativa facilità gli incontri con avversarie del medesimo livello. Da segnalare anche la crescita costante della 23enne Giorgia Apollonio.
L'obiettivo, neanche neanche tanto velato, è quello di partecipare ai prossimi Giochi Olimpici: per il curling italico sarebbe un risultato storico, in quanto mai la qualificazione è stata conquistata sul campo.
Il medesimo, sogno, invece, non potrà essere cullato dalla selezione maschile, che ha concluso il torneo continentale in ultima posizione, con conseguente retrocessione in Seconda Divisione.

Nello sci alpino lo Slalom si è rivelato essere la disciplina che può trascinare il Bel Paese in questa stagione. Christian Deville rappresenta l'ennesimo esempio di come i nostri atleti, a tutte le latitudini, maturino sempre con pesante ritardo rispetto alla media europea (anche se poi, bisogna dirlo, gareggiano sino alle soglie dei 40 anni!). Moelgg e Razzoli sono delle certezze, mentre è del tutto inaspettata la rinascita nel veterano Patrick Thaler, che su piste come quelle di Adelboden e Kitzbuhel potrà togliersi delle importanti soddisfazioni. Segnali positivi giungono anche dai giovani Stefano Gross, vicino al salto di qualità, e Roberto Nani, forse unico atleta della selezione tricolore in grado di poter diventare competitivo sia in Slalom sia in Gigante.

Week-end interlocutorio per la combinata nordica, con Pittin fuori dai 10 e Lukas Runggaldier neppure qualificato per le due gundersen, mentre nel salto si registrano gli importantissimi progressi di Andrea Morassi e Sebastian Colloredo, pronti ormai per occupare le prime 15 posizioni del circuito con buona continuità.
Nel biathlon si registrano i passi avanti di Lukas Hofer, anche se ancora distante dalla forma migliore che, con ogni probabilità, raggiungerà a gennaio. Preoccupa invece, e non poco, l'involuzione della giovane Dorothea Wierer, rivelazione della scorsa stagione, ma attualmente non competitiva in Coppa del Mondo.

Infine, chiudiamo con l'argomento Armin Zoeggeler. Il Cannibale sta vivendo il peggior inizio di stagione della sua vita, ma le circostanze non lo hanno di certo aiutato. Le prime due piste su cui si è gareggiato privilegiano atleti dotati di una spinta formidabile, in quanto, vista la pressoché totale assenza di grandi asperità tecniche, non consentono grossi recuperi nei tratti guidati. Se a Igls aveva limitato i danni con una terza piazza, il 37enne di Foiana nulla ha potuto sul budello di Whisteler, che, dopo le modifiche apportate, risulta indegno della Coppa del Mondo (in sintesi è come un unico, lungo rettilineo). Visto il distacco di 100 lunghezze dal tedesco Loch in classifica generale, il fuoriclasse italiano deve dare addio al sogno di conquistare l'undicesima sfera di cristallo della carriera. Attenzione, però, a dire che sia ormai troppo vecchio: già dalla prossima gara di Calgary, catino adatto alle sue caratteristiche, il Cannibale tornerà a lottare per la vittoria.

Federico Militello

domenica 11 dicembre 2011

Buon debutto per la Scanzio. Gasparini 14ma a Whistler


Freestyle: debutto positivo per l'azzurra Deborah Scanzio nella prima prova di Coppa del Mondo tenutasi a Ruka, in Finlandia. La 25enne italo-svizzera è giunta 10ma nella competizione delle moguls vinta dalla fuoriclasse americana Hanna Kearney (della quale potrete leggere un'intervista sul prossimo numero di Ski: http://www.solomagazine.it/riviste/dettaglio.php?cid=1&sid=rsc&rid=9). In campo maschile, invece, si è fermato alla 32ma piazza l'azzurro Giacomo Matiz. Successo per il canadese Mikael Kingsbury.


Slittino: primo successo stagionale (ottavio in carriera) per la tedesca Natalie Geisenberger, che si è imposta nel singolo femminile di Whistler Mountain. La 23enne teutonica ha preceduto 0.043 la compagna di squadra e leader della generale Tatjana Hufner e la russa Tatjana Ivanova. 14ma l'azzurra Sandra Gasparini.


