venerdì 23 settembre 2011

Pallavolo, un debutto positivo per le azzurre; pallamano, arrivano gli oriundi!




Pallavolo femminile: quella che il ct Barbolini ha messo in campo questa sera nel debutto europeo contro la Croazia, a parte l'assenza per infortunio del libero Paola Cardullo, rappresenta la miglior Italia possibile. Sicuramente non giovanissima, ma potenzialmente devastante ed in grado, una volta raggiunta la necessaria amalgama, di contendere persino l'oro olimpico a Brasile e Stati Uniti. Partiamo dalle centrali. Simona Gioli è tornata finalmente nel suo ruolo naturale, dove è affiancata dalla consistente Valentina Arrighetti: in questo reparto la selezione tricolore può contare su delle interpreti tra le migliori al mondo, senza dimenticare che in panchina siede una certa Martina Guiggi. Inutile discutere su Leo Lo Bianco, vera fuoriclasse del palleggio. I martelli, poi, sono Antonella Del Core e Francesca Piccinini, da anni delle autentiche garanzie. Il salto di qualità ulteriore, inoltre, si è compiuto grazie all'innesto dell'oriunda argentina Carolina Costagrande, giustamente impiegata come opposto, ovvero il suo ruolo naturale. La consistenza della selezione tricolore si percepisce anche dalla ricchezza di alternative su cui può contare Barbolini, tra cui Francesca Ferretti, Lucia Bosetti e Serena Ortolani! Sulla carta, quindi, l'Italia potrebbe schierare due squadre quasi sullo stesso livello. Il 3-0 odierno sulla modesta Croazia è un risultato poco indicativo, anche se dovranno essere migliorati due aspetti: la ricezione e la fase di ricostruzione. In base ai risultati stagionali, le favorite per il titolo sono Russia e Serbia, ma la nazionale azzurra può fare davvero grandi cose.

Pallamano: la nazionale maschile non gioca una partita ufficiale dal giugno 2010, quando venne eliminata nella fase preliminare che precedeva le qualificazioni vere e proprie agli Europei 2011. Il lungo esilio è finito e, si spera, l'impressione è che dopo aver toccato il fondo, d'ora in poi si potrà solo migliorare. A novembre inizieranno le qualificazioni ai Mondiali del 2013, con l'Italia inserita in un raggruppamento molto impegnativo con Svizzera e Lituania: solo la prima accederà ai play-off. Il ct Conchio, consapevole di un'impresa oggettivamente molto ardua, ha deciso, finalmente, di ricorrere all'apporto di alcuni naturalizzati che militano nel campionato italiano. Si tratta del 24enne pivot argentino Martin Ariel Doldan (validissima alternativa, se non qualcosa di più, all'autoctono Pasquale Maione), del suo connazionale Alejo Carrara (innesto non proprio giovanissimo, classe 1974, ma importante perché nel Bel Paese i centrali scarseggiano) e del 29enne terzino brasiliano Luiz De Oliveira Gaeta. Non è affatto scontato che riusciremo a prevalere sui rivali baltici ed elvetici, ma certamente, grazie a questi nuovi 'acquisti' (ancora da ufficializzare) avremo certamente qualche chances in più. Gli oriundi devono rappresentare solo una soluzione momentanea in attesa che la Federazione vari finalmente un progetto che restauri questa disciplina dalle fondamenta (come, è da sottolineare, sta avvenendo nel settore femminile).

Federico MIlitello

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