mercoledì 9 maggio 2012
I precedenti di Alonso nel Gp di Spagna
Al Gp di Spagna Fernando Alonso ha affidato una speranza: poter avere una macchina competitiva per puntare al titolo.
Sul circuito catalano di Montmelò il 30enne asturiano debuttò nell'ormai lontano 2001, quando giunse diciottesimo con la Minardi. Dopo un 2002 trascorso da collaudatore della Renault, il pilota iberico colse il primo dei suoi cinque podi nel Gp di casa nel 2003, quando, sempre alla guida della vettura capeggiata all'epoca da Flavio Briatore, giunse secondo nella gara vinta da Michael Schumacher. Sebbene fosse appena 22enne, Alonso lasciava già intravedere la stigmate del campione.
Dopo l'ottavo posto del 2004 ed il secondo nel 2005, risale al 2006 l'unica vittoria del bi-campione del mondo sul circuito situato nei pressi di Barcellona, quando colse anche la sua unica pole position.
Passato in McLaren, lo spagnolo giunse terzo nell'edizione 2007, per poi vivere due competizioni anonime nelle successive due stagioni in Renault (ritirato per rottura del motore nel 2008 e quinto nel 2009).
Approdato infine alla Ferrari, il nativo di Oviedo ha ottenuto un podio nel 2010 (secondo) ed una quinta piazza lo scorso anno.
In questa edizione, tuttavia, Alonso chiede alla scuderia di Maranello quel salto di qualità decisivo per colmare il pesante gap emerso nei primi quattro appuntamenti del Mondiale. Le sue dichiarazioni sono ben chiare in questo senso: “Siamo ancora in lotta per il titolo, ma ora dobbiamo migliorare dal punto di vista tecnico ed avvicinarci alla concorrenza”. Che tradotto significa: “Io fino ad ora ci ho messo una pezza, ora datemi una macchina all'altezza”.
La Ferrari, che al Gp di Spagna non vince dal 2008 (quando Kimi Raikkonen precedette sul traguardo Felipe Massa), appare moderatamente ottimista dopo la tre giorni di test effettuata al Mugello ai primi di maggio e gli esperimenti aerodinamici compiuti in galleria del vento.
Il Cavallino rampante punterà su una nuova frizione, su un sistema di raffreddamento freni innovativo e, soprattutto, su una nuova versione degli scarichi posteriori, variante che dovrebbe consentire di eliminare i difetti di trazione e velocità di punta emersi in questo primo scorcio di stagione.
Considerando che anche le altre scuderie porteranno in Spagna importanti sviluppi nelle rispettive monoposto, il dilemma che tormenterà i ferraristi sino a domenica è il seguente: le modifiche apportate alla F2012 saranno sufficienti per lottare almeno per il podio? Non resta che attendere il responso della pista. Di certo il prossimo fine settimana ci dirà inequivocabilmente se la Ferrari potrà realmente puntare all'iride o se dovrà invece rassegnarsi a vivere una nuova annata da comprimaria.
http://www.f1passion.it/2012/05/f1-alonso-al-gp-di-spagna/
Federico Militello
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