Bob: monopolio teutonico nella gara di bob a 4 disputata a La Plagne, in Francia. La Germania, infatti, ha occupato tutti i gradini del podio. Primo successo stagionale per Manuel Machata, che ha preceduto Maximilian Arndt e Thomas Florschuetz rispettivamente di 24 e 26 centesimi.

20mo l'azzurro Simone Bertazzo, ancora debilitato dall'infortunio al polpaccio.


Federico Militello

sabato 10 dicembre 2011

Incubo Whistler per il Cannibale. Sul podio Oberstolz-Gruber


Il Re abdica. Dopo aver conquistato ben 6 sfere di cristallo consecutive (10 in totale), Armin Zoeggeler dice addio alla possibilità di ripetersi già dopo la seconda gara stagionale.
Sulla pista olimpica di Whistler Mountain, sulla quale si tornava a gareggiare a 2 anni da Vancouver 2010 e dalla morte del georgiano Nodar Kumaritashvili, il Cannibale si è classificato appena 13mo, un risultato che fa scalpore se si considera che il carabiniere di Foiana nelle passate stagioni, quando andava male, arrivava quinto nel poco amato catino di Oberhof. Il problema è che il budello canadese si è rivelato peggiore anche di quello teutonico: basti pensare che la partenza è stata abbassata definitivamente a quella delle donne, con una manche che dura soli 40 secondi. In nessun'altra pista al mondo conta oltremodo la fase di spinta quanto in quella in esame.
Logico, dunque, che gli slittinisti tedeschi abbiano fatto la voce grossa, mentre il quasi 38enne azzurro, che in spinta fatica già da diversi anni, nulla ha potuto neppure con le sue grandi doti di guida.
Il successo di giornata è stato agguantato dal tedesco Felix Loch, che ora guida la classifica generale con 200 punti, 30 in più del connazionale David Moller (oggi terzo) e con ben 100 lunghezze di margine su Zoeggeler, che, a meno di miracoli, appare ormai tagliato fuori dalla corsa al primato.
Il dominio teutonico si è rivelato inattaccabile, visto che la Germania ha monopolizzato le prime 4 posizioni: oltre ai già citati Loch e Moller, infatti, Johannes Ludwig ed Andi Langenhan hanno concluso rispettivamente secondo e quarto.
La squadra azzurra, da parte sua, ha accusato anche notevoli problemi di materiali a causa delle condizioni climatiche umide e con temperature superiori allo 0. I piazzamenti, infatti, non sono stati esaltanti: 16mo David Mair, 18mo Dominik Fischnaller, 22mo Kevin Fischnaller. Per il Bel Paese quella odierna è stata la peggior gara in singolo dell'ultimo ventennio.
La speranza è che dalla prossima settimana, su una pista apparentemente favorevole come quella di Calgary, il Cannibale ed i suoi compagni possano tornare a ruggire.

Gli azzurri Christian Oberstolz e Patrick Gruber sono giunti terzi nella seconda prova di Coppa del Mondo di doppio disputata a Whistler Mountain, in Canada. Un podio che infonde grande fiducia nel duo tricolore e cancella un debutto negativo nell'ouverture di Igls.
La vittoria di giornata è stata appannaggio dei campioni olimpici austriaci Andreas e Wolfgang Linger, che proprio su questo budello conquistarono nel 2010 il loro secondo oro a Cinque Cerchi. I due fratelli, autori del miglior tempo di manche in entrambe le frazioni, hanno preceduto di ben 0.244 i connazionali Peter Penz e Georg Fischler, sui quali ora guidano la classifica generale con 15 lunghezze di margine.
Dalla quarta alla sesta piazza si susseguono ben tre slitte tedesche, rispettivamente quelle di Ronny Pietrasik-Christian Wiese, Toni Eggert-Sascha Benecken e Tobias Wendl-Tobias Arlt.
Per quanto riguarda gli altri equipaggi azzurri in gara, continua a mancare l'atteso salto di qualità da parte di Hans Peter Fischnaller e Patrick Schwienbacher, 11mi, mentre i giovani campioni del mondo juniores Ludwig Rieder e Patrick Rastner, 13mi, non hanno trovato il giusto feeling con il catino sin dalla Nations Cup.



