Tennis: la nazionale italiana di Fed Cup senza Francesca Schiavone e Flavia Pennetta è come Roma senza il Colosseo o la Basilica di S.Pietro. La Leonessa ha da tempo rinunciato alla trasferta moscovita, mentre la 29enne brindisina sta recuperando da un problema abbastanza serio alla spalla. Sarà un'impresa improba, dunque, quella dell'Italia: sconfiggere la corazzata russa in una semifinale in trasferta e per di più rinunciando alle proprie insostituibili titolari. Senza troppi giri di parole, alla formazione di Barazzutti servirà uno tra i più grandi miracoli della storia dello sport italiano. Sara Errani (n.43 del mondo) e Roberta Vinci (n.37) sono naturalmente due buone tenniste, tuttavia molto distanti da Vera Zvonareva (n.3) e Svetlana Kuznetsova (n.13), agevolate per di più da una superficie velocissima che esalterà la loro potenza. Il Bel Paese, dunque, partirà favorito solo nel doppio, anche se, quasi certamente, verrà disputato a risultato già acquisito.
Hockey sul ghiaccio: inizia domenica a Budapest il Campionato del Mondo di Prima Divisione. L'Italia, nel cui raggruppamento figurano i padroni casa magiari, Spagna, Corea del Sud e Olanda, punta al primo posto per ottenere la promozione in Serie A dopo la retrocessione patita lo scorso anno. La rosa è quasi equamente spartita tra oriundi (10) ed autoctoni (12). Punto di forza principale sarà il portiere Daniel Bellissimo, mentre il reparto arretrato con Helfer, De Marchi, Plastino, Gruber, Hofer, Lutz, Johnson ed il giovane Larkin garantisce standards di rendimento elevati. Non convocato Michele Strazzabosco per essersi presentato in ritardo al raduno dopo i festeggiamenti per lo scudetto vinto con l'Asiago. In attacco, con i ritiri di alcuni senatori come Parco, Margoni e Ramoser, toccherà ai vari Watson, Iannone, Scandella, Ansoldi, Fontanive, Souza ed al promettente Insam provare a realizzare i gol decisivi per la massima serie. In attesa che dal prossimo anno diventino convocabili anche i formidabili canadesi Dave Borrelli e Rob Sirianni: con loro, una volta in Serie A, si potrebbe anche aspirare ad un ingresso tra le magnifiche otto del mondo.
Federico Militello
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