sabato 12 maggio 2012

F1: la Ferrari si aggrappa ad un indomito Alonso!



La Ferrari e Fernando Alonso hanno ottenuto dalla pista di Barcellona i responsi che attendevano disperatamente: gli aggiornamenti apportati alla F2012 hanno fornito i progressi sperati e nel Gp di domani il 30enne asturiano potrà andare a caccia almeno di un podio. Insomma, la strada sarà ancora impervia e ricca di ostacoli, tuttavia la fiamma della speranza iridata da oggi a Maranello è più viva che mai.
La monoposto del Cavallino Rampante, che presentava ben sette novità rispetto all'ultima apparizione in Bahrein, in particolare un nuovo alettone anteriore ed un diverso diffusore con soffiaggio al centro, ha certamente compiuto un importante passo avanti rispetto al problematico avvio di stagione, tuttavia è stato ancora una volta Alonso a fare la differenza con un giro impeccabile per pulizia ed aggressività. Una tornata in cui il campione iberico ha spremuto al massimo la vettura e dimostrato che, con un mezzo all'altezza, rimane uno dei pochissimi piloti in circolazione in grado di sopperire con il proprio stile di guida alle piccole  imperfezioni della monoposto. Il bi-campione del mondo ha mancato la prima fila per l'inezia di 17 millesimi, preceduto dalla grande rivelazione di giornata, il venezuelano Pastor Maldonado, che ha conquistato il miglior risultato di sempre per il suo Paese nelle qualifiche. L'arrembante sudamericano si era dimostrato in palla sin dalle prime due tranches di qualiche, quando aveva fatto segnare addirittura il miglior tempo con una Williams molto ben bilanciata dal punto di vista aerodinamico. Difficile che il 27enne nativo di Maracay possa confermare tale piazzamento in gara, tuttavia l'occasione per accaparrarsi un buon bottino di punti appare ghiotta. Maldonado, inoltre, ha inflitto una severa lezione al compagno di squadra brasiliano Bruno Senna, 18mo ed eliminato nella Q1.
Dalla prima piazza partirà colui che può essere definito come il vero incompiuto di questo avvio di campionato. Lewis Hamilton, infatti, ha colto la terza pole position stagionale dopo quelle in Australia e Malesia, anche se, fino ad ora, non è mai riuscito a confermarsi in gara. La dimostrazione di forza manifestata oggi dal britannico è stata importante (oltre mezzo secondo di margine inflitto a Maldonado ed Alonso), tuttavia la costanza sul passo gara della McLaren e, soprattutto, la gestione degli pneumatici restano un punto interrogativo. Ricordiamo, comunque, che a Barcellona negli ultimi 10 anni per 9 volte si è imposto il pole-man, in quanto sul circuito catalano risulta molto arduo effettuare dei sorpassi.
Al bersaglio grosso punteranno il francese Romain Grosjean (quarto) ed il finlandese Kimi Raikkonen (quinto), i quali possono fare affidamento su una Lotus che nelle prove libere ha sfoderato un passo gara impressionante, con un degrado delle gomme ancora una volta migliore rispetto a quello delle rivali. Da loro dovrà guardarsi Fernando Alonso ed in questo senso potrebbe rivelarsi decisiva la partenza.
Senza infamia e senza lode le prestazioni della Mercedes, apparsa in palese difficoltà nelle curve lente ed oggettivamente non in grado di ambire ad un piazzamento sul podio. Rosberg, settimo, ancora una volta ha preceduto Michael Schumacher, nono, il quale ha tuttavia deciso di conservare una mescola di gomme nuove per la gara.
Sulla pista iberica si è trovata a proprio agio la Sauber, che ha piazzato il sempre più brillante Sergio Perez in  sesta posizione ed il giapponese Kamui Kobayashi in decima: nel Gp domenicale, però, la vettura elvetica dovrà dimostrare di aver raggiunto quella consistenza necessaria per non perdere un buon numero di posizioni.
Destano scalpore, inoltre, le eliminazioni nella Q2 di Mark Webber (dodicesimo) e Jenson Button (undicesimo). Se l'australiano ha pagato a caro prezzo un errore strategico della Red Bull, che ha preferito preservare gli pneumatici ormai convinta che il crono fatto registrare dal proprio pilota fosse sufficiente per la qualifica al turno successivo, lo stesso non può dirsi per il veterano d'Oltremanica, che per tutto il fine settimana non ha trovato il giusto feeling con la McLaren, accusando notevoli problemi di sottosterzo. E dire che Hamilton vola...
Un discorso analogo, ma in proporzioni molto più ampie, si può fare per Felipe Massa. Il pilota della Ferrari, in questa stagione mai approdato in Q3, partirà addirittura 17mo e, considerando la grande impresa compiuta da Fernando Alonso, i limiti attuali del brasiliano vengono sempre più ingigantiti.
Ancora una volta, infine, è emerso come l'attuale campionato sia il più equilibrato ed incerto degli ultimi anni, in cui anche le scuderie di cosiddetta 'seconda fascia' riescono di tanto in tanto a graffiare. L'impressione è che proprio questa grande incertezza possa rivelarsi l'alleato più prezioso per la Ferrari, che, ora più che mai, è convinta di poter lottare per l'iride con il mai domo Alonso.



Federico Militello

Nessun commento:

Posta un commento