martedì 14 febbraio 2012

Loch vs Zoeggeler: una sfida infinita a suon di record





Armin Zoeggeler, numeri alla mano, può a buon diritto essere considerato il più grande slittinista di tutti i tempi.
Il fuoriclasse di Foiana vanta una serie di record invidiabili, tra cui 10 Coppe del Mondo come l'austriaco Markus Prock e, soprattutto, il maggior numero di successi nel circuito maggiore, ben 54 (che in Italia hanno consentito al Cannibale di diventare l'atleta più vincente di sempre in Coppa del Mondo negli sport invernali, superando anche Alberto Tomba, fermo a 50).

Il carabiniere altoatesino, poi, rappresenta anche l'atleta più vincente nella storia dei Mondiali, dove vanta ben sei ori iridati, l'ultimo conquistato a Cesana 2011. Zoeggeler, inoltre, se realmente dovesse gareggiare sino alle Olimpiadi di Sochi 2014, il prossimo anno potrebbe eguagliare anche il record di Georg Hackl come numero di podi complessivi individuali (11) in un Mondiale, anche se la pista di Whistler Mountain si addice poco alle caratteristiche del nativo di Merano.

Il Cannibale condivide insieme ad tedesco Hackl anche un altro record, ovvero quello di 5 medaglie vinte ai Giochi Olimpici, che l'azzurro potrebbe eventualmente migliorare tra due anni in Russia.
Considerando il numero di vittorie complessive in carriera, inoltre, il fenomeno tricolore stacca nettamente tutti i rivali del passato con ben 62 trionfi (54 in Coppa del Mondo, 2 Olimpiadi e 6 Mondiali). In aggiunta, Zoeggeler detiene anche il primato assoluto di podi nel massimo circuito maggiore, ben 94.

Si tratta di numeri spaventosi, difficilmente battibili. Considerata l'esplosione del campione tedesco Felix Loch, tuttavia, un quesito sorge spontaneo: il 22enne teutonico potrebbe essere realmente in grado di impensierire e magari battere i record del Cannibale?

Il campione olimpico di Vancouver 2010, che nel 2008, appena 18enne, è stato lo slittinista più giovane si sempre a vincere un Mondiale, sino allo scorso anno si era distinto come uomo da grandi eventi, peccando invece della necessaria continuità di rendimento per imporsi in Coppa del Mondo. Sino alla scorsa stagione, infatti, il tedesco si era aggiudicato solo 4 prove del circuito internazionale, mentre in quella attuale ne ha vinte ben 5 su 7, mancando ormai solo l'aritmetica per la conquista della sua prima sfera di cristallo in carriera.

Confrontando i risultati di Loch e quelli di Zoeggeler quando aveva 22 anni, emerge come il neo-iridato sia ancora più precoce rispetto al campione di Foiana. Se Il Cannibale ha ottenuto il suo primo successo in Coppa del Mondo a quasi 22 anni, Loch ci è riuscito a 20 e mezzo. I due peraltro, hanno vinto per la prima volta in carriera sulla stessa pista, ovvero quella di Altenberg, tra le più difficili e tecniche al mondo: solo una coincidenza?

L'azzurro, però, ha conquistato la sua prima medaglia olimpica (bronzo a Lillehammer 1994) a 20 anni ed un mese, mentre Loch a Vancouver 2010 ne aveva 20 e 7 mesi (anche se alla prima partecipazione a Cinque Cerchi ha subito vinto l'oro). Il tedesco, poi, ha trionfato per la prima volta in un Mondiale a 18 anni, mentre l'italiano a 21.
A 22 anni, inoltre, Zoeggeler aveva vinto 'solo' sei gare in Coppa del Mondo, mentre Loch ne vanta già nove.

Ipotizzando una media più che fattibile di 5 trionfi a stagione, il nativo di Sonneberg potrebbe raggiungere il record di 54 vittorie tra nove anni, quando ne avrà appena 31. In grande pericolo appare anche il record di Mondiali vinti da parte del fuoriclasse altoatesino, con il teutonico giunto già a quota 3.

Loch, dunque, qualora riesca a fregiarsi della stessa longevità agonistica dell'azzurro, potrebbe riuscire a battere dei record che, sino ad un paio di stagioni fa, sembravano destinati a durare per decenni.

Un punto a favore del fenomeno tedesco, inoltre, è una concorrenza molto meno agguerrita rispetto ai tempi di Zoeggeler: se il Cannibale ha dovuto confrontarsi con i vari Markus Prock e Georg Hackl, vere leggende di questo sport, senza dimenticare il russo Albert Demchenko, Loch, oggettivamente, intravede solo in alcuni connazionali degli avversari in grado periodicamente di impensierirlo e, probabilmente, tra 2-3 stagioni potrebbe ritrovarsi a battagliare proprio con un altro italiano, quel Dominik Fischnaller anch'egli esempio di grande precocità e designato dallo stesso Zoeggeler come suo erede.

Un ostacolo in questa corsa ai record, invece, potrebbe essere rappresentata dai problemi alla schiena di cui soffre il  tedesco, che, qualora peggiorassero, lo obbligherebbero a ritirarsi in età ancora relativamente giovane.
La differenza, poi, la faranno le motivazioni: il fenomeno tricolore ha fatto della vittoria una ragione di vita, non accontentandosi mai e guardando sempre al trionfo successivo. Da qui l'appellativo di 'Cannibale'. Riuscirà Loch ad avere la stessa fame di successo o le vittorie tenderanno a far sì che si adagi sugli allori con un'inevitabile sensazione di appagamento? Solo il tempo potrà dirlo.

L'eterno duello tra Loch e Zoeggeler, dunque, seppur a breve solo virtuale, è destinato a prolungarsi ancora a lungo.

http://wintersport-news.it/7480,News.html

Federico Militello

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