martedì 31 gennaio 2012

Alessandro Pittin è guarito: in Val di Fiemme ci sarà




Sono trascorsi 15 giorni dalla caduta di Alessandro Pittin nel corso di un allenamento dal trampolino di Predazzo. Al 21enne di Cercivento andò bene: solo delle escoriazioni e qualche 'botta' da smaltire. Nel fine settimana la Coppa del Mondo di combinata nordica ripartirà proprio da Predazzo: Pittin ci sarà.
Il campione friulano, tornato a volare dal trampolino solo da qualche giorno, ha effettuato una serie di salti a Villach (Austria) sia dal trampolino HS60 sia da quello HS90, decidendo in seguito ed in accordo con i tecnici di partecipare alla tre giorni di gare in Val di Fiemme: venerdì si disputerà una Penalty Race, sabato una staffetta a coppie, domenica la tradizionale 10 km gundersen.

Insieme alla fuoriclasse azzurro, vincitore delle ultime tre competizioni consecutive di Coppa del Mondo, sono stati convocati anche Lukas Runggaldier, Armin Bauer, Giuseppe Michielli ed i giovanissimi Samuel Costa, Manuel Maierhofer e Mattia Runggaldier. Questi ultimi tre stanno ottenendo dei risultati di assoluto valore in Continental Cup e trovano spazio per la prima volta in questa stagione nel circuito maggiore grazie alla possibilità per l'Italia di schierare un contingente allargato nelle gare di casa.

La notizia migliore, tuttavia, resta il rientro di Alessandro Pittin, anche se, a causa dello stop forzato cui è stato costretto, difficilmente la forma potrà essere la medesima di Chaux-Neuve, quando lasciò attonito il grande rivale Jason Lamy-Chappuis.

Sul sito della Fisi potrete guardare il video dell'incidente di Pittin avvenuto due settimane fa: http://www.fisi.org/node/47207.

Federico Militello

lunedì 30 gennaio 2012

'Italia, come stai?': Kostner e Fontana Regine d'Europa





Carolina Kostner ed Arianna Fontana hanno conquistato il loro quarto titolo della carriera rispettivamente nel pattinaggio artistico e nello short track. Diciamo la verità, si trattava di due successi annunciati.
In questo momento, infatti, sia la 24enne altoatesina sia la 21enne valtellinese rappresentano l'eccellenza non solo nel Vecchio Continente, ma anche in campo mondiale.


Il processo di maturazione della Kostner è giunto ormai a pieno completamento e l'impressione è che la sua seconda parte di carriera possa essere ancor più densa di successi rispetto alla prima (nella quale ha comunque conquistato anche tre podi iridati e sette continentali). Carolina, tuttavia, ha manifestato incertezza sul proprio futuro, tanto che attualmente non è convinta se continuare o meno la propria attività agonistica anche il prossimo anno. Inutile dire che lascerebbe un vuoto difficilmente colmabile nel pattinaggio azzurro, soprattutto in campo femminile. L'auspicio, dunque, è che la quattro volte campionessa d'Europa prosegua la propria carriera almeno fino alle Olimpiadi di Sochi 2014, dove, in sua presenza, l'Italia avrebbe ottime chance di ben figurare nella neonata prova a squadre grazie ad una selezione nel complesso molto solida con Samuel Contesti (individuale maschile), Cappellini-Lanotte (danza) e Berton-Hotarek (coppie d'artistico). Proprio questi ultimi due binomi rappresentano il futuro per il pattinaggio tricolore, avendo ancora ampi margini di miglioramento e la possibilità di scalare ulteriormente le gerarchie internazionale. Attenzione anche ai giovanissimi Charlene Guignard e Marco Fabbri, 11mi nella danza e vera rivelazione stagionale per il Bel Paese.

Tornando allo short track, Arianna Fontana ha trionfato con relativa facilità, con l'en plein mancato solo a causa di una caduta nei 1000 metri. Artefice principale dell'esplosione della giovane lombarda è senz'altro il canadese Eric Bedard, tecnico della nazionale italiana dalla scorsa stagione. L'ex campione della Foglia d'Acero ha introdotto nella selezione tricolore dei nuovi metodi di allenamento, che hanno esaltato la grande esplosività muscolare della Fontana, che quasi sempre riesce ad imporsi grazie a dei finali di gara in cui sfodera degli impressionanti cambi di passo. La sfida al globo della talentuosa italiana è lanciata da un pezzo, come dimostrano l'argento iridato dello scorso anno e le numerose vittorie ottenute in questa stagione in Coppa del Mondo. Arianna è diventata un'atleta polivalente, in grado di dominare dalla distanza più breve fino a quella più lunga. Alle sue spalle si conferma su standard altissimi anche Martina Valcepina, al momento talento purissimo dei 500 metri, ma anch'ella proiettata, proprio come la più titolata compagna di squadra, verso la polivalenza. In chiave staffetta, poi, si punta molto anche sulle giovani Arianna Valcepina (sorella minore di Martina) ed Elena Viviani, con il quartetto tricolore che potrebbe diventare competitivo per un risultato importante in prossimità di Sochi 2014.

Momento molto difficile, invece, per il settore maschile. Se le difficoltà di Yuri Confortola erano prevedibili dopo un anno di inattività causato dalla rottura di tibia e perone nel novembre 2011 (il quale, tra l'altro, dovrà tornare a breve sotto i ferri), procede più lenta del previsto la crescita del talentuoso Tommaso Dotti, mentre il resto della squadra, al momento, non appare competitiva neppure a livello europeo (con ovvie conseguenze in campo mondiale, dove si rischia ormai di fare le comparse). In attesa dell'enfant prodige Milan Grugni, che ha già partecipato alle Olimpiadi Giovani di Innsbruck (finendo quinto nei 1000 metri), sarebbe più che gradita la naturalizzazione dell'americano Anthony Lobello, tra i migliori esponenti della scuola a stelle e strisce: forse non risolverebbe tutti i problemi, ma certamente potrebbe portare nuova linfa ad una selezione che ha tanto bisogno di ritrovare la fiducia nei propri mezzi.

Federico Militello

domenica 29 gennaio 2012

Arianna Fontana conquista il quarto titolo europeo. Terza Martina Valcepina




Arianna Fontana si è aggiudicata a Mlada Boleslav (Repubblica Ceca) il quarto titolo europeo della sua carriera, precedendo l'olandese Jorein Ter Mors e la compagna di squadra Martina Valcepina, al suo primo podio continentale.
Il successo della 21enne valtellinese è stato meno scontato del previsto. Nei 1000 metri, infatti, l'azzurra è caduta nelle batterie, con la Ter Mors che, vincendo la prova, si portava a sole 13 lunghezze di distanza dall'azzurra in classifica generale. Tutto, dunque, si decideva nella Superfinale dei 3000 metri, dove la medaglia di bronzo di Vancouver 2010 precedeva sul filo di lana proprio l'ostica rivale orange.
Martina Valcepina, invece, è giunta quarta nei 1000 ed ottava nei 3000, distanza ancora troppo lunga per le sue caratteristiche.

L'Italia, poi, ha conquistato anche la medaglia d'argento nella staffetta femminile (composta da Fontana, dalle sorelle Arianna e Martina Valcepina e Cecilia Maffei), preceduta solo sul traguardo dall'Olanda.
La nazionale dei Paesi Bassi si è distinta proprio come la grande rivelazione di questi Europei, avendo agguantato anche il titolo nella staffetta ed a titolo individuale (con Sjinkie Knegt) tra gli uomini.

Insomma, l'impressione è che l'Olanda voglia costruire nello short track la stessa supremazia che da anni possiede nella pattinaggio velocità.

Federico Militello

sabato 28 gennaio 2012

Italia fiabesca, il Setterosa conquista l'Europa!




Impresa leggendaria per nazionale femminile di pallanuoto, che sconfigge la Grecia per 13-10 nella finale dei Campionati Europei di Eindhoven e conquista il quinto titolo continentale della sua storia.


La formazione guidata dal ct Fabio Conti ha surclassato dall'inizio alla fine le campionesse iridate elleniche, controllando il match grazie ad un difesa imperforabile e ad un attacco che si è rivelato letale e ricco di alternative.
La selezione tricolore ha visto progressivamente aumentare il proprio vantaggio sulla Grecia, iniziando l'ultimo quarto sul 10-5. Eccezionali le prestazioni di Simona Abbate e Roberta Bianconi, autrici di ben 4 reti a testa, ma oggi la palma di migliore in campo va a tutto il gruppo, che in questo Europeo non solo non ha mostrato punti deboli, ma lascia intravedere ancora enormi margini di miglioramento.

L'Italia, dunque, torna sul trono del Vecchio Continente a distanza di ben 9 anni dall'ultima volta. Era il Setterosa di Francesca Conti, Martina Miceli, Giusi Malato, Melania Grego e Carmela Allucci, una squadra che l'anno dopo sarebbe entrata nel mito con l'oro olimpico di Atene 2004. Era anche il Setterosa di Tania Di Mario, fuoriclasse assoluta rientrata in azzurro proprio quest'anno e valore aggiunto di una squadra dal potenziale incommensurabile. 9 anni dopo, per l'Italia è iniziato un nuovo ciclo. I prodromi della crescita si erano già percepiti lo scorso anno, quando le azzurre giunsero seconde nella World League e quarte ai Mondiali. Ora è arrivata una vittoria che infonderà una consapevolezza nuova in un gruppo sicuro di aver scritto solo il primo capitolo di un romanzo che potrà riservare numerose altre gioie.

