La scorsa settimana ho fatto questa domanda al mio amico Giulio, grande esperto di calcio, ma meno di tutte le altre discipline. L'italiano medio insomma. ''Secondo te, in generale, qual è lo stato di salute dello sport italiano?". Risposta: "Buono. Anche meglio che in passato. Secondo me ora siamo più forti in alcuni settori dove prima facevamo fatica". A mio modo di vedere, trattandosi di un quasi profano, si tratta di un'ottima affermazione.
Partiamo dagli sport di squadra. Un paio di stagioni or sono molti giornali asserivano dell'irreversibile crisi dei nostri team. Il sottoscritto, al contrario, parlò si rinnovamento e ricambio generazionale. Ad oggi i fatti hanno confermato questa tesi: la nazionale di pallanuoto, in due anni è salita in cima al mondo, con il Setterosa in decisa ascesa e quarto nella rassegna iridata di Shanghai; nella pallavolo manca poco per fornire dei verdetti, ma le nazionali di Berruto e Barbolini, per organico e personalità, lasciano presagire qualcosa di importante; nel baseball siamo tornati sul tetto d'Europa dopo oltre 10 anni, abbiamo conquistato uno storico bronzo nella Coppa Intercontinentale e ci prepariamo a vivere un Mondiale da protagonisti; bene anche il softball, tornato nell'elite continentale con l'argento agli Europei dietro l'Olanda; dopo la disfatta sudafricana è ufficialmente rinata a suon di risultati anche la nazionale di calcio, cui Prandelli ha saputo infondere un'anima ed un credo tattico votato al bel gioco; seppur lentamente, continua la crescita del rugby, con un'Italia capace di sconfiggere la Francia e di reggere sempre più la forza d'urto delle grandi corazzate. In controtendenza, invece, il basket, con la selezione di Pianigiani precocemente fuori dagli Europei: impossibile, tuttavia, non nutrire fiducia in un gruppo che anagraficamente e qualitativamente è destinato a compiere enormi passi da gigante. Continuano a faticare oltremodo, infine, hockey prato e pallamano, anche se, a differenza che in passato, sono in atto degi interessanti progetti di sviluppo tecnico-agonistico, i quali, però, richiederanno diversi anni prima di apportare i primi risultati.
Passiamo alle discipline individuali. Il mio amico parlava di alcune specialità dove in passato facevamo fatica ed ora, al contrario, siamo riusciti ad affermarci. Un esempio? Il tennis. Negli ultimi 5 anni, tra finali di Fed Cup, vittorie e finali al Roland Garros ci siamo abituati bene grazie alle nostre ragazze, Schiavone e Pennetta su tutte. Un decennio fa questi risultati erano impensabili e fuori portata (chiedere alle varie Silvia Farina e Rita Grande). Come dimenticare, poi, beach volley (dove abbiamo raggiunto i vertici internazionali grazie a Greta Cicolari e Marta Menegatti), ginnastica ritmica, pugilato, tiro a segno e tuffi, tutti sport dove negli Anni '90 il Bel Paese recitava il ruolo della comparsa o poco più, salvo qualche sporadica eccezione.
Molte discipline, inoltre, hanno mantenuto un rendimento costante e di alto livello (scherma, tiro con l'arco, tiro a volo, vela, nuoto di fondo, ciclismo su strada), altre, dopo un periodo di appannamento, sono tornate a livelli consoni alle tradizioni italiche, come canottaggio ed equitazione.
Non mancano, tuttavia, alcuni settori in difficoltà, su tutti judo, ciclismo su pista, lotta e canoa velocità, nei quali le scelte politico-dirigenziali non sempre sono state ottimali ed al passo coi tempi, ricordando però che lo sport è fatto di cicli e non sempre le nuove generazioni possono rivelarsi all'altezza delle precedenti.