Federico Militello

giovedì 8 dicembre 2011

Curling, azzurre seste in Europa e qualificate ai Mondiali


Bellissima impresa per la nazionale italiana femminile di curling. Vincendo il play-off odierno con la Svizzera per 6-4, la skip Diana Gaspari, Giorgia Apollonio, Claudia Alverà e Chiara Olivieri hanno concluso i Campionati Europei di Mosca in sesta posizione (miglior risultato degli ultimi 4 anni), ottenendo la qualificazione ai Mondiali del 2012 che si terranno in Canada.

E' importante ricordare che proprio la rassegna iridata nella terra della Foglia d'Acero assegnerà i primi ed importantissimi punti nella corsa alle Olimpiadi di Sochi 2014.

Nel match odierno contro le rivali elvetiche, la selezione tricolore partiva subito a razzo portandosi in vantaggio per 3-0 dopo i primi tre ends. A quel punto, però, le azzurre subivano un black-out che rischiava di compromettere la partita, con le rossocrociate che risalivano e superavano sul 4-3 l'Italia prima dell'ultima mano.

A questo punto le ragazze allenate dal tecnico canadese Daniel Rafael riuscivano a mantenere i nervi saldi ed a conquistare gli ultimi 3 punti fondamentali per agguantare un successo di vitale importanza per il movimento del Bel Paese.

La selezione tricolore, dunque, conclude un Europeo che l'ha vista rivaleggiare ad armi pari con le squadre di maggior rango nel Vecchio Continente, perdendo alcune sfide con Germania, Russia e Scozia solo per questione di episodi ed inesperienza. I margini di miglioramento della squadra azzurra sono enormi, soprattutto considerando che il rientro in nazionale di Diana Gaspari è avvenuto da pochi mesi e dunque l'intesa con le altre compagne risulta ancora decisamente perfezionabile. La stessa 23enne Giorgia Apollonio ha sfoderato alcuni colpi da vero talento, dimostrando una crescita graduale stagione dopo stagione.

Insomma, le difficoltà e soprattutto le rivali da battere saranno molteplici, ma questa Italia può guardare davvero con ottimismo ad una storica partecipazione a Cinque Cerchi (nel 2006 fummo presenti all'edizione di Torino in qualità di Paese ospitante, ma mai la qualificazione è stata ottenuta sul campo). Il curling tricolore è sempre più rosa.


Federico Militello

martedì 6 dicembre 2011

Gigante, segnali positivi dagli azzurri


L'americano Ted Ligety si conferma il dominatore indiscusso dello Slalom Gigante conquistando sulla pista di Beaver Creek (che ha sostituito la prova della Val D'Isere, annullata per mancanza di neve) il secondo successo stagionale su tre gare disputate.


Il campione del mondo in carica, quarto in una prima manche che ha visto ben 15 atleti raggruppati in meno di un secondo, si è reso artefice di una seconda discesa perfetta, in cui ha pennellato nel tratto alto del pendio, prima acquisire una grande velocità anche nel piano centrale ed in quello conclusivo. Il segreto del 27enne di Salt Lake City è proprio la completezza, poiché riesce sempre ad esprimersi al meglio su tutti i tipi di neve e di tracciati.


Seconda piazza (a ben 69 centesimi dalla vetta) per l'austriaco Marcel Hirscher, vincitore del Gigante disputato su questa stessa pista appena due giorni fa. Il giovane austriaco è stato meno aggressivo del solito, quasi 'accontentandosi' di un posto sul podio. La top3 è stata completata dal norvegese Kjetil Jansrud, che ha saputo sfruttare la sua debordante potenza fisica per guadagnare decimi preziosi nelle sezioni più filanti della competizione.


Grande deluso di giornata è l'enfant prodige francese Alexis Pinturault: il 20enne transalpino, davanti a tutti a metà gara, ha avvertito oltremodo la pressione, risultando poco fluido e perdendo la consueta rapidità nei cambi di direzione: inevitabile, quindi, la quarta piazza finale a 9 decimi da Ligety.


