In questo momento in campo femminile l'Italia rappresenta la quarta forza in campo a livello planetario. Svezia, Finlandia e, soprattutto, Norvegia, quando al completo, possiedono qualcosa in più delle azzurre. Il divario, poi, aumenta ulteriormente in tecnica classica, dove la sola Marianna Longa riesce a difendersi. La quarta piazza odierna della staffetta a coppie formata da quest'ultima e da Arianna Follis, dunque, risulta la naturale conseguenza di tutto ciò. Anche domani, nella staffetta canonica 4x5 km, il risultato più probabile, purtroppo, sarà ancora la medaglia di legno. La verità è la seguente: l'Italia ha una coperta troppo corta. Il quartetto è competitivo quando le sue migliori atlete sono in piena salute ed al massimo della forma (con Virginia De Martin in prima frazione ed a seguire Longa, Silvia Rupil e Follis); nel momento in cui una di queste fondiste accusa dei problemi, allora tutte le certezze vengono improvvisamente meno ed i ricambi scarseggiano. Domani, dunque, saranno da valutare diverse incognite: considerata la condizione non esaltante di De Martin e l'infortunio al polpaccio di Magda Genuin, verrà schierata in seconda frazione (in tecnica classica) Antonella Confortola, 35enne di Cavalese che non era stata neppure convocata per i Mondiali! Che rendimento potrà garantire la veterana tricolore? L'impressione è che possa pagare anche un minuto e mezzo (e si spera non di più) da una campionessa come la finlandese Saarinen, compromettendo quindi inevitabilmente ogni speranza di podio. Inoltre Silvia Rupil, che scatterà in terza frazione, avrà risolto pienamente i problemi al costato, oppure gareggerà al 50%? Tanti interrogativi, forse troppi. Se non succederanno eventi imponderabili, la Norvegia e la Svezia si giocheranno il titolo, con la Finlandia candidata al ruolo di out-sider. Il Bel Paese pare molto distante da questo terzetto. Serve un'impresa titanica per il bronzo.
Federico Militello
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