Da lei non ce lo aspettavamo. Dopo aver sempre onorato con onore la maglia azzurra, realizzando imprese leggendarie nell'arco di un quinquennio di trionfi, Francesca Schiavone ha deciso di non partecipare alla semifinale di Fed Cup contro la Russia in programma in trasferta il 16 e 17 aprile. Alla base della decisione ci sarebbe la volontà da parte dell'azzurra di preparare al meglio la stagione sulla terra rossa, dove dovrà difendere il titolo conquistato lo scorso anno al Roland Garros. Decisione giusta? No, chi rifiuta di rappresentare la propria nazione ha sempre torto marcio. Gli interessi personali dovrebbero essere subordinati al bene ed al prestigio del proprio Paese e, sino ad ora, la Schiavone ci aveva illuso di pensarla in questo modo. Ora, dopo essere diventata una vera celebrità ed aver raggiunto addirittura la quarta posizione del ranking mondiale, la Leonessa ha cambiato idea, imitando purtroppo i comportamenti di fuoriclasse come le sorelle Williams, da ormai un lustro assenti dalla massima competizione mondiale a squadre: il successo, evidentemente, cambia le persone.
Quella con la Russia, che dal proprio canto temeva a tal punto l'Italia da aver fatto preparare un campo velocissimo al di sopra di una pista da hockey sul ghiaccio, sarebbe stata una sfida epica, tra le due nazionali che si erano aggiudicate le ultime 5 edizioni della coppa del mondo (3 le azzurre, 2 le zarine). Insomma, una sorta di resa dei conti tra le due potenze del tennis planetario. Invece il Bel Paese, visto anche il probabile forfait di Flavia Pennetta per un problema alla spalla, si presenterà nell'Est Europa praticamente già battuto: senza nulla togliere a due brave tenniste come Sara Errani e Roberta Vinci, sarà quasi impossibile contrastare lo strapotere delle varie Zvonareva, Sharapova e Kuznetsova. Si preannuncia una disfatta che non farà bene al nostro movimento: a questo la Schiavone non ha pensato?
Federico Militello
Dai Federico..il Roland Garros è mille volte più importante della Fed Cup. La Schiavone ha giocato tanto quest'anno e ha tutto il diritto di privilegiare un torneo in cui è campionessa uscente, rispetto ad un altro che, parliamoci chiaro, conta molto poco. Sono straconvinto che nonostante l'Italia abbia vinto la Fed Cup più volte, questo non significa assolutamente essere la squadra più forte al mondo, dato che di certo non la si può paragonare di certo alla Davis, sia per prestigio che per qualità delle partecipanti.
RispondiEliminaLa sostanziale differenza con la Coppa Davis è la seguente: alla Fed Cup partecipano quasi tutte le top10. In questi anni l'Italia si è dimostrata di gran lunga la squadra migliore e, senza questi successi, la Schiavone non avrebbe acquisito quella consapevolezza necessaria per vincere il Roland Garros. Voglio vedere se, dopo aver perso in Russia, si dirà che la Fed Cup non conta niente...Comunque è notizia di oggi che Flavia Pennetta ci sarà (una sorta di ultima dei mohicani per attaccamento alla maglia): attenzione a darci troppo presto per morti.
RispondiEliminake vergogna!
RispondiEliminaNon vedo cosi grave la decisione della Schiavone, mettila cosi: deve difendere piu di 2000 punti WTA al roland garros, e se esce di scena ai primi turni, di sicuro uscira dal top ten. Alla sua età deve conservare le energie. A piu ragione, dovrebbero approfittare per inserire delle giovani e farle responsabilizzare, anche per il ricambio generazionale. Nessuno ci togliera aver vinto 3 volte questo torneo, ma adesso cerchiamo di far crescere gli uomini in Davis Cup
RispondiEliminaSono curioso di vedere quale sarà la quarta convocata di Barazzutti: non penso le esperte Brianti, Oprandi e Camerin, la candidata principale per me è Corinna Dentoni. Qualche chance anche per Caregaro e Giorgi. In Coppa Davis abbiamo la possibilità di risalire in Serie A, ma una volta lì le possibilità di vittoria saranno nulle
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