Judo: 4 podi in due giorni sono un ottimo bottino per l'Italia nella prova di Coppa del Mondo di Rotterdam. Nei -66 kg Francesco Faraldo ha vinto l'argento, inchinandosi solo al russo Mikhail Pulyaev nell'atto conclusivo. Bronzo nei -60 kg per il sempre continuo Elio Verde, atteso dalla prossima stagione al salto di qualità definitivo (ovvero l'obiettivo sarà il primo gradino del podio).
Molto bene nei -70 kg femminili Erica Barbieri, giunta in finale e sconfitta dalla temibile giapponese Haruka Tachimoto (grazie al judo la nazione del Sol Levante potrebbe vincere ben 10 ori a Londra!). Infine, terza piazza anche per Antonio Ciano nei -81 kg, la categoria di peso da sempre più competitiva per numero di partecipanti.
Tennis tavolo: è tornata l'Italia. Nikoleta Stefanova, dopo un letargo durato circa 2 stagioni, ha sfoderato una prestazione finalmente all'altezza delle sue qualità, ottenendo uno splendido quinto posto al torneo Pro Tour di Ungheria. L'azzurra (n.84 del mondo, ma con un best ranking da top20) ha eliminato al terzo turno la spagnola (si fa per dire) Yanfei Shen (n.22) per 4-2, mentre agli ottavi ha prevalso dopo un match avvincente per 4-3 sulla turca (si fa per dire...) Hu Melek (n.36). La corsa della nostra atleta si è arrestata ai quarti di finale contro la rappresentante di Hong Kong Tie Yana, n.13 del globo, anche se Niko ha saputo lottare ad armi pari contro la più quotata avversaria (4-2 il punteggio finale). Decisamente un risultato importantissimo per la pongista del Bel Paese, cui serviva solo un'iniezione di fiducia per riassaporare quelle sensazioni ormai dimenticate. Se ora l'Italia ritroverà anche un buon apporto dalle sue cinesi Weng Ling e Wang Yu, allora tornerà presto ad incutere timore all'Europa intera.
Ginnastica artistica: Vanessa Ferrari, dopo 7 rotazioni, è ormai certa della qualificazione alla finale del concorso all round individuale. La 20enne bresciana rimane in lizza anche nella specialità del corpo libero, dove al momento è settima. Fuori dall'atto conclusivo della trave, invece, Elisabetta Preziosa, a causa di una concorrenza davvero mostruosa. Al momento l'Italia è settima nella prova a squadre: buone le possibilità di terminare tra le prime 8 che parteciperanno alla finale (e sarebbe un grande risultato). Impressionanti sino ad ora le prove della russa Mustafina, capace di realizzare un totale sontuoso di 60.666 e di qualificarsi in tutte e quattro le finali di specialità. L'impressione è che per Vanessa Ferrari sarà un'impresa quasi impossibile tenere a bada queste giovani e rampanti leve (come ad es. le americane Bross e Raisman o le cinesi Jiang e Huang).
Federico Militello
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