martedì 6 settembre 2011

'Italia, come stai?': Cairoli, un fuoriclasse; basket, ripartiamo da Pianigiani


5 mondiali vinti a soli 25 anni, almeno altre 10 stagioni per superare il record del belga Stefan Everts, capace di aggiudicarsi l'iride per ben 10 volte: Tony Cairoli si candida a diventare il centauro del motocross migliore di tutti i tempi.
La stagione in corso non era iniziata nel migliore dei modi, con un infortunio al piede che pareva poter limitare le ambizioni del centauro siciliano.
Il fenomeno di Patti, tuttavia, ha dimostrato grande maturità agonistica, riuscendo a limitare i danni nel momento in cui la forma non era quella ottimale e sferrando l'attacco decisivo, a suon di vittorie, una volta tornato al 100%. Cairoli è un talento dalla classe cristallina ed ineguagliabile, abile su ogni tipo di tracciato ed in grado di pennellare delle traiettorie che per i rivali risultano impensabili. Nell'ultimo biennio ha risolto anche il punto debole della partenza, mentre nei giri finali dei Gp riesce sempre a sfoderare delle rimonte inarrestabili, frutto di una preparazione atletica invidiabile. 43 Gp vinti ed 88 manches complessive: sono i numeri che testimoniano una superiorità netta del motociclista italico nel panorama crossistico delle ultime stagioni. Insomma, un vero e proprio fuoriclasse, che, ancora giovanissimo, è già entrato a far parte dei miti su due ruote italiani, raggiungendo Max Biaggi a quota 5 mondiali (4 in 250 ed 1 in Superbike) ed avendo superato il giro di boa che lo separa dai 9 trionfi di Valentino Rossi.

Inutile girarci attorno, l'Europeo di basket è stato un totale fallimento per l'Italia. Una premessa doverosa: il sorteggio non ha aiutato. Se la selezione tricolore fosse stata inserita nei gironi C e D, ovvero quelli di Grecia e Russia, le speranze di passaggio del turno sarebbero state molto più concrete. Serbia, Francia e Germania, invece, si sono rivelati degli scogli troppo duri per una nazionale ancora alla ricerca di un'identità.
Risolto il problema del play-maker (Daniel Hackett ha dimostrato di poter progressivamente raggiungere una statura tecnica internazionale), la formazione azzurra non è riuscita a sopperire con la conclamata atipicità all'assenza di un pivot, ruolo su cui bisognerà lavorare maggiormente nei prossimi mesi (le soluzioni potrebbero essere il giovane Riccardo Cervi o un centro naturalizzato: inconcepibile che come oriundo sia stato selezionato il regista Anthony Maestranzi, palesemente non all'altezza di una competizione di tal livello). E' apparsa sovente eccessiva, inoltre, la dipendenza dal trio Nba, con la panchina che non ha fornito quel contributo decisivo per mutare l'inerzia delle partite. Soprattutto nei finali di gara, poi, l'Italia è parsa senz'anima e senza personalità, pagando evidentemente lo scotto dell'inesperienza.
Questo non deve essere il tempo dei rimpianti, bensì quello per gettare le basi ad un progetto solido e lungimirante. Alla guida tecnica di questa nazionale non può che rimanere Simone Pianigiani, un allenatore competente, carismatico e di caratura internazionale. I risultati in campo giovanile (argento agli Europei under20 in primis) lasciano intravedere una buona base su cui lavorare, anche se in questo senso sarà cruciale che i club della serie A1 diano finalmente spazio e fiducia alle nuove leve. Occorre ricordare che lo scorso anno gli azzurri non riuscirono a qualificarsi agli Europei, subentrando successivamente in seguito all'allargamento da 16 a 24 squadre. In 365 giorni non si potevano fare miracoli: in Lituania il basket italiano ha posto solo le prime basi di una lenta e difficile risalita verso il gotha di questa disciplina.

Federico Militello

6 commenti:

  1. ma bisogna cmq volare bassi per il 2013 evitando di pensare a un'impossibile Mondiale. Servono anni prima di meritare una competizione oltre gli europei.

