venerdì 6 aprile 2012

Pallamano: l'Italia cresce, ma cede di misura al Montenegro. Bene le azzurrine




Segnali di crescita. Al torneo internazionale di Sarajevo, in Bosnia, la nazionale italiana maschile di pallamano ha lottato ad armi pari con il temibile Montenegro, cedendo solo per 28-29. In Polonia, intanto, la selezione under20 femminile ha ben figurato contro le padrone di casa nel primo match di qualificazione ai Mondiali di categoria, cedendo per 26-17 dopo essere stata a contatto delle rivali per tutto il primo tempo (terminato per 12-10).
Partiamo dalla nazionale maschile. Questo mini-torneo in Bosnia serve alla selezione tricolore per prepararsi in vista delle pre-qualificazioni agli Europei che si terranno dall'8 al 10 giugno ed in cui affronterà rivali temibili come Grecia, Svizzera e Gran Bretagna. Il Montenegro rappresentava un avversario probante, dato che costituisce una delle realtà consolidate della pallamano continentale e disputerà i play-off di qualificazioni ai Mondiali di Spagna 2013 contro la Svezia.

E' bene sottolineare come ieri 9 dei 15 giocatori italiani scesi in campo fossero oriundi, fattore che, se non ha reso la nazionale una corazzata a livello planetario, ne ha almeno innalzato il livello. Il ct Franco Chionchio, tuttavia, dimostra di pensare molto più al breve periodo rispetto ad un futuro più lontano, avendo convocato anche atleti ampiamente over30 come Gonzalo Viscovich (classe 1976), Damir Opalic (1974) e Martin Carrara (1974). A questi, fortunatamente, si aggiungono anche alcuni giovani di buone prospettive, in particolar modo il centrale Dean Turkovic, classe 1987.
Questa sera l'Italia tornerà in campo contro i padroni di casa della Bosnia.

La nazionale femminile under20, invece, è costituita per 12/17 da atlete della squadra federare di stanza a Roma e supportata economicamente dall'esercito. La Polonia rimane ancora un avversario fuori portata (così come lo sarà questo pomeriggio la Germania), tuttavia i miglioramenti sono tangibili sia dal punto di vista tecnico che fisico. L'impressione è che proprio questo gruppo possa portare nei prossimi anni finalmente in alto la pallamano italiana.

Federico Militello

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