E' l'uomo dell'ultimo minuto. Lo scorso anno alle Olimpiadi di Vancouver colse l'unica medaglia d'oro azzurra proprio nella competizione di chiusura della rassegna a Cinque Cerchi. Quest'anno, dopo una stagione travagliata, ha piazzato la zampata del campione ancora nell'ultima gara in programma. Questo è Giuliano Razzoli, atleta dal talento poderoso, spesso discontinuo, ma con l'indole del fuoriclasse puro.
Nello Slalom Speciale delle finali di Coppa del Mondo in programma a Lenzerheide (Svizzera), il campione olimpico ha trionfato con appena 3 centesimi di margine sull'austriaco Mario Matt, frutto di una grande rimonta nella seconda manche, dove è risalito dall'ottava sino alla prima piazza. Il 26enne di Razzolo ha sfruttato appieno un tracciato favorevole alle proprie caratteristiche, con pendio dolce e neve scivolosa: incurante della nebbia e del nevischio incessante, il possente sciatore italico ha sfoderato una prestazione monumentale nella frazione conclusiva, condizionata anche da un grave errore nel finale in cui ha perso 4-5 decimi.
Per l'erede di Alberto Tomba si tratta della seconda vittoria in carriera in Coppa del Mondo, mentre nell'annata che si è appena conclusa ha conquistato nel complesso 2 podi (con il terzo posto nello Slalom di Kitzbuhel).
Prova opaca per gli altri azzurri in gara, con Manfred Moelgg nono e Cristian Deville (complice un pesantissimo errore), mentre è discreto il 16mo posto di Christof Innerhofer, sempre più proiettato verso la polivalenza.
La Coppa del Mondo di specialità è stata agguantata dal croato Ivica Kostelic.
Federico Militello
La polivalenza di Innerhofer non deve certo passare dallo slalom..meglio che si concentri sul gigante
RispondiEliminaLo Slalom è molto importante in chiave Supercombinata. Certo, soprattutto su determinati tipi di Gigante, l'azzurro potrebbe fare davvero bene
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