giovedì 1 marzo 2012

Intervista a Patrick Baumgartner, astro nascente del bob italiano



Patrick Baumgartner è il nome nuovo del bob italiano. Nella stagione appena conclusa ha ottenuto un buon 17mo posto ai Mondiali di Igls in cui, essendo l'azzurrino nato il 27 dicembre 1994, ha gareggiato con atleti anche di 8 anni più grandi, considerando che alla competizione potevano prendere parte tutti i piloti nati non prima del 1986. Il distacco dal vincitore Oskars Melbardis non fu neppure così elevato (2.28 secondi), considerando che il lettone vanta già due podi in Coppa del Mondo (conseguiti lo scorso dicembre a Winterberg nel bob a 2 e nel bob a 4), oltre che una continuità di rendimento ormai acclarata nel massimo circuito mondiale.

Baumgartner, inoltre, ha trionfato ai Giochi Olimpici Giovanili di Innsbruck, dove, coadiuvato dal frenatore Alessandro Grande, si rese artefice di una seconda manche strepitosa, recuperando dal quarto posto sino al gradino più alto del podio. Insomma, il Bel Paese potrebbe aver trovato finalmente quell'erede di Simone Bertazzo che attendeva da diverso tempo. Dotato di un grande talento alla guida, il giovane altoatesino dovrà crescere ancora molto dal punto di vista fisico per progredire nel cruciale fondamentale della spinta. Anche se, a dispetto della verdissima età, il pilota tricolore dimostra di possedere già le idee chiare sul suo futuro prossimo: partecipare alle Olimpiadi di Sochi 2014.

Ti aspettavi di vincere le Olimpiadi Giovanili oppure si è trattato di un exploit inatteso?
"Abbiamo fatto un grande lavoro per mettere a punto il bob Ferrari e abbiamo studiato le traiettorie piú veloci. Siamo andati in gara convinti di vincere una medaglia".

Parlaci della slitta progettata a Maranello. 
"Ho iniziato guidare il bob Ferrari ad ottobre sulla pista di Lillehammer. Mi sono trovato bene sin dall'inizio e da subito ho notato che il bob sulla parte veloce della pista risultava molto stabile sia in curva sia in rettilineo, faccendo registrare le migliori vellocitá rispetto alle altre slitte. Sono andato in gara ad Igls per le qualificazioni ad Innsbruck 2012 e, malgardo la spinta inziale non fosse delle migliori, il bob mi permetteva di recuperare centesimi curva dopo curva. Sono andato a Winterberg ed ho avuto la conferma che il bob era velocissimo. Sucessivamente ho finalizato gli allenamenti in funzione della ricerca dei migliori pattini da usare e delle traittorie piú veloci sulla pista di Igls. É stato un duro lavoro di test, ma i resultati si sono visti. Mi picerebbe che la Ferrari, in collaborazione con il Coni, realizzasse anche un bob a 4".

Ai Mondiali juniores hai ottenuto un buon 17mo posto: qual è il tuo bilancio della rassegna iridata?
"Non sono stato contento del risultato ottenuto. A causa di un guasto sulla pista e per impegni scolastici ho potuto fare una sola discesa di allenamento con il nuovo frenatore Simone Fontana. Troppo poco per affinare il gesto tecnico della spinta che é fondamentale per il risultato finale".

Proprio la fase di spinta rappresenta al momento l'aspetto su cui dovrai concentrarti maggiormente: prevedi un'estate di lunghi allenamenti in palestra per potenziarti fisicamente?
"Sì, sarà un' estate di duri allenamenti perché la prossima stagione voglio partire piú veloce per andare sempre piú forte".

Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima annata?
"Allenarmi e scendere su tutte le piste europee ed americane. Inoltre voglio gareggiare e confrontarmi con i piú forti del mondo per potere diventare bravo come loro".

Il sogno della tua carriera?
"Partecipare alle Olimpiadi di Sochi 2014".

Come hai iniziato a praticare questo sport?
"Ho cominciato a guidare il bob a 16 anni. Prima di diventare un pilota, ho fatto parte dello sci club SSV Falzes. Per me é stato facile guidare un bob perché le traiettorie in curva sono simili a quelle che si fanno con gli sci. Purtroppo in Italia non ci sono piste di bob attualmente in funzione e quindi molti giovani potenzialmente forti non hanno la possibiltá di provare questo bellissimo sport".

Quanto incide sulla carenza di nuove leve la mancanza di piste dove allenarsi?
"Tantissimo, perché in Italia abbiamo due piste e sono tutte e due chiuse. Mi auguro che possa esserci la possibilità che riaprano, anche perché allenarsi sempre all'estero è dura. Un budello nel nostro Paese permetterebbe a tanti giovani come me di provare ed appassionarsi a questo sport".

Cosa provi quando con il bob scendi su piste ghiacciate con una velocità di punta ben oltre i 100 Km/h?
"Sono sceso a febbraio sulla pista di St. Moritz toccando la velocitá di 138 km/h!! E' fantastico sentire il fischio dell' aria e la pressione sulle curve".

Quali sono i tuoi hobbies al di fuori dello sport?
"Oltre alla scuola, mi piace molto stare con i miei amici.  Nel tempo libero andiamo a sciare ed a giocare ad hockey sul giaccio, in estate invece ci rechiamo al lago del mio paese ed alle feste che ci sono al sabato sera".

http://wintersport-news.it/7728,News.html

Federico Militello

Nessun commento:

Posta un commento