In questo torneo, nell'ordine, la formazione del Bel Paese ha eliminato le campionesse olimpiche in carica dell'Olanda, le detentrici del titolo della Russia e le campionesse del mondo della Grecia, risultati che testimoniano lo spessore raggiunto da questa nazionale.
Sventola il tricolore su Eindhoven: il Setterosa è tornato grande.

Federico Militello

venerdì 27 gennaio 2012

Kostner e Fontana, partono forte le Signore del Ghiaccio







Pattinaggio artistico: comincia nel migliore dei modi il Campionato Europeo di Carolina Kostner in corso di svolgimento a Sheffield, in Gran Bretagna. La quasi 25enne altoatesina, infatti, è in testa alla classifica al termine dello short program con il punteggio di 63.22, seguita da vicino dalla finlandese Kiira Korpi (61.80) e dalla russa  Ksenia Makarova (57.55). La pattinatrice tricolore andrà a caccia domani del quarto titolo continentale della carriera. Bene anche Valentina Marchei, settima con 53.52 e non così distante dalla zona podio.


Short Track: inizio magico anche per Arianna Fontana, che a Mlada Boleslav, in Repubblica Ceca, insegue il quarto titolo europeo all-round della carriera. La 21enne di Sondrio si è aggiudicata la prima gara dei 1500 metri precedendo l'olandese Jorien Ter Mors e la compagna di squadra Martina Valcepina. Nessun azzurro, invece, è approdato nell'atto conclusivo, con Tommaso Dotti e Yuri Confortola eliminati in semifinale.

Sci alpino: l'americana Lindsey Vonn ha vinto la Supercombinata di St. Moritz davanti alla slovena Tina Maze ed all'austriaca Nicole Hosp. La fuoriclasse a stelle e strisce, con 1070 punti, guida la classifica generale con 302 lunghezze di margine proprio sulla Maze. Buona ottava piazza per Camilla Borsotti, così come positive devono essere valutate le prestazioni di Elena Fanchini (11ma e sorprendentemente più brillante in Slalom che in Discesa) e Federica Brignone (12ma e sempre più proiettata sul sentiero della polivalenza). A punti anche Francesca Marsaglia (16ma), Elena Curtoni (19ma) e Lisa Magdalena Agerer (25ma).

Federico Militello

martedì 24 gennaio 2012

Setterosa, che brividi: Gigli para due rigori e ci porta in semifinale




La nazionale italiana di pallanuoto femminile sconfigge ai rigori (13-13 il risultato dopo i supplementari) le padrone di casa dell'Olanda e vola in semifinale ai Campionati Europei di Eindhoven. Tra due giorni affronterà le campionesse in carica della Russia per l'approdo al match che assegnerà il titolo del Vecchio Continente.

Gross di nome e di fatto: è secondo a Schladming




"Siamo una squadra fortissimi...", cita il famoso motivetto di Checco Zalone uno straordinario Stefano Gross, secondo nello Slalom più prestigioso e seguito del mondo, quello di Schladming, in Austria. Il 25enne altoatesino, al secondo podio della sua giovane carriera, è stato preceduto solo dal padrone di casa Marcel Hircher, primo per appena 22 centesimi. Un piazzamento che, come affermato dall'azzurro, testimonia ancora una volta l'immensa forza della selezione tricolore tra i rapid gates. Domenica aveva trionfato Christian Deville, oggi ci è andato vicino Gross, tra mille difficoltà un podio l'ha conquistato anche Giuliano Razzoli, mentre Patrick Thaler (oggi non qualificato per la seconda manche) è rinato a quasi 33 anni. Manfred Moelgg, infine, non attraversa un momento brillante, ma dal punto di vista tecnico non si discute. Insomma, in Slalom il Bel Paese può contare su ben 5 atleti in grado di ambire alla top3 in ogni gara: nessun'altra nazionale vanta una tale abbondanza. 


La prestazione di Gross è stata eccellente: buon settimo dopo una prima manche in cui, con pista già segnata, aveva accumulato 1.21" dal leader provvisorio Hircher, il talento di Moena ha sfoderato una seconda manche impeccabile, nella quale ha coniugato elasticità muscolare, prontezza di riflessi ed aggressività. Alle sue spalle, staccati rispettivamente di appena 7 ed 8 centesimi, si piazzavano l'austriaco Mario Matt ed il croato Ivica Kostelic, mentre Hircher riusciva a conservare un margine risicato ed a cancellare di colpo tutte le polemiche degli ultimi giorni su inforcate ed accuse di anti-sportività.
Sulla pista di Schladiming emergono solo i campioni e Stefano Gross ha dimostrato di esserlo: l'Italia ha trovato ufficialmente un giovane che nei prossimi anni consentirà di prolungare una tradizione vincente che negli ultimi anni ha visto trionfare a turno Giorgio Rocca, Manfred Moelgg e Giuliano Razzoli.

Proprio l'emiliano, 14mo, è stato autore di un'altra prestazione opaca, mentre Moelgg, in lizza per un piazzamento tra i 5, ha commesso un gravissimo errore nella seconda manche, chiudendo solo 25mo.
Era uscito nella discesa iniziale, infine, Christian Deville.

Comunque vada, l'Italia dello Slalom sale sempre sul podio. "Siamo una squadra fortissimi...".

Federico Militello

lunedì 23 gennaio 2012

'Italia, come stai?': continua il momento d'oro degli sport invernali





A Kitzbuhel, il tempio dello sci alpino, solo due italiani erano riusciti a vincere in Slalom: Piero Gros (1975) ed Alberto Tomba (1992 e 1995). Considerando anche le altre discipline, nell'albo d'oro della mitica Streif figurano pure Gustavo Thoeni (primo in combinata nel 1975 e 1977) e Kristian Ghedina (vincitore della Discesa nel 1998). Accanto a questi grandissimi campioni dello sci azzurro e mondiale, ora c'è anche Christian Deville.

domenica 22 gennaio 2012

Tutto neve: podio azzurro nello snowboard; i risultati di slittino, bob e biatlhon






Snowboard: primo podio in carriera per l'azzurro Emanuel Perathoner, terzo nello snowboardcross di Veysonnaz (Svizzera) vinto dall'americano Nate Holland davanti all'austriaco Markus Schairer. L'altoatesino, quinto dopo le qualificazioni, ha conseguito questo risultato prestigioso nonostante una caduta in cui è incorso nell'atto conclusivo.


Biathlon: va a Darya Domracheva la mass start femminile di Anterselva. La bielorussa, autrice di soli due errori al poligono, ha preceduto la slovacca Anastasiya Kuzmina e la tedesca Magdalena Neuner, leader della generale. 22ma Michela Ponza, 29ma Katja Haller. Successo della Francia, invece, nella staffetta maschile, con l'Italia 12ma a causa di una giornata poco felice al tiro.

Bob: Dopo il successo di ieri nel bob a 2, il tedesco Maximilian Arndt si è imposto anche quest’oggi nella prova del bob a 4 sul catino svizzero di St. Moritz. Il 24enne di Oberhof, al secondo trionfo stagionale in questa disciplina e supportato dai frenatori Jan Speer, Alexander Roediger e Martin Putze, ha preceduto il connazionale Manuel Machata ed il lettone Edgars Maskalans (autore del miglior crono in fase di spinta) rispettivamente di 21 e 24 centesimi.
Quarti a pari merito l’americano Steven Holcomb ed il russo Alexandr Zubkov, staccati appena 7 centesimi dal podio. Il 37enne di Dmitrov, tuttavia, ha mantenuto il comando della classifica generale con 1246 punti, anche se Arndt si avvicina pericolosamente a quota 1204.
Debutto stagionale nella slitta di maggiori dimensioni per l’elvetico Beat Hefti, dominatore del bob a 2, che ha agguantato una preziosa sesta piazza, punto di partenza importante per diventare protagonista a breve anche in questa specialità.
Non qualificato per la seconda manche Simone Bertazzo, 21mo.
L’Italia, tuttavia, sorride per il titolo olimpico giovanile conquistato ad Innsbruck dal 16enne Patrick Baumgartner. (http://wintersport-news.it/7121,News.html).

Slittino: Dominio tedesco nella prova di Coppa del Mondo di slittino femminile disputata a Winterberg. La 26enne Corinna Martini ha ottenuto il suo primo successo in carriera, precedendo nell’ordine Tatjana Hufner, Natalie Geisenberger ed Anke Wischnewski.
In classifica generale guida la Hufner con 540 punti, ben 75 in più rispetto alla Geisenberger.
Buona 11ma piazza per l’azzurra Sandra Gasparini.

