sabato 11 febbraio 2012

Il Canninale non tradisce: è bronzo mondiale ad Altenberg




Felix Loch si conferma l'uomo del presente e del futuro, conquistando ad Altenberg il terzo titolo mondiale della sua giovane carriera dopo quelli del 2008 e del 2009. Il 22enne tedesco, dominatore della stagione di Coppa del Mondo con ben 5 vittorie su 7 gare, si è rivelato inattaccabile per tutti gli avversari, facendo segnare il miglior crono in entrambe le manche ed il nuovo record della pista con il tempo di 53.590 secondi.


Il campione olimpico in carica ha preceduto Albert Demchenko, che a 40 anni ha agguantato un argento storico per la Federazione russa, sino ad ora mai sul podio in un Mondiale. In realtà tre medaglie iridate nel singolo (un oro, un argento ed un bronzo) e due nel doppio (primo e secondo posto nel 1978) giunsero negli anni '80 per mano di Sergej Danilin e degli equipaggi composti da Bremse-Krikis e Jakuschin-Schitov, i quali gareggiavano tuttavia sotto la bandiera dell'Unione Sovietica.

Demchenko, terzo al termine della prima manche, ha scavalcato nella discesa conclusiva un combattivo Armin Zoeggeler, il quale ha strappato un bronzo importantissimo che dà un senso ad una stagione travagliata e costellata da problemi fisici (alla schiena) e, soprattutto, di materiali, anche in questa circostanza notevolmente più lenti rispetto a quelli di Loch e Demchenko.
Il Cannibale, staccato di di 0.414 dalla vetta e di 0.0086 dalla piazza d'onore, ha commesso una piccola imperfezione nella frazione conclusiva, siglando comunque l'ennesimo risultato storico di una carriera irripetibile: il 38enne di Foiana, infatti, ha messo in bacheca la sua decima medaglia in un Mondiale (che diventano 13 considerando le prove a squadre).
Dopo una stagione con due soli piazzamenti tra i top3 in Coppa del Mondo, questo bronzo costituiva un risultato tutt'altro che scontato, dunque è chiaramente raggiante il fuoriclasse italiano a fine gara: “Sono molto felice per il risultato, è una medaglia molto importante. Era molto difficile alla vigilia pensare di poter salire sul podio qui, su una delle quattro piste dei tedeschi, che quest'anno sono diventati veramente molto forti, soprattutto Loch. Per me questa medaglia rappresentava l'obiettivo stagionale ed ho lavorato moltissimo per conquistarla. E' la mia decima medaglia mondiale, la prima di bronzo, che mi infonde grande fiducia per terminare al meglio la stagione. Questo podio, inoltre, significa molto anche per tutto lo slittino italiano, che si dimostra vivo e mette in luce dei giovani che garantiscono il futuro”. Il Cannibale, poi, non scioglie definitivamente i dubbi sul suo futuro, anche se allontana per ora l'ipotesi del ritiro: “Per ora non penso al ritiro, però molto dipenderà dal mio giudizio sulla pista olimpica di Sochi, che sono stato invitato a provare dagli organizzatori a fine marzo. Sarà un test molto importante, che, insieme al mio stato di salute, mi farà decidere in maniera definitiva sul mio futuro”.

Soddisfatto anche il tecnico della selezione tricolore Walter Plainkner: “Questo bronzo vale come un oro. La nazionale tedesca è diventata fortissima come mai in precedenza. Sono convinto che Armin possa chiudere in bellezza la stagione, magari vincendo a Sigulda, pista che da sempre ci è amica”.

Galvanizzato per il successo il neo-iridato Felix Loch: “E' stata una gara perfetta, soprattutto nella prima manche dove ho realizzato il record della pista. Nella seconda, invece, ho commesso un errorino ed a mio padre (Norbert, allenatore della nazionale teutonica, n.d.r.) deve essersi fermato per un attimo il cuore. Sono ancora giovane, quindi spero di poter vincere ancora uno o più Mondiali”.
Quasi incredulo, invece, l'immarcescibile Albert Demchenko: “Sono attonito. Mai avrei potuto immaginare di salire sul podio. Questa medaglia è per la Russia, che l'aspettava da 20 anni”.

Convincente la prestazione degli altri due azzurri in gara: ottavo David Mair, 11mo l'ancora 18enne Dominik Fischnaller, al debutto in una rassegna iridata. Quest'ultimo, inoltre, ha conquistato anche la medaglia di bronzo nella competizione riservata agli under23, vinta, neanche a dirlo, da Loch davanti al russo Evgeny Voskresenskly.

L'Italia, dunque, chiude una giornata positiva con 2 bronzi, conquistati dal 'vecchio leone' e dall'apprendista campione: passato, futuro, ma anche (e soprattutto) presente di uno slittino tricolore che non tradisce mai.

http://wintersport-news.it/7449,News.html

Federico Militello

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