Agli Europei di mountain bike l'Italia ha colto una medaglia importantissima grazie all'altoatesina Eva Lechner. L'azzurra, dopo aver celebrato qualche settimana fa la prima vittoria in Coppa del Mondo, ha ottenuto una splendida medaglia di bronzo che non solo la proietta ormai in pianta stabile nell'elite mondiale di questa disciplina (l'Europa, infatti, è il continente-guida di questo sport), ma finalmente permette al Bel Paese di rinverdire i fasti di Paola Pezzo, bi-campionessa olimpica ad Atlanta 1996 e Sidney 2000. Proprio in proiezione Londra 2012 questo podio della 25enne di Bolzano vale davvero molto, poiché il suo grande potenziale non smette di accrescersi al trascorrere di ogni manifestazione.
Nella competizione odierna Eva scattava subito con grande veemenza, dettando un ritmo indiavolato che scremava decisamente il gruppo. Inizialmente reggeva il passo la sola polacca Maja Wloszczowska; in seguito, tuttavia, si agganciavano al duo di testa anche le svizzere Esther Suss e Kathrin Leumann. All'inizio dell'ultimo giro perdeva contatto la Suss e la connazionale Leumann tentava con successo di instaurare il forcing decisivo. La nostra Lechner, stremata dopo una condotta di gara all'arrembaggio, cedeva qualche secondo ed a contendersi l'oro rimanevano la Wloszczowska e la Leumann, con la rosso-crociata che in volata superava la rivale e consegnava al suo Paese il quinto oro di questa rassegna continentale. Per l'Italia, invece, si tratta della terza medaglia dopo i due argenti conquistati dalla staffetta e da Vieder in campo juniores. Eva Lechner, dunque, rappresenta il prototipo perfetto della ciclista moderna, dotata di carattere, determinazione, potenza ed eclettismo (si disimpegna ottimamente anche su strada e nel ciclocross). Sulle pagine ormai impolverate del libro di storia della mountain bike italiana, dopo le gesta di Paola Pezzo trovano finalmente spazio quelle di una nuova campionessa tricolore.
Federico Militello
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