Quattro azzurri su sei hanno superato lo scoglio degli ottavi di finale ai Campionati del Mondo di boxe di scena a Baku, tre di essi si sono qualificati alle Olimpiadi di Londra 2012 (Vincenzo Picardi, Domenico Valentino e Vincenzo Mangiacapre), uno (Roberto Cammarelle) dovrà vincere ancora un incontro per celebrare il pass a Cinque Cerchi.
Un bilancio lusinghiero per il Bel Paese, considerando che già da tempo ha staccato il biglietto anche Clemente Russo, vincitore delle World Series of Boxing.
Il pugile azzurro che ha destato maggiore impressione è stato il giovane Vincenzo Mangiacapre (categoria 65 kg). Il 22enne di Marcianise ha letteralmente sovrastato il ceco Zdenek Chadlek per 16-9, sfoderando una velocità di colpi eccezionale ed una rapidità di gambe che ha confuso lo spaesato avversario. L'Italia, dunque, ha trovato l'atteso nome nuovo in vista delle prossime Olimpiadi, un talento che possiede le doti per diventare un campione. Il talentuoso atleta tricolore è atteso domani all'esame di maturità contro il mongolo Munkh Erdene Uranchimeg, pugile esperto, medaglia di bronzo a Milano 2009 e testa di serie n.2 del tabellone. Un match in cui il nostro portacolori partirà sfavorito, anche se un'eventuale vittoria lo consacrerebbe definitivamente in campo internazionale dopo il bronzo europeo agguantato ad Istanbul nel mese di giugno.
Continua il momento poco brillante di Domenico Valentino (60 kg), che, da campione vero, riesce comunque a condurre in porto degli incontri in cui si esprime solamente al 50% delle proprie possibilità. Quest'oggi il detentore del titolo ha prevalso con un sofferto 26-23 sull'astro nascente serbo Branimir Stankovic, ma nei quarti servirà ben altra prestazione contro l'ungherese Miklos Varga per approdare in zona medaglia.
Si conferma una garanzia il peso mosca Vincenzo Picardi, il quale, dopo due round iniziali equilibrati, ha preso il largo nell'ultima e definitiva ripresa contro l'aggressivo dominicano Dagoberto Aguero (18-12). Il 28enne di Casoria attende ora l'uzbeko Jasurnek Latipov.
Continua spedita, infine, la marcia di Roberto Cammarelle nei supermassimi, che ha approfittato del ritiro dell'irlandese Cornelius Sheenan nel corso del terzo round (il campione del mondo di Cinisello Balsamo era agevolmente in vantaggio per 17-10). Il capitano della nazionale azzurra dovrà fare molta attenzione nei quarti al britannico Anthony Joshua, pugile ancora grezzo tecnicamente ma dotato di grande potenza.
Non hanno superato il turno, invece, Alex Ferramosca (-49 kg) e Vittorio Parrinello (56 kg), superati rispettivamente dal cubano naturalizzato spagnolo José De La Nieve (18-17) e dal cubano Lazaro Alvarez (13-11). Sebbene si sia trattato di due match decisi solo sul filo di lana, gli azzurri hanno complessivamente meritato la sconfitta, considerando che entrambi sono anche stati contati. Parrinello, tuttavia, può ancora sperare nella qualificazione olimpica, poiché Alvarez possiede ottime chances per raggiungere la finale. Ferramosca, invece, dovrà rimandare l'appuntamento a Cinque Cerchi al torneo europeo in programma ad aprile, in quanto De La Nieve dovrebbe trovare strada sbarrata con il fuoriclasse russo David Ayrapetyan.
Queste, infine, le percentuali di successo degli italiani impegnati nei quarti di finale.
52 kg. Vincenzo Picardi-Jasurbek Latipov (Uzbekistan): 70%
60 kg. Domenico Valentino-Miklos Varga (Ungheria): 55%
64 kg. Vincenzo Mangiacapre-Munkh Erdene Uranchimeg (Mongolia): 32%
+91 kg. Roberto Cammarelle-Anthony Joshua (Inghilterra): 60%
Federico Militello
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