domenica 28 agosto 2011

La flessione agostana dell'Italia


Ammettiamolo, non è un momento molto felice per lo sport italiano. Dopo un meraviglioso mese di luglio, in cui si sono susseguiti i trionfi iridati di Federica Pellegrini e del Settebello (senza dimenticare l'ascesa imponente di Luca Dotto, Fabio Scozzoli e Martina Grimaldi), oltre che il piacevole ritorno nell'elite europea della nazionale italiana di softball, l'agosto attuale, al contrario, è stato sinora foriero di grandi delusioni, che preoccupano non poco per le Olimpiadi di Londra 2012.
Zero medaglie sono arrivate dai Mondiali di canoa velocità, idem dalla rassegna iridata di judo. Nell'atletica hanno già fallito i marciatori, dunque, a meno di sorprese, l'unico podio realmente alla portata appare quello di Antonietta Di Martino nel salto in alto (in attesa dei giovani, il panorama attuale è davvero desolante anche a livello medio, con atleti che faticano pesino a superare le qualificazioni).
Non va meglio nell'equitazione: agli Europei di concorso completo l'Italia è sesta dopo la prova di cross-country, praticamente quasi tagliata fuori da quella quarta piazza che fornisce il pass a Cinque Cerchi (ottenuto, invece, nel 2008, a cui è seguito l'argento europeo del 2009).
Che dire, poi, della selezione tricolore femminile dell'hockey sul prato, mestamente retrocessa in seconda divisione con 5 sconfitte su 5 e l'ultimo posto complessivo nella manifestazione europea: nel giro di 3 anni si sono compiuti tangibili passi indietro, a testimonianza di una palese involuzione.
Insomma, non si può parlare di crisi dello sport italiano (come detto, sino a fine luglio i risultati sono stati soddisfacenti in svariate discipline come quelle invernali, beach volley, canoa slalom, ginnastica artistica e ritmica, tiro con l'arco e tiro a segno, pugilato, tennis, tuffi, oltre ai già ricordati nuoto e pallanuoto), ma di flessione certamente sì. In alcuni settori la conduzione tecnico-dirigenziale è oramai obsoleta: si resta ancorati al passato senza cercare quelle innovazioni necessarie a garantirsi un futuro (tra cui ingaggio di allenatori stranieri, incentivi per il conseguimento dei risultati, naturalizzazioni a tappeto).
Qualcosa di meglio dovrebbe verificarsi ai Mondiali di canottaggio, dove non a caso si è tornati ad investire sulla base del movimento, in particolar modo nel settore femminile.
Attendiamo con ansia, inoltre, gli appuntamenti continentali delle nostre squadre di basket e pallavolo, il cui trend di crescita appare in decisa controtendenza rispetto alle recenti stagioni.
Se il futuro è assicurato, il presente vede l'Italia sportiva attraversare un momento di transizione dai campioni del passato a quelli del domani, palesando delle difficoltà (ed una conseguente cattiva gestione) proprio nella generazione mediana. In questo senso a Londra 2012 bisognerà cercare di limitare i danni, auspicando la conquista di 25 medaglie: difficile fare meglio.

Federico Militello

6 commenti:

  1. il basket sta sfruttando un enorme regalo della FIBA Europe, era meglio restare fuori da tutto altri 2 anni

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  2. Dopo il disastroso mondiale, la federazione di judo ha ingaggiato un tecnico giapponese per preparare i nostri judoka per le olimpiadi. Finalmente sembra che si siano svegliati ed abbiano preso coscienza del gap tecnico che ci divide dalle superpotenze, gap che può essere colmato solo grazie all'apporto di un ottimo allenatore.

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  3. Il tecnico giapponese è stato ingaggiato intorno al 20 luglio, evidentemente già ci si immaginava i risultati del Mondiale. Speriamo che all'allenatore nipponico vengano conferiti pieni poteri, poiché se dovesse rivelarsi una figura di secondo piano potrebbe far poco

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  4. Ti dirò, 25 medaglie mi andrebbero pure bene, a patto di conquistarne 9-10 d'oro, e la cosa sarebbe pure fattibile. Sono d'accordo con Federico sulla qualità meglio della auntità ma il problema è che meno atleti si qualificano, meno possibilità ci sono di avere sorprese come Minguzzi e Quintavalle a Pechino. E io continuo a credere che a 300 qualificati difficilmente ci arriveremo. Già limitandoci agli sport di cui sopra, nell'equitazione invece dei 6 atleti di Pechino rischiamo seriamente di portarne 1 o 2 se non addirittura zero! Così come dopo i mondiali di judo aspetto di vedere i nuovi ranking per capire com'è la situazione, ma non credo che qualificheremo più degli 8 atleti di Pechino, anzi...
    Nella canoa velocità c'è il rischio concreto di vedere a Londra solo la Idem, dall'hockey nel torneo di qualificazione olimpica non mi aspetto niente di diverso da una serie di sconfitte (sia pure onorevoli, per carità!)come quella degli europei.
    La squadra di atletica, poi, l'anno venturo certamente sarà ridotta come quella di Daegu e le squadre di pallavolo, basket maschile e pallanuoto femminile non è affatto scontato che si qualifichino per Londra (anche se io alla fine spero e credo di sì, non voglio nemmeno pensarci!). E mi fermo qui...
    Però la penso come Federico, si può parlare di momento non brillante dello sport azzurro ma non di crisi. Dopotutto dobbiamo ancora giocarci le carte migliori nei mondiali di canottaggio (che sono appena iniziati e promettono bene), di tiro a volo, di ginnastica artistica e ritmica, di vela, di pugilato, di canoa slalom, di ciclismo su strada e, SOPRATTUTTO, di scherma!
    Credo che i mesi di settembre e ottobre ci restituiranno un po' dell'entusiasmo messo a dura prova da questo terribile mese di agosto!
    Ciao,
    Gabriele

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  5. Nelle'equitazione l'Italia può ancora sperare in una wild card per la prova a squadre di completo (sarebbe anche meritata). Stefano Brecciaroli è praticamente già qualificato, così come Valentina Truppa nel dressage. Inoltre a metà settembre ci saranno anche gli Europei di salto dove possiamo far bene. Su judo e canoa la situazione non è brillante, ma alla fine penso che staccheranno il pass rispettivamente 6 e 3 atleti.
    Sull'atletica sarei meno pessimista, si potrà schierare una 4x400 di buon livello, senza contare i rientri dei vari Gibilisco, Cusma, Incerti, Grenot, etc.
    L'impressione è che il peggio sia passato: già con il canottaggio stiamo tornando a sorridere.

    A presto

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  6. dico ad anonimo, le 2 di pallavolo e la pallanuoto f sono possibili, sul basket m ribadisco, all'Europeo era meglio stare fuori anzichè godere di regali non dovuti

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