mercoledì 6 ottobre 2010

Le proiezioni della mente negli archi temporali


Molto spesso l'esito di una gara di uno sportivo si decide ben prima dell'inizio della stessa. Sovente, infatti, l'atleta si immagina nella propria mente una proiezione di quanto potrà accadere sul campo, prevedendo magari degli errori, i fischi dei tifosi, le esultanze degli avversari. Lo stesso dicasi per raffigurazioni passate, quando spauracchi di precedenti esperienze possono riapparire dal nulla minando certezze e convinzioni. Tutti questi fattori, dunque, concorrono a provocare una cattiva prestazione dello sportivo, il quale sarà indubbiamente meno sicuro delle proprie capacità. Il segreto sta nel non preoccuparsi. Non è una frase scontata, bensì esplicita l'idea di non occuparsi in anticipo di qualcosa che ancora deve accadere. E' necessario quindi cancellare dalla propria mente non solo le ombre del passato, ma anche le insicurezze di un futuro dai contorni incerti e nebulosi. Per un campione focalizzare il presente costituisce il primo passo verso futuri trionfi.

Vi invito a leggere l'articolo a riguardo firmato dal mental coach Alessandro Mora.


Buona Lettura

Federico Militello

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