Come anticipato ieri, l'Italia è giunta quarta nella staffetta femminile dei Mondiali di Holmenkollen vinta (ovviamente) dalla Norvegia padrona di casa davanti a Svezia e Finlandia. Tutto scontato, i valori in campo sono stati pienamente rispettati. Il Bel Paese, d'altronde, non nutriva alcuna aspettativa di medaglia, essendo competitivo solo con 3/4 delle sue componenti. Antonella Confortola, infatti, ha perso ben 1'10'' nella sua seconda frazione in tecnica classica, spegnendo in pratica ogni velleità d'alta classifica. Un dubbio sorge spontaneo: tralasciando l'infortunata Magda Genuin (comunque, è bene sottolinearlo, nemmeno lei un fenomeno), perché non si è data fiducia a Virginia De Martin, forse in calo di condizione ma di ben 12 anni più giovane rispetto alla Confortola (classe 1987 contro 1975), tra l'altro ormai quasi una ex (in Coppa del Mondo non gareggiava da dicembre, avendo intrapreso la strada delle Gran Fondo)? Chiaramente il risultato sarebbe stato il medesimo, ma almeno una giovane avrebbe avuto l'occasione per fare esperienza nel quartetto tricolore.
Tanti appassionati ed addetti ai lavori, inoltre, hanno parlato di delusione e rammarico dopo due medaglie di legno in due giorni. Ebbene io dico che già dal prossimo anno è altamente probabile che questi risultati verranno addirittura rimpianti. A differenza che in tutte le altre discipline invernali, infatti, lo sci di fondo non ha prodotto alcun ricambio generazionale (Pellegrino a parte) e nell'immediato futuro la situazione potrebbe divenire insostenibile per una nazione dalle così gloriose tradizioni in questo sport. Mantenendo la riflessione sul reparto rosa, già dal 2011/2012 la staffetta azzurra dovrebbe sprofondare in classifica. I motivi sono i seguenti: si ritirerà Arianna Follis, che, giustamente, ha deciso di mettere la propria famiglia dinanzi alla passione per lo sci di fondo; si potrà di certo lavorare su De Martin e Rupil, ma, almeno nell'immediato, senza pretendere la luna; Marianna Longa, ammesso che prosegua la propria attività, non può reggere da sola una squadra intera; Magda Genuin, da sempre buona sprinter, fatica oltremodo anche sui 5 km; le pur promettenti Debora Agreiter e Francesca Di Sopra potrebbero trovare spazio nel circuito maggiore, ma solo per prendere contatto con la nuova dimensione (attualmente, infatti, sono impegnate in Coppa Europa). Per caratteristiche tecniche l'atleta su cui puntare maggiormente appare Gaia Vuerich, già più che discreta nelle sprint e da cui ci si attende un salto di qualità anche nelle prove distance. Come si comprende, tuttavia, sarà un trapasso dal vecchio al nuovo corso molto lento: se i ritiri del passato erano stati assorbiti in maniera tutto sommato soft (dopo quello della Belmondo esplose Gabriella Paruzzi e, dopo quest'ultima, Follis e Longa), questa volta sembra profilarsi invece un orizzonte fosco e malinconico.
Federico Militello
sono sorpreso del ritiro della follis, pensavo arrivasse fino a sochi2014. Bisogna far esordire urgente le juniores in coppa mondo, sennó é notte fonda. Speriamo Longa almeno rimanga altri anni. Appena finito gli uomini con un 5 posto buono, ma anche qua ricambio urgente. Di centa e piller se vogliono continuare sono cavoli loro, ma fuori dalla staffetta! responsabilizzare Clara, Checchi, Pellegrino, Moriggl e gli junior, senno viveranno sempre all´ombra dei monumenti. Penso che il ricambio come in altri sport invernali non c´é perche il fondo e molto faticoso, i giovani preferiscono sport piu spettacolari come lo snowboard. Difatti si vedono la i risultati...
RispondiEliminaMarianna Longa pare che prosegua sino alle Olimpiadi del 2014. In realtà Follis voleva ritirarsi già lo scorso anno, tuttavia la convinsero a disputare ancora un altro Mondiale. Senza di lei la staffetta, almeno il primo anno, patirà molto, successivamente con la crescita di Rupil e De Martin potrebbe tornare a lottare per posizioni di tutto rispetto. Tra i maschi, invece, la situazione non è così tragica. Federica Pellegrino diventerà nel volgere di breve tempo uno sciatore completo e sarà perfetto in quarta frazione (potrà anche rivaleggiare con Northug). Inoltre ai vari Clara e Checchi si aggiungerà presto anche Dietmar Noeckler, più che discreto alternista. Attenzione a non dare per finiti troppo presto Di Centa e Piller Cottrer: Maurilio De Zolt vinse un oro olimpico a 42 anni! Insomma, non condivido sinceramente tutto questo disfattismo che i media stanno portando avanti. Intanto domenica arriverà la terza medaglia...
RispondiEliminaci sarà un periodo di transizione ma i vecchietti si difendono (certamente non ti garantiscono il podio) bisogna far crescere bene i giovani (pellegrino da quello che leggo potenzialmente è valido anche per distanze più lunghe) clara si sta confermando ad alti livelli e ... anche secondo me arriverà la terza medaglia :)
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