La cittadina russa di Chelyabinsk ospiterà domani l'ouverture stagionale della Coppa del Mondo di speed skating. Le attenzioni saranno quasi tutte concentrate sul rientro alle competizioni di due campioni che hanno segnato la storia di questo sport, l'olandese Sven Kramer e la tedesca Claudia Pechstein.
Il 25enne di Heerenveen, reduce dall'anno sabbatico post-Vancouver 2010, è tornato alle gare nelle scorse settimane nel corso dei campionati nazionali ed i risultati non sono stati esaltanti: terzo sia nei 5000 sia nei 10000.
L'unico atleta nella storia ad aver conquistato ben 4 titoli mondiali all round consecutivi, tuttavia, è consapevole delle difficoltà che dovrà incontrare per raggiungere nuovamente la forma migliore dopo uno stop così prolungato: "Sono molto contento di riassaporare nuovamente il clima della gara, anche se non nego che mi servirà del tempo prima di tornare quello di una volta. Ammetto che potrà sembrarvi strano, ma ho festeggiato addirittura con gioia la convocazione in nazionale per le prime prove di Coppa del Mondo. Gli avversari mi aspettano al varco? Non avverto nessun tipo di pressione. Rispetto ai campionati olandesi penso di aver migliorato la mia condizione, tuttavia il risultato per ora non è così importante", il pensiero del campione olimpico di Vancouver 2010.
A 39 anni, inoltre, non vuol neppure sentir parlare di ritiro l'highlander Pechstein. La nativa di Berlino, al rientro dopo due anni di sospensione per doping spesi per gran parte nelle più disparate aule di tribunale, auspica di riprendersi quanto, a suo dire, le è stato ingiustamente tolto nelle ultime stagioni.
I recenti campionati tedeschi, nei quali, pur senza riscontri cronometrici eclatanti, si è imposta nei 3000 e 5000 metri, rappresentano un chiaro segnale di come la pluricampionessa a Cinque Cerchi coltivi realmente delle velleità di vertice."Inizia il mio 20mo anno in Coppa del Mondo. Non guardo all'età, questi discorsi li lascio ad altri. Io ragiono per cicli olimpici, dunque se sono qui è perché voglio partecipare a Sochi 2014. Non so se tornerò a vincere, ma anche se dovesse succedere, non mi vedrete mai più con il sorriso di una volta: la ferita del caso-doping ha lasciato il segno nella mia anima", ha dichiarato la teutonica.
Capitolo Italia. La selezione tricolore guidata dall'olandese Gianni Romme fatica a rinnovarsi e la punta di diamante sarà ancora Enrico Fabris, reduce però da un biennio oltremodo al di sotto degli standard del passato. Il 30enne asiaghese, che non nasconde di voler gareggiare sino alle prossime Olimpiadi, può costituire ancora una risorsa molto importante per il movimento del Bel Paese, ammesso che ritrovi le giuste motivazioni.
Atteso al definitivo salto di qualità sarà poi Matteo Anesi, che a 27 anni si trova dinanzi forse l'ultima occasione della carriera per provare a raggiungere le primissime posizioni nei 1000 metri. In Russia, inoltre, saranno presenti anche Mirko Nenzi e Luca Stefani.
Dopo il ritiro di Chiara Simionato, infine, non saranno presenti azzurre nelle competizioni femminili, anche se nel prosieguo della stagione non è escluso che possano trovare spazio le giovani Yvonne Daldossi e Tea Ravnic.
Federico Militello
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