lunedì 28 novembre 2011

'Italia, come stai?': Clara profeta del fondo azzurro; discesisti in rodaggio, Pittin in rampa di lancio


Lo sci di fondo italiano, dopo i primi due appuntamenti stagionali, ha ottenuto la risposta che cercava: ai Mondiali di Fiemme 2013 ed alle Olimpiadi di Sochi 2014 potrà lottare per traguardi importanti.
Il settore distance è risorto in pochi mesi e, per la prima volta dopo 15 anni, non si avverte più il bisogno necessario dei veterani Pietro Piller Cottrer e Giorgio Di Centa, i quali, è bene ricordarlo, saranno ancora utilissimi alla causa a dispetto dell'età.
Roland Clara si è inserito ormai a buon diritto tra i primi cinque atleti al mondo nella tecnica libera e, soprattutto nelle gare con partenza ad intervallo, può lottare stabilmente per il podio. Ricordiamo che il prossimo anno si disputerà proprio con questo format la 15 km iridata. Per quanto riguarda le mass start (come sarà ad esempio la 50 km olimpica), invece, il 29enne altoatesino avrà vita ben più complicata, poiché, non essendo dotato di un buon spunto veloce, dovrà cercare di far selezione e staccare gli avversari. In ogni caso il prossimo obiettivo del fondista tricolore dovrà essere quello di migliorare a tecnica classica, di modo da poter ambire ad un piazzamento tra i primi 10 in classifica generale.
Altra nota lieta è rappresentata dal 28enne David Hofer, diventato ormai polivalente dopo un inizio di carriera concentrato sulle sprint. Quest'ultimo, a differenza di Clara, sa farsi valere degnamente nei finali in volata, dunque potrebbe diventare un perno fondamentale sia nello scacchiere della 4x10 azzurra sia nelle prove con partenza in linea.
Il prossimo fine settimana, inoltre, potremo vedere finalmente all'opera il talentuoso Federico Pellegrino, sprinter dalla classe sopraffina designato dallo stesso Piller Cottrer come futuro trascinatore della selezione tricolore.
Come comprensibile, invece, procede lentamente il percorso di crescita della squadra femminile, che, dopo un debutto oltremodo positivo nella tappa inaugurale in Norvegia, ha raccolto solo le briciole in Finlandia. Dopo i ritiri di Marianna Longa ed Arianna Follis, servirà almeno un biennio per ricostruire una nazionale competitiva, anche se risultati migliori dovrebbero maturare nelle sprint grazie ad Elisa Brocard e Gaia Vuerich.

Alessandro Pittin, quarto e ad un passo dal podio a Kuusamo, ha dimostrato di essere sulla strada buona non per ritornare ai livelli di Vancouver 2010 (quando vinse uno storico bronzo), bensì per arrivare molto più in alto. Il combinatista friulano, grazie al lavoro del tecnico Fabian Ebenhoch (artefice negli ultimi anni del 'miracolo salto femminile'), sta progressivamente superando quella crisi tecnica nel salto che lo aveva afflitto per tutta la scorsa stagione, fattore che gli consente di raggiungere buone misure anche dai 'trampolini grandi'. Nella componente fondo, inoltre, il 21enne di Cercivento gode di una condizione di forma ottima, che lo colloca tra primi 3 migliori atleti sugli sci stretti. Molto convincenti anche le prestazioni di Lukas Runggaldier, reduce da un'estate non brillantissima, ma già vistosamente migliorato nello sci di fondo.
E' lecito attendersi qualcosa in più da Armin Bauer e Giuseppe Michielli, i quali dovranno meritarsi il posto in squadra a suon di risultati, poiché alle loro spalle spingono diverse nuove leve di talento come Felix Peselj, Manuel Maierhofer, Samuel Costa e Mattia Runggaldier.

Partenza lenta per i discesisti azzurri e non è una sorpresa. La pista canadese di Lake Louise, infatti, mal sia adatta alle caratteristiche dei nostri atleti, che solitamente raggiungono il top della forma a cavallo tra dicembre e gennaio. Le condizioni atmosferiche e della neve, poi, non hanno di certo aiutato. E' bene ricordare, inoltre, che il campione del mondo Christof Innerhofer era reduce da un paio di gravi cadute, dalle quali era uscito fortunatamente solo con qualche ammaccatura. Già dal prossimo settimana, sul selettivo tracciato della 'birds of prey', il 26enne di Gais potrà rilanciare la sua candidatura per le prime cinque posizioni. Qualcosa di positivo ha lasciato intravedere Peter Fill, mentre preoccupa l'ormai cronica involuzione di Werner Heel.
Segnali incoraggianti dai giovani Dominik Paris e Siegmar Klotz, mentre ha deluso l'eterna promessa Mattia Casse.
In campo femminile i migliori risultati sono arrivati dalle veterane. Denise Karbon ha ritrovato sicurezza e fluidità d'azione tra le porte larghe del Gigante. Tecnicamente la 31enne di Castelrotto non si discute e nelle prossime competizioni potrà ambire con costanza ad un posto sul podio. E' un peccato, inoltre, che Manuela Moelgg sia costantemente bersagliata dai soliti problemi alla schiena, in quanto la tenacia e la forza di volontà di quest'atleta avrebbero meritato senz'altro una miglior sorte nel corso della carriera. La 28enne di San Virgilio di Marebbe resta la miglior azzurra tra le porte strette, anche se bisogna salutare il gradito ritorno di Chiara Costazza, che finalmente si è lasciata alle spalle 3 anni di calvario per un infortunio al tendine d'Achille. La 27enne di Cavalese può costituire quel punto di riferimento necessario per far crescere anche le sciatrici più giovani in una specialità in cui storicamente l'Italia fatica a produrre ricambi.

