E' finale! Per il secondo anno consecutivo Francesca Schiavone ha raggiunto l'ultimo atto del Roland Garros, demolendo letteralmente la francese Marion Bartoli con un perentorio ed eloquente 6-3, 6-3. La Leonessa rappresenta la prima azzurra della storia ad aver raggiunto per due anni consecutivi la finale in uno stesso Slam. L'ultimo ostacolo per il titolo viene dalla Cina: Li Na, vincitrice a sorpresa contro la russa Maria Sharapova per 6-4, 7-5.
Sin dalle prime battute del match si percepiva la superiorità tecnica della tennista tricolore rispetto alla rivale transalpina: improponibile un paragone per classe, naturalezza ed esecuzione balistica dei colpi. Si navigava sul massimo equilibrio fino al 3-3, ma l'impressione era che, se da un lato la Bartoli stesse esprimendo il massimo delle sue potenzialità, la Leonessa stesse ancora scaldando il motore. In effetti la 30enne di Milano accresceva repentinamente il proprio livello, riuscendo a tenere la francese lontana dalla linea di fondo e punendola con una serie infinita di diritti vincenti. La transalpina, inoltre, appariva in difficoltà ogniqualvolta doveva eseguire dei colpi in avanzamento, evidentemente svantaggiata dall'utilizzo bimane sia del diritto sia del rovescio. Chiuso in relativa scioltezza il primo parziale, l'azzurra accusava un passaggio a vuoto all'inizio del secondo, dove cedeva la battuta più per proprie disattenzioni che per merito dell'avversaria. Sotto 0-2, tuttavia, la Schiavone non si scomponeva, ritrovando immediatamente il bandolo della matassa. Tra servizi efficaci al corpo, risposte profonde (e spesso sulla riga), rovesci slice, accelerazioni di diritto, palle corte e volée esemplari, la Leonessa dava praticamente sfoggio di tutto il proprio repertorio, mandando in chiara confusione l'avversaria, la cui frustrazione era palpabile. Dal 2-3, la rappresentante del Bel Paese infilava ben 4 games consecutivi, ormai padrona assoluta degli scambi. Alla fine il corretto pubblico del Philippe Chartier ha applaudito sportivamente la talentuosa atleta tricolore, che, per un volta, ha vinto d'autorità e con cinismo.
Sabato si disputerà l'attesissimo atto finale con la cinese Li Na: si prospetta un match altamente equilibrato, come si evince dal numero di testa di serie (5 l'azzurra, 6 l'asiatica). La tennista orientale, inoltre, rappresenta un avversario tremendamente ostico, essendo in crescita esponenziale dopo aver raggiunto la finale (persa in tre set con la belga Cljisters) anche agli Australian Open nel mese di gennaio. Percentuali? 45% Schiavone, 55% Li.
Federico Militello
Sei tutti noi, Leonessa!
RispondiEliminaStavolta l'ottimista lo faccio io: 50-50, pià ke altro xkè la Leonessa è la detentrice e ha affrontato un duro cammino, ma Li merita grande rispetto per l'ottima annata finora espressa
RispondiEliminaSolo voglio dire alcune riflessioni:
RispondiElimina1.- Grande decisione di Franci di non fare la Fed Cup. E servita per 2 cose: concentrarsi su RG e far crescere Errani, Vinci e Brianti responsabilizzandole molto di piu.
2.-Bella risposta al padre di Bartoli. La migliore avversaria per la figlia era Francesca? Eccoti servito francesino arrogante!
3.- La serenita nel rispondere dopo la partita alle domande dello speaker, dimostrano che era molto concentrata, e con un pubblico sempre pronto a pungerla, credo sia la migliore cartolina del giorno. E stato come disprezzarli con belle parole educatamente.
STRATOSFERICA
Alla lunga la decisione di non giocare la Fed Cup si è rivelata giusta, anche se io tuttora non la condivido. Cmq in Russia io avrei portato la Giorgi al posto della Camerin. I francesi hanno il complesso di inferiorità nei nostri confronti, come gli spagnoli del resto. Sanno che non possono né potranno mai paragonarsi con noi. Per la finale io dico...Li! ;-)
RispondiEliminail vostro patriottismo è davvero fuori luogo, il pubblico francese è sistematicamente meno scorretto di quello italiano, e non è vero che abbiano complessi di inferiorià nei nostri confronti - ci temono, che è altra cosa, e pensano che tendiamo a fare i furbi (cosa, soprattutto nel calcio, spesso vera)
RispondiEliminadavvero queste cadute sciovinistiche macchiano un blog di qualità
Le rivalità sono il bello dello sport, senza le quali non avrebbe motivo di esistere. Dai tempi di Coppi e Bartali i francesi ci soffrono, e non poco. La Spagna nel calcio ha cominciato a vincere dopo averci battuto ai rigori, prima non ci sconfiggevano da un secolo nel calcio.
RispondiEliminaTi ringrazio per le belle parole sul blog. Io, però, non sono sciovinista, semplicemente celebro i trionfi del mio Paese come meritano.
ah beh ma se vai fino a Coppi, dovresti anche dire che, oltre alla campagna anti-italiana del 1950, c'è stata vera e propria adorazione per Coppi: Fausto' in Francia è stato amatissimo, ed è stato celebrato proprio dall'Equipe
RispondiEliminaio posso dire che sento i commenti dei telecronisti francesi perché vivo in Francia e, oltre a essere molto migliori dei commenti italiani (ci vuole poco, in tutti gli sport: nuoto ridicolo, calcio peggio, e nel basket l'accoppiata Lauro-Bonamico è stata il peggio di sempre, immagino su questo saremo d'accordo; e pensare che avevamo Paolo Rosi nell'atletica e soprattutto nel rugby, dove era inimitabile, Martellini, Giordani, mi sembrano dei giganti al confronto di quelli che ci sono adesso), devo dire che spesso nei confronti degli italiani hanno simpatia, in primis per la Schiavone (l'unico in Italia che ha quell'atteggiamento con i francesi è Bragagna)
per cui io parlerei di rivalità, esacerbata dalle recenti vicende calcistiche (Europeo-Mondiale), che pero' loro sanno gestire molto meglio di noi, insomma non sbragano come spesso succede in Italia a commentatori, giornalisti, pubblico etc.
poi ci sono le eccezioni, non è che siano santi, ma resto dell'idea che nel complesso abbiamo da imparare sul piano sportivo (al di là del fatto strettamente agonistico)
comunque ripeto che a parte alcuni eccessi, il blog e i commenti sono molto interessanti
saluti
Completamente d'accordo sulla totale incompetenza di molti telecronisti italiani, che spesso neanche sanno di cosa stanno parlando. E' vero che a volte sul piano della sportività dovremmo imparare dai francesi, ma la verità è che noi italiani non sappiamo perdere, fa parte del D.N.A.
RispondiEliminaSono convinto che la rivalità storica con la Francia continuerà a rinnovarsi per anni e sarà un piacere sfidarli. Sono i nostri cugini. Rivalità che, invece, neanche esiste con la Spagna.
Aspetto presto altri tuoi commenti allora!
A presto e W lo sport in generale