Federico Militello

Fulmine Deville, il nuovo signore di Kitzbuhel




Con una seconda manche stratosferica Christian Deville trionfa nello Slalom Speciale di Ktizbuhel e conquista la sua prima, meritatissima vittoria in carriera.
L'azzurro, quarto al termine della prima manche guidata dall'austriaco Mario Matt, dal quale accusava ben 72 centesimi di ritardo, ha sfoderato una discesa conclusiva ai limiti della perfezione, prendendosi tutti i rischi del caso ed aggredendo il tracciato con l'unico obiettivo di provare a vincere. Sempre a tempo sul palo su una pista che era andata deteriorandosi a causa di una neve molle ed umida, l'altoatesino ha inflitto distacchi incredibili ai suoi avversari: se Marcel Hircher, nella bufera per un paio di inforcate non viste nelle competizioni di Zagabria ed Adelboden, si metteva fuori dai giochi con l'ennesima uscita, alle spalle del portacolori del Bel Paese finivano Matt ed anche il croato Ivica Kostelic (vincitore della Combinata e nuovo leader della generale), rispettivamente staccati di 72 e 78 centesimi.

Che Deville fosse ormai entrato tra i grandi dei rapid gates lo si era capito da ormai un paio di mesi: in questa stagione, infatti, il nativo di Cavalese non solo aveva già ottenuto due podi (secondo a Beaver Creek e terzo a Flachau), ma si era anche distinto per una grande continuità di rendimento, che lo aveva portato fino alla quarta piazza nella graduatoria di specialità. Oggi, poi, l'apoteosi, a coronamento di tanti sacrifici che hanno condotto il tenace azzurro ad intraprendere una carriera da campione a 31 anni.
Incoraggianti segnali di ripresa anche per Giuliano Razzoli, settimo dopo una convincente seconda manche, mentre è buona anche la 12ma piazza di Patrick Thaler. Fuori nella prova conclusiva, invece Stefano Gross e Manfred Moelgg, che hanno entrambi perso uno sci.

A Kranjska Gora, intanto, si è disputato anche lo Slalom femminile, che ha visto il primo successo dell'anno per l'austriaca Michaela Kirchgasser davanti alla finlandese Tanja Poutiainen ed alla slovacca Veronika Zuzulova. Grande sorpresa per l'uscita dell'austriaca Marlies Schield, dominatrice della stagione fino ad ora. Buona decima piazza per l'azzurra Irene Curtoni.

Federico Militello

sabato 21 gennaio 2012

Zoeggeler ufficialmente in crisi. Cresce il giovane Dominik Fischnaller




Loch inattaccabile, Germania dominante, Domink Fischnaller in crescita costante ed Armin Zoeggeler ufficialmente in crisi: sono questi i verdetti del singolo maschile disputato a Winterberg.


Sulla competizione hanno influito, e non poco, le condizioni meteo, a tal punto che nella prima manche, vista la pioggia battente che si abbatteva sul catino teutonico, forse per gareggiare sarebbe servita più una moto d’acqua piuttosto che uno slittino.
Beneficiavano della situazione in particolare gli atleti russi, con Albert Demchenko terzo e Viktor Kneyb quarto, i quali riuscivano a sviluppare una velocità di punta persino più elevata di quella dei tedeschi. La classifica, tuttavia, era guidata proprio dai padroni di casa, con Felix Loch nettamente davanti a David Moller. Quinto a soli 23 millesimi dal podio era uno straordinario Dominik Fischnaller, sempre più proiettato verso le alte gerarchie di questo sport. Annegava, invece, Armin Zoeggeler, che, dopo aver  accarezzato leggermente la parete sinistra in fase di partenza, non riusciva mai a sviluppare velocità, chiudendo addirittura decimo.
Nella seconda manche, poi, il disastro diveniva completo per il Cannibale, che commetteva un errore clamoroso in fase di partenza (provocato da un impatto violento contro la parete sinistra, cui è seguito un vistoso sbilanciamento verso destra) e retrocedeva addirittura al 18mo posto finale. Per il 38enne di Foiana si tratta indubbiamente della peggior gara della sua vita, che apre ufficialmente una crisi preoccupante e da cui non sarà semplice uscire. Il carabiniere altoatesino, per 2 decenni dominatore quasi assoluto di questa disciplina, fatica ad accettare questa nuova situazione che lo vede relegato tra gli atleti ‘normali’ e patisce molto dal punto di vista psicologico l’esplosione ormai definitiva di Loch (che potrà persino impensierire i suoi record) ed anche del giovane compagno di squadra Dominik Fischnaller, che oggi per la prima volta gli è finito davanti. Questo lo porta a fare errori come quello odierno che, nella sua carriera, non aveva mai commesso. L’impressione è che il futuro del Cannibale dipenda dai Mondiali di Altenberg: se neppure in quella circostanza arriverà un risultato all’altezza di una fama leggendaria, allora non è escluso che a fine stagione il fenomeno di Foiana possa dire addio al mondo dei budelli.

Tornando alla gara, le condizioni della pista, con il venir meno della pioggia e con la conseguente umidità del ghiaccio, diventavano decisamente favorevoli agli atleti tedeschi, che infatti si scatenavano. Ralf Palik faceva segnare il miglior crono assoluto della frazione, risalendo addirittura dalla settima alla seconda posizione, mettendosi alle spalle i compagni di squadra Moller, Andi Langerhans e Johannes Ludwig. Precipitavano, invece, in ottava e nona piazza i russi Demchenko e Kneyb, mentre Loch si limitava ad amministrare ed a cogliere il suo quinto successo stagionale, il nono in carriera.

Si difendeva egregiamente l’azzurrino Dominik Fischnaller, sesto e primo dei non-teutonici. Il quasi 19enne altoatesino ha denotato importanti miglioramenti in fase di spinta, mentre nei tratti guidati lascia intravedere dei lampi di classe cristallina, che potrebbero proiettarlo nel prossimo triennio non solo a diventare l’erede di Armin Zoeggeler, ma anche il più credibile rivale del (per ora) inarrivabile Loch.
14mo posto e miglior risultato in carriera per il 18enne Kevin Fischnaller, subito davanti al connazionale David Mair. 24mo, infine, Emanuel Rieder.

In classifica generale Loch guida con 585 punti,  145 più di Moller, e potrebbe aggiudicarsi la sua prima sfera di cristallo già nel prossimo week-end di St. Moritz qualora vincesse ed il suo rivale non andasse oltre la settima posizione.

http://wintersport-news.it/it_IT/7104,News.html

Federico Militello

Oberstolz-Gruber, che reazione: sono secondi a Winterberg




Tobias Wendl e Tobias Arlt conquistano a Winterberg il loro terzo successo stagionale e, con esso, la vetta della classifica ai danni dei fratelli austriaci Tobias e Wolfgang Linger: un verdetto che può rappresentare la chiave di volta nella lotta alla sfera di cristallo.


Il doppio teutonico, salito a quota 10 vittorie in carriera, ha realizzato il miglior tempo di manche in entrambe le discese, precedendo di 0.177 gli azzurri Christian Oberstolz e Patrick Gruber, finalmente tornati competitivi dopo una prima parte di stagione travagliata ed al di sotto delle aspettative. Per il duo tricolore, apparso altamente competitivo anche in fase di spinta, si tratta del secondo podio di quest’annata dopo la terza piazza ottenuta a Whistler Mountain nel mese di dicembre, oltre che di un ottimo viatico in vista dei Mondiali di Altenberg in programma tra 3 settimane, a questo punto il vero, grande obiettivo dell’equipaggio altoatesino.

Prova tutto sommato opaca per i campioni olimpici Linger, mai realmente incisivi né in fase di partenza né nel tratto guidato del budello: il distacco finale dalla vetta di ben 0.293, in effetti, testimonia la giornata non proprio brillante per i due austriaci. La terza piazza, sebbene preziosa, non è sufficiente, tuttavia, ad evitare il sorpasso di Wendl-Arlt nella graduatoria generale, che ora guidano con 495 punti, appena 15 in più dei campioni del mondo in carica.

Buona prestazione per gli azzurri Hans Peter Fischnaller e Patrick Schwienbacher, ottavi, mentre hanno commesso qualche errore di troppo i giovani Ludwig Rieder e Patrick Rastner, dodicesimi.

http://wintersport-news.it/7099,News.html

Federico Militello

venerdì 20 gennaio 2012

Skeleton: a St. Moritz nasce la stella di Elizabeth Yarnold




A St. Moritz è situata l’unica pista naturale al mondo, che, per la sua lunghezza e le sue difficoltà tecniche, viene definita “l’Università degli sport da budello”. Non tutti i piloti la gradiscono, soprattutto perché le condizioni atmosferiche incidono in maniera consistente sul risultato (il ghiaccio, ad esempio, più si riscalda sotto i raggi del sole e più si velocizza), tuttavia è in dubbio che chi riesce ad imporsi su questo catino possiede realmente delle qualità fuori dal comune.

E’ il caso della britannica Elizabeth Yarnold, che aveva debuttato in Coppa del Mondo la scorsa settimana a Koenigssee (fu 14ma) ed alla sua seconda gara è riuscita addirittura a vincere sulla prestigiosa pista elvetica, precedendo la connazionale Shelley Rudman di 25 centesimi. La gara odierna si è disputata su una sola manche, poiché la seconda discesa è stata cancellata a causa di una forte nevicata. Quella della Yarnold costituisce la più grande sorpresa degli ultimi anni. Nata il 31 ottobre 1988, la giovane suddita di Sua Maestà vantava già 2 vittorie in Coppa Europa ed altrettante in Intercontinental Cup, mentre lo scorso anno aveva conquistato la medaglia d’argento ai Campionati del Mondo juniores. Per la Gran Bretagna, dunque, si conferma il momento magico nello skeleton: se la scorsa settimana aveva trionfato la Rudman, quest’oggi è arrivata addirittura una doppietta, con la vincitrice che, oltretutto, rappresenta una certezza assoluta per le prossime annate.