Federico Militello

2 commenti:

  1. Ciao Fede ecco il mio top settim.
    -lotta grecor: sembra che Daigoro Timoncini sia rinato, prima un argento adesso un oro nel torneo in Finlandia. Sta crescendo a vista d´occhio..sara lui il Minguzzi-bis a Londra? Fede che possibilitá ha di ottenere il pass nel 2012? Solo agli europei o ci sono altri tornei?
    -Ghiaccio: Berton-Hotarek fanno il record personale di punti, per un podio (prima volta, storico) nelle coppie in grand prix. Considerando che sono coppia appena da 2 anni, i margini di miglioramento si perdono di vista!!!
    -Sport neve: gli acuti sono venuti da Pittin (4to), da Clara (2do) e da Zoeggeler (3zo). La stagione e appena incominciata, ma gia si vedono cose buone. Mi ha sorpreso il miglioramento nel salto (trampolino lungo) di Pittin, grazie all´inclusione di Ebenhoch come allenatore esclusivo del salto. Questa sará la chiave di svolta, il mago del salto femminile fará di Alessandro il combinatista piu forte al mondo! Anche sorpreso dalle performance di Roland Clara contro il tempo. Non é il format che siamo storicamente piu forti. Tutte le specialita contro il tempo le soffriamo (cronometro di ciclismo,biathlon, ecc), ma Clara dimostra che puo fare grandi cose.
    -Pattinaggio rotelle: ai mondiali di artistica, Italia dominatrice del medagliere. Davvero ho perso il conto degli ori, tale e stato il dominio, ancora piu marcato rispetto alle anteriori edizioni. A dimostrazione che la scuola italica non morira mai. Adesso dobbiamo riprenderci il primato anche nella velocita. Se siamo la 5ta-6ta potenza sportiva lo dobbiamo anche a questa specialita, che viene conteggiata anche se non e sport olimpico.
    -Nuoto: Fede ho letto la intervista che hai fatto a Graziano Minicozzi sul nuoto online, e mi é piaciuta molto la sua umiltá e vedo che non si é montato la testa per i risultati finora ottenuti. Dunque se la testa é ben messa sulle spalle, il resto verra di conseguenza. Confermi? Secondo me puo diventare il Phelps italiano. A proposito di talenti, ecco 3 nomi nuovi che ho scovato, tutti al femminile. Tania Quaglieri (11enne,specialista di farfalla e s.l), Sara Spadazzi(13enne, rana)ed Elena Gueorguiev (12enne, dorso e s.l) Tutte con tempi stratosferici per ragazze di quella fascia d´etá.Saranno grandi a Rio2016 e 2020.Fede che altro sai di queste ragazzine terribili?
    A presto!

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  2. Ciao Mauro

    1) Timoncini in realtà non è una sorpresa. Già ai Mondiali del 2007 era arrivato quinto. Successivamente si è un po' perso, ma come ho già detto qualche settimana fa io un euro su di lui ce lo punterei. Il prossimo anno lui e Minguzzi avranno tre possibilità di qualificarsi: gli Europei (2 posti) e due tornei su base Mondiale tra fine aprile ed inizio maggio (3 posti per ciascuno);
    2)Berton-Hotarek costituiscono una nota lietissima, anche perché, insieme alle coppie della danza, garantiscono un futuro al pattinaggio di figura italiano anche dopo la Kostner. Per parlare di podi iridati è ancora presto, rimandiamo il discorso al 2014;
    3)Ti assicuro che c'è qualcuno parla di sport italiano invernale in crisi: di sicuro di neve e ghiaccio ci capisce meno che poco!!! Su Pittin concordo pienamente con te, ma per ora non l'ho ancora voluto dire per non mettergli pressione. Sono certo che diventerà il n.1 e vincerà la Coppa del Mondo un giorno. Abbiamo tantissimi talenti, tutti potenziali n.1: Pittin, Fontana, Valcepina, Innerhofer, Brignone, Razzoli, Elena Curtoni, Pellegrino, Hofer, Wierer, March, Ochner, Matteotti, Runggaldier, D. Fischnaller, Rieder-Rastner, Nenzi, etc. Ricorderai che a marzo parlavo di un'Italia che nel 2014 potrebbe battere il record di Lillehammer 1994: bene, ora ne sono ancora più convinto!;
    4) Minicozzi può diventare il Phelps italiano, ma dipende solo da lui. Mi sembra un ragazzo serio e determinato, ma non mettiamogli addosso troppe pressioni: se son rose fioriranno.
    Sono incredulo, conosci anche le esordienti??? Tra quelle che hai citato, la migliore è senza dubbio Elena Gueorguiev, dotata di un fisico poderoso ed esplosivo e proiettata verso un grande futuro da dorsista. Di Sara Spadazzi parlerò nel prossimo numero di Nuoto a proposito della Uisp Bologna. Posso anticiparti che è una ranista di buone prospettive, anche se agli assoluti giovanili è arrivata seconda.

    A presto!

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