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  2. Non si può prevedere la crescita di questa squadra nel prossimo biennio. Con unità di intenti e disponibilità da parte del trio Nba, si potrà costruire qualcosa di importante e duraturo. In caso contrario, sarà arduo disancorarsi dai bassifondi europei

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  3. La mia delusione di tifoso trentennale è dura da superare. Aggiungiamoci che la Francia prima e noi penultimi nel girone mi fa "rosicare" non poco :-)
    Il problema è che facilmente saremo costretti, nei prossimi anni, a fare a meno di uno, due o addirittura tutti e tre gli elementi NBA in nazionale. Se penso poi che non si vede uno straccio di inversione di tendenza sull'impiego dei giovani nei club allora no, proprio non riesco ad essere ottimista. Spero di sbagliarmi...
    Gabriele

    P.S. Apprezzo Hackett ma secondo me non ha la varietà di gioco del play-maker puro; secondo me è una guardia che si adatta (bene)a play solo in alcune situazioni di gioco.

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  4. Fede ecco il mio top della settim.
    - Canottaggio: benissimo gli azzurri ai mondiali. Non prendo in considerazione solo le barche olimpiche, ma anche le medaglie complessive (ben 8). E dagli junior avremo i ricambi necessari. Per Londra, vedo benissimo il 4 senza leggero. Con l`innesto di Miani (da poco tempo) e migliorato esponenzialm. e ha ancora margini. Cosi come per Daniele-Lupo nel Beach Volley, forse fra un anno nessuno li battera. Concordo con te, forse è l`unica barca da oro. Ma attenzione anche a Bertini-Luini. Finora 6 pass per Londra, ma le donne staccheranno altri pass l`anno prossimo. Grande il CT olandese!!!
    -Atletica: Grande Di Martino! Non sono cosi disfattista sul futuro, troppi giovani vanno fatti crescere con pazienza. Tra l`altro, proprio durante Daegu sono caduti altri record junior (spicca il miglioramento del discobolo 17enne Martin Pilato di quasi 2 metri)
    Un analisi a parte merita Schwazer, mi ha deluso: semplicemente direi 4 parole NON CI HA CREDUTO. I 50 tisti ormai svolgono preparazione anche sui 20 km, dunque non ci sono scuse se non era la sua distanza. Lui non voleva pressioni, non le ha avute. Si e nascosto sui 20 km, ma proprio per assenza di pressioni doveva vincere o podio, aveva la MPM dell anno sui 10Km! Spero ancora in lui per Londra, e il migliore e tutte le nazioni vorrebbero averlo. Meglio secondo me Rubino, ha fatto quello che voleva, piu propositivo, e se non lo fermavano batteva i russi. Sono 2 fenomeni, possono darci l`oro a Londra se credono in loro stessi.
    Concordo con te, bisogna investire in salti e lanci.
    -M Bike: Ai mondiali 3 bronzi e destino della sorte, non c`è il podio di Kerschbaumer. Ma ci puo stare un flop. Mi da buone speranze per Londra il bronzo della Lechner, e soprattutto voglio risaltare il bronzo della Innerhofer tra le junior e il BUONISSIMO lavoro di Paola Pezzo con le donne: 4 atlete nelle prime 20. Cosi dovrebbero fare tutte le federazioni, settori tecnici in mano ad ex atleti di successo.

