martedì 15 febbraio 2011

Innerhofer e il sogno Coppa del Mondo


Il Mondiale di Garmish Partenkirchen ha proiettato Christof Innerhofer in una nuova dimensione. Dopo aver addirittura eguagliato un mito dello sport italiano come Zeno Colò quanto a numero di medaglie vinte in una stessa rassegna iridata, ora il prossimo obiettivo si chiama sfera di cristallo. L'Italia non vince la Coppa del Mondo generale da 16 anni, quando Alberto Tomba, disimpegnandosi in appena due discipline (Gigante e Slalom, che dominava a mani basse), riportò nel Bel Paese un trofeo che mancava dai tempi della gloriosa Valanga Azzurra (risale al 1975 l'ultima delle quattro affermazioni di Gustavo Thoeni, cui si aggiunge un titolo per Piero Gros l'anno prima).
Negli ultimi 20 anni, come lo stesso Tomba ha dimostrato, il nostro Paese ha rappresentato la patria della specializzazione, dove spesso coniugare prove veloci e tecniche è risultata una chimera. E' mancata la volontà da parte dei tecnici di investire sulla polivalenza, valutata rischiosa per gli infortuni e dispersiva per quanto riguarda la crescita di un'atleta. Il neo-campione del mondo di SuperG, tuttavia, può considerarsi uno sciatore completo. Oltre ad essere in grado di conquistare il podio con continuità in tre discipline (Discesa, SuperG e SuperCombinata), Innerhofer è parso competitivo sia sulle nevi ghiacciate (dove al momento è nettamente superiore alla concorrenza) sia su quelle molli ed 'aggressive': un salto di qualità fondamentale per aspirare alla nomina di fuoriclasse globale. Inoltre l'età costituisce un punto a favore del talento tricolore: a 26 anni, infatti, Christof sta entrando proprio adesso nel periodo della piena maturità psico-fisica, in uno sport dove la componente dell'esperienza riveste un peso specifico elevato. Dal prossimo anno, inoltre, il campione italico dovrà necessariamente cimentarsi con costanza nella disciplina regina dello sci alpino, ovvero lo Slalom Gigante: considerata la sua maestria nel pennellare le curve e la sua potenza fisica, potrà ottenere risultati di rilievo anche in questa specialità. Altro vantaggio per l'azzurro, inoltre, potrà derivare anche da un altro fattore: avendo quasi raggiunto i 500 punti nella graduatoria complessiva di quest'anno, infatti, Innerhofer sarà agevolato da numeri di partenza migliori anche nelle prove tecniche.
Il vento sta cambiando, dunque, nel panorama dello sci nostrano. Volgendo lo sguardo oltre l'attualità, negli ultimi anni è radicalmente cambiata l'impostazione nel programma di sviluppo dei giovani: finalmente, infatti, si è compreso come la polivalenza sia l'unica strada percorribile verso l'eccellenza di questo sport. Talenti come Dominik Paris, Mattia Casse, Federica Brignone ed Elena Curtoni, infatti, sono già proiettati verso questo ambizioso progetto. La neve è sempre più azzurra.

Federico Militello

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