sabato 14 aprile 2012

Il punto sulle qualifiche del Gp di Cina





Non solo F-Duct. La Mercedes ha dimostrato nelle qualifiche odierne che, al di là del congegno aerodinamico ideato dal sempre geniale Ross Brawn, è una macchina completa ed oltremodo performante non solo nei lunghi rettilinei, ma anche quando deve affrontare curve più o meno tortuose. Non è un caso se Nico Rosberg abbia fatto la differenza proprio nel secondo settore della pista di Shanghai. Il 26enne nativo di Wiesbaden ha colto la sua prima (e meritatissima) pole position in carriera, togliendosi la soddisfazione di precedere di oltre mezzo secondo il britannico Lewis Hamilton ed il compagno di squadra Michael Schumacher: un giro perfetto quello del tedesco, che ha persino rinunciato ad un ultimo tentativo per conservare un treno di gomme nuove per la gara.
Considerando che Hamilton sarà arretrato in settima posizione per aver sostituito il cambio alla vigilia del GP di Cina, la prima fila sarà tutta Mercedes, con il Kaiser che, dal suo ritorno in F1, non  si era mai ritrovato così avanti dopo le qualifiche. Per la scuderia teutonica, che torna ad assaporare il gusto di una pole position a distanza di ben 57 anni dall'ultima volta (riuscì nell'impresa il campionissimo Juan Manuel Fangio a Monza), la competizione di domani rappresenterà una vera e propria prova del nove, in cui dovrà dimostrare che il potenziale sul giro singolo può essere impiegato al meglio anche sul passo gara. Determinante sarà il degrado degli pneumatici, fattore sul quale la Mercedes sta lavorando alacremente per essere finalmente competitiva anche in chiave titolo iridato. Se le gomme tengono, infatti, è indubbio che sia Rosberg che Schumacher domani potranno puntare anche alla vittoria.
In ogni caso, con la pioggia che dovrebbe far nuovamente capolino come in Malesia, ci si aspetta una competizione ricca di colpi di scena, in cui potrebbero rimescolarsi completamente le carte delle qualifiche. In seconda fila, infatti, partiranno la Sauber del giapponese Kamui Kobayashi e la Lotus dell'ex campione del mondo Kimi Raikkonen. Si tratta di due vetture che in questo avvio di stagione si sono rivelate consistenti e veloci, dunque costituiranno un osso molto duro per le velleità di rimonta dei piloti che inseguono. In quinta e sesta piazza troviamo Jenson Button e Mark Webber. Proprio l'inglese, soprattutto se si gareggiasse in condizioni da bagnato, potrebbe puntare addirittura al bersaglio grosso, con una McLaren che è rivelata ancora la migliore del lotto quanto a passo gara. In notevole difficoltà, invece, è una Red Bull solo lontana parente di quella che ha dominato per due stagioni consecutive. La monoposto austriaca, priva della soluzione del soffiaggio degli scarichi vietata dalla Fia, mostra delle lacune importanti, dando l'impressione in questo momento di poter lottare al massimo per un podio. Se Webber partirà in sesta posizione, molto peggio è andata all'iridato Sebastian Vettel, eliminato addirittura nella Q2 ed appena 11mo. Comincia a prendere corpo, dunque, l'ipotesi di diversi addetti ai lavori che associavano i successi passati del tedesco solo alla netta superiorità della macchina. In effetti, con una vettura inferiore alle attese, Vettel sta deludendo oltremodo le aspettative, avendo perso smalto e, soprattutto, quel killer instinct che lo aveva contraddistinto sino allo scorso anno.
La quarta fila sarà occupata da Lewis Hamilton, tra i favoriti per il successo a dispetto dell'arretramento, e dal sempre più convincete e continuo Sergio Perez (Sauber).
Capitolo Ferrari. La monoposto di Maranello, dopo il nono posto di Fernando Alonso ed il dodicesimo di Felipe Massa, ancora una volta si affiderà alla pioggia per sopperire a dei limiti strutturali che obbligherebbero ad una gara anonima. Il distacco accusato dal pilota iberico dalla vetta, ovvero 1”5, dimostra come il progetto F2012, almeno nella sua versione iniziale, sia stato completamente fallimentare. E dire che su questa nuova macchina a Maranello si lavora addirittura dalla scorsa estate, da quando cioè si decise di arrestare lo sviluppo della monoposto 2011 per puntare subito all'anno successivo, nel quale si sarebbe dovuto lottare per la vittoria sin dalle prime gare. Così non è stato e “la Rossa”, in questo momento, può puntare al massimo ad una quinta/sesta posizione in condizioni normali. Certo, sul passo questa F2012 rende molto meglio che in qualifica, dunque è lecito attendersi l'ennesima grande rimonta da parte di Fernando Alonso, magari agevolato da una buona partenza. Per vincere il Mondiale, però, serve altro, anche perché statisticamente è alquanto improbabile che possa piovere in tutte le gare.

http://www.f1passion.it/2012/04/f1-gp-cina-2012-analisi-qualifiche/

Federico Militello

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