Le ultime tre stagioni, tuttavia, si sono rivelate funeste per il movimento tricolore: totale mancanza di nuove leve all'altezza del contesto internazionale, la crisi (forse irreversibile) di Valentino Rossi con la Ducati e, soprattutto, la scomparsa dell'indimenticato Marco Simoncelli, che, per talento e personalità, avrebbe dovuto prendere il posto del 'Dottore' nel cuore degli appassionati.
A restituirci fiducia e speranza nel futuro ci ha pensato il giovanissimo Romano Fenati. Il 16enne ascolano, laureatosi campione europeo della 125 lo scorso anno, ha debuttato subito con una straordinaria seconda piazza in Moto3, arrendendosi solo al predestinato spagnolo Maverick Vinales. L'azzurrino ha dei numeri da potenziale campione. In particolare colpiscono il suo stile pulito ed aggressivo, che per certi versi può ricordare quello del 'Corsaro' Max Biaggi, e la sua capacità di gestire con lucidità i momenti più delicati della corsa, denotando una maturità quasi da veterano.
Supportato nel migliore dei modi dall'ex-iridato Roberto Locatelli, ora coordinatore tecnico del Team Italia, squadra dove appunto milita l'astro nascente marchigiano, Fenati potrà crescere e maturare con calma, anche se l'impressione è che già in questa stagione possa ambire ad una delle prime 5 posizioni nella classifica iridata.
La rinascita del motociclismo italiano, tuttavia, non è affidata al solo campioncino ascolano. In Moto3, infatti, gareggia anche il 16enne Niccolò Antonelli, che per somiglianza fisica ed accento romagnolo ricorda proprio Marco Simoncelli. Il nativo di Cattolica lo scorso anno si aggiudicò il campionato italiano nella 125, precedendo proprio Romano Fenati. Il debutto iridato con il team Gresini di Lucio Cecchinello non è stato entusiasmante (17mo dopo aver lottato a lungo per la top10), ma, una volta trovati i giusti automatismi con la nuova realtà, il giovanissimo centauro romagnolo potrà puntare ad installarsi in pianta stabile tra i primi 8 nella stagione in corso.
Il dato maggiormente positivo per l'Italia, inoltre, è che alle spalle del duo Fenati-Antonelli più di qualcosa si muove. Nel campionato spagnolo, ad esempio, all'interno del prestigioso Team Repsol gareggiano in Moto3 ben 2 ragazzi italiani: si tratta di Francesco Bagnaia, che punterà con decisione al titolo, e Lorenzo Baldassarri. La realtà iberica, al momento, costituisce un riferimento a livello planetario, dunque il fatto che questi due giovani piloti nostrani abbiano ricevuto la fiducia della squadra di più alto profilo la dice lunga sulle loro potenzialità.
Anche il Campionato Italiano Velocità (CIV), tuttavia, sta offrendo diversi spunti interessanti. Le prime due gare di Moto3, in particolare, hanno messo in luce due centauri di talento come Matteo Ferrari e Kevin Kalia, vincitori di una competizione a testa. In questa stessa categoria, inoltre, gareggia anche Luca Marini. Ai più il nome di questo ragazzo dirà poco o nulla, in realtà si tratta del fratellino 14enne (da parte di mamma) di Valentino Rossi, che lo scorso anno si è aggiudicato il titolo italiano delle MiniGp 80 dominando tutte le gare e le qualifiche in programma. Proprio il 9 volte campione del mondo, interrogato lo scorso anno su quale pilota potrebbe raccogliere in futuro la sua eredità, rispose convinto "Mio fratello". Certamente in fatto di essere il fratello di Rossi aprirà maggiori opportunità, soprattutto in termini di sponsorizzazioni, al piccolo Marini, il quale ha comunque già lasciato intravedere qualche somiglianza nello stile di guida con il più grande pilota di tutti i tempi.
Insomma, in attesa che Andrea Iannone raggiunga quella continuità di rendimento tale da affermarsi in Moto2 prima ed in MotoGp poi, l'Italia può contare su una vera e propria nidiata di talenti che potrebbero riportarla presto a dominare nel Motomondiale. Nel solco di una tradizione vincente.
http://www.f1passion.it/2012/04/moto-giovani-italiani-tradizione-vincente/
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Federico Militello
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