
Lo scorso anno, nel corso di un'intervista, Arianna Fontana mi disse queste parole: "Prima o poi, voglio battere le grandi rivali asiatiche e vincere in Coppa del Mondo". Quasi 365 giorni dopo la 21enne di Sondrio non solo ci è riuscita, ma l'impressione è che adesso, a differenza che nel recente passato, sia lei ad incutere timore alle eterne rivali coreane e cinesi.
Sotto la guida del tecnico canadese Eric Bedard, la medaglia di bronzo di Vancouver 2010 è diventata un'atleta completa e polivalente, come dimostrano le due vittorie ottenute nei 500 e 1500 metri, due distanze agli antipodi, dove nella più breve serve una grande esplosività muscolare e nella più lunga una considerevole resistenza, senza dimenticare l'importanza della tattica di gara.
Talento precoce (bronzo in staffetta alle Olimpiadi di Torino 2006 a soli 16 anni) e baciata da madre natura con una classe pura e cristallina, Arianna, dopo l'argento mondiale conquistato ai Mondiali di Sheffield dello scorso marzo, è divenuta oramai una campionessa vera dello short track globale, in grado di poter primeggiare su tutte le distanze e, di conseguenza, con l'obiettivo di conquistare nei prossimi anni il titolo iridato all-round, impresa mai riuscita in passato ad una nostra rappresentante. La pattinatrice di Sondrio è maturata molto con il passare delle stagioni, acquisendo quella consapevolezza nei propri mezzi e quelle sicurezze necessarie per rivaleggiare (e battere) le corazzate nord-americane ed asiatiche.
L'egemonia coreano-cinese in campo femminile, a dire il vero, è seriamente minacciata dalla prorompente ascesa della nazionale italiana: oltre ai trionfi della Fontana, infatti, spiccano anche i tre secondi posti consecutivi agguantati da Martina Valcepina nei 500 metri, il cui punto di forza, in una distanza in cui non è agevole effettuare sorpassi, è rappresentato da una partenza al fulmicotone. La 19enne di Sondrio, inoltre, è meritatamente in testa alla graduatoria generale e contenderà la sfera di cristallo alla canadese Marianne St-Gelais sino all'ultima gara.
Martina, inoltre, aspetta con fiducia la crescita della sorella Arianna, di due anni più piccola, che ha già colto un importante decima piazza nei 500 metri. Buoni anche i progressi di Elena Viviani. La sensazione è che nel prossimo biennio la nazionale tricolore possa diventare micidiale anche nella staffetta.
In campo maschile, invece, stiamo vivendo un momento di ricambio generazionale, anche se fanno ben sperare i progressi dei 18enni Tommaso Dotti ed Andrea Cassinelli, senza dimenticare che già dalle tappe asiatiche potrebbe rientrare Yuri Confortola, pienamente recuperato dopo l'infortunio al perone dello scorso anno.
Nel pattinaggio artistico Anna Cappellini e Luca Lanotte hanno agguantato un benaugurante terzo posto nella prova del Grand Prix di Skate America, specialità danza. La coppia allenata da Paola Mezzadri, seppur a piccoli passi, riesce ad accrescere il proprio rendimento con il trascorrere delle stagioni. Se i primi 5 posti al mondo appaiono ancora piuttosto distanti, i due azzurri potranno giocarsi concrete chances di podio ai Campionati Europei in programma a fine gennaio.
Risultati di tutto rispetto, infine, sono giunti da lotta e pentathlon moderno.
L'Italia si è aggiudicata il prestigioso Torneo Milone a suon di vittorie, tra le quali spicca in particolare quella ottenuta dal campione olimpico Andrea Minguzzi, tornato in piena forma dopo gli infortuni degli ultimi anni e già protagonista ai Mondiali dello scorso settembre, quando si fermò ai quarti di finale. Il campione pugliese rappresenta un punto di riferimento ed un modello da seguire fondamentale per tutta la squadra.
Nel pentathlon Pier Paolo Petroni si è aggiudicato il Champion of Champions, trofeo cui partecipano 18 tra i migliori atleti al mondo, mentre nella medesima competizione Federico Giancamilli si è classificato terzo. I due azzurri, dopo aver conquistato il pass olimpico a discapito dei più conclamati compagni di squadra Nicola Benedetti e Riccardo De Luca, hanno dimostrato di saper preparare egregiamente i grandi appuntamenti, riuscendo tra l'altro a compiere importanti progressi ed a mantenere un rendimento elevato in tutte le discipline in programma. Insomma, alle Olimpiadi di Londra 2012 il Bel Paese potrà contare su due atleti da top10, due out-siders di lusso che, se in giornata, potranno dare fastidio a chiunque.
Federico Militello