sabato 5 novembre 2011

Genny Pagliaro prima illude (argento nello strappo), poi spreca


Grandissima occasione persa per Genny Pagliaro ai Campionati del Mondo di Parigi. Nella categoria -48 kg, la 23enne nissena si è resa artefice di una notevole prestazione nello strappo dove, con il peso di 83 kg, ha colto un brillante argento alle spalle dell'inarrivabile cinese Yuan Tian (90).
La giovane azzurra, tuttavia, ha compromesso tutto nella successiva prova di slancio, commettendo tre errori nel sollevare 100 kg e venendo inesorabilmente squalificata. Una vera disdetta, non solo considerando che per il bronzo nel totale sarebbero occorsi 184 kg, peso ampiamente alla portata dell'atleta sicula, ma anche per l'assenza della turca Nurcan Taylan, vera fuoriclasse di questa disciplina. 18ma piazza per Giovanna D'Alessandro con 150 kg.
L'Italia, che puntava quasi tutto sulla Pagliaro per staccare il pass a Cinque Cerchi, vede così l'obiettivo rimandato agli Europei di Antalya 2012, quando il Bel Paese dovrà classificarsi tra le prime sei squadre tra quelle non qualificate per portare alle Olimpiadi una propria atleta (risultato alla portata). Se anche la rassegna continentale dovesse andar male, la pluricampionessa d'Europa under23 potrebbe ancora sperare nella qualificazione a titolo individuale in base al ranking mondiale. Insomma, a meno di cataclismi, Genny Pagliaro sul suolo britannico ci sarà. Ma l'interrogativo è: da comparsa o per sognare il podio?
Visto il livello attuale della categoria -48 kg, con la cinese fuori portata (possibile che oggi abbia vinto con un margine di 30 kg sulla seconda classificata?) e la turca Taylan, l'impressione è che l'italiana, qualora riesca finalmente a ritrovare quella continuità di rendimento che la contraddistingueva sino al 2008, possa lottare per un bronzo che sarebbe storico il sollevamento femminile nostrano.

Federico Militello

2 commenti:

  1. la pagliaro è l'espressione vivente di tutto quello che io ritengo sbagliato nel nostro sport olimpico e che si concretizza nella realtà presente spessissimo nel nostro sport di ragazzi che crescendo invece di migliorare peggiorano a conferma del fatto che essi sono spinti a dare il meglio di loro stessi nell'età adolescenzaiel invece di guidarli ad una maturazione graduale verso la maturità agonistica.

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  2. Questo l'abbiamo assodato anche in una mia rubrica estiva (Verde Italia), purtroppo ripetendolo tutte le settimane non cambieremo certo la situazione.

    A presto!

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