Un cenno finale, poi, meritano gli sport motoristici. Attualmente l'Italia può vantare un fenomeno vero (e ancora giovane) nel motocross (Tony Cairoli), mentre i risultati sono al di sotto delle aspettative in F1 e nel motomondiale. Se per prestigio, tradizione e risorse economiche è solo una questione di tempo il ritorno del Cavallino Rampante ai vertici mondiali, bisogna porsi delle domande sulla quasi totale assenza di piloti azzurri sulle scene internazionali. Lo stesso discorso vale per le due ruote, dove l'unica speranza vera, al momento, è rappresentata dal 14enne Luca Marini, fratello di Valentino Rossi. Si vince oggi grazie al lavoro di ieri. Tenendo a mente questo concetto, è necessario tornare a puntare ed investire sui nostri vivai.
Federico Militello
hockey e pallamano sono troppo differenti imho x essere giudicate, nel primo nn siamo ai livello sotto lo zero assoluto della pecora nera
RispondiEliminaIn entrambi i casi le speranze provengono dalle donne: la programmazione dell'hockey prato è ad ampio raggio e fa ben sperare. Nella pallamano, oltre alla selezione federale che parteciperà al campionato A1, è nata anche la Lega femminile. Insomma, sono convinto che se davvero Roma ospiterà le Olimpiadi nel 2020, forse potremo essere competitivi anche in queste due discipline che mai ci hanno sorriso
RispondiEliminaripeto: entrambe non ci hanno mai troppo sorriso, ma mettere l'hockey sul livello sottozero assoluto della pecora nera no. Sul primo si può certamente sperare qualcosa (donne in primis), sulla pecora nera... la cosa migliore è fare tabula rasa di tutto (salvo solo la Lega femminile e la selezione federale ke ricalca quanto fatto dal volley di recente) e tenere le nazionali ferme. Ah e sul basket: si continua con Pianigiani. Bene, ma voliamo bassi e cerchiamo di meritare le competizioni anzichè aggrapparci a regali non dovuti.
RispondiEliminaNella pallamano c'è poco da cancellare, più in basso di così.... Bisogna apprezzare questi tentativi di sviluppo del settore femminile, mentre a livello maschile, inspiegabilmente, si è ancora fermi.
RispondiEliminaNell'hockey siamo messi molto meglio, ma per il salto di qualità definitivo servono ancora 3-4 anni.
A presto!
e infatti come detto quello ke si fa tra le femmine merita attenzione. Sui motori: x le moto xkè nn ripartire dalle minimoto ke ci hanno regalato tanti campioni? Sulla Ferrari: ma un pilota italiano fa tanto schifo? O forse xkè nn sa vincere subito?
RispondiEliminaLe gare di minimoto si svolgono ancora, il problema è che ora i giovani talenti devono portare soldi e sponsor per approdare in 125. In F1 la situazione è diversa, effettivamente la materia prima è davvero carente e da parte della Ferrari non vi è interesse ad investire sui piloti nostrani.
RispondiEliminaFede ecco il mio top, voglio cominciare con diverse discipline non olimpiche che ci hanno sorriso questo weekend.
RispondiElimina-Corsa montagna: 2 ori (sq. maschile e femm) e 2 bronzi ai mondiali. I gemelli Dematteis sono formidabili!!!
-100 Km su strada: Giorgio Calcaterra medaglia d´oro con piu di 10 minuti di vantaggio sul secondo! Questo tassista romano é davvero grande! Queste imprese forse valgono piu di un oro olimpico, ma nessuno ne parla!!! Grande Giorgio!
-Bocce: terzo posto degli azzurri al mondiale di volo (non e la piu forte specialita dell´Italia)con 1 oro 2 argenti e 2 bronzi. Da risaltare l´oro di Marco Ziraldo battendo il cinese.
-Mondiali apnea: ai mondiali di tenerife di apnea dinamica e jump blue, primo posto nel medagliere con 3 ori 1 arg 1 bro. Dominatrice assoluta Ilaria Bonin con 2 ori e record mondiali e Michele Fucarino con 1 oro nel jump blue. Un altro record mondiale é stato superato anche da Homar Leuci, con -86 mt, nell´immersione in apnea in assetto costante. Questo é un altro sport dove l´uomo sfida la natura e il suo fisico-mente. Grandi ragazzi!
