domenica 6 maggio 2012
Scandella da sogno, Italia-Danimarca 4-3!
L'Italia supera per 4-3 la Danimarca ai supplementari e conquista la sua prima (importantissima) vittoria ai Mondiali di Svezia e Finlandia: la strada verso la salvezza ora si fa meno impervia, soprattutto se gli azzurri confermeranno il livello espresso oggi sul ghiaccio scandinavo.
Quella odierna si è rivelata sin da subito un'altra nazionale rispetto a quella passiva e senza piglio che aveva subito costantemente la Germania. I ragazzi del ct Cornacchia sono apparsi subito aggressivi in difesa ed abili nel proporre delle rapide ripartenze.A 6 minuti dal termine del primo periodo l'Italia piazzava un micidiale uno-due, andando a segno prima prima con Luca Ansoldi e poi con Matthew De Marchi. Il quarto si chiudeva quindi per 2-0 in nostro favore, ma la Danimarca tornava sul ghiaccio rigenerata nella seconda frazione, mettendo gli azzurri alle corde e pareggiando i conti in poco meno di 5 minuti con Lars Eller e Jesper Jensen.
Era questo il momento più delicato del match, con la selezione tricolore che accusava visibilmente il colpo e veniva assediata nel proprio terzo difensivo. Al 12' i danesi passavano in vantaggio grazie ad una nuova rete di Jensen, abile a sfruttare al meglio un errore in disimpegno di De Marchi.
Lo stesso italo-statunitense, tuttavia, si faceva perdonare poco dopo spingendo in rete un assist delizioso di Giulio Scandella, il migliore in campo per la formazione italica e sempre in grado di accendere la lampadina con le sue geniali intuizioni.
Nel terzo periodo, sul punteggio di 3-3, era l'Italia a rendersi più pericolosa, in particolare con Scandella e Vince Rocco, anche se gli azzurri non riuscivano a sfruttare tre superiorità numeriche.
Si andava dunque all'overtime e, dopo appena 52 secondi, era proprio il superlativo Scandella a siglare il golden-gol decisivo al termine di un contropiede rapidissimo.
L'Italia, dunque, conquista 2 punti preziosissimi ed ora attende con grande fiducia le sfide decisive di martedì e mercoledì contro Lettonia e Norvegia.
Federico Militello
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