sabato 24 settembre 2011

Imperiale Bronzini: epico bis-iridato!


500 metri in leggera salita per entrare nella leggenda. Mezzo chilometro per meritarsi l'ingresso tra i miti dello sport italiano. Giorgia Bronzini, per il secondo anno consecutivo, ha il mondo ai suoi piedi.
Una gara facile quella dei Mondiali di Copenhagen e per certi versi noiosa, vissuta tutta in funzione della volata finale e movimentata solo dall'azione velleitaria della 39enne canadese Clara Hughes (una campionessa olimpica, ma del pattinaggio velocità), ripresa a 5 km dal traguardo.
Varcato il cartello degli ultimi 1000 metri, si metteva in moto il treno dell'Olanda, con la fuoriclasse Marianne Vos ovvia favorita dopo una stagione dominata da cima a fondo. La 24enne orange rappresenta forse il talento più puro mai nato nel ciclismo femminile, unica in grado di vincere su ogni tipo di tracciato, dalle salite sino alle volate. Controverso, tuttavia, il suo rapporto con i Mondiali: 4 argenti consecutivi dal 2007 al 2010.
Accanto alle locomotive dei Paesi Bassi, poi, si infilava con maestria una superlativa Monia Baccaille, velocista di talento che si metteva a completa disposizione della compagna Giorgia Bronzini e che riusciva a pilotare davanti a tutte la capitana grazie ad una drenata impressionante. Terminato il lavoro della 27enne di Marsciano, la campionessa in carica si alzava sui pedali e sfoderava una volata impetuosa ed inarrestabile. Agile e potente, la 28enne di Piacenza prendeva il largo verso un'impresa epica, mettendosi alle proprie spalle proprio la Vos (5 argenti consecutivi per lei, un record) e l'altra grande favorita tedesca Ina Teutenberg.
Il bis-iridato consacra la Bronzini tra le cicliste italiane migliori di sempre. Mai un'azzurra era riuscita a conquistare due ori mondiali, senza dimenticare che la fuoriclasse del Bel Paese costituisce un esempio di grande poliedricità essendo stata regina del globo anche nella corsa a punti su pista di Pruszkow 2009.
Il successo della bi-iridata è anche il trionfo dell'intera nazionale italiana, con un gruppo che ancora una volta si è dimostrato unito e totalmente calato al servizio della capitana. Il dominio tricolore nel ciclismo femminile è incontestabile ed i numeri parlano chiaro: ben 4 vittorie negli ultimi 5 Mondiali (Bastianelli 2007 e Guderzo 2008). Una squadra formidabile, in grado, grazie alla grande varietà di atlete a disposizione, di primeggiare su ogni tipo di tracciato.
E domani toccherà agli uomini. Favoriti per il gradino più alto del podio saranno lo slovacco Peter Sagan, il belga Philippe Gilbert ed il britannico Mark Cavendish, senza dimenticare out-siders di lusso come i norvegesi Hushvod e Boasson-Hagen e lo spagnolo Freire. Basso profilo per l'Italia di Bettini, profondamente rinnovata e pronta a sfruttare eventuali situazioni favorevoli.

Federico Militello

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