martedì 25 maggio 2010

Giro d'Italia, il Regno dell'Incertezza


Stefano Garzelli riscatta un Giro d'Italia opaco con una strepitosa affermazione nella cronoscalata di Plan de Corones. Il quasi 37enne varesino è stato letteralmente un razzo nella seconda parte del tracciato, dove ha scavato dei solchi incolmabili nei confronti degli inseguitori. Evans, secondo a ben 42 secondi dal vincitore, ne ha comunque guadagnati 28 su Basso, il quale a sua volta ha limato di poco più di un minuto il gap con la maglia rosa Arroyo, portandolo a 2'27. Il capitano della Liquigas è ora secondo in classifica, avendo scavalcato di 9 secondi il comunque positivo Porte. Molto male Sastre, staccato di 2'31 da Garzelli e ormai quasi tagliato fuori per la vittoria finale, ottime prove, invece, per Nibali e Scarponi (rispettivamente a 1'01 e 1'07), entrambi in piena corsa per il podio finale. A questo punto il Giro è ancora più incerto di prima. Vediamo i motivi.
1) Arroyo continua a perdere inesorabilmente il proprio vantaggio in graduatoria, tuttavia i tapponi di venerdì e sabato, con Mortirolo e Gavia, vedono le due salite-totem piuttosto distanti dal traguardo, fattore che potrebbe consentire dei recuperi. L'iberico, però, a meno di prestazioni superlative, sembra destinato a cedere il passo agli inseguitori, mantenendo comunque un più che onorevole piazzamento;
2) 42 secondi: è il divario che separa Cadel Evans da Ivan Basso. Un'inezia. Con una vittoria di tappa ed il conseguente abbuono l'australiano potrebbe anche dimezzarlo, potendo contare poi sulla decisiva cronometro di Verona. Il campione varesino, a questo punto, dovrà inventarsi qualcosa sul Mortirolo per mettere fieno in cascina nei confronti del rivale Aussie. Ivan, tuttavia, potrebbe essere agevolato da eventuali fughe da lontano di alcuni corridori (Gadret, Simoni, Garzelli), i quali conseguentemente agguanterebbero gli abbuoni. Se si verificasse una tale eventualità, Basso si limiterebbe a controllare Evans.
3) Cosa farà Vincenzo Nibali? E' lontano 2'27 da Basso, ma appena 17 secondi da Sastre: il podio è davvero vicino. Il giovane talento siciliano, però, potrebbe rivelarsi preziosissimo in appoggio al proprio capitano, soprattutto nell'insidiosissima discesa del Gavia. Non è da escludere, comunque, un nuovo attacco da lontano simile a quello del Monte Grappa: Evans è praticamente senza squadra e la Caisse d'Epargne di Arroyo non è certo composta da fuoriclasse. E se Nibali ribaltasse nuovamente il Giro?
4) Michele Scarponi sarà la mina vagante della corsa. Il 30enne di Filottrano, giunto alla Corsa Rosa con legittime ambizioni di podio, vede l'obiettivo molto vicino, ma dovrà necessariamente muoversi su Mortirolo e Gavia (e magari anche nella tappa di domani con arrivo a Peio Terme) per colmare gli oltre 5 minuti di ritardo da Arroyo. L'azzurro, inoltre, non è poi così lontano da Basso ed Evans (circa 3 minuti), quindi, se sottovalutato, potrebbe piazzare il colpo a sorpresa.

Insomma, con ogni probabilità questo imprevedibile Giro si deciderà quasi certamente nei chilometri finali della cronometro di Verona.

Federico Militello

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