giovedì 2 settembre 2010

Cassano-Pazzini: è l'attacco che vogliamo!


Ad oltre due mesi dal peggior Mondiale degli ultimi 36 anni, in cui si è perso nei 90 minuti regolamentari di una rassegna iridata 16 anni dopo lo 0-1 con l'Irlanda nel 1994, l'Italia riparte praticamente da zero nelle qualificazioni agli Europei 2012 in Polonia e Ucraina.
Tutto nuovo, dal ct ai giocatori. Cesare Prandelli è la persona giusta per rilanciare un calcio tricolore affatto in crisi (come vogliono chissà per quale motivo inculcare i media), ma reso apatico, grigio, insicuro e rassegnato dalla disastrosa gestione-Lippi, dove ai giovani si era preferita l'esperienza di campioni ormai logori e sul viale di un inarrestabile tramonto. Proprio dai giovani ripartirà questo nuovo ciclo: l'età media dell'undici titolare che domani scenderà in campo in Estonia è di 26,3 anni, l'ideale per puntare con entusiasmo non solo ai prossimi Europei ma anche ai Mondiali brasiliani del 2014. Finalmente il reparto avanzato potrà contare sul centravanti italiano più forte degli ultimi due anni: Giampaolo Pazzini. Il bomber della Sampdoria è ormai un calciatore completo, abile nel far salire la squadra, prezioso nel gioco di sponda, rapace e cinico sotto porta. Difficile trovare in Europa tanti attaccanti migliori del 'Pazzo'. L'ariete azzurro sarà affiancato da Antonio Cassano, una spalla ideale con i suoi assist geniali. Il fenomeno di Bari Vecchia, inspiegabilmente escluso dal giro azzurro per 2 lunghe stagioni, a 28 anni possiede l'opportunità per consacrarsi anche a livello internazionale. Pensate quanto grande sarà in futuro il potenziale dell'attacco italiano quando rientrerà dall'infortunio Mario Balotelli...
Ottimi notizie giungono anche dal centrocampo, dove verrà privilegiata la qualità con uomini del calibro di Pirlo, De Rossi e Montolivo. Senza dimenticare, poi, i vari Marchisio, Poli, Aquilani (se sarà lasciato in pace dalla mala sorte) e, soprattutto, Giovinco (sarebbe il trequartista ideale per questa nazionale). In difesa convince la coppia di centrali composta da Chiellini e Bonucci (con Ranocchia ormai pronto per le grandissime ribalte), mentre l'anello debole di questa Italia, per ora, è rappresentato dai terzini. Molinaro e Cassani, discreti giocatori ma nulla più, non sembrano in grado di garantire un rendimento costante. In questo settore i nomi più talentuosi sono rappresentati da Santon (al momento infortunato) e De Silvestri (convocato, anche se dovrebbe partire dalla panchina): fondamentale che questi due talenti maturino in fretta. In porta, infine, con Buffon fuori causa sino a gennaio, possiamo dormire sonni tranquilli con Sirigu e Viviano, entrambi in crescita esponenziale. Questa Italia tornerà a vincere.

Federico Militello

2 commenti:

  1. d'accordo praticamente su tutto ... manca qualche terzino affidabile forse ma aspetterei le prossime partite (in particolare di cassani)a centrocampo ci sono le qualità e anche i giovani per il futuro in attacco i due sampdoriani si conoscono già bene ed è una fortuna sulla destra pepe non mi convince però con pirlo e montolivo in mezzo al campo magari serve uno di quantità

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  2. Pepe non convince nessuno, non è affatto un giocatore né da juve né da nazionale... Purtroppo piace agli allenatori perché si sacrifica e corre senza sosta. I piedi, però, sono quelli che sono...In quel ruolo punto su Schelotto e Giaccherini come possibili rivelazioni

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