mercoledì 25 maggio 2011

Quando le migliori restano a casa


Scegliere le migliori individualità del campionato ed assemblare una squadra in grado di competere in campo internazionale. Un principio semplice, sul quale dovrebbero basarsi le convocazioni dei tecnici delle varie selezioni nazionali degli sport di squadra. Nelle ultime settimane, tuttavia, sono state compiute delle scelte a dir poco opinabili.
Nella pallanuoto femminile il neo ct Fabio Conti, che ha centrato comunque l'obiettivo minimo della SuperFinal di World League, pare essersi dimenticato completamente delle giocatrici della Formoline Catania. Peccato che questo club si sia appena laureato campione d'Italia ed abbia raggiunto la finale di Eurolega; tra le sue fila, inoltre, militano alcune giocatrici indiscutibilmente tra le migliori del Bel Paese, ovvero Garibotti (nella foto), Radicchi, Aiello e Motta, per di più tutte under23 e sempre convocate non solo nelle varie selezioni giovanili, ma anche nell'ultima gestione Fiori. Entrando maggiormente nel dettaglio, in Italia non esiste una tiratrice dalla lunga distanza superiore alla Garibotti, mentre Rosaria Aiello rappresenta un centro-boa in costante ascesa: il ct, tuttavia, preferisce puntare sulla navigata 37enne Elisa Casanova. Perché, dunque, queste atlete sono state ignorate? ''Decido io e non devo dare delle spiegazioni'', le parole del tecnico. Pare che alla base di questa scelta insensata vi siano dei dissapori personali tra Conti e Formiconi, quest'ultimo allenatore proprio del Catania ed ex commissario tecnico del Setterosa campione olimpico ad Atene 2004. Se con la squadra al completo non sarebbe stato facile qualificarsi a Lonrda 2012 (dove partecipano appena 8 nazionali, Gran Bretagna inclusa), senza gli elementi citati le possibilità diventano prossime allo zero.


Sono per lo più condivisibili, invece, le convocazioni di Massimo Barbolini per la nazionale femminile di pallavolo, bravo soprattutto a puntare sull'oriunda argentina Carolina Costagrande. Clamorosamente, tuttavia, dal listone manca Monica Ravetta, ovvero la miglior giocatrice italiana della Serie A1 per punti e rendimento complessivo. La 25enne di Pavia, giunta ormai ad una piena maturità agonistica, ricopre anche quel ruolo di opposto che, dopo il ritiro di Tai Aguero, costituisce un problema per la selezione tricolore. L'impressione è che almeno una chance la meritasse, magari nell'imminente Gran Prix in cui non verranno schierate gran parte delle titolari. Anche in questo caso non è dato sapere il motivo dell'esclusione. A differenza della pallanuoto femminile, tuttavia, il volley rosa possiede comunque le potenzialità per risalire sul tetto d'Europa e giocarsi un podio alle prossime Olimpiadi.

Federico Militello

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