giovedì 25 agosto 2011

Judo, l'Italia non c'è; volley rosa: lasciamo lavorare Barbolini


Judo: i risultati stagionali in Coppa del Mondo, con successi e podi in serie da parte degli atleti del Bel Paese (che hanno messo in cascina punti importantissimi in vista delle qualificazioni alle Olimpiadi), avevano illuso sulle reali potenzialità della rappresentativa tricolore. I Mondiali, però, sono un'altra cosa, in quanto vi partecipano tutti i grandi interpreti internazionali (cosa che raramente accade nel Gran Prix) ed i turni per approdare in finale sono almeno 7: a Parigi, quindi, l'Italia è tornata crudelmente alla realtà. Dopo tre giorni di gare, infatti, i judoka italiani (a dir la verità spesso non agevolati da sorteggi fuori portata nei primi turni con rivali giapponesi, francesi e brasiliani) sono rimasti lontani dalla zona podio, con il miglior risultato raggiunto dal 20enne Andrea Regis nei -73 kg, fuori ai sedicesimi. Disco rosso, invece, per i vari (ed attesi) Moretti, Quintavalle, Faraldo, Ciano e Bruyere, incapaci di fornire prestazioni all'altezza di quelle palesate nel corso della stagione. Le difficoltà italiche, inoltre, sono accentuate ulteriormente dall'assenza della punta di diamante Elio Verde, infortunatosi al ginocchio proprio alla vigilia dei Mondiali. Domani le ultime speranze di medaglia saranno affidate a Roberto Meloni ed Erica Barbieri, i quali, neanche a dirlo, troveranno atleti del Sol Levante nel tortuoso sentiero verso gli allori (l'azzurra addirittura al primo turno!). Difficile, invece, pensare ad un podio per Assunta Galeone (-78 kg) e Lucia Tangorre (+78 kg, impegnata sabato nell'ultima giornata).

Pallavolo femminile: dopo l'umiliante 3-0 subito dal Brasile nel primo match delle finali del Gran Prix, l'Italia è stata eliminata dalla competizione dopo la sconfitta odierna (2-3) contro gli Stati Uniti. Rispetto alla sfida con le verde-oro, tuttavia, si è ammirata una nazionale in crescita, più attenta in ricezione ed incisiva in attacco. E' troppo presto per criticare il ct Massimo Barbolini, il quale sin dall'inizio aveva affermato di utilizzare questa manifestazione per effettuare degli esperimenti. In effetti l'Italia ha confermato in queste settimane di possedere un bacino di giocatrici molto ampio, dal quale verrà delineata una squadra in grado di puntare al tris europeo ed al podio in Coppa del Mondo, ovvero i due veri obiettivi italici della stagione. Convince poco la scelta di schierare Simona Gioli come opposto (difficile cambiare ruolo a 34 anni), nella cui posizione, invece, potrebbe venire impiegata la formidabile italo-argentina Carolina Costagrande.

Hockey prato: oggi alle ore 14 l'Italia affronterà il Belgio ai Campionati Europei di Monchengladbach (Germania). In palio l'accesso alla finale per il 5°-6° posto e, di conseguenza, la permanenza in massima serie: chi perde retrocede. Le azzurre non partiranno con i favori del pronostico, avendo perso ben 3 amichevoli su 4 con le belghe nel percorso di avvicinamento alla rassegna continentale.

Federico Militello

4 commenti:

  1. Già analizzando i sorteggi del judo avevo capito che non avremmo combinato granché, se poi si considera che l'unico atleta da medaglia si è infortunato allora si capisce che difficilmente vedremo qualcosa di diverso da un triplo zero. Forse l'unico che può fare un po' di strada è Roberto Meloni che, prima di incontrare il fortissimo giapponese Nishiyama nei quarti, dovrebbe affrontare tre avversari sulla carta abbordabili. Magari perdendo ai quarti accederebbe ai ripescaggi e potrebbe provare quindi a giocarsi il bronzo. Ma ai quarti deve prima arrivarci...
    Quello che preoccupa è che, in chiave qialificazione olimpica, molti atleti rischiano dopo i mondiali di trovarsi in posizioni di svantaggio difficile da recuperare.
    Dopodomani inizieranno i mondiali di atletica leggera e ho paura che la FIDAL sarà l'ennesima federazione a uscire dalla competizione iridata con le ossa rotte.
    Gli unici atleti seriamente da medaglia, salvo difficilissime sorprese, sono Schwazer e Di Martino (che potrebbe approfittare di alcune assenze eccellenti); se dovessero mancare la medaglia si prospetterebbe anche qui un triplo zero. Leggevo con interesse le vostre considerazioni sui gruppi sportivi militari; da appassionato confesso di non avere un'idea precisa in merito. Mi sembra che finora abbiano svolto bene il loro compito ma oggi, a fronte di buoni risultati a livello juniores/giovanile, non corrispondono altrettanti buoni risultati tra i senior e il passaggio di categoria è sempre più faticoso. D'altra parte come garantire altrimenti lo stato di professionista di fatto a un atleta negli sport che non siano calcio, basket, pallavolo, ciclismo e qualche eccezione altrove? Mi chiedo e vi chiedo: non è che il problema, più che il modello sportivo (che certamente presenta le lacune che tutti conosciamo, vedi scuola assente, per esempio), riguarda talune singole federazioni?
    Ciao
    Gabriele

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  2. Non facciamoci prendere dal panico. Ricordiamoci che finora l'annata sportiva italiana è più che positiva. Ricordo alcuni successi: Mondiali di sci alpino, Mondiali di slittino, europei di tuffi, europei di canoa kayak, mondiali di nuoto , mondiali di pallanuoto, europei di beach volley, mondiali di tiro con l'arco, europei di scherma, world series of boxing con Russo, finale del Roland Garros, mondiale di motocross. Scusate se è poco. E mancano ancora diversi appuntamenti in cui possiamo fare bene.
    Alcuni settori, è innegabile, sono in difficoltà, su tutti canoa velocità, judo e ciclismo su pista. Sull'atletica bisogna stringere i denti nei prossimi 2-3 anni, poi sono in rampa di lancio alcuni talenti davvero formidabili.
    Fino a settembre 2012 la situazione dirigenziale resterà la medesima, dopodiché un cambiamento sarà necessario (Petrucci non potrà essere rieletto): solo allora si potrà cominciare a discutere su come rendere meno obsoleto il sistema dei corpi militari e sulle modalità per incentivare i giovani ad imporsi anche tra i senior (stipendi per il 50% a rendimento?).

    A presto

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  3. Intanto Fede un aggiornamento sul calcio italiano: non siamo neanche a settembre, e gia Palermo, Roma e Udinese (in EL) sono fuori dall´europa, complimenti! Adesso si rischia passare da 3 a 2 squadre in EL, retrocedendo ancora nel ranking UEFA. Ma i giocatori parlano solo di soldi, bravi! Invece altri atleti con 1000 euro al mese vincono le medaglie d oro e tengono alto il tricolore: sport minori a chi?

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  4. Sono preoccupato per lo stato dei club italiani di calcio, penso che le uniche squadre in grado di andare avanti in Europa siano Lazio e Milan. Bisogna investire e credere nei giovani italiani, ogni grande squadra deve avere una squadra B da far giocare in prima divisione.
    La nazionale, per fortuna, è in controtendenza, ma rischia di essere l'ultima Italia davvero forte a causa dell'invasione straniera: di questo passo tra 10 anni faremo come nel calcio a 5, ovvero saremo costretti a naturalizzare in massa argentini e brasiliani. Intanto in vista degli Europei speriamo di trovare qualche buon difensore, dopo ce la giochiamo. Dopo aver sofferto con canoa e judo, ora dovremmo andare meglio nel canottaggio. Nell'atletica ci serve anche un po' di fortuna. Il basket è un enigma, ma aspettiamo con fiducia.

    A presto

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