Sul gradino più basso del podio, il terzo stagionale, si è classificata la 24enne tedesca Katharina Heinz, lontana 29 centesimi dalla vetta, persi quasi totalmente in fase di spinta.
Alle spalle delle prime tre, il vuoto. La teutonica Marion Thees, quarta, ha accusato infatti quasi un secondo dalla Yarnold, racimolando comunque punti fondamentali per la classifica generale, dove continua a guidare con un margine di 23 lunghezze su una Rudman che diventa sempre più minacciosa.
Chiude la top5 un’altra tedesca, Anja Huber, che, successo di Altenberg a parte, fatica enormemente a ritrovare lo smalto della passata stagione, quando dominava in lungo ed in largo.
Miglior prestazione dell’anno per la veterana neozelandese Katharine Eustace, quinta a pari merito con la Huber e distante 1.04 dal primato.

A St. Moritz, intanto, continua a nevicare in maniera abbondante, tanto che anche la prova del bob a 2 femminile è stata rinviata a questo pomeriggio.

http://wintersport-news.it/7077,News.html

Federico Militello

giovedì 19 gennaio 2012

Pallanuoto: il Settebello supera l'Olanda e si avvicina ai quarti




Dopo quello con la Turchia, altro impegno poco probante per la nazionale italiana maschile di pallanuoto agli Europei di Eindhoven. Questa sera il Settebello allenato dal ct Sandro Campagna ha liquidato per 14-6 i padroni di casa dell'Olanda: troppo grande il divario tra le due squadre, con il match che non è mai stato realmente in discussione.
Se l'Ungheria risulta ormai avviata verso il primato del girone (con conseguente qualificazione diretta alle semifinali), la selezione tricolore, negli ultimi due match del raggruppamento con Grecia e Macedonia, si giocherà l'accesso ad un quarto di finale che si annuncia durissimo contro una tra Croazia e Montenegro.

La formazione del Bel Paese è apparsa ancora contratta dal punto di vista del gioco, anche se la circolazione di palla è andata via via velocizzandosi con il passare dei minuti. Protagonista assoluto è stato Alex Giorgetti, autore di ben 5 reti. Soddisfatto Campagna, il quale però smorza subito gli entusiasmi: "Stiamo crescendo, ma ancora non siamo ai nostri consueti livelli. Dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali in vista dei quarti di finale, dove ci attende di sicuro una sfida molto dura ed in cui vorremo essere protagonisti", il parere del ct.

Domani tornerà in acqua il Setterosa contro la Spagna, in una partita che molto probabilmente risulterà decisiva per il secondo posto nel girone alle spalle della Grecia campione del mondo.

Federico Militello

mercoledì 18 gennaio 2012

Pittin, storia di un predestinato




Come saprete, da sempre mi stanno molto a cuore i destini dell'Italia sportiva.
All'inizio del 2007, guardando una gara di combinata nordica, feci una constatazione: nella storia degli sport invernali il Bel Paese aveva vinto in tutte le discipline della neve, salvo che in quella dove bisogna saper coniugare salto e sci di fondo, ovvero leggerezza e resistenza. Perché, mi chiedevo? Perché siamo così lontani dal vertice? Erano infatti i tempi di Jochen Strobl, quando cioè già entrare in zona punti (tra i primi 30) appariva un successo. L'altoatesino è stato sicuramente un ottimo atleta, avendo conseguito per due volte un nono posto in Coppa del Mondo, ma per lui il vertice era lontano. Così come il primo gradino del podio è sempre stato una chimera per l'Italia, sfiorato solo da Andrea Longo il 14-1-1997, quando fu secondo in Val di Fiemme.

Tornando a quell'episodio del 2007, serbai quel pensiero dentro di me per diversi mesi. Riflettevo sul fatto che nel nostro Paese, se avessi chiesto a 100 persone quante di loro conoscevano la combinata nordica, nella migliore delle ipotesi forse una sola di loro avrebbe risposto affermativamente. Serviva l'avvento di un Messia, di un atleta che per la prima volta cominciasse a vincere e far parlare di sé e di questo sport dalle antiche tradizioni. Sognavo che ciò avvenisse ed, in cuor mio, sapevo che prima o poi sarebbe accaduto (come lo penso per la pallamano, ma questa è un'altra storia).

Un paio di mesi dopo, nel marzo 2007, si disputarono i Mondiali juniores di combinata nordica a Tarvisio ed un ragazzino semi-sconosciuto (che aveva comunque già partecipato alle Olimpiadi di Torino 2006 finendo 46mo) di nome Alessandro Pittin, appena 17enne, arrivò 11mo nella gundersen e 14mo nella sprint. In me si accese la speranza: "Che sia lui il predestinato?". Avendo io ed Alessandro appena 3 anni di differenza, lo contattai senza problemi su Facebook. Entrai in contatto con un ragazzo umile, ma ben determinato a raggiungere i propri obiettivi. "Riuscirai a vincere in Coppa del Mondo un giorno?", chiesi. "Farò di tutto per riuscirci", rispose.
Credevo in queste parole e sentivo che questo ragazzo aveva qualcosa di speciale. Percepivo che il vento stava cambiando e che presto la combinata nordica avrebbe cominciato a diffondersi nella cultura italica collettiva.

L'anno dopo Pittin migliorò a vista d'occhio: salì per due volte sul podio in due gare Fis e debuttò in Coppa del Mondo a Ramsau il 15-12-2007, sfiorando subito la zona punti con un incredibile 33mo posto. Nel febbraio del 2008, poi, il giovane di Cercivento si laureava campione del mondo juniores nella rassegna iridata di Pragelato: si trattava, in assoluto, del primo successo di sempre per l'Italia in questo sport, dunque a suo modo storico, anche se ottenuto in una competizione giovanile. Qualche giorno dopo chiesi all'astro nascente tricolore se si sentisse pronto per gareggiare stabilmente in Coppa del Mondo e lui rispose: "Io penso di sì, il prossimo anno spero di poter competere e raccogliere qualche piazzamento in zona punti".

L'anno dopo, in effetti, i primi punti arrivarono davvero nel dicembre 2008 con il 23mo posto a Seefeld, ma fu nel primo week-end del 2009 che Pittin lasciò intravedere i primi sprazzi di classe autentica, agguantando una nona ed una decima piazza a Schonach, in Germania. Ero incredulo e pieno di giubilo. Nel giro di un biennio le prospettive erano cambiate. Se prima si doveva festeggiare per un italiano tra i 20 nella combinata nordica, ora, per la prima volta, ero sicuro che prima o poi si sarebbe potuto addirittura lottare per il podio: era solo questione di tempo. In effetti Alessandro vi andò molto vicino già ai Mondiali di Liberec 2009, quando fu sesto nella prova gundersen HS 134/10 km, competizione in cui dimostrò qualità da campione vero, che riesce ad esprimersi al meglio proprio nei grandi eventi.


La stagione successiva fu quella della svolta. Il primo podio in carriera arrivò con un terzo posto a Ramsau il 19-12-2009. Provai una gioia infinita nel vedere finalmente un italiano sul podio nella combinata nordica, anche perché ai tempi di Longo ero ancora un bambino: era il segno che l'Italia, finalmente, era diventata grande anche in questa disciplina così complessa.
L'apoteosi, poi, fu rappresentata dal bronzo olimpico di Vancouver 2010, naturalmente la prima medaglia per il Bel Paese in questo sport. Pittin aveva realizzato il sogno suo e di tutti gli appassionati, agguantando un risultato straordinario ed inimmaginabile solo un biennio prima.
L'anno successivo, invece, è stato quello più difficile per il giovane carnico, che ha incontrato numerose difficoltà nel salto e non è riuscito a confermare i risultati della stagione precedente. Sapevo, tuttavia, che il vero Pittin era un altro e che presto sarebbe tornato a volare.

Gli ultimi risultati, poi, sono storia recente: dai tre podi conquistati nel mese di dicembre, fino alle 3 magnifiche vittorie ottenute lo scorso fine settimana a Chaux-Neuve. Sì, ora l'Italia può affermare con orgoglio di aver vinto almeno una volta in tutte le discipline sulla neveOra, quando domanderemo a persone comuni cosa sia la combinata nordica, ci sapranno rispondere. Ora, alle spalle di un fuoriclasse che può segnare un epoca, sta crescendo una squadra fortissima, che lascia presagire a breve anche una staffetta in grado di ambire al podio. Ora il Bel Paese, da Cenerentola di questa disciplina, sogna addirittura la sfera di cristallo. Il merito di tutto questo è di un immenso Pittin.

Grazie Alessandro!

