giovedì 3 novembre 2011

Rugby, Brunel e la mentalità giusta; Innerhofer cade ma sta bene


Rugby: la Federazione Italiana rugby ha presentato ufficialmente il nuovo commissario tecnico della nazionale. Si tratta del francese Jacques Brunel, che prende il posto del sudafricano Nick Mallet. Il 57enne transalpino, che ha vinto il campionato d'Oltralpe nel 2008-2009 alla guida del Perpignan, pare avere già le idee ben chiare sulla sua nuova avventura alla guida della selezione tricolore: "Tra due anni l'Italia lotterà per vincere il Sei Nazioni. Nel 2015, poi, saremo tra la prime sei del ranking mondiale". Sì, questo è l'approccio giusto. Il rugby nostrano è cresciuto molto negli ultimi anni ed il tempo delle sconfitte onorevoli è finito: ora bisogna vincere. I miglioramenti sono tangibili di stagione in stagione, come dimostrano anche le ottime performance fornite dalla Benetton Treviso (composta quasi totalmente da giocatori italiani) in Celtic League, in piena lotta per i play-off. Brunel dovrà per prima cosa migliorare il gioco dei trequarti e, soprattutto, trovare un mediano di mischia quanto meno affidabile. In questo senso il ct pare voler puntare su Kristopher Burton (già 31enne) o sul prossimo equiparato sudafricano Tobias Botes (27 anni), gran calciatore ma da sempre impiegato come mediano di mischia. Nel complesso, poi, la formazione azzurra necessita di una ventata di freschezza anche in prima linea.

Sci alpino: Christof Innerhofer è caduto violentemente nel corso di un allenamento di SuperG, riportando un trauma cranico ed una lieve distorsione al ginocchio. Il campione del mondo non ha mai perso conoscenza e le sue condizioni non destano preoccupazione. Dopo una notte di ricovero precauzionale, domani sarà dimesso dall'ospedale di Brunico. I medici affermano che tra una settimana il 26enne altoatesino potrà tornare a sciare, dunque dovrebbe essere certa la sua partecipazione alla trasferta in Nord America prevista per la fine di novembre.
Non è di certo un periodo fortunato per lo sport italiano, che in poche settimane ha visto la scomparsa di Marco Simoncelli, l'infortunio al ginocchio di Giuseppe Rossi, la grande paura (poi scampata) per l'ischemia di Antonio Cassano ed ora la caduta (per fortuna quasi senza conseguenze) di Innerhofer. La speranza è che questo circolo vizioso di sciagure sia finalmente concluso!

Federico Militello

3 commenti:

  1. prima del gioco, mediana e 3/4 vanno rivisti da cima a fondo. In prima linea e + in generale nel nostro punto di forza non vedo problemi perché i ricambi non mancano e sono validissimi. A giocare l'Italia se la gioca (quasi) sempre, ma se solo si ricordasse che le partite durano 80'...

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  2. Alcuni elementi di prima linea sn ormai avanti con gli anni. I trequarti nn sn così male, ma devono certamente essere impiegati meglio. Cmq da sempre l'Italia dà il meglio cn i ct francesi,è presumibile ke accada anke questa volta.

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  3. infatti ho detto ke i ricambi in mischia non mancano. E cmq si, con i ct francesi rendiamo bene: con Fourcade e Coste si sono aperte le porte nobili di Ovalia, con Berbizier abbiamo il miglior 6N di sempre.

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