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  5. Top seconda parte
    -Patt. Velocita rotelle: Ai mondiali velocita solo 3 medaglie, fra cui spicca l`oro di francolini nei 20.000 metri. Ho saputo che Fabio e stato convocato per il patt velocita su ghiaccio. Non so se sia una buona decisione, bensi sto vedendo l`inverso: atleti che dal ghiaccio passano alle rotelle. Risultato: adesso nazioni come Belgio, Francia e Germania ci hanno sorpassato nel medagliere. Da riflettere. Forse sanno qualcosa che noi non sappiamo: forse le rotelle saranno il prossimo sport a cinque cerchi? non dobbiamo tralasciare questo sport, Colombia e Korea ci hanno surclassato (prima dominavamo noi). Abbiamo bei junior e cadetti, speriamo crescano subito. Bisogna aspettare i risultati del programma di rilancio che la federazione sta facendo con il settore velocita. Spero si sbrighino. Non posso credere che la Colombia abbia migliori tecnici rispetto a noi.
    -Basket: Flop totale, ho un dubbio Fede. Ha sbagliato Pianigiani non facendo girare il gioco azzuro oltre i 3 NBA, oppure avevamo la panchina troppo corta? Non e possibile che questi scoppiano al quarto tempo e non sopportino pressione dai rivali, non sono professionisti percaso? Bisogna ricordargli che le partite durano 40´ e non 30´. Forse il lavoro da fare con gli under 20 e piu psicologico che tecnico.
    -MX1: Cairoli 5 volte iridato! Ancora una volta sara nella mia top ten maschile di fine anno, atleta impressionante, e con una maturita che fa paura. Ha limitato i danni si fa per dire, certe vittorie gli altri non se le sognano neanche al 110% della forma!!!
    Everts incomincia a tremare! Per il futuro, forse solo il tedesco Roczen (appena 17enne) che ha appena vinto MX2 potra inpensierirlo. Che ne pensi di Roczen Fede? Mai abbassare la guardia Tony!!!
    - Nuoto: Voglio solo fare gli auguri ad Alessia Filippi per il ritorno in nazionale, ed anche congratularmi con i CT per aver incluso nel prossimo collegiale di Ostia giovani rampanti come Diletta Carli o Paltrinieri. Stupenda decisione. Ad esempio, Diletta Carli allenandosi accanto al "mostro" Pellegrini, non farà altro che migliorarsi rapidamente.
    - ALtri eventi sono ancora in rodaggio (US Open, Beach soccer, tiro a volo, Nuoto fondo ecc) dunque rimando al prossimo top
    A presto

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  6. Ciao Mauro

    1)Il canottaggio in questo momento è una delle nostre discipline di punta con 4 potenziali medaglie olimpiche. Nel quadriennio successivo, poi, con l'innesto dei giovani e la crescita del settore femminile, le cose potrebbero anche migliorare ulteriormente. Il 4 senza leggeri è da oro, ma io temo molto la Gran Bretagna;
    2)che dire, questi giovani li attendiamo con trepidazione, speriamo che maturino il più presto possibile. Visto il livello attuale del salto in lungo, Darya Derkach potrebbe essere pronta già per il prossimo anno: tutto dipende da quando arriverà la sospirata cittadinanza; Non credo che Schwazer riuscirà a tornare quello di prima, mentre da Rubino è lecito attendersi finalmente una consacrazione internazionale;
    3)La Pezzo sta facendo un buon lavoro, tuttavia non è affatto scontato che un grande atleta sia altrettanto bravo da allenatore. Alcune discipline come mountain bike e triathlon stanno crescendo nell'ombra, quasi ignorati dal grande pubblico: presto ci saranno dei fuochi d'artificio;
    4) Ritengo difficile un ingresso del pattinaggio a rotelle alle Olimpiadi. L'Italia non è più dominante, ma resta comunque una nazionale più che buona. E' fondamentale attuare un ricambio generazionale con cognizione di causa. Non sempre il problema sono i tecnici: a volte può anche mancare la materia prima;
    5)Purtroppo Roczen il prossimo anno andrà a gareggiare in America. Tuttavia, se nei prossimi anni tornerà in Europa, allora ne vedremo delle belle con il nostro Cairoli. Sarebbe un duello assimilabile a quelli tra Rossi-Biaggi o Rossi-Lorenzo. Penso che il nostro SuperSiculo avrebbe la meglio;
    6) La panchina non era così male come si vuol far credere. Il problema è che che non sono stati abbastanza responsabilizzati; c'è da lavorare!

    A presto!

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