Federico Militello

martedì 17 gennaio 2012

Il Settebello travolge la Turchia; domani scende in acqua il Setterosa




Pronto riscatto per il Settebello nel corso dei Campionati Europei di Eindhoven. La nazionale campione del mondo, sconfitta ieri per 12-8 dall'Ungheria, ha surclassato la Turchia con un perentorio 24-7. Troppo netta la differenza tecnica tra le due squadra, con l'Italia che ha controllato l'incontro in totale scioltezza.

lunedì 16 gennaio 2012

'Italia, come stai?': Italia super negli sport invernali




Nel fine settimana appena concluso l'Italia ha ottenuto vittorie in tre discipline (combinata nordica, sci alpino e snowboard), mentre è salita sul podio nello sci di fondo e nello slittino. Si conferma, dunque, l'eccellente competitività del Bel Paese negli sport invernali.


La palma di stella indiscussa spetta ad Alessandro Pittin (cui nei prossimi giorni sarà dedicata una rubrica speciale di 'Inverno Azzurro'). Nella tre giorni di Chaux-Neuve il giovane friulano ha conquistato ben 3 vittorie: imprese di questo genere riescono solo ai fuoriclasse. Il rappresentante del Bel Paese non aveva mai trionfato sino ad ora, dunque questi successi potrebbero rappresentare la molla decisiva dal punto di vista psicologico per diventare uno dei campionissimi della combinata nordica. Il 21enne di Cercivento ha primeggiato in tre modi differenti: staccando il rivale Jason Lamy-Chappuis nel corso degli ultimi 2 km, battendo lo stesso rivale transalpino in volata e realizzando una gara in solitaria dopo aver realizzato un salto da quarta piazza provvisoria. Pittin, insomma, è in grado di vincere in qualsiasi modo, ma l'impressione è che, qualora raggiunga una maggiore continuità di rendimento dal trampolino, possa diventare imbattibile per gli avversari, poiché in questo momento è inavvicinabile nello sci di fondo. L'alfiere tricolore, sebbene lo neghi (forse scaramanticamente), ormai risulta in piena lotta per la sfera di cristallo, dato che in classifica generale deve recuperare appena 108 punti a Lamy-Chappuis. Molto dipenderà da come il carnico riuscirà a difendersi dai trampolini grandi, cioè quelli in cui fino ad ora ha incontrato maggiori difficoltà; i trionfi recenti, tuttavia, potrebbero produrre benefici anche sotto questo punto di vista. Inoltre è apparso palese come il campione olimpico francese soffra, e non poco, l'ascesa del fenomeno italiano, poiché si tratta del primo atleta nell'ultimo triennio che ne sta seriamente impensierendo il trono. La contesa è tutta da giocare: come anticipato qualche settimana fa, siamo alle porte di una rivalità che potrebbe segnare un'era di questa disciplina.

Con la vittoria di Daniela Merighetti ed il terzo posto di Christof Innerhofer, l'Italia in questa stagione ha conquistato almeno un podio con tutte le sue squadre (velocisti/e  e discipline tecniche), scoprendosi finalmente competitiva in tutti i rami dello sci alpino (in attesa anche dell'imminente rientro di Nadia Fanchini).
Quella della Merighetti è stata la gara della vita? Probabilmente sì, perché nell'epoca attuale monopolizzata da quella che forse verrà ricordata come la sciatrice più grande di sempre, l'americana Lindsey Vonn, senza dimenticare campionesse del calibro di Riesch, Maze, Gut e Fenninger, trionfare nelle prove veloci appare decisamente arduo, dunque l'impresa della 30enne bresciana assume ancora maggior valore. Già prima di Cortina la rappresentante del Bel Paese aveva mostrato dei chiari progressi dal punto di vista tecnico, anche se peccava dal punto di vista della continuità. Difficilmente la Merighetti diventerà una big del circuito, ma questa vittoria potrebbe costituire l'input per lottare sporadicamente per qualche podio di prestigio. Tra le giovani, poi, bisogna segnalare i progressi della campionessa del mondo juniores Elena Curtoni, in crescita costante in SuperG.
Per l'Italia, inoltre, è fondamentale il ritorno ad altissimi livelli di Innerhofer dopo una prima parte di stagione costellata da infortuni e cadute. L'iridato di Garmisch ha saputo ottenere un podio importantissimo su una pista, quella di Wengen, che in passato non aveva mai gradito particolarmente, dunque si tratta di un segnale importante sulla (difficile) strada della polivalenza. In ripresa anche Peter Fill, mentre Dominik Paris può essere sempre più considerato il discesista del futuro, capace di esprimersi al meglio su qualsiasi tipo di tracciato.

Continua la stagione magica dello snowboard, con Roland Fischnaller che ha ottenuto il terzo successo stagionale (oltre al terzo posto di Jauerling) precedendo in finale il compagno di squadra Aaron March a Bad Gastein. Da ormai un biennio quella tricolore è la nazionale da battere nel PSL, specialità che, fortunatamente, è stata inserita nel programma olimpico a partire da Sochi 2014. In classifica generale 'Fisch' è salito in testa con un centinaio di punti di vantaggio sul fuoriclasse austriaco Benjamin Karl. Quest'ultimo, tuttavia, resta favorito per sfera di cristallo, poiché al termine della stagione mancano 5 gare, di cui però 4 sono dei PGS, ovvero la specialità preferita dall'atleta bianco-rosso. Tuttavia è indubbio che il 31enne altoatesino si giocherà fino in fondo le sue carte, puntando sulla grande continuità di rendimento raggiunta in questi mesi.

Il terzo posto di David Hofer e Fulvio Scola nel team sprint di Milano costituisce una vera e propria boccata d'ossigeno per un movimento che sta attraversando un momento non così semplice. Tuttavia non è tutto così nero nello sci di fondo italiano. Abbiamo un 21enne come Federico Pellegrino già competitivo nelle sprint e con buone chances di diventare uno dei grandi in questa disciplina nell'arco di qualche anno. Nelle distance, inoltre, è emerso quest'anno Roland Clara, che in gare con partenze ad intervalli (come sarà ad esempio la 15 km skating dei Mondiali di Fiemme 2013) può senza dubbio puntare al podio. Inoltre la staffetta tricolore, con 2 tra Fabio Pasini, Giorgio Di Centa e Valerio Checchi nelle prime due frazioni in alternato, Clara in terza ed Hofer in quella conclusiva potrà realmente ambire alle prime 5 posizioni nelle grandi rassegne internazionali. A livello juniores, inoltre, si sta mettendo in luce il giovanissimo Claudio Muller, atleta completo ed in grado di primeggiare sia nelle sprint che nelle distance: potrebbe essere il polivalente che cerchiamo da anni.
Più delicata la questione del settore femminile, dove l'assenza di un ricambio generazionale è più marcata. In questo momento l'unica atleta che lascia intravedere sprazzi di classe è la 20enne sprinter Gaia Vuerich.

Infine chiudiamo con gli sport da budello. Nello slittino l'Italia ha ottenuto un'importante seconda piazza nel team-relay, mentre Zoeggeler nel complesso ha ottenuto un quarto posto incoraggiante sul catino a lui meno favorevole, ovvero quello di Oberhof. Sempre più competitivo il doppio dei giovani Rieder-Rastner, i quali, prima di ribaltarsi nella seconda manche, erano in piena lotta per il podio.
Si profila una stagione da dimenticare, invece, per Simone Bertazzo nel bob, lontanissimo dai risultati e dalle vittorie ottenute lo scorso anno. La speranza è la prossima gara sull'impegnativa pista di St. Moritz possa ridare fiducia al 29enne di Pieve di Cadore, considerando che i Mondiali si disputeranno sull'amato budello di Lake Placid. In un periodo così felice per gli sport invernali azzurri, manca solo l'acuto dal bob.

Federico Militello

domenica 15 gennaio 2012

Pittin, un magico tris a Chaux-Neuve: è nella leggenda!




Terza vittoria consecutiva in tre giorni per Alessandro Pittin sulle nevi di Chaux-Neuve. Il 21enne di Cercivento realizza dunque un'impresa leggendaria, che lo consacra tra gli italiani più grandi di sempre nella storia degli sport invernali.


La competizione odierna si è rivelata un vero e proprio monologo per il 21enne di Cercivento, che, a differenza del solito, non ha dovuto recuperare praticamente nulla nello sci di fondo, facendo segnare un lusinghiero quarto punteggio (91.1) nella prova di salto, frutto di un'eccellente misura di 112.5 metri e di un telemark stilisticamente di tutto rispetto. L'alfiere tricolore, dunque, partiva con soli 10 secondi di distacco dal leader provvisorio, il tedesco Tino Edelman, con quest'ultimo che era seguito a 5 e 6 secondi dal norvegese Gudmund Storlien e dall'austriaco Bernhard Gruber (che non è partito nella prova di fondo). Sugli sci stretti, poi, iniziava sin da subito la cavalcata trionfale di Pittin, che impiegava poche centinaia di metri per prendere la testa e per sferrare all'inizio del secondo giro l'attacco decisivo. Una gara in solitaria, dunque, per l'azzurro, il cui vantaggio sugli immediati inseguitori è salito fino ad oltre 40 secondi, margine che poi è sceso in quanto il rappresentante del Bel Paese ha saggiamente gestito le energie nel finale.

