domenica 13 febbraio 2011

'Italia, come stai?': scherma, la solita garanzia; anche Zoeggeler può sbagliare; un super talento nell'atletica


La Coppa del Mondo di scherma, iniziata nelle scorse settimane con una vittoria di Aldo Montano nella sciabola ed un secondo posto di Matteo Tagliariol nella spada, sta entrando nel vivo e con essa, come ormai piacevole consuetudine, si stanno susseguendo podi a grappoli per il tricolore. Dell'Italia desta impressione la grande competitività in tutte le armi, oltre che una notevole quantità di atleti potenzialmente da primo posto in tutte le discipline. Se i capitani falliscono un appuntamento (come accaduto a Tagliariol nel fine settimana di Doha), subito i compagni di squadra sono pronti a tenere alto l'onore della bandiera (come dimostra, per l'appunto, l'ottima seconda piazza di Francesco Martinelli). Inoltre il nostro movimento riesce a sfornare annualmente talenti in quantità industriale, come dimostrano i trionfi nelle varie rassegne giovanili. Si tratta perlopiù di atleti già pronti per il salto di qualità nella categoria maggiore, come testimonia la splendida seconda piazza colta da Rossella Fiamingo (campionessa under20 in carica del Vecchio Continente) nella prova di Coppa del Mondo di spada. Nel fioretto rosa, infine, la campionessa del mondo Elisa Di Francisca ha ricominciato la stagione con un importante successo, mentre il Dream Team è stato sconfitto in finale dalla Russia nella prova a squadre per 41-29.

Armin Zoeggeler rappresenta uno degli atleti più continui e costanti della storia dello sport mondiale. Mai un errore, mai una gara sbagliata. Uno slittinista sublime, infallibile, nel cui vocabolario il termine 'perfezione' è evidenziato a caratteri cubitali. Tutto questo fino a ieri. Per la prima volta, infatti, il Cannibale ha commesso un grave errore alla curva 13 del budello di Paramonovo, appoggiando entrambi i piedi a terra, rallentando inesorabilmente e chiudendo la prima manche addirittura in decima posizione, per di più ad oltre un secondo dalla vetta. In una situazione insolita ed imprevista, tuttavia, il sei volte iridato ha saputo reagire con tutta la sua proverbiale classe, mantenendo la giusta concentrazione e risalendo sino alla quinta piazza grazie al miglior crono nella frazione conclusiva. La Coppa del Mondo resta in bilico, Loch è distante appena 35 punti e tutto si deciderà tra una settimana a Sigulda (ad Armin basterà un terzo posto per agguantare la sfera di cristallo). Tuttavia l'episodio avvenuto in terra di Russia ci ha mostrato uno Zoeggeler capace di gestire emozioni e difficoltà. Un Cannibale più umano e, proprio per questo, ancora più grande.

L'atletica tricolore potrebbe aver trovato la fuoriclasse del futuro. Si tratta dell'ucraina Darya Derkach, che, a causa della solita e intricata legislazione del nostro Paese, malgrado sia cresciuta a Pagani (Salerno) sin dalla tenera età, soltanto nel 2012 acquisirà (forse) la cittadinanza italiana. Dopo aver iniziato con l'eptathlon, la giovane campana si sta rivelando una saltatrice di immense potenzialità, sia nel lungo che nel triplo, con i suoi record personali che parlano chiaro (rispettivamente 6.45 e 13.56 metri). Un talento purissimo, dunque, in grado di garantire un decennio di grandi successi. In generale si tratta di uno sport dove, soprattutto al femminile, sono molte le promesse su cui puntare per il futuro. Tra queste spiccano Alessia Trost nell'alto e Roberta Bruni nel salto con l'asta. In campo maschile si è messo in luce Stefano Braga, distante appena 7 centimetri dal record italiano juniores di Andrew Howe nel lungo (7.45 contro 7.52). Intanto, volgendo lo sguardo al presente, Antonietta Di Martino ha ritrovato nuova linfa a quasi 33 anni, realizzando uno stratosferico record italiano indoor con 2.04, misura da medaglia d'oro o quasi in qualsiasi manifestazione internazionale. La campionessa di Cava de' Tirreni può regalarsi un biennio da protagonista sul sentiero che porta a Londra 2012.

Detto che dei Mondiali di sci alpino si parlerà il prossimo lunedì al termine della rassegna iridata, da segnalare due splendidi terzi posti nella Coppa del Mondo di short track a Mosca: primo podio in carriera per la 18enne Marina Valcepina nei 500 metri; secondo consecutivo, invece, per la staffetta rosa, trascinata da una performante Arianna Fontana.

Federico Militello

2 commenti:

  1. Impressionante la Derkach, sono le migliori misure mondiali junior dell´anno. Speriamo sia cittadina italiana al piú presto. Immensa anche la Di Martino, record mondiale di differenziale (35 cm tra lei e l´asticella!!!)Stratosferico Innerhofer, e sono 3 medaglie! Un applauso anche al karate, dominatore con 6 ori all´europeo junior/under 21. Questa disciplina dovrebbe essere olimpica! Infine, sono indignato che hanno assolto Contador, ho giá scritto un altro articolo al riguardo. Speriamo ci sia giustizia sulla terra e che il TAS di Losanna lo squalifichi. Spagna nuova RDA del secolo 21!

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  2. Nell'atletica vedo un futuro luminoso grazie ai 'nuovi italiani'. Il karate, fin quando c'è il judo, non sarà mai disciplina olimpica. Sulla Spagna ho deciso che non vale più nemmeno la pena di scrivere qualcosa. Ormai tutto il mondo ha capito che sanno vincere solo così! Al contrario della nostra Italia che sa eccellere in tutti i campi e dove chi sbaglia, come Riccò, paga in modo salato!

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