La giornata azzurra apre interessanti spiragli. Davide Simoncelli appare rinato e tornato sui livelli di due stagioni or sono. Quest'oggi è risalito dalla 13ma fino alla 9a posizione, risultando però tra i migliori nella parte alta della pista, quella più tecnica. Il problema, invero irrisolvibile, resta la scorrevolezza sui piani, ma il 32enne del Bel Paese può realmente puntare ad avvicinarsi ai primi nelle prossime due 'grandi classiche' del Circo Bianco: Alta Badia ed Adelboden. Peccato per l'uscita di Massimiliano Blardone nella seconda manche, anch'egli in ripresa e non così distante da Simoncelli.


Citando il titolo del film diretto da Alex Proyas ed interpretato da Nicolas Cage, oggi l'Italia ha intravisto finalmente dei 'Segnali dal futuro'. La nota più lieta è rappresentata dal 24mo posto del 21enne Mattia Casse, in grande crescita dopo aver raccolto dei punti importanti anche in Discesa Libera. Il giovane piemontese è dotato di un fisico piuttosto imponente e di una buona capacità nel lasciar correre gli sci: insomma, le caratteristiche ideali del gigantista moderno. Bene anche Florian Eisath (20mo con settimo tempo nella seconda manche), non più di primissimo pelo (27 anni), ma ancora in tempo per provare a scalare il ranking mondiale.


Quest'oggi, inoltre, a Trysil, in Norvegia, è andato in scena un Gigante di Coppa Europa. Ebbene, la prova è stata vinta dal tedesco Stefan Luitz, ma dalla seconda alla quarta posizione si sono classificati ben 3 azzurri, rispettivamente Roberto Nani (anno di nascita 1988), Adam Peraudo (1987) e Luca De Aliprandini (1990). Morale della favola: anche nella disciplina regina dello sci alpino, i giovani ci sono. Perché non portarli in Coppa del Mondo al posto di alcuni veterani ormai logori?


Federico Militello

lunedì 5 dicembre 2011

'Italia, come stai?': pallavolo tra rammarichi e nuove certezze; sci alpino, manca il campione


La nazionale italiana di pallavolo ha mancato l'obiettivo della qualificazione diretta alle Olimpiadi di Londra 2012 per 2 set. Un risultato che lascia l'amaro in bocca, anche se nel complesso la selezione tricolore esce rafforzata dalla World Cup giapponese.
Qualcosa, di sicuro, non ha funzionato. La squadra del ct Mauro Berruto ha denotato sovente degli inspiegabili cali di concentrazione, in particolare in situazioni in cui conduceva per 2 set a 0. Le tre sconfitte, inoltre, sono maturate sempre nella prima partita del mini-girone da quattro squadre, quasi che gli azzurri, staccata la spina, facessero molta fatica a riattaccarla.
L'Italia, inoltre, ha espresso il suo gioco migliore quando partiva sulla carta sfavorita (come con il Brasile), mentre ha avvertito oltremodo la pressione nei momenti in cui era chiamata necessariamente a vincere (Polonia e Cuba). Insomma, l'allenatore dovrà lavorare molto dal punto di vista caratteriale, affinché la squadra possa acquisire quel cinismo necessario per raggiungere traguardi importanti.
La rosa della formazione del Bel Paese, d'altro canto, non si discute e possiede tutte le potenzialità per sconfiggere qualsiasi avversaria. Il problema dell'opposto è stato risolto. Michal Lasko ha raggiunto a 30 anni una piena maturità agonistica, diventando terminale imprescindibile e micidiale del gioco azzurro e, soprattutto, un campione di caratura internazionale. Grazie all'italo-polacco la squadra di Berruto ha compiuto un importantissimo salto di qualità, i cui benefici saranno ancora più visibili il prossimo anno. Seppur molto positivo, il palleggiatore Dragan Travica risulta a volte troppo prevedibile, affidandosi spesso alle bande e raramente ai centrali. Con quel tocco di fantasia ed estrosità in più, potremmo ritrovarci un regista con i fiocchi. Molto positivo è stato il rientro in nazionale di Alessandro Fei, riadattato al suo antico ruolo di centrale e nel complesso jolly preziosissimo ed impiegabile in qualsiasi posizione. Buono nel complesso il rendimento di Zaytsev e Savani, anche se non sono mancati dei momenti di black-out, mentre Simone Parodi, dopo il gravissimo infortunio patito la scorsa primavera, non è ancora al 100% della condizione fisica. Appare in grande crescita anche il giovane opposto Giulio Sabbi.
Insomma, a questa Italia, dal punto di vista tecnico, sembra non mancare nulla per puntare al bersaglio grosso ai prossimi Giochi Olimpici. Per arrivarci, però, bisognerà passare prima dai tornei di qualificazione (difficile quello in Bulgaria, più agevole quello previsto a Roma nel mese di giugno). Nel frattempo Berruto dovrà svolgere forse il lavoro più difficile: dare una mentalità vincente ad una squadra potenzialmente fortissima.