Il campione friulano ha preceduto i norvegesi Joergen Graabak e Mikko Kokslien, che hanno avuto la meglio di un plotone di una quindicina di atleti che si giocavano i rimanenti gradini del podio.
Appena 25mo il francese Jason Lamy-Chappuis, apparso svuotato dal punto di vista delle energie fisiche. Il leader della generale vede ora avvicinarsi pericolosamente Alessandro Pittin nella graduatoria complessiva, il quale a questo punto entra in piena corsa per la sfera di cristallo (756 contro 648).

Buona prova per Armin Bauer, 19mo, mentre ha raccolto i primi punti stagionali Giuseppe Michielli, 28mo. Infine, 36ma piazza per Lukas Runggaldier, che ha pagato una giornata negativa nel salto.

Federico Militello

Loch domina anche ad Oberhof. Zoeggeler chiude quarto




Continua l’inarrestabile marcia del tedesco Felix Loch verso la conquista della sua prima sfera di cristallo. Il campione olimpico di Vancouver 2010 ha ottenuto quest’oggi sul budello di Oberhof il quarto successo stagionale su cinque gare disputate, precedendo i connazionali David Moller (0.209) ed Andi Langerhans (0.289).

Un dominio netto per la Germania, che ha rispettato il pronostico della vigilia che la vedeva ampiamente favorita su una pista in cui per primeggiare conta al 70% la fase di spinta. In classifica generale Loch guida con 485 punti, ben 115 in più di Moller: l’impressione è che il 23enne teutonico possa aggiudicarsi il titolo con una gara d’anticipo, riportando al suo Paese un titolo che manca da un ventennio.
“Tutto è andato per il verso giusto: la slitta era preparata ottimamente e le condizioni atmosferiche erano ideali per gareggiare. Penso sia stato veramente un fine settimana eccezionale”, il parere del vincitore, salito a quota 8 successi in carriera nel massimo circuito mondiale.

Si è difeso come ha potuto l’azzurro Armin Zoeggeler, quarto su una pista che negli ultimi anni lo ha sempre visto arrancare a causa di una spinta non all’altezza dei potentissimi tedeschi. Il Cannibale, terzo al termine della prima manche, si è dovuto arrendere al prorompente ritorno di Langenhan, migliorando comunque la quinta piazza dello scorso anno.

Il dominio teutonico è stato completato dal quinto posto del giovane Ralf Palik, autore del miglior crono nella seconda discesa, grazie al quale ha superato ben 9 avversari.
Miglior prestazione stagionale per il russo Viktor Kneyb, sesto, mentre si deve valutare come più che positiva la nona posizione dell’italiano Dominik Fischnaller, il quale era però sesto a metà gara.

Per quanto riguarda gli altri azzurri presenti alla competizione, spicca il 18mo posto del 18enne Emanuel Rieder (alla seconda apparizione in Coppa del Mondo), mentre più indietro sono finiti David Mair, 23mo dopo un grave errore nella seconda manche, e Kevin Fischnaller, 24mo.
Il prossimo fine settimana si gareggerà sempre in Germania, ma sul catino di Winterberg, molto più tecnico e selettivo rispetto a quello odierno.

http://wintersport-news.it/it_IT/6985,News.html

Federico Militello

venerdì 13 gennaio 2012

Fischnaller terzo a Jauerling: "Punto alla sfera di cristallo"




Ennesima prestazione convincente per l'azzurro Roland Fischnaller, terzo nel PSL di Jauerling, in Austria, vinto dal padrone di casa Andreas Prommegger davanti al russo Andrey Sobolev.

Kostelic vince la Supercombinata a Wengen e si avvicina ad Hircher




Una premessa doverosa. Per fortuna dal prossimo anno la Supercombinata sparirà dal calendario di Coppa del Mondo, ripresentandosi solo in occasione di Mondiali ed Olimpiadi, dunque 3 volte ogni 4 anni. Al contrario, aumenterà il numero di Giganti: è giusto così. Si tratta di una disciplina scarsamente spettacolare, dove gli slalomisti partono decisamente avvantaggiati rispetto ai discesisti, che a loro volta appaiono in molto casi non all'altezza della situazione tra i rapid gates.

Flavio Cannone vola ai Giochi nel trampolino elastico; nuovi oriundi negli sport invernali






Trampolino Elsastico: Flavio Cannone è giunto nono nel torneo pre-olimpico di Londra e, grazie al quinto posto nel ranking delle nazionali ancora non qualificate ai Giochi, ha staccato il pass per la sua terza Olimpiade. Nato a Ponte San Pietro (BG) nel 1981, Cannone ha già ottenuto rispettivamente un 13mo ed un 14mo posto ad Atene 2004 e Pechino 2008.

Short track: c'è anche l'americano Anthony Lobello tra le fila della nazionale italiana in raduno a Courmayeur (AO). Il 27enne di Marquette è in attesa solo degli ultimi documenti per l'ottenimento della cittadinanza italiana e potrebbe rappresentare presto il Bel Paese nelle competizioni internazionali. Per la selezione tricolore si tratta di un innesto importantissimo, poiché Lobello figura come uno dei migliori pattinatori statunitensi, specialista dei 1000 e 1500 metri. Attualmente è sospeso dalla squadra yankee per motivi disciplinari, da qui la scelta di vestire l'azzurro. In un settore in cui l'Italia sta attraversando un periodo complicato ed in perfetta antitesi rispetto ai trionfi delle donne (Fontana e Valcepina), il rinforzo a stelle e strisce potrà fare davvero comodo.

Hockey sul ghiaccio: il 26enne portiere canadese dell'Alleghe, Adam Dennis, ha ottenuto la cittadinanza italiana e si candida si da ora per una convocazione in nazionale. Il nativo di Toronto vanta 6 presenze come riserva nell'Nhl.

Federico Militello

mercoledì 11 gennaio 2012

Ginnastica artistica: anche le azzurre volano a Londra senza problemi




Missione compiuta anche per la selezione femminile. Dopo il pass a Cinque Cerchi staccato ieri dalla formazione maschile, oggi è toccato a Vanessa Ferrari, Erika Fasana, Carlotta Ferlito, Francesca Deagostini, Elisabetta Preziosa e Chiara Gandolfi trascinare la selezione tricolore alla qualificazione nel torneo pre-olimpico di Londra.

A differenza dei colleghi uomini, tuttavia, le rappresentanti del Bel Paese partivano ampiamente con i favori del pronostico ed effettivamente non hanno incontrato grossi patemi nell'agguantare un risultato prestigioso. Con l'importante punteggio complessivo di 224.621 punti, l'Italia ha preceduto nettamente Canada e Francia. Il dominio delle nostre atlete è testimoniato anche dalla classifica individuale all-round, dove ai primi tre posti figurano rispettivamente Ferrari (56.532), Fasana (56.466) e Ferlito (56.132).

Ottimi si sono rivelati gli innesti delle debuttanti Fasana e Deagostini, con quest'ultima che ha realizzato un eccellente 14.525 alla trave. L'impressione è che a livello di squadra l'Italia possa ambire addirittura ad un piazzamento tra le prime 5 alle prossime Olimpiadi, anche se per il podio Usa, Cina e Russia appaiono oggettivamente di un altro pianeta. A livello individuale, invece, qualche chance in più l'avranno Ferlito, Preziosa e Deagostini alla trave, mentre Vanessa Ferrari dovrà accrescere il coefficiente di difficoltà al corpo libero per ambire ad un metallo prezioso.

Federico Militello

martedì 10 gennaio 2012

Ginnastica artistica: la nazionale maschile vola alle Olimpiadi!




La nazionale italiana di ginnastica artistica maschile compie l'impresa e si qualifica alle Olimpiadi di Londra 2012, riscattando lo scialbo Mondiale di Tokyo 2011 in cui era arrivato solo un deludente 16mo posto.



Nel torneo di qualificazione in programma a Londra presso l'O2 Arena, sede anche dell'imminente edizione dei Giochi, solo le prime quattro nazionali classificate avrebbero strappato l'agognato pass a Cinque Cerchi e l'Italia, rappresentata da Matteo Morandi, Matteo Angioletti, Alberto Busnari, Paolo Ottavi, Enrico Pozzo e dall'esordiente Lorenzo Ticchi, è giunta proprio quarta alle spalle di Gran Bretagna, Spagna e Francia, ovvero le tre grandi favorite della vigilia. La selezione tricolore, che ha realizzato un punteggio complessivo di 346.334 punti, si è messa alle spalle squadre sulla carta più accreditate come Canada e Brasile. La qualificazione in equipe consentirà al Bel Paese di schierare ben 6 propri rappresentanti alle prossime Olimpiadi, con Busnari (corpo libero) e Morandi (anelli) che potranno anche cullare qualche sogno di medaglia.

Proprio agli anelli è maturato gran parte del punteggio odierno, grazie alle ottime prestazioni di Morandi (15.500), Angioletti (15.166) ed Ottavi (14.733). Superbo anche il rendimento al volteggio, dove gli azzurri hanno totalizzato un eccellente 62.498. Nel complesso, dunque, l'Italia ha sfoggiato una prova solida e, soprattutto, una grande compattezza di squadra, dove finalmente si affacciano anche dei volti nuovi di buone prospettive come Tricca ed Ottavi. I veterani, comunque, non demordono ed a luglio voleranno meritatamente sul suolo d'Oltremanica per chiudere in bellezza una carriera densa di soddisfazioni.

