sabato 2 ottobre 2010

Buongiorno Italia, Giorgia Bronzini è sul tetto del mondo!


Nel terso e cristallino cielo dei canguri, sventola leggiadro un luminoso tricolore: Giorgia Bronzini è la nuova campionessa del mondo di ciclismo femminile. Come anticipato, il tracciato di Geelong poco si addiceva alle caratteristiche della iridata in carica Tatiana Guderzo, mentre la 27enne velocista di Piacenza avrebbe potuto invece trovarsi a proprio agio. Così è stato. Negli ultimi chilometri erano in fuga la britannica Emma Pooley (oro nella cronometro) e la forte tedesca Judith Arndt. Qui emergeva tutta la grande compattezza della squadra azzurra, con Noemi Cantele e la stessa Guderzo che si mettevano a disposizione della loro velocista tirando il gruppo come delle forsennate e riportandosi sulle due battistrada. Ai -500 dal traguardo la fuoriclasse Marianne Vos lanciava lo sprint, seguita dalla svedese Emma Johannson e dalla Bronzini. Essendo l'arrivo in leggera salita (pendenza del 6%), si capiva ben presto che l'attacco della ciclista orange era stato troppo anticipato; così scattava poderosa e devastante la volata della nostra rappresentante, che ai -150 metri si alzava sui pedali e, con una maestosa progressione, bruciava nell'ordine Vos (alla quinta medaglia mondiale a soli 23 anni, 1 oro e ben 4 argenti) e Johannson di mezza bicicletta.
Dopo il successo dello scorso anno targato Guderzo, dunque, l'Italia si riconferma (3a vittoria in 4 anni) con la saetta Bronzini, mostrandosi ancora una volta la nazionale migliore del pianeta proprio per la sua grande adattabilità a tutti i tipi di percorso.
La neo-iridata ha stabilito un record per il ciclismo femminile del Bel Paese: è la prima atleta ad aver conquistato un oro mondiale sia su pista (corsa a punti 2009) che su strada. Se la corsa a punti, però, è stata ingiustamente esclusa dal programma a Cinque Cerchi, appare chiaro sin da ora che la Bronzini si giocherà alla grande le sue carte proprio nella prova in linea, che a Londra sarà davvero piatta e per velociste.
Domani il Mondiale si concluderà con l'attesa competizione maschile. Se tra le donne e gli under23 la gara si è risolta in volata, non è detto che accada altrettanto tra i professionisti, dove nazionali come Belgio ed Italia possiedono tutto l'interesse a rendere la corsa dura. Possibile che lo svizzero Cancellara provi una rasoiata nel finale e lì, alla sua ruota, dovrà esserci anche Filippo Pozzato.

Federico Militello

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