giovedì 1 settembre 2011

Bene canottaggio e tennis; affonda il basket


Canottaggio: risultato storico per il settore femminile, che per la prima volta qualifica alle Olimpiadi il due senza senior. L'impresa è stata compiuta dalle giovani Claudia Wurzel e Sara Bertolasi, prime nella Finale B e settime nella classifica complessiva. Si tratta di una coppia con margini di miglioramento ancora enormi, soprattutto dal punto di vista della massa muscolare: ai Giochi Olimpici, dunque, non può escludersi a prescindere un assalto alle prime 5 posizioni. Pass a Cinque Cerchi anche per il 4 senza pesi leggeri maschile (Danesin, Caianello, Miani, Goretti) che ha dominato la propria semifinale candidandosi per un posto sul podio nella finale in programma domani. L'Italia del remo va!

Tennis: Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Francesca Schiavone approdano al terzo turno dello US Open, ultimo torneo dello Slam stagionale, superando rispettivamente Romina Oprandi, la francese Alice Cornet e la croata Mirjana Lucic. Delusione, invece, per Fabio Fognini nella competizione maschile: dopo un buon primo set con il ceco Thomas Berdych (perso 7-5), l'azzurro si è spento di colpo con un successivo ed eloquente 0-6, 0-6.

Basket: a questo punto un interrogativo sorge spontaneo: forse l'Italia è stata troppo sopravvalutata non solo dai media, ma anche dallo staff tecnico e dai giocatori stessi? Dopo quella con la Serbia, è giunta un'altra sconfitta contro la Germania (62-76), stavolta pesantissima perché, salvo improbabili miracoli, significa eliminazione precoce dagli Europei in Lituania (e da Londra 2012). Paradossalmente il match può essere sintetizzato così: la selezione tricolore possiede 3 giocatori Nba, nessuno dei quali, però, in grado di risolvere manu propria una partita; la nazionale teutonica, invece, ha 2 atleti militanti nel campionato americano, con la differenza che uno è al momento il miglior giocatore al mondo (Nowitzki), l'altro un oriundo americano che rappresenta un fattore di rilievo (Kaman). Ancora una volta è mancata fluidità in attacco, con gli azzurri che si affidavano alle giocate individuali dei suoi 'pro' senza una vera e propria idea di gioco. Come nella sfida ai serbi, tuttavia, la vena realizzativa delle 'stelle americane' è stata al di sotto delle aspettative e la dipendenza della squadra dal 'trio delle meraviglie', alla resa dei conti, si è rivelata improduttiva di alternative e controproducente. Questa Italia non ha un'anima.

Federico Militello

5 commenti:

  1. lo dicevo fin da quando abbiamo avuto l'ingiusto regalino: meglio fuori da tutto e infatti...

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  2. Che disdetta lo sport italiano...siamo in crisi nera in quasi tutti gli sport: atletica, basket, calcio, motociclismo, formula 1, canoa, pallavolo ( mandate via barbolini!!!), tennis ( il tuo quinzi ha appena perso contro uno sconosciuto israeliano), ciclismo, sport invernali meglio lasciar perdere ( a parte qualche eccezione), ormai non vinciamo più nemmeno nel tiro a volo...

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  3. I discorsi disfattistici non sono costruttivi, oltre che poco consoni.
    Complessivamente lo sport italiano attraversa un periodo di transizione, nel quale per gran parte i risultati sono lusinghieri (come ad esempio il quinto posto nel medagliere ai Mondiali di nuoto). Solo due discipline hanno realmente fatto flop, canoa e judo, ma i margini per una risalita ci sono. Anche negli sport di squadra, basket a parte, si assiste ad una progressiva risalita verso le posizioni tradizionali. Nell'atletica è arrivato finalmente il podio, in 2-3 anni il numero di allori si potrà quintuplicare.
    Se parla male degli sport invernali, significa che segue solo saltuariamente sia le gare che il mio blog, dunque il suo è un giudizio da profano.
    L'attacco a Quinzi, poi, è ingiustificato: si tratta di un ragazzino di 15 anni, aspettiamo 3-4 stagioni per dare dei giudizi.

    A presto

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  4. Sul fatto che tra due o tre anni il numero di medaglie nell'atletica si potrà quintuplicare sono leggermente pessimista; sugli sport invernali io mi baso su sci di fondo, salto, bob, short track, pattinaggio sul ghiaccio, e tanti altri altri...in combinata nordica abbiamo fatto passi da gigante, ma raccolto ancora poco, quest'anno sarà una stagione molto importante a riguardo. Nel biathlon abbiamo la speranza hofer, e altri giovani interessanti, ma resta il fatto che per ora non abbiamo raccolto nulla da troppi anni. Lo sci alpino ci ha dato soddisfazioni nell'ultimo anno; sul mio giudizio pesa l'olimpiade disastrosa canadese dove non abbiamo raccolto nemmeno la metà di quanto dovevamo.
    Riguardo a quinzi, a mio parere, mi pare ingiustificato il suo giudizio su questo bambino, visto che più volte ha detto che diventerà il nuovo numero 1 al mondo.
    Io seguo il suo blog perché è molto preparato in materia, forse in Italia è l'unico così bravo, però, secondo me è troppo ottimista, sopratutto quando parla dei nostri giovani.

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  5. Negli sport invernali abbiamo raccolto veramente molto in tutte le discipline, sfoderando dei giovani già di livello Mondiale (Hofer bronzo ai Mondiali, Fontana argento nello short track, Runggaldier nel salto, Matteotti e March nello snowboard, Brignone nell'alpino, etc.), senza dimenticare i trionfi dei Mondiali di sci e dello slittino, dove finalmente alle spalle del Cannibale si affacciano dei giovani di talento.
    In un contesto socio-economico che non invita certo all'ottimismo, almeno nello sport cerchiamo di vedere degli spiragli di luce e di essere positivi. Mai in passato l'Italia ha potuto contare su così tante nuove leve di tale levatura (molti sono dei potenziali n.1, Quinzi incluso), l'importante è che vengano allenati con giudizio e razionalità. Alcuni si perderanno, ma questo è inevitabile.
    La ringrazio per le belle parole spese nei miei confronti, rinnovandole l'invito a continuare a seguirmi. E stia tranquillo che, nonostante le titubanze generali, a Londra 2012 faremo la nostra dignitosa figura.

    A presto!

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