domenica 18 dicembre 2011

Blardone immenso, doma la Gran Risa e torna Gigante



Scusaci Max. Troppo presto ti avevamo dato per finito, avviato verso il viale del tramonto, non più adatto allo sci moderno. Scusaci, perché pensavamo che fossi vecchio lottare ancora ai vertici mondiali.
Blardone, oggi sei tornato grande.


Sesto dopo la prima manche nel classico Gigante pre-natalizio dell'Alta Badia, l'alfiere tricolore ha disputato una seconda prova impressionante, attaccando dall'inizio alla fine e guadagnando decimi in tutti i settori della pista. Lo sciatore di Domodossola è risultato straordinario nell'ultimo tratto, quello più pianeggiante e meno adatto alle sue caratteristiche, nel quale è riuscito ad abbreviare il più possibile le traiettorie e ad accumulare quella velocità necessaria per piombare sul traguardo come una saetta.

All'arrivo Blardone infliggeva ben 98 centesimi al leader provvisorio, il francese Thomas Fanara. Si percepiva che l'azzurro aveva disputato una frazione mastodontica. I rivali successivi, Reichelt, Shoerghofer, Svindal ed Hirscher, non riuscivano a reggere il ritmo, finendo inesorabilmente alle spalle del rappresentante del Bel Paese. Poi era il turno dell'ultimo concorrente, l'americano Ted Ligety, dominatore delle ultime stagioni. Il campione del mondo yankee poteva gestire un margine di ben 1.11'', ma ben presto la sua azione appariva meno fluida e continua di quella dell'italiano. All'arrivo il cronometro diceva che il fenomeno nordamericano era solo quarto a 58 centesimi da Blardone, dietro anche a Reichelt e Schoerghofer, rispettivamente secondo e terzo: l'apoteosi tricolore poteva cominciare.

La gara odierna ha segnato la rinascita della squadra italiana di Gigante, con Davide Simoncelli 10mo dopo essere risalito dalla 29ma piazza (sfavorito da una prima manche disegnata in maniera discutibile dall'allenatore croato Ante Kostelic) ed il giovane Giovanni Borsotti 12mo (era 28mo). Su una delle piste più impegnative del mondo, gli sciatori azzurri hanno dimostrato di avere delle doti tecniche di pregevole fattura, non avendo nulla da invidiare ai rivali stranieri. Quello di  Blardone rappresenta anche il primo successo stagionale per l'Italia nello sci alpino ed è arrivato forse dall'elemento sul quale, solo qualche settimana fa, non avremmo scommesso neppure un euro. Scusaci Max, ora sappiamo che sei ancora un grande campione.

Federico Militello

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