domenica 8 agosto 2010

'Italia,come stai?': imprese italiche agostane (prima parte)


Nelle ultime settimane l'Italia ha ottenuto risultati di prestigio in praticamente tutte le discipline sportive cui ha partecipato. L'unica nota stonata giunge dal basket, dove occorre una immediata e decisa inversione di tendenza.

Il successo certamente più importante è rappresentato dal titolo europeo conquistato dalla nazionale di baseball, il nono della storia. L'ultimo trionfo continentale del Bel Paese risaliva al 1997. Si è trattato di una vittoria indiscutibile: i grandi rivali dell'Olanda, infatti, sono stati piegati prima per 11-3 nel girone eliminatorio e poi per 8-4 nella finalissima. Troppo forte l'Italia, con battitori del calibro di Ramos, Chapelli, Mazzanti (nominato Mvp), Chiarini e Granato in grado di risolvere le partite in qualsiasi momento. Molto bene sul monte di lancio anche i pitcher Thiago Da Silva, Richetti e Cooper. Insomma, se gli azzurri sono tornati padroni del Vecchio Continente, non è stato di certo frutto di un caso. La federazione, infatti, sta da tempo lavorando su più fronti per aumentare la competitività del nostro baseball: nascita del campionato con franchigie, investimento sui giovani talenti (lo scorso anno l'Under21 agguantò la medaglia d'oro europea, quest'anno la selezione juniores è giunta ottava ai Mondiali), trasmissione delle partite (di campionato e nazionale) in televisione. In attesa che questo sport ritorni, magari nel 2020, nel programma olimpico, l'Italia occupa attualmente una posizione di avanguardia.

Non è arrivato l'oro, ma sono stati certamente positivi i Campionati Europei di atletica per l'Italia: 4 argenti e 2 bronzi il bilancio finale, che fa registrare 3 medaglie in più rispetto a Goteborg 2006. E' stata la manifestazione degli out-siders, con atleti come Vizzoni, Meucci, La Mantia ed Incerti capaci di valicare i propri limiti grazie ad indubbie doti di coraggio, abnegazione e caparbietà. Questi ultimi, inoltre, si cimentano in specialità che anche a livello mondiale lasciano aperti degli spiragli di podio (Meucci a parte, in quanto i 10000 sono il regno dell'Africa: auspicabile il passaggio alla maratona). Non è impensabile, dunque, pensare con ambizione alle prossime Olimpiadi. Addirittura storica la prestazione della 4x100 (seconda), strepitosa nell'infrangere un ormai ventennale record italiano. Il quartetto tricolore ha dimostrato quanto contino l'affiatamento e la coesione in una disciplina che non si inventa da un giorno all'altro. In futuro si potrebbe migliorare ulteriormente con gli innesti di Cerutti (da superare le incomprensioni interne) e, perché no, Howe. L'Italia può esultare anche per il ritorno a grandi livelli di Gibilisco, mentre Libania Grenot pare ormai matura per il definitivo salto di qualità. Nei prossimi anni, inoltre, saranno da podio olimpico anche le staffette 4x400. L'atletica italiana, quindi, definita lo scorso anno morta e sepolta dopo le zero medaglie ai Mondiali, ha saputo rispondere da par suo, con una prestazione complessiva che ha saputo mascherare le carenze delle grandi 'stelle'. Di Schwazer e Di Martino si era già discusso, mentre per quanto riguarda Howe è ingiusto parlare di delusione: il campione reatino, infatti, era reduce da 2 anni di calvario per un susseguirsi di infortuni, dunque il quinto posto finale deve essere valutato come un punto di partenza verso il prossimo biennio: a 25 anni Andrew potrà dare ancora moltissimo allo sport italiano.

Il tiro a segno è ormai una realtà consolidata per lo sport italiano. Nella carabina 10 metri maschile Niccolò Campriani non rappresenta più una promessa, ma un campione di livello globale che promette di dar vita ad una vera e propria era di successi tricolori nei prossimi anni. Dopo i trionfi in Coppa del Mondo ed agli Europei, infatti, il 23enne azzurro si è consacrato definitivamente con la medaglia d'oro iridata. A sorpresa, ma non per questo meno lieta,è pervenuta anche la medaglia di bronzo di Elania Nardelli nella carabina 10 metri femminile: un nuovo talento che va ad arricchire la corazzata del Bel Paese della quale fanno parte anche Badaracchi, Fait e Petra Zublasing. Meno bene rispetto al solito sono andate le cose nel tiro a volo, dove, in attesa dello skeet maschile, è arrivata la sola medaglia di bronzo di Jessica Rossi nella fossa femminile. Tuttavia il livello della squadra italiana è talmente elevato in questo sport (come dimostrano anche i recenti successi agli Europei ed in Coppa del Mondo), che ogni tanto può starci una battuta a vuoto. Insieme alla scherma, infatti, il tiro al piattello resta la principale fucina di metalli preziosi in vista dell'evento a Cinque Cerchi.

Federico Militello

2 commenti:

  1. sopno delusissimo dagli europei di nuoto, la solita totale mediocrità: nessun talento che sia in grado una volta tanto di fare il salto di qualità. le solite promesse: lestingi, giorgetti, sciocchetti, colbertaldo, mai mantenute. la solita rassegnazione nelle interviste con la caporale, è veramente quaklacosa di angosciante. meno male che abbiamo un ristretto manipolo di campioni che non deludono, ma al di la di questi cinque o sei atleti, c'è davvero il vuoto.

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  2. Lunedì farò tutte le analisi del caso. Intanto sono d'accordo sul fatto che ormai sui vari Giorgetti, Lestingi e Colbertaldo non bisogna più puntare: sono buoni atleti, ma nulla più. La verità è che siamo abituati troppo bene...Fino a 15 anni fa ricordi a che livello era l'Italia? E dopo non abbiamo mai avuto troppi talenti, se non i vari Rosolino, Boggiatto, Fioravanti e Magnini. Poi dopo sono arrivate Pellegrini (x fortuna) e Filippi. Insomma, non è il caso di vedere tutto nero. Alcuni giovani hanno fatto vedere buone cose (Pizzamiglio e Guzzetti), mentre i velocisti dello stile libero migliorano progressivamente. Andiamo con ottimismo verso Londra. Sono sicuro che anche Alessia Filippi tornerà grande.

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