domenica 12 settembre 2010

Brevi. Bicocchi re di Madrid. Un altro torneo vinto per la Allegrini


Equitazione: si colora di azzurro la capitale spagnola Madrid. Emilio Bicocchi, in sella a Kapitol d'Aragonne, si è aggiudicato il prestigioso Trofeo Volvo con due percorsi netti ed il miglior tempo nel barrage con 42.89 secondi. Alle piazze d'onore l'olandese Harry Smolders e l'irlandese Dermott Lennon. Un buon viatico per i Campionati del Mondo che si disputeranno ad ottobre negli Usa, nei quali l'Italia, già argento a squadre agli Europei dello scorso anno, cercherà di recitare un ruolo da grande grande protagonista.

Badminton: Agnese Allegrini non si ferma più e conquista anche il Noumea International in Nuova Caledonia. Anche in quest'occasione l'azzurra non ha perso neppure un set in tutta la manifestazione, aggiudicandosi il trofeo superando in finale per 2-0 la messicana Deyanira Angulo (21-6, 21-10). Nello stesso torneo, ottimo argento per Rosario Maddaloni, sconfitto per la seconda settimana consecutiva in finale dal neozelandese Bjorn Seguin. Grazie a questi risultati gli atleti azzurri stanno acquisendo importantissimi punti in chiave ranking-mondiale. Tuttavia, grazie alla Allegrini (già qualificatasi alle Olimpiadi di Pechino 2008), questa disciplina non rappresenta più una cenerentola dello sport italiano, bensì una realtà in costante ascesa. L'unica pecora nera, come sempre, resta la pallamano, ormai praticamente sparita anche con la selezione nazionale.

Judo: niente medaglia neppure per Elio Verde. Il campione campano si è arreso nella finale per il bronzo al russo Galstyan. In precedenza il judoka tricolore era uscito sconfitto nei quarti di finale per mano dell'uzbeko Shobirov. Fuori prima al terzo turno anche le azzurre Moscatt, Moretti e Fornaciti. Zero medaglie, dunque, per la selezione tricolore a questa rassegna iridata. L'Italia è stata certamente svantaggiata dall'introduzione della regola che permette di schierare due atleti per nazione: in questo modo vincere una medaglia (basti pensare che in genere 2 giapponesi sono in grado di monopolizzare i primi 2 gradini del podio) è diventata impresa davvero ardua. Tuttavia non dobbiamo dimenticare gli Europei disputati in primavera, quando gli azzurri fecero incetta di metalli preziosi. Si tratta di un gruppo giovane, nel quale sono normali alcuni alti e bassi. Tra 2 anni il processo di maturazione sarà completo.

Federico Militello


2 commenti:

  1. sono fiducioso nel judo

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  2. Anche io, nel judo la base su cui lavorare è davvero molto buona ed ha già dato ottimi risultati...Non diamo retta a coloro che vogliono fare i disfattisti sempre e comunque (che tra l'altro non si fanno neppure sentire quando le cose vanno bene...)

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