Mauro Sarmiento è giunto terzo nel torneo di qualificazione olimpica in programma a Baku (Azerbaijan). Nella categoria -80 kg la medaglia d'argento di Pechino 2008 ha superato al primo turno l'olandese Mollet per 8-5. Pura formalità, in seguito, gli ottavi di finale, quando il 28enne partenopeo ha surclassato per 6-1 l'africano del Benin Kiki. Nei quarti, poi, con una tattica accorta e di rimessa ha prevalso per 3-0 sull'egiziano Abdelrhaman. La prima ed unica battuta d'arresto è arrivata in semifinale contro il padrone di casa Azivov, vincitore con merito per 8-3 ed autore anche di uno splendido colpo al capo. A questo punto, tuttavia, Sarmiento non si è scoraggiato, affrontando con il giusto piglio lo spagnolo Garcia Hemme nella finale per il bronzo, ovvero quella che assegnava l'ultimo biglietto per le Olimpiadi di Londra 2012. Il rappresentante del Bel Paese iniziava male, sotto per 2-0. Lenta ma inesorabile si concretizzava la rimonta dell'azzurro, che a 30 secondi dal termine si portava in vantaggio di 2 lunghezze (6-4). Con le forze e le energie che venivano meno, l'azzurro si affidava all'esperienza, cercando di evitare il confronto corpo a corpo con il rivale iberico ed in pratica badando alla sola difesa negli ultimi istanti del match. Alla fine il 6-5 conclusivo premiava il campione campano, apparso oggettivamente superiore all'avversario per capacità tecniche espresse.
In campo femminile, invece, non hanno superato il primo turno Federica Mastrantoni (-49 kg) e Daniela Castrignanò (+67 kg), con Veronica Calabrese neppure convocata per la manifestazione a causa di un infortunio al polpaccio.
Domani l'Italia punterà su Carlo Molfetta (+80 kg) per ottenere la seconda qualificazione ai Giochi Olimpici.
Federico Militello
Ineccepibile la sconfitta in semifinale ma ho l'impressione che molti azzurri, quando devono affrontare un avversario in casa sua, siano convinti di trovare arbitraggi sfavorevoli e di perdere in partenza. Quest'atteggiamento fornisce vantaggi all'avversario perché, di fronte alle difficoltà, non ti dà la forza di reagire. Ad ogni modo il mio (quasi) concittadino Mauro resta uno dei migliori al mondo; non sono affatto d'accordo con chi a maggio ha parlato di delusione al mondiale. Perdere un quarto di finale al golden point col futuro campione non è una delusione, è una finale anticipata...
RispondiEliminaCiao,
Gabriele
Su Sarmiento io non ho mai avuto dubbi: anche a Londra sarà tra le nostre frecce da medaglia. Sul fatto del partire sconfitti la situazione è delicata: effettivamente in Paesi come Turchia ed Azerbaijan succedono sempre cose 'strane' quanto ad arbitraggi. Di certo, però, non bisogna arrendersi ancor prima di combattere. Comunque oggi non penso che si sia trattato di questo, ma semplicemente l'avversario era più tonico fisicamente del nostro Sarmiento, che ha accusato oltremodo la fatica dell'accumulo dei turni. L'importante p aver raggiunto l'obiettivo.
RispondiEliminaA presto!
Lo so, lo so, mi riferivo a certa stampa "sportiva" che tu ben conosci. Ma lasciamo perdere...
RispondiEliminaPiuttosto mi dispiace che Carlo Molfetta sia stato sconfitto all'ultimo secondo nell'ennesima finale anticipata. Ma ci sono tutti i presupposti per qualificarsi a gennaio, visto che i migliori europei (tranne lui) oggi si sono già qualificati.
Una giornata negativa può capitare. Le qualificazioni europee sono sempre un rischio in quanto ultima chance, però Molfetta ha ottime possibilità di farcela. Mi auguro che possa recuperare dall'infortunio anche Veronica Calabrese. Dal taekwondo una medaglia a Londra deve arrivare
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