Top seconda parte.
RispondiElimina-Canoa slalom: come dici tu, Molmenti trarrá benefici da questo 4 posto, e scaricherá la sua rabbia a Londra! Gia da ottobre si allenerá sul canale olimpico. Dice che ha un piano per vincere l´oro olimpico. Che dici, gli crediamo? (si fa per dire) Bene il bronzo nel k1 a squadre. De Gennaro e Colazingari sono ancora troppo acerbi, si formeranno le ossa per Rio2016...
-Beach soccer: delusione ai mondiali, ma dopo aver visto la Russia strapazzare il Brasile in finale, forse i quarti di finale non sono un brutto risultato. Certo, perdere con El salvador brucia davvero!!! La nazionale cresce con i giovani. Questo é importante, perche questa disciplina la vedo a cinque cerchi fra non molto...
-Hockey pista: Bel bronzo degli under 17 agli europei. Importante che i giovani crescano gradualmente, ma il vivaio c´e´
- Ciclismo: alla vuelta male Nibali, ma forse questo non é stato il suo anno. Come sempre, nutro dubbi sullo spagnolo Cobo che ha vinto. Molto bene i giovani azzurri, podio per Mattia Cattaneo nel tour dell avenir, dopo aver vinto il giro Bio. Senti questi nomi: cattaneo, Aru, Puccio (gia acquistato dal team Sky), Fortin, Battaglin, Moser, quantita piu qualita..altra nazione ha i nostri talenti?
Top 3 parte.
RispondiElimina-Vela: negri-voltolini oro europeo. La loro crescita é esponenziale. Fra un anno saranno piu coesi come coppia, la vedo come la sorpresa azzurra per Londra, ma superare i verdeoro sara DIFFICILISSIMO.
-Triathlon: Ai mondiali di pechino, bel 15 di alice betto e 17 di fabian. Il percorso di crescita continua...Bel 6 posto di Steinwandter nei juniores, secondo degli europei, piu o meno in linea con i recenti risultati. Bell´argento di Stateff nell´aquathlon junior. Altro bel talento della nidiata junior, e ancora piu giovane di Manuel. Avanti cosi ragazzi!
-Arco: vendetta dell´India, che ci batte in world cup femminile. Bellissimo argento comunque. Fede chi vedi meglio per Londra, Jessica Tomasi o Lionetti? Bel bronzo di Longo anche nel compound. Per le finali di coppa qualifichiamo solo i compoundisti
-Tiro Volo: Italia 4ta nel medagliere ai mondiali (3 ori e 4 argenti) Meglio sicuramente degli europei, soprattutto con Fabbrizi e la squadra di fossa (entrambi record del mondo) e la squadra junior di skeet (record del mondo). Sono impressionato dal livello dello skeet, con piu di 20 atleti su livelli stratosferici. la globalita sta prendendo corpo anche nel tiro a volo. Percio un 4 posto mondiale deve essere valorizzato e far crescere i giovani per affiancare ai campioni. Gli altri non dormono! Di sicuro Fabbrizi sara nella mia top ten di fine anno..
-Tennis:occasione perduta per Pennetta. Non dico altro..Ma sara nuovamente top ten
-Pent. Moderno: bel bronzo per la squadra maschile ai mondiali. Credo erano anni che non facevamo un podio (ne a squadre ne individ) Insisto, se De Luca e Benedetti non migliorano i 200 mt del nuoto, meglio portare Giancamilli e Petroni a londra.
-Fondo: Italia cannibale agli europei. Vincere 5 ori su 7 non é da tutti. Rachele Bruni superstar. Peccato che a Londra solo porteremo 1 uomo e 1 donna per i 10 km, per una stronzata ai mondiali. Il gioco di squadra sarebbe stato importantissimo a Londra. Comunque mi aspetto minimo 1 oro dal fondo.
-Atletica: I giovani continuano a fare record a go-go (Perini 110 hs, secci nel peso, Martinelli 200o siepi) Vado in controtendenza,l´Italia che corre e salta sara grandissima fra 4 anni!!!
