sabato 5 novembre 2011

Volley, pattinaggio, beach volley e ciclismo: l'Italia convince


Pallavolo femminile: successo tanto sofferto quanto fondamentale per la nazionale italiana impegnata nella World Cup in Giappone. La nazionale di Barbolini ha superato le campionesse d'Asia della Cina per 3-2 (25-20, 22-25, 21-25, 25-21, 15-12), dopo essersi trovata in svantaggio per 8-4 nel quinto e decisivo parziale. Le azzurre, nel complesso superiori alle quotate avversarie, hanno accusato dei cali di tensione che dovranno essere evitati nel corso dei prossimi incontri. Migliore in campo è stata ancora una volta l'oriunda Carolina Costagrande, ma è da segnalare anche l'ottima prova di Lucia Bosetti. Domani l'Italia sfiderà la Repubblica Dominicana.

Pattinaggio artistico: Carolina Kostner ha stravinto la Cup of China, terza prova stagionale del Grand Prix. La 24enne altoatesina ha portato a termine un programma libero senza grosse sbavature, ottenendo un punteggio altissimo nella componente artistica e mettendo in scena anche una serie apprezzabile di trottole: 120.26 il punteggio dell'azzurra, che si è aggiudicata la gara con un complessivo e lusinghiero 182.14, ben 9 lunghezze in più dell'americana Mirai Nagasu. Con questo risultato la pattinatrice del Bel Paese si è qualificata per la finale del Grand Prix in programma a metà dicembre. Prestazione opaca, invece, per Valentina Marchei, imprecisa sui salti ed alla fine appena nona su dieci partecipanti.

Beach volley: Greta Cicolari e Marta Menegatti chiudono in bellezza un'annata da protagoniste grazie alla semifinale raggiunta a Phukent (Thailandia) nell'ultima prova del World Tour. Il duo tricolore si è arreso per 2-0 alle fuoriclasse americane Kessy-Ross e domani affronteranno le australiane Bawden-Palmer nel match che assegnerà la terza posizione.

Ciclismo su pista: Elia Viviani è oramai una realtà consolidata dell'omnium internazionale. Il 22enne veneto, dopo il bronzo conquistato due settimane fa agli Europei, è salito nuovamente sul terzo gradino del podio, questa volta nella prima prova stagionale di Coppa del Mondo disputata ad Astana (Kazakistan). Con il punteggio di 36 punti, l'azzurro è stato preceduto solo dal tedesco Kluge (24) e dal coreano Cho (34). La competizione odierna ha dimostrato quanto siano immense le potenzialità dell'alfiere italico, giunto addirittura secondo nel km da fermo (la disciplina a lui più ostica insieme all'inseguimento individuale) dopo aver rimediato un mesto dodicesimo posto nello scratch, specialità in cui Elia è vice-campione del mondo in carica. L'impressione è che il ciclista del Bel Paese sia sulla strada giusta per diventare competitivo in tutte e sei le prove dell'omnium, con conseguenze facilmente immaginabili.

Federico Militello

2 commenti:

  1. Elia Viviani sta migliorando in fretta grazie a un potenziale tecnico immenso e a un carattere straordinario. Mi auguro vivamente che gli lascino grande sempre spazio per la pista. Per tutta la carriera. Il fatto che, ad esempio, nello scratch ultimamente non stia confermando i suoi migliori risultati dimostra che non gli lasciano il tempo di cui avrebbe bisogno per prepararsi in maniera specifica.
    Di Carolina Kostner dico che spesso si sottolineano gli errori ma si dimenticano i successi.
    Sulle azzurre del volley, non avendo visto le due partite, non mi pronuncio. Dico solo che mi preoccupano i cali di tensione, fenomeno che storicamente affligge le nostre squadre nei tornei così intensi.
    A presto!
    Gabriele

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  2. Viviani è un grande talento. Secondo me, dopo le Olimpiadi di Londra 2012, è giusto che diventi uno stradista a tempo pieno, perché davvero può vincere quasi tutte le classiche ed i Mondiali. Le sue debacle nello scratch mi sorprendono, anche perché in questa disciplina è di gran lunga il migliore e non ha bisogno di una preparazione specifica. Sta di fatto che abbiamo trovato una nuova carta da podio molto importante per le Olimpiadi.
    La Kostner deve capitalizzare una stagione in cui si sono prese un anno sabbatico Nam e Asada, con le giovani russe ancora acerbe. La nostra atleta, tuttavia, sembra finalmente aver raggiunto una maturità piena: ci regalerà ancora tante soddisfazioni.
    Nella pallavolo femminile la situazione è questa: se battiamo Germania e Serbia andiamo alle Olimpiadi. Soprattutto con le teutoniche non sarà affatto facile. Temo che con il Brasile arrivi la solita 'batosta', anche perché soffriamo psicologicamente le verdeoro.

    A presto!

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