Gli sport invernali italiani hanno vissuto un fine settimana a corrente alternata. Da un lato i risultati eccezionali dello short track e della combinata nordica, dall'altro la ormai preoccupante carenza di podi nello sci alpino, le difficoltà di Simone Bertazzo nel bob e di Lukas Hofer nel biathlon.



Ma andiamo con ordine, partendo dalle note liete. Arianna Fontana, in questo momento, è la pattinatrice più completa e polivalente del circuito. Seppur ancora giovanissima, la 21enne di Sondrio ha ormai acquisito l'esperienza di una veterana e riesce a gestire le diverse situazioni di gara con spiccato acume tattico. Il grande obiettivo stagionale, a questo punto, non può che essere il gradino più alto ai Campionati del Mondo di Shanghai, anche se in quell'occasione la nazionale cinese si presenterà più agguerrita che mai. Si conferma su livelli eccelsi anche Martina Valcepina, sempre sul podio nei 500 da inizio stagione e meritatamente al comando della classifica generale. Da segnalare, infine, la crescita complessiva dell'intera squadra, suggellata da una storica vittoria in staffetta.

Progredisce esponenzialmente anche la squadra italiana di combinata nordica. Alessandro Pittin, tornato sul podio a distanza di oltre un anno, si è rivelato l'atleta migliore al mondo nella componente dello sci di fondo e, qualora riesca a raggiungere una significativa continuità di rendimento anche nel salto, potrà realmente lottare per la sfera di cristallo. Al momento il 21enne di Cercivento è terzo in classifica generale e vede profilarsi dinanzi a sé le gare di Ramsau e Seefeld, dai cui trampolini piccoli si è sempre trovato a proprio agio.
Si conferma combinatista di vertice anche Lukas Runggaldier, di sicuro il più completo della selezione tricolore. Meno performante di Pittin nel fondo (anche se non così distante), il 24enne altoatesino possiede delle grandi qualità in fase di volo, che gli consentono di ottenere misure di tutto rispetto: una volta migliorata la tattica di gara con gli sci stretti, potrà raggiungere il podio con buona frequenza. Bene anche Armin Bauer, 18mo nel nuovo formato della Penalty Race, il quale è apparso di sicuro rivedibile.