Federico Militello

lunedì 9 gennaio 2012

'Italia, come stai?': il Bel Paese tra le prime tre potenze globali negli sport invernali





Biathlon, slittino, sci alpino e salto con gli sci: quattro discipline in cui, nel fine settimana appena trascorso, il Bel Paese ha ottenuto podi e vittorie. Senza dimenticare, nelle settimane passate, i trionfi dello short track, del pattinaggio artistico, dello snowboard e della combinata nordica, oltre che i podi di Roland Clara nello sci di fondo. Quante nazioni possono vantare la medesima competitività in così tanti sport invernali? Sicuramente Germania e Stati Uniti, mentre la Francia, seppur presente ai massimi livelli su più fronti, resta comunque dietro alla nazione tricolore. Insomma, l'Italia figura tra le prime tre grandi potenze mondiali negli sport invernali, tenendo presente che si può ulteriormente migliorare con bob (Simone Bertazzo tornerà presto nelle posizioni di vertice), curling (con le rappresentative giovanili che si sono aggiudicate gli Europei juniores, con relativa qualificazione ai Mondiali), speed skating (in crescita il giovane Mirko Nenzi) e freestyle (Bertoncini e Rosi sono due talenti su cui fare affidamento per il futuro, senza dimenticare Deborah Scanzio e Giacomo Matiz). L'unico settore in cui il Bel Paese realmente fatica ad emergere è quello dello skeleton, anche se da un paio di stagioni la strada intrapresa (valorizzazione dei vivai ed affidamento della nazionale all'americano Caleb Smith) appare finalmente quella giusta.

domenica 8 gennaio 2012

Hircher inarrestabile, trionfa nella nebbia anche in Slalom. Primo podio in carriera per Gross




Marcel Hircher non si ferma più e ad Adelboden (Svizzera) conquista il quinto successo stagionale, il terzo in Slalom.
Il 23enne austriaco, già in testa al termine della prima manche a pari merito con il nostro Christian Deville, è sceso senza remore anche nella discesa conclusiva, quando la visibilità era divenuta labile a causa dell'addensarsi di una fitta nebbia. Il talentuoso sciatore bianco-rosso ha preceduto di 27 centesimi il grande rivale croato Ivica Kostelic: quest'anno i padroni dei rapid gates sono loro, essendosi spartiti tutti i successi nelle 5 gare fino a qui disputate.

sabato 7 gennaio 2012

Floerschuetz Re d'Europa. Fuori pericolo i canadesi coinvolti nell'incidente di giovedì




Come accaduto per la competizione dello skeleton femminile, anche la gara di Coppa del Mondo di bob a 2 maschile di Altenberg, valida altresì come prova dei Campionati Europei, si è conclusa al termine della prima manche a causa di una forte nevicata che si è abbattuta sulla località teutonica.

Spettacolo ad Adelboden: Blardone terzo dietro Hircher e Raich




Ad Adelboden, in Svizzera, si è disputata la gara più bella ed appassionante dell'anno. Quello sulla classicissima pista elvetica, non a caso, viene a buon diritto il Gigante più tecnico ed impegnativo del mondo e le aspettative della vigilia non sono state disattese.
Ha trionfato ancora una volta il talentuoso austriaco Marcel Hircher, che a questo punto diventa un serio pretendente alla sfera di cristallo generale: dai tempi di Alberto Tomba non si impone un atleta competitivo in due sole discipline, ma il rendimento del nativo di Annaberg-Lungotz è tale che l'obiettivo appare sicuramente alla portata. Il calendario, inoltre, dà una mano allo sciatore bianco-rosso, dato che in questo mese di gennaio si disputeranno ben 4 Slalom, a partire da quello di domani sempre ad Adelboden.

venerdì 6 gennaio 2012

L'Italia vince il team-relay nello slittino; doppietta tedesca nel bob femminile






Slittino: Prima vittoria stagionale per l'Italia nello slittino. La selezione tricolore composta da Sandra Gasparini, Dominik Fischnaller e Christian Oberstolz-Patrick Gruber ha preceduto la Germania e la Russia nel team-relay sul budello di Koenigssee.
Ricordiamo che questa specialità entrerà a far parte del programma a Cinque Cerchi a partire da Sochi 2014.

Bob: Va a Cathleen Martini la quarta prova stagionale di Coppa del Mondo sul catino di Altenberg. La 29enne di Zwickau ha preceduto per appena 2 centesimi la connazionale Sandra Kiriasis. Terza la svizzera Fabianne Meyer. La competizione assegnava anche il titolo europeo, conquistato dunque dalla Martini.

Federico Militello

Zoeggeler è secondo a Koenigssee e lancia la sfida mondiale




Armin Zoeggeler ottiene un importante secondo posto sul budello di Koenigssee e si ritrova completamente dopo un avvio di stagione travagliato e condizionato da problemi con la schiena (ora risolti) e, soprattutto, con i materiali.
Oggi si è rivisto il vero Cannibale, quello in grado di dipingere le curve come nessun altro nella storia e capace di sviluppare delle velocità inattaccabili per gli avversari. Solo il tedesco Felix Loch, ormai rivale storico del maresciallo di Foiana, è riuscito a precedere la saetta tricolore, grazie al vantaggio importante accumulato nella prima frazione.

giovedì 5 gennaio 2012

Rieder-Rastner settimi nel doppio di Koenigssee



Giornata negativa per l’Italia nel doppio disputato stamane sulla tecnica pista di Koenigssee. Nella prima manche si sono ribaltati Hans Peter Fischnaller e Patrick Schwienbacher, vincitori ieri della Nations Cup. Stessa sorte per i vice campioni del mondo Christian Oberstolz e Patrick Gruber, terzi a metà gara e ribaltatisi sul finire della discesa conclusiva (quando il loro rilievo cronometrico era comunque già più alto dei tedeschi Toni Eggert e Sascha Benecken, giunti sul terzo gradino del podio).


L’unica nota lieta per il Bel Paese giunge dalla settima piazza dai campioni iridati juniores Ludwig Rieder e Patrick Rastner, settimi. I giovani altoatesini, tra i migliori in fase di spinta, hanno perso due posizioni nella seconda manche, anche se per loro resta una prestazione di gran lunga soddisfacente.

Secondo successo stagionale consecutivo per i teutonici Tobias  Wendl e Tobias Arlt, che hanno preceduto i due volte campioni olimpici austriaci Andreas e Wolfgang Linger. Il doppio tedesco ha realizzato il miglior tempo di manche in entrambe le discese, ottenendo anche il nuovo record del budello in 50.498”.
Discreta prova di squadra per la Russia con Vladislav Yuzhakov-Vladimir Makhnutin e Ivan Nevmerzhitskly-Vladimir Prokhorov rispettivamente quinti e sesti.

In classifica generale continuano a guidare i fratelli Linger con 340 punti, ma Wendl-Arlt si avvicinano a sole 30 lunghezze di distanza. Ottavi Rieder-Rastner con 154, davanti ai capitani Oberstolz-Gruber, fermi a 152.

http://wintersport-news.it/it_IT/6809,News.html

Federico Militello

Hircher trionfa a Zagabria. Quarto Deville e tre azzurri tra i 10




Va all'austriaco Marcel Hircher lo Slalom Speciale di Zagabria. Il 23enne salisburghese ha preceduto di 29 centesimi il tedesco Felix Neureuther e di 48 il padrone di casa Ivica Kostelic. Ai piedi del podio, staccato di 0.83, un sempre più continuo Christian Deville. Ancora un'ottima prestazione di squadra per l'Italia, con ben tre azzurri tra i primi 10 (ottavo Manfred Moelgg e decimo Stefano Gross) e quattro tra i top15 (13mo Patrick Thaler). 23mo Giuliano Razzoli, ancora lontano dalla forma migliore.
Gara lotteria sul suolo croato. Neve marcia e primaverile, con i primi numeri che nella prima manche hanno garantito un vantaggio molto importante. Ne ha approfittato proprio il formidabile Hircher, partito con il pettorale n.1. Non ha avuto fortuna con il sorteggio del numero di partenza, invece, Christian Deville, partito con il 6. Il portacolori del Bel Paese, comunque, si è difeso egregiamente su una pista non favorevole alle sue caratteristiche e potrà presentarsi con velleità importanti nei prossimi 4 ed impegnativi Slalom previsti in questo mese, a partire da domenica ad Adelboden. Il 31enne altotesino, inoltre, è terzo nella classifica di specialità con 230 punti, staccato di 75 lunghezze dal leader Kostelic.

Federico Militello

mercoledì 4 gennaio 2012

Hofer ai piedi del podio nella sprint di Dobbiaco; Follis e Longa, ripensateci!




I prodromi di una ripresa si erano già intravisti ieri nella 5 km a tecnica classica, con ben 6 azzurri nelle prime 30 posizioni. Oggi, poi, l'Italia è tornata finalmente a battagliare per le prime posizioni nella sprint skating di Dobbiaco, valida come sesta tappa del Tour de Ski, con David Hofer quarto e superato solo da tre mostri sacri come il russo Nikolay Morilov, il norvegese Petter Northug e lo svizzero Dario Cologna. Molto bene anche Dietmar Noeckler, decimo ed al miglior risultato della carriera. A punti anche Fabio Pasini, 14mo, Giorgio Di Centa, 18mo, e Federico Pellegrino, 28mo in una competizione che, complici le tossine presenti nelle gambe dopo ben 5 gare in 6 giorni, si addiceva maggiormente ad atleti di distanza piuttosto che a sprinter puri.