GLi altri eventi in corso li commentero alla fine (volley,lotta, ecc)
A presto!
Ciao Mauro
RispondiEliminaAlcune imprese degli sport non olimpici vanno sottolineate, perché il frutto di una passione vera e coltivata per anni a discapito magari di amicizie ed affetti familiari. I campioni dell'apnea come del podismo estremo sono tutte persone che nella vita lavorano come tutti noi e nel tempo libero danno l'anima per lo sport. Tanto di cappello.
1) Su Molmenti punto ad occhi chiusi. Se è arrivato quarto sbagliando e non attraversando un periodo di forma splendido, chissà cosa potrà fare quando al meglio della condizione. Il fatto che non abbia vinto lo sgraverà di quella pressione che presso ti logora nell'avvicinamento ai Giochi e che invece avrà lo sloveno Kauzer;
2)Alla fine il beach soccer entrerà nel programma olimpico perché praticato in svariati Paesi di tutto il mondo, ma io non sono d'accordo. Diciamo che la componente fortuna conta al 40%: quanti gol involontari si vedono, tutti basati sugli imprevedibili rimbalzi del pallone sulla sabbia? L'Italia ha perso perché El Salvador poteva contare su un giocatore formidabile in fase realizzativa. Noi senza Pasquali siamo diventati lenti e prevedibili. Un Mondiale piuttosto deludente per il tricolore, tra l'altro organizzato in casa;
3)Bene l'hockey pista, lo scorso anno vincemmo il titolo europeo under21. Nel ciclismo tutti i nostri talenti stanno già debuttando tra i professionisti. Secondo me Moser potrebbe essere un uomo da corse a tappe. E finalmente abbiamo trovato un grandissimo scalatore: Fabio Aru.
1) Negri-Voltolini sono ormai stabilmente tra i primi 5 al mondo; vincere è difficile, ma un podio è alla portata;
RispondiElimina2)Fabian me lo ha detto chiaramente: sto lavorando per correre i 10 km sui 3 minuti al chilometro. Naturalmente serve tempo, ma sono convinto che presto combatterà ad armi pari con i fratelli Browlee. Nel complesso il movimento cresce a vista d'occhio;
3)Io vedo meglio Pia Carmen Lionetti, anche se in generale, al momento, la squadra femminile è più continua ed affidabile di quella maschile. Mai come questa volta esiste la possibilità che entrambe le selezioni salgano sul podio nella medesima olimpiade;
4)Stesso discorso fatto per Molmenti: lasciamo vincere gli altri per arrivare ai Giochi senza pressione. Il livello si è alzato in maniera impressionante, per vincere bisogna essere perfetti e se sbagli 3 piattelli sei fuori dai 20! Nella fossa continuo a vedere meglio Pellielo di Fabbrizi, soprattutto per continuità ed esperienza;
5)Flavia ha mancato l'occasione della vita: la Kerber ai quarti non ricapiterà più, così come una semifinale con la Stosur, avversaria con cui l'azzurra ha vinto quasi sempre; sin da ora consiglierei di preparare il doppio con Francesca Schiavone in vista delle Olimpiadi: sono da medaglia d'oro!;
6)La morale della favola è questa: nel pentathlon, qualsiasi atleta schiereremo, non saremo da podio. Secondo me è giusto privilegiare chi ha conquistato agli Europei la carta olimpica;
7)Ho accolto con freddezza i risultati di questi Europei, con molte nazioni presenti con la squadra B e tanti campioni già in vacanza dopo i Mondiali. Il vero obiettivo stagionale era la rassegna iridata, lì gli azzurri avrebbero dovuto far vedere queste prestazioni. Comunque una medaglia a Londra dovrebbe arrivare da Martina Grimaldi, mentre sono molto più scettico per Valerio Cleri;
8)Sono d'accordo, i talenti ci sono, ma hanno bisogno di tempo. Nell'attesa, però, il movimento deve fare di necessità virtù con la marcia ed Antonietta Di Martino.
Al prossimo lunedì!