Lo sci alpino italico sta vivendo uno dei suoi peggiori avvii di stagione di sempre. Sino ad ora diversi piazzamenti nei 10, ma nessun podio, il che, volendo essere espliciti, può significare una cosa sola: il Bel Paese può contare su un buon numero di buoni atleti, ma su nessun campione.
Per intenderci, gli Stati Uniti non avranno la quantità di elementi della selezione tricolore, ma intanto continuano ad ottenere vittorie a raffica con una fuoriclasse immensa e forse destinata a diventare la più grande di sempre (Lindsey Kildow-Vonn) e con due talenti dalla classe indiscutibile come Ted Ligety e Bode Miller. Come si suol dire, pochi ma buoni. La questione è meglio comprensibile riferendosi al settore femminile: le varie Fanchini, Schnarf, Recchia e Merighetti stanno effettuando delle prove convincenti secondo le proprie possibilità, ma è evidente che al cospetto di diverse atlete pagano ora in termini di talento assoluto (Fenninger, Gut) ora in termini di potenza fisica (Vonn, Riesch). Tra gli uomini, invece, è ancora tutto da dimostrare che Innerhofer sia un campione: per meritarsi questo appellativo non bastano 3 medaglie ai Mondiali, bensì 2-3 stagioni alla Didier Cuche, vissute cioè costantemente ai vertici ed a suon di vittorie.
L'atteso fuoriclasse, tuttavia, non si intravede neppure all'orizzonte, mentre in Francia, al contrario, è nato un vero e proprio fenomeno in grado di segnare un'era: Alexis Pinturault.
Unico azzurro in grado di poter ambire con costanza alla prima piazza è l'olimpionico Giuliano Razzoli, ma il 27enne emiliano, per diversi motivi (l'ultimo in ordine di tempo un infortunio alla spalla), non riesce mai ad esprimere al meglio il proprio potenziale.
Un capitolo a parte, infine, merita lo Slalom Gigante, disciplina da cui l'Italia è tristemente sparita dalle posizioni che contano. Allo stato di una crisi così acuta, per i nostri colori dovrà essere accolta quasi con gioia la modifica regolamentare sulla lunghezza degli sci, il che rappresenterà un ritorno ad una sciata anni '90 e, quanto meno, avrà l'effetto di riazzerare i valori in campo.

Responsi negativi sono giunti dal biathlon. Lukas Hofer, per il quale si è parlato addirittura di qualche comparsata nella Coppa del Mondo di sci di fondo, è apparso palesemente indietro di condizione sugli sci stretti, anche se il fattore positivo è dato da una maggiore precisione al poligono rispetto allo scorso anno. Positivo il debutto nel circuito maggiore del giovane Dominik Windisch, mentre nel settore femminile è buio pesto. Se Michela Ponza, per motivi anagrafici, non può più essere quella del passato, lasciano perplessi le prestazioni della giovane Dorothea Wierer, che lo scorso anno non solo ha vinto tutto ai Mondiali juniores, ma si è anche affacciata con profitto in Coppa del Mondo.

Buono il comportamento degli azzurri nel salto con gli sci, con Andrea Morassi ottavo ed Evelyn Insam ottava nella storica prima gara di Coppa del Mond femminile.

Una delle più grosse delusioni del fine settimana, invece, è stato Simone Bertazzo nel bob, lontano dal rendimento che la scorsa stagione lo ha portato al terzo posto della classifica generale. Il 29enne di Pieve di Cadore, così come tutto il movimento italico, paga certamente la chiusura della pista di Cesana Pariol, sulla quale in passato effettuava importantissimi test sui materiali ed allenamenti in vista delle gare. Se le istituzioni non muteranno atteggiamento, riaprendo sia il budello torinese sia quello di Cortina d'Ampezzo (o magari costruendone di nuovi, possibilità improbabile vista l'attuale situazione economica), il bob nel Bel Paese è destinato a diventare solo un ricordo lontano.

Nello speed skating, infine, continua la crescita del giovane Mirko Nenzi, 15mo nei 1000 metri nei quali, per ambire al salto di qualità, dovrà migliorare oltremodo nell'affrontare l'ultima tornata. Il sesto posto nel team-pursuit, allo stato attuale, costituisce un buon risultato. E' bene rammentare, infatti, che prima dell'avvento di Enrico Fabris il pattinaggio di velocità azzurro solo sporadicamente raccoglieva dei risultati significativi (con Roberto Sighel per fare un esempio). Con il ritiro del campione olimpico di Torino 2006 si è aperta una voragine difficilmente colmabile. Alcuni giovani su cui lavorare ci sono (Daldossi, Giovannini, lo stesso Nenzi), ma servirà del tempo e non saranno pronti né ora né il prossimo anno. Anche in questo caso, poi, emerge un altro caso di irrazionalità italiana. Dopo i Giochi Olimpici di cinque anni fa, infatti, è stato chiuso l'Oval Lingotto di Torino, che avrebbe potuto fungere da base operativa imprescindibile per allargare la base dei praticanti e per consentire alla nazionale di effettuare gli allenamenti. Al momento, invece, nel Bel Paese non esistono piste al coperto. Complimenti.

Federico Militello