Questa sera intervista a Federico Militello su Radio Onda Ligure


Cari amici,

non perdete questa sera alle ore 19.43 una mia intervista su Radio Onda Ligure all'interno del programma 'Onda Ligure Sport' condotto da Stefano Mentil. Gli argomenti saranno gli Europei di calcio e, soprattutto, le Olimpiadi di Londra, delle quali saranno analizzati quasi tutti gli sport e sarà fornita anche una prima previsione sulle possibilità azzurre in chiave medagliere.
Per sintonizzarvi sulle frequenze di Onda Ligure, vi basterà cliccare il link sottostante e, una volta sul sito web, cliccare 'PLAY' in alto a destra (il caricamento dura circa 40 secondi).

http://www.ondaligure.it/

Buon ascolto

Federico Militello

martedì 3 gennaio 2012

Manuela Moelgg quarta senza rimpianti a Zagabria



Quasi sempre il quarto posto fa male, ma oggi Manuela Moelgg, oggettivamente, non avrebbe potuto fare di più. Se la vincitrice Marlies Schild appare sempre più proiettata verso la leggenda (a soli 2 successi dal record di 34 affermazioni in Slalom della svizzera Vreni Schneider) e, soprattutto, sempre più inattaccabile per le avversarie, distanti sono apparse anche la slovena Tina Maze, prima delle 'terrestri', e l'austriaca Michaela Kirchgasser.

lunedì 2 gennaio 2012

2012: i dieci appuntamenti sportivi da non perdere e le speranze azzurre




Il 2012 si profila come un anno meraviglioso per gli appassionati di sport, con una serie numerosa di grandi e prestigiosi appuntamenti. Ne ho selezionati dieci (non solo olimpici) che, a mio parere, sono assolutamente imperdibili, analizzando poi per ciascuno di essi le reali possibilità dell'Italia.


  • Olimpiadi di Londra (dal 27 luglio al 12 agosto): dopo la positiva edizione dei Giochi Olimpici di Pechino 2008 (nono posto finale, 8 ori e 27 medaglie complessive), per il Bel Paese non sarà affatto semplice ripetersi. L'obiettivo oggettivamente alla portata sarà quello di conquistare 20 podi. Punto di forza della spedizione sarà la scherma, ma sono attese ottime prestazioni anche da nuoto, ginnastica ritmica, pugilato, tiro a segno e da un paio di sport di squadra (pallavolo femminile e pallanuoto maschile). Soffriranno non poco, invece, alcuni settori come atletica, judo, canoa, ginnastica artistica e vela, nei quali non si è verificato l'atteso ricambio generazionale ed in cui ci si affida sempre ai soliti noti. Dunque non è affatto escluso, purtroppo, che l'Italia possa uscire dopo molti anni dalle prime 10 del medagliere. 
  • Europei di calcio in Polonia e Ucraina (dall'8 giugno al 1 luglio): girone molto complesso quello della nazionale di Prandelli, che affronterà i campioni del mondo della Spagna, l'insidiosa Croazia (avversario storicamente difficile per l'Italia) e la coriacea Irlanda del Trap. In caso di passaggio del turno, poi, in linea teorica la strada verso la finale sarebbe irta di ostacoli, a partire da Inghilterra o Francia ai quarti, fino ad Olanda o Germania in semifinale (ma sono solo ipotesi). Insomma, il sorteggio non ha di certo agevolato gli azzurri, che tra l'altro dovranno fare al meno sicuramente di Antonio Cassano e cercheranno di recuperare in extremis un Giuseppe Rossi sicuramente non al 100%. L'attacco, dunque, si reggerà su Mario Balotelli, talento indiscutibile ma ancora soggetto a comportamenti che potrebbero destabilizzare la squadra, e sul veterano Antonio Di Natale, bomber implacabile nell'Udinese, ma quasi sempre impalpabile in passato con la maglia azzurra. Obiettivi? La semifinale, mentre il titolo appare oggettivamente fuori portata. 
  • Giro d'Italia (dal 5 al 27 maggio): a mio avviso negli ultimi anni la Corsa Rosa ha superato il Tour de France per importanza. Quest'anno il tracciato appare meno impegnativo dello scorso anno, anche se sicuramente più duro di una Grand Boucle costruita su misura per i cronomen. L'Italia punterà su Ivan Basso e Michele Scarponi, sicuri candidati al podio finale. La speranza è che emerga finalmente qualche nome nuovo in grado di ben figurare in futuro nelle grandi corse a tappe. 
  • Mondiali di slittino (Altenberg, 11-12 febbraio) e bob (Lake Placid, 13-26 febbraio): appuntamenti importanti per il mondo dei budelli. Sul catino tecnico di Altenberg, Armin Zoeggeler proverà fino in fondo a confermare il sesto iride conquistato lo scorso anno a Cesana Pariol. L'indiscusso favorito, tuttavia, sembra il padrone di casa Felix Loch, già vincitore su questa pista nel 2011. Resta una certezza: il Cannibale non è affatto in declino, ma in questo inizio di stagione ha accusato semplicemente dei problemi di materiali ed un ritardo nella condizione fisica provocato dalla chiusura dell'impianto di Cesana, sul quale la squadra azzurra svolgeva gran parte degli allenamenti. Attenzione anche al giovanissimo Dominik Fischnaller, che qualche giorno fa è giunto secondo per soli 3 centesimi alle spalle di Zoeggeler nel corso dei campionati italiani. Da non perdere anche l'appuntamento con la rassegna iridata di bob, con Simone Bertazzo che andrà a caccia di un podio su un budello che ama e sul quale ha già vinto. 
  • Mondiali di calcio a 5 in Thailandia (dal 2 al 18 novembre): l'Italia disputerà le qualificazioni in primavera e, sulla carta, dovrebbe staccare il pass per la rassegna iridata. Il ct Menichelli è tornato a puntare su alcuni oriundi brasiliani che hanno innalzato di molto lo spessore della squadra: tra questi vi sono Vampeta, Forte, Honorio, Fortino ed Assis. Un piazzamento tra le prime 8, dunque, appare alla portata della selezione tricolore. 
  • Sei Nazioni di rugby (dal 4 febbraio al 17 marzo): inizia l'era Brunel, ma difficilmente basterà un cambio in panchina per garantire all'Italia l'atteso salto di qualità. Calendario alla mano (tre trasferte in Francia, Irlanda e Galles), l'obiettivo (il solito, per la verità) sarà quello di evitare il cucchiaio di legno nel match casalingo conclusivo contro la Scozia. 
  • Mondiale di Formula1 (dal 18 marzo al 25 novembre): il segreto della Red Bull si chiama Adrian Newey, geniale ingegnere britannico in grado di progettare sempre delle vetture all'avanguardia e superiori alla concorrenza. Anche quest'anno, dunque, la casa austriaca e Sebastian Vettel partiranno con i favori del pronostico. La Ferrari, al contrario, da ormai diverse stagioni non riesce a costruire una monoposto all'altezza: la speranza è che in questa occasione metta a disposizione di Fernando Alonso una vettura almeno in grado di rivaleggiare con Red Bull e McLaren. Inspiegabile, poi, la conferma di Felipe Massa, ormai da tempo lontano da prestazioni dignitose;
  • Motomondiale (dal 15 aprile all'11 novembre): il passaggio dalle 800 alle 1000 di cilindrata non cambierà molto i valori in campo, anche se la Yamaha di Jorge Lorenzo dovrebbe avvicinarsi alla Honda dell'iridata Casey Stoner. E Valentino Rossi? Fare peggio dello scorso anno è difficile e la Ducati, già dai primi test di novembre, sembra aver intrapreso la strada giusta. Insomma, se il titolo resta utopistico, qualche vittoria di tappa, magari nella seconda parte di stagione, potrebbe rappresentare un obiettivo alla portata. Per Andrea Dovizioso, invece, il passaggio alla Yamaha Tech3 significa un deciso passo indietro. Inutile dire che la mancanza di Marco Simoncelli, come pilota ma soprattutto come persona, si avvertirà in modo tangibile. 
  • Roland Garros (dal 27 maggio al 10 giugno): lo Slam parigino, definito il campionato del mondo su terra rossa, conserva un fascino straordinario. Nelle ultime stagioni Francesca Schiavone ha conquistato un primo ed un secondo posto. Difficile che la Leonessa possa ripetersi, più fattibile un ingresso tra le prime 8. Un nome su cui puntare per un possibile exploit? Flavia Pennetta. 
  • British Open a Lytham (dal 19 al 22 luglio): tra i quattro tornei del Grande Slam, quello britannico risulta sicuramente quello più antico e prestigioso. L'Italia non ne ha mai vinto uno, ma ormai, grazie ai fratelli Molinari ed a Matteo Manassero, è diventata una potenza di questo sport: che sia